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1 Linee di impostazione della manovra economico-finanziaria 2013 2 ottobre 2012.

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Presentazione sul tema: "1 Linee di impostazione della manovra economico-finanziaria 2013 2 ottobre 2012."— Transcript della presentazione:

1 1 Linee di impostazione della manovra economico-finanziaria 2013 2 ottobre 2012

2 2 Il contesto in cui si colloca la manovra

3 3 LA SITUAZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE E NAZIONALE Leconomia mondiale rallenta, frenata dalla stagnazione dellEuropa e dal rallentamento della crescita degli Stati Uniti e dei Paesi emergenti. Lincertezza circa levoluzione della crisi del debito sovrano nellarea delleuro condiziona le prospettive di ripresa. Negli ultimi anni le tensioni sui mercati finanziari dellarea delleuro si manifestano periodicamente con limpossibilità del determinarsi di una situazione di stabilità finanziaria. Le recenti decisioni dellUnione Europea, se rapidamente attuate, dovrebbero permettere di spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano, fragilità dei sistemi bancari e crescita. La crescita nellarea delleuro è diversificata fra i Paesi. Nel 2012 è previsto un leggero decremento del PIL (-0,3%). LItalia è nuovamente in recessione con una contrazione prevista del PIL nel 2012 del 2,4% e nel 2013 dello 0,2%. La crisi italiana è determinata dalla domanda interna debolissima. Il principale contributo positivo allandamento del PIL proviene ancora dalle esportazioni. In Italia la tenuta delloccupazione, la contrazione dei consumi delle famiglie e laccesso al credito sono gli elementi di principale preoccupazione. La conclusione di questa fase recessiva è prevista per linizio del 2013. Si prevede per il 2013 una dinamica del PIL italiana appena positiva. Lincertezza sullevoluzione della crisi è ancora molto elevata. Le misure strutturali adottate dal Governo avranno effetti sulleconomia sopratutto nel medio termine.

4 4 I DATI PIÙ RECENTI DELLECONOMIA TRENTINA (*) Fonte: per il 2011: Servizio Statistica, Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino; per il 2012 e il 2013: OPES, Servizio Statistica e Prometeia, Modello econometrico multisettoriale 1,4 2014 0,6- 1 / -1,30,8 PIL (*) (agosto 2012) 201320122011 1,4 2014 0,60,8 PIL (*) (agosto 2012) 201320122011

5 5 Fonte: Italia: quadri dei consolidati pubblicati dal MEF nella Relazione generale sulla situazione economica del Paese Trento: elaborazione a cura del Servizio Statistica con metodologia concordata con OPES Dati al netto della spesa per il rimborso di mutui e prestiti ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA CONSOLIDATA SUL PIL AL NETTO DELLA SPESA PER LA PREVIDENZA E DEGLI INTERESSI SUL DEBITO DELLO STATO Esclusi gli interessi sul debito dello Stato Escluse le spese finanziate con gettiti arretrati

6 6 CONCORSI FINANZIARI A CARICO DELLA PROVINCIA CONSEGUENTI ALLA CRISI DELLA FINANZA PUBBLICA Manovre statali 2010 – 2012 ANNO 2012 Miglioramento saldo o altre forme 511 milioni annui (*) Riserve Erario 187 milioni annui TOTALE anno 2012 698 milioni annui incidenza sul bilancio 15,1% ANNO 2013 Miglioramento saldo o altre forme 604 milioni annui (*) Riserve Erario 187 milioni annui TOTALE anno 2013 791 milioni annui incidenza sul bilancio 17,1% A REGIME (ANNO 2015) Miglioramento saldo o altre forme 631 milioni annui (*) Riserve Erario 187 milioni annui TOTALE anno 2015 818 milioni annui incidenza sul bilancio 17,6% (*) dato in corso di verifica con il Ministero

7 7 ANNO 2012 Concorso assicurato Accordo di Milano 568 milioni annui Concorso manovre 2010-2012 698 milioni annui TOTALE anno 2012 1.266 milioni annui Incidenza sul bilancio PAT 27,3% ANNO 2013 Concorso assicurato Accordo di Milano 568 milioni annui Concorso manovre 2010-2012 791 milioni annui TOTALE anno 2013 1.359 milioni annui Incidenza sul bilancio PAT 29,3% A REGIME (ANNO 2015) Concorso assicurato Accordo di Milano 568 milioni annui Concorso manovre 2012-2012 818 milioni annui TOTALE anno 2015 1.386 milioni annui Incidenza sul bilancio PAT 29,9% IMPATTO COMPLESSIVO ACCORDO MILANO e MANOVRE STATALI 2010-2012

8 8 FATTORI CONDIZIONANTI LA FINANZA PROVINCIALE La crisi economico finanziaria e il conseguente impatto sul gettito fiscale prodotto Le manovre statali per il risanamento della finanza pubblica: Miglioramento del patto di stabilità; Riserve allErario per circa 187 milioni annui; Accantonamenti a valere sulle devoluzioni di tributi erariali per circa 200 milioni annui; La riduzione progressiva dei gettiti arretrati che si azzereranno nel 2017 (valore medio 400 milioni) La riduzione permanente del livello dellavanzo di amministrazione; già nel 2013 è prevista lapplicazione di un avanzo di amministrazione in calo di circa 200 milioni di euro: a seguito della progressiva riduzione dei gettiti arretrati; a seguito della progressiva riduzione delle economie di spesa; Le previste manovre provinciali, con particolare riferimento allIRAP, finalizzate alla riduzione della pressione fiscale e quindi ad un ulteriore riduzione delle entrate relative ai tributi propri. Il non ancora intervenuto accordo con lo Stato per la determinazione del concorso della Provincia al risanamento della finanza pubblica e lincertezza in ordine agli effetti che deriveranno dallapplicazione dellarticolo 79 dello Statuto con riferimento al concorso al miglioramento della finanza pubblica già garantito dalla Provincia in sede di attuazione del federalismo fiscale. Eventuali ulteriori manovre statali che venissero adottate nei prossimi mesi per il risanamento della finanza pubblica

9 9 EFFETTI SULLA FINANZA PROVINCIALE DEI FATTORI IN PRECEDENZA RAPPRESENTATI I fattori rappresentati determinano: LA CERTEZZA DI UNA RILEVANTE E PERMANENTE RIDUZIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI Già nel 2013 è prevista una riduzione delle entrate e negli anni successivi viene confermato un trend regressivo della finanza.

10 10 LE ENTRATE

11 11 BILANCIO 2013 - LE ENTRATE

12 12 RISORSE FINANZIARIE PER LEGISLATURA (TASSI MEDI ANNUI DI CRESCITA)

13 13 TRIBUTI PROVINCIALI - POSSIBILI STRATEGIE IRAP Validità Riduzione generalizzata dello 0,46%dal 2009 a regime Ulteriore riduzione dello 0,46% per soggetti tenuti a versamenti CIGdal 2011 a regime Nuove imprese - Riduzione del 3% per 5 annidal 2012 a regime Deducibilità ACE (apporti di nuovo capitale proprio)dal 2012 a regime Detrazione del 50% dei finanziamenti alle APT2012 e 2013 Detrazione del 90% dei contributi agli Enti bilateralidal 2012 al 2014 - Agevolazioni daliquota IRAP già in essere per il 2013 Validità Riduzione daliquota dello 0,50% per i settori del turismo e commercio e dello 0,20% per gli altri settori economici 2012 Deducibilità premi di produttività erogati ai dipendenti (*)2012 - Si propone la proroga anche per il 2013 delle seguenti agevolazioni * Ferma restando la relativa valutazione in relazione allevoluzione della normativa nazionale - E da valutare altresì lintroduzione di ulteriori agevolazioni (es. per incentivare ladozione di contratti di solidarietà espansivi)

14 14 POLITICA TRIBUTARIA RELATIVA AD ALTRI TRIBUTI PROVINCIALI Sono da valutare ulteriori manovre in materia di tributi provinciali: Agevolazioni: - introduzione di una riduzione del 10% della tassa automobilistica per le nuove immatricolazioni degli autoveicoli euro 5 e superiori al fine di favorire lacquisto di veicoli con minor impatto ambientale; Nuovi tributi: - lattivazione di una tassa di soggiorno per il finanziamento delle aziende di promozione turistica

