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Intervento di: Nando Pagnoncelli Milano, 20 Giugno 2014 Prepared for: FISM.

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Presentazione sul tema: "Intervento di: Nando Pagnoncelli Milano, 20 Giugno 2014 Prepared for: FISM."— Transcript della presentazione:

1 Intervento di: Nando Pagnoncelli Milano, 20 Giugno 2014 Prepared for: FISM

2 Indice 1. La struttura dell’indagine 2. Vissuti e aspettative verso la scuola paritaria cattolica o di ispirazione cristiana 3. L’immagine della scuola paritaria cattolica o di ispirazione cristiana verso la scuola laica, comunale/statale 4. Le ragioni della scelta 5. Conclusioni 2 pag.3 pag.4 pag.20 pag.28 pag.39

3 La struttura dell’indagine 500 interviste CAWI a genitori (dal 30 maggio al 4 giugno) di almeno un bambino dai 3 ai 10 anni dando la priorità ai bambini in età da scuola dell’infanzia, in caso di compresenza di bambini in età utile nello stesso nucleo famigliare. Per i genitori di bambini dai 6 ai 10 anni, le opinione sono legate ai ricordi che i genitori hanno relativamente alla scuola dell’infanzia utilizzata. I dati di seguito esposti riguardano le fasi di indagine così composte: 7 gestori (4 laici e 3 religiosi) delle scuole dell’infanzia paritarie FISM (dal 30 maggio al 6 giugno). 3 focus group con le insegnanti (laiche e religiose) delle scuole dell’infanzia FISM (5 giugno a Milano – 6 giugno a Palermo – 9 giugno a Roma). 200 interviste CATI a parroci per capire il sostegno e la valorizzazione in ambito locale delle scuole dell’infanzia cattoliche e di ispirazione cristiana. E’ prevista una fase successiva a quelle appena concluse composta da: 3

4 2. Vissuti e aspettative verso la scuola d’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana 4

5 I vissuti e le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Insegnanti e gestori delle scuole FISM esprimono una visione coesa del ruolo della scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana e della sua missione specifica: NON SOLO UN LUOGO DI CURA DEL BAMBINO E SVILUPPO DELLE SUE ABILITÀ, MA ANCHE LA PRIMA TAPPA DI UN PROCESSO DI EDUCAZIONE «SOCIALE» E «MORALE» DELL’INDIVIDUO NON SOLO UN LUOGO DI CURA DEL BAMBINO E SVILUPPO DELLE SUE ABILITÀ, MA ANCHE LA PRIMA TAPPA DI UN PROCESSO DI EDUCAZIONE «SOCIALE» E «MORALE» DELL’INDIVIDUO UN PROGETTO DA CONDIVIDERE, CHE SI PROPONE DI METTERE AL CENTRO IL BAMBINO E LA FAMIGLIA, PROMUOVENDO IL COINVOLGIMENTO DIRETTO DI TUTTA LA COMUNITA’: insegnanti, genitori e nonni, parroci, agenzie locali (associazioni di volontariato, agenzie di formazione …) In cui l’elemento differenziante rispetto alla scuola d’infanzia comunale/statale, consiste nell’agire i valori cattolici (più che la dottrina cattolica) in un modello educativo, organizzativo e relazionale che si propone di essere non solo un servizio pubblico, ma anche espressione di un forte impegno sociale 5

6 Il punto di vista delle insegnanti 6

7 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il fatto di lavorare in una scuola d’infanzia paritaria di ispirazione cattolica si traduce per tutte nell’attesa di: sentirsi parte di un progetto ampio che vada al di là del semplice piano educativo e in cui sia possibile rintracciare la peculiarità dei valori cattolici vedere il proprio impegno riconosciuto anche all’esterno (istituzione, genitori, opinione pubblica) come «una scelta di valore», più che una semplice opportunità professionale IL PUNTO DI VISTA DELLE INSEGNANTI Con uno scollamento fra la posizione delle insegnanti religiose e più anziane e quello delle più giovani e laiche che, nell’attuale contesto, rivelano la difficoltà nel trovare sostegni alla loro motivazione … 7

8 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana PER LE RELIGIOSE E LE INSEGNANTI CON MAGGIORE ANZIANITA’ e PROFONDA FEDE, l’ispirazione cattolica stessa rende più facile sentirsi parte di un progetto condiviso Il punto di vista delle insegnanti Vivono il proprio impegno nella scuola di infanzia come una «MISSIONE», che consiste in un impegno sociale più alto verso la comunità: quello di gettare le basi dello sviluppo «morale» del bambino Si percepiscono e vogliono che sia loro riconosciuto il ruolo di «educatori» e non solo insegnanti, sottolineando l’importanza di un progetto pedagogico che non si limiti solo a sviluppare abilità, ma anche un positivo approccio alla vita Trovano gratificazione professionale nella forza della loro MOTIVAZIONE, che bonifica gli eventuali disagi ma anche nel riconoscimento da parte delle istituzioni Cattoliche, in primis il Papa, citato spesso per aver recentemente ribadito l’importanza della formazione cattolica a partire proprio dalla fascia 3-5 anni 8

9 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista delle insegnanti PER LE PIU’ GIOVANI E CON UN LEGAME MENO PROFONDO CON IL CATTOLICESIMO, emerge più difficoltà nel rintracciare un’ identità davvero differenziante nella scuola di infanzia cattolica alla quale aderire Le ragioni della diversità rispetto alla scuola statale sono espresse più nei termini di maggiore qualità del servizio e maggiore affidabilità, che in quelli di una chiara specificità valoriale o di approccio educativo La gratificazione passa soprattutto dalla soddisfazione espressa dai genitori e dalla capacità di rispondere alle loro attese Il senso di appartenenza si rivolge alla realtà specifica in cui si opera più che all’universo di riferimento delle scuole paritarie cattoliche Con l’intenzