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PROGRAMMA ANNUALE 2011 1.

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Presentazione sul tema: "PROGRAMMA ANNUALE 2011 1."— Transcript della presentazione:

1 PROGRAMMA ANNUALE 2011 1

2 Programma Annuale 2011 La Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio del MIUR con nota prot. n dell’ 11 novembre 2010, pervenuta in data 15 novembre 2010, ha comunicato alle II.SS. una dotazione certa di risorse finanziarie per la tempestiva elaborazione del P.A (art. 2 c. 7 del D.M. 44/01). L’esigenza di una tempestiva elaborazione comporta l’onere di predisporre, proporre e approvare il Programma Annuale 2011 entro Dicembre 2010. L’esercizio provvisorio (art. 8 D.M. 44/01) è previsto solo nel caso in cui il Consiglio d’Istituto non abbia potuto approvare il Programma Annuale prima dell’inizio dell’esercizio. In altri termini deve trattarsi di una situazione eccezionale da evitare per quanto possibile.

3 Programma Annuale 2011 La predisposizione compete al Dirigente (coadiuvato dal Direttore), la proposta spetta alla Giunta Esecutiva con apposita relazione, mentre il parere di regolarità contabile deve essere reso dai Revisori dei Conti. Si può prescindere dal predetto parere se lo stesso non viene acquisito entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la deliberazione del Consiglio d’Istituto.

4 Programma Annuale 2011 La nota ministeriale, che tiene necessariamente conto dell’introduzione del cedolino unico a partire dal 2011, contiene anche la comunicazione di una dotazione “virtuale” (lordo dipendente) che non deve essere prevista in bilancio e quindi nemmeno accertata riguardante le seguenti voci per il periodo Gennaio-Agosto (8/12): il fondo dell’Istituzione Scolastica ( art. 88 CCNL , Sequenza contrattuale integrata dal CCNL ) le funzioni strumentali (art. 33 CCNL e Intesa del ) gli incarichi specifici del Personale ATA (art. 47 CCNL , come sostituito dalla Sequenza contrattuale del e Intesa del ) le ore eccedenti l’orario d’obbligo per sostituzione docenti assenti ( art. 30 CCNL e Intesa del ) l’acconto di € 4.000,00 (lordo dipendente) per ciascuna classe terminale degli Istituti secondari di 2° grado da utilizzare per la remunerazione dei compensi a Presidenti e Commissari delle Commissioni degli esami di Stato.

5 Programma Annuale 2011 Per quanto riguarda le entrate finanziate dal MIUR – DGPFB -, che dovranno essere previste e accertate nel Programma Annuale 2011 (modello A – 02 finanziamento dello Stato Voce 01 dotazione ordinaria) l’assegnazione è stata determinata come segue: quota supplenze quale assegnazione base per le supplenze brevi (Tabella 1 Quadro A D.M. 21/07); quota per il funzionamento amministrativo e didattico in base alla Tabella 2 Quadro A del D.M. 21/07 che comprende una quota fissa, una per sede aggiuntiva e una per alunno; quota per gli alunni diversamente abili in base alla Tabella 2 Quadro B del D.M. 21/07;

6 Programma Annuale 2011 quota Revisori per le scuole capofila (art. 3 comma 5 D.M. 21/07) determinata per pagare il compenso massimo annuo ai Revisori nell’importo pari a € 1.629,00 (importo ridotto del 10% dall’art. 6 comma 3 del D.L. 78/2010 convertito in Legge 122/2010); quota pulizie per i contratti in essere relativamente al periodo gennaio / giugno 2011; quota CO.CO.CO. per la remunerazione dei soggetti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per il periodo gennaio / agosto 2011. Non è possibile accertare altre entrate, su finanziamenti della DGPFB se non specificamente autorizzate con apposita comunicazione.

7 Programma Annuale 2011 Finalmente viene riassegnata una risorsa effettiva e certa per il funzionamento amministrativo e didattico e viene “ ripristinato “ il D.M. 21/2007, oggettivamente dimenticato per gli esercizi finanziari 2009 e 2010. Giudichiamo tutto ciò un passo avanti positivo che consentirà alle Scuole di svolgere le attività che appartengono ai suoi fini istituzionali.

8 Programma Annuale 2011 Per quanto attiene le spese si specifica che le entrate complessivamente disponibili contribuiscono alla copertura delle stesse nel rispetto delle seguenti indicazioni: quota pulizie sull’attività “A01 - funzionamento amministrativo generale” quale previsione di spesa per l’acquisizione di detto servizio per il periodo gennaio / giugno 2011; quota CO.CO.CO. sull’attività “A03 - spese di personale” quale previsione di spesa per la remunerazione del personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per il periodo gennaio / agosto 2011; quota compenso Revisori dei Conti per le scuole capofila.

9 Programma Annuale 2011 Ciò che resta, in pratica il finanziamento per il funzionamento amministrativo e didattico, può essere iscritto in bilancio in autonomia, ovviamente nel limite delle entrate finanziate e disponibili. Tra le spese finanziate con il funzionamento amministrativo e didattico rientrano anche quelle per le visite fiscali, il cui costo grava direttamente su quelle amministrazioni pubbliche che le hanno disposte.  All’obbligo di disporre le visite, corrisponde l’obbligo di pagare la prestazione conseguente alle visite medesime. Pertanto con opportuno criterio di ragionevolezza le II.SS. prevedranno questa spesa sapendo che la stessa grave sul loro bilancio. Il MIUR specifica che per le visite fiscali non vi è un finanziamento aggiuntivo ad-hoc e fa presente che sarà predisposto un apposito monitoraggio ai fini conoscitivi.