15 15 LE SPESE

16 16 ….. la significativa riduzione delle risorse …… limpossibilità di ricorrere al debito per finanziare nuovi investimenti Rendono necessario: Procedere ad una significativa riduzione delle spese di parte corrente Procedere ad una significativa revisione/riconsiderazione delle spese in conto capitale Al fine di: Compatibilizzare i volumi di spesa con le risorse disponibili … salvaguardando le risorse finalizzate agli interventi in grado di sostenere la crescita e loccupazione Interventi a favore dei giovani (in particolare sostegno alla nascita e allo sviluppo dellimprenditorialità giovanile) Interventi a favore delle imprese (per linternazionalizzazione, linnovazione, la crescita dimensionale ecc.) Interventi di contesto (ricerca, infrastrutture, servizi alleconomia ecc)

17 17 SPESA CORRENTE al fine di garantire la sostenibilità del bilancio si rende necessario, nellanno 2013, ridurre la spesa corrente tra il 2 e il 2,5 % rispetto al 2012

18 18 MARGINE CORRENTE

19 19 Accelerazione e implementazione in tutti i settori e da parte di tutti gli enti del settore pubblico provinciale degli interventi previsti dal Piano di miglioramento per il contenimento della spesa di back office, in particolare: Personale del comparto autonomie locali: blocco totale del turn over e forte contenimento delle sostituzioni per assenze; Acquisto di beni e servizi: invarianza delle spese di carattere obbligatorio ferma restando una forte contrazione delle spese della Provincia per le locazioni in relazione allattuazione del piano di riorganizzazione degli spazi; riduzione del 10% delle altre spese, attraverso un utilizzo esteso del nuovo modello di acquisti centralizzato, nonché una significativa riduzione dei fabbisogni, Spese discrezionali: ulteriore riduzione del 10% rispetto ai limiti previsti per il 2012; Attuazione dei processi di riorganizzazione amministrativa, in unottica di centralizzazione e specializzazione delle attività, che va estesa anche agli enti strumentali: società controllate dalla Provincia, fondazioni, enti pubblici. Valutazioni analoghe vanno effettuate con riferimento ad altri enti e soggetti quali: Distretti sanitari, Aziende pubbliche per i servizi alla persona, Istituzioni scolastiche e formative. In tale contesto si rende necessario accelerare il processo di gestione associata dei servizi comunali attraverso le Comunità di Valle. Adozione anche da parte degli enti e soggetti esterni al settore pubblico provinciale finanziati in via prevalente dalla Provincia di azioni analoghe a quelle previste in capo agli enti del settore pubblico provinciale: con una conseguente determinazione dei trasferimenti in favore degli stessi sulla base di criteri di contenimento analoghi a quelli previsti per le spese gestite direttamente dalla Provincia che portano ad una riduzione dei finanziamenti compresa fra il 5% ed il 10%. Considerazione in sede di accordo sulla finanza locale della disponibilità dei comuni dei canoni aggiuntivi per concessioni idroelettriche (37 milioni di euro) AZIONI NECESSARIE PER GARANTIRE UNA RIDUZIONE DELLA SPESA CORRENTE 2013 RISPETTO AL 2012

20 20 La riduzione della spesa corrente rende necessario un contenimento della spesa in linea con le predette percentuali in tutti i settori di intervento. Si tratta quindi di INVERTIRE in maniera significativa le dinamiche tendenziali della spesa anche in settori quali: AZIONI NECESSARIE PER GARANTIRE UNA RIDUZIONE DELLA SPESA CORRENTE 2013 RISPETTO AL 2012

21 21 Linversione delle dinamiche di spesa rende necessario avviare già dal 2013 nuovi cicli di spendig review, individuando azioni di razionalizzazione della spesa di front office, intervenendo su aspetti quali: completamento del processo di riorganizzazione della provincia che va esteso anche a tutti gli enti del settore pubblico provinciale ivi incluse le società del settore pubblico verifica circa la necessità del mantenimento dei servizi in essere, anche in relazione ai bacini dutenza serviti, ovvero dei livelli di servizio attualmente erogati; verifica circa lopportunità e i tempi di attivazione di nuovi interventi che comportano spese aggiuntive di parte corrente; riorganizzazione delle modalità di erogazione dei servizi sul territorio, favorendo il coinvolgimento del privato nellofferta e nella gestione degli stessi, in un contesto di maggiore competitività e di maggiore responsabilizzazione dellutenza (in particolare con lutilizzo di voucher); verifica dei livelli di concorso alla spesa da parte dei cittadini, in relazione alla condizione economico - patrimoniale degli stessi; prosecuzione del progetto di costituzione di uno o più fondi sanitari integrativi provinciali; superamento della frammentazione e della sovrapposizione dei canali di intervento; accorpamento di enti che svolgono funzioni analoghe, per le società controllate dalla Provincia: verifica della possibilità di affidare al mercato ambiti di operatività delle stesse; revisione delle politiche quantitative e quantitative di assegnazione del personale nei diversi settori, con particolare riferimento a quello della scuola, della formazione, dellassistenza allinfanzia,….; creazione di centri di servizi condivisi per la gestione delle funzioni di staff delle società, …… AZIONI NECESSARIE PER GARANTIRE UNA RIDUZIONE DELLA SPESA CORRENTE 2013 RISPETTO AL 2012

22 22 Spesa in conto capitale

23 23 POSSIBILI AZIONI PER COMPATIBILIZZARE LA SPESA IN C/CAPITALE CON LE RISORSE DISPONIBILI A. raccordo degli investimenti già programmati e delle decisioni già prese con leffettiva spendibilità delle risorse, in particolare per Piani Accordi con lo Stato, con enti di ricerca e con altri soggetti (rivedendo i contenuti degli Accordi medesimi) Programmi di attività di società provinciali confermando solo gli interventi indispensabili e quelli di maggior impatto per lo sviluppo della crescita del sistema economico – sociale e per loccupazione B. verifica: dellentità degli investimenti derivanti dai protocolli dintesa della finanza locale considerato che gli investimenti programmati nella presente legislatura ammontano a 1.133 milioni di euro che gli investimenti programmati nella presente legislatura e in quelle precedenti comportano vincoli di spesa nel bilancio provinciale sugli esercizi successivi al 2013 per oltre 1 miliardo di euro

24 24 C. Verifica dei livelli di spesa necessari per gli interventi ricorrenti quali Progettone manutenzione strade interventi forestali interventi dei bacini montani identificando azioni di economicità nellorganizzazione e realizzazione degli interventi stessi D. Applicazione in sede di finanziamento degli interventi, sia diretti che agevolati, di stringenti principi di selettività, essenzialità e sobrietà, nel senso di: rafforzare la valutazione ex ante dei progetti dimensionare le opere sulla base di bacini di utenza adeguati definire standard dimensionali e di costo favorire la valorizzazione del patrimonio esistente utilizzare tecnologie di risparmio energetico rivedere il prezziario (tenuto conto dei rilevanti ribassi) o, in alternativa, rendere obbligatorio che le somme derivanti dai ribassi siano immediatamente rimesse a disposizione per altri interventi maggiore certezza nella programmazione finanziaria degli interventi con revisione dei meccanismi che comportano aumento della spesa (superi di spesa, varianti in corso dopera, riserve delle imprese, finanziamento di interventi compensativi) ULTERIORI AZIONI NECESSARIE PER COMPATIBILIZZARE LA SPESA IN C/CAPITALE CON LE RISORSE DISPONIBILI

25 25 ULTERIORI AZIONI NECESSARIE PER COMPATIBILIZZARE LA SPESA IN C/CAPITALE CON LE RISORSE DISPONIBILI E. revisione dei criteri e delle modalità per il finanziamento degli interventi agevolati al fine di aumentare lefficienza della spesa pubblica prevedendo in particolare: lapplicazione di criteri di forte selettività: concentrando le risorse verso gli investimenti che garantiscono in misura maggiore la crescita e linnovazione del sistema trentino, una maggiore responsabilizzazione di tutti i soggetti pubblici e privati, prevedendo una significativa compartecipazione alla spesa, la presentazione delle domande anche con cadenza pluriennale e lintroduzione di termini tassativi di decadenza delle domande di contributo non accolte, la razionalizzazione e il raccordo dei diversi canali di finanziamento per le medesime tipologie di interventi e/o categorie di soggetti, lestensione agli interventi agevolati dei limiti per il finanziamento delle spese discrezionali F. attivazione di risorse private nella realizzazione e gestione di opere pubbliche in particolare per quanto riguarda gli investimenti caratterizzati da ritorni economici G. Estensione a tutti i soggetti del settore pubblico provinciale delle precitate azioni di razionalizzazione e contenimento delle spese


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