10 Programma Annuale 2011 Viene ribadito che una somma pari all’ammontare dei residui attivi di competenza dello Stato venga opportunamente inserita nell’aggregato Z “ disponibilità da programmare “. Ciò in quanto non vi è certezza che lo Stato possa riconoscere i residui attivi che le scuole vantano per spese obbligatorie effettivamente sostenute. Ci troviamo di fronte a un problema serio che resta e che continua a non essere affrontato e risolto, anche perché il D.I. di natura non regolamentare previsto dall’art. 8 comma 14 del D.L. 78/2010 convertito in Legge 122/2010 non è stato emanato. Detto decreto è necessario per decidere la destinazione dell’economia di circa 800 mln di euro derivanti dalla riduzione di personale della scuola decisa con l’art. 64 del D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008. La relazione tecnica di accompagnamento all’utilizzo di queste economie indica come possibile destinazione quella per finanziare le supplenze brevi, il funzionamento amministrativo e didattico e la copertura dei crediti che le scuole vantano nei confronti del MIUR.

11 Programma Annuale 2011 Ciò detto, riteniamo condivisibile l’indicazione di accantonamento nell’aggregato Z per evitare che la situazione finanziaria delle scuole possa ulteriormente aggravarsi. La nota specifica che ove si verifichi la necessità di impiego di quote vincolate dell’avanzo di amministrazione, dette quote possono essere inserite nella programmazione di spesa, nel rispetto del vincolo espressamente contenuto nell’art. 3 comma 3 del D.M. 44/01. Anche questo richiamo è pertinente e condivisibile.

12 Programma Annuale 2011 Resta aperto, senza spiegabile motivo, il problema afferente il finanziamento delle spese per le indennità di funzioni superiori, di direzione e di reggenza. Trattasi di istituti giuridici previsti e disciplinati che sono spesso indispensabili per garantire la sostituzione di Dirigenti e Direttori. Non si può pretendere che si obblighi un docente a sostituire un Dirigente e un Assistente a sostituire un Direttore senza poi provvedere al pagamento della spettanza dovuta; spettanza che rappresenta il differenziale di trattamento economico fondamentale tra le categorie citate.

13 Programma Annuale 2011 Peraltro il MIUR non può non sapere che vi è un fenomeno diffuso di posti vacanti e disponibili e/o solo disponibili di Dirigenti e di Direttori alla cui copertura non si può che provvedere con i Collaboratori Vicari dei Dirigenti e con gli Assistenti Amministrativi facenti funzioni di Direttore. È nostra opinione che trattandosi di sostituzione e della colmatura di un differenziale di trattamento economico fondamentale, la spesa per indennità di funzioni superiori debba gravare sulle supplenze brevi e saltuarie. Sfugge alla ragione per la quale non venga indicata dal MIUR questa soluzione.

14 Programma Annuale 2011 Per quanto attiene l’introduzione del cedolino unico la nota elenca gli istituti contrattuali che saranno pagati con questa nuova modalità a partire dal primo gennaio 2011. Non si comprende però per quale ragione siano stati estromessi da questa modalità (il cedolino unico) i compensi per le prestazioni rese nell’ambito dei progetti delle aree a rischio, anche questi compensi appartengono ad un preciso istituto contrattuale. In aggiunta agli istituti contrattuali si pagano con il cedolino unico i compensi nell’ambito delle commissioni esami di Stato ed anche quelli per i corsi di recupero finanziati in aggiunta al FIS.

15 Programma Annuale 2011 Il MEF e il MIUR hanno compiuto la scelta di pagare con il cedolino unico anche quel personale (supplenti brevi e saltuari ed esterni) che non sono titolari di partita di spesa fissa. Quando si verificheranno queste circostanze le scuole dovranno comunque attivare una apposita partita di spesa fissa secondo modalità e istruzioni che saranno impartite dai Ministeri interessati. Prima di attivare il pagamento attraverso il cedolino unico le II.SS. dovranno liquidare e pagare le competenze accessorie per l’anno scolastico 2010/2011 e precedenti, utilizzando in via prioritaria le giacenze di cassa derivanti dai predetti fondi. Solo successivamente all’esaurimento di dette giacenze le competenze accessorie verranno liquidate e pagate con il cedolino unico.

16 Programma Annuale 2011 La liquidazione e il pagamento delle competenze accessorie saranno effettuate dalle scuole tramite il SERVICE PERSONALE TESORO (SPT), che in ogni caso pagherà per il periodo da gennaio ad agosto 2011 nei limiti della somma assegnata ad ogni scuola per i diversi istituti contrattuali, per gli esami di Stato e per corsi di recupero.La responsabilità della liquidazione e del pagamento attraverso il cedolino unico resta comunque in capo al Dirigente e al Direttore. La modalità di pagamento così puntualmente descritta, che da un punto di vista tecnico giuridico non può che essere condivisa creerà non poche difficoltà a quelle scuole che sugli istituti contrattuali interessati (FIS, funzioni strumentali, incarichi specifici, ore eccedenti ecc.) hanno impegni di spesa superiori alle disponibilità di cassa. Trovare soluzioni in queste condizioni non sarà facile, salvo che non si risolva il problema, dianzi ricordato, del finanziamento alle scuole dei residui attivi che vantano nei confronti dello Stato.


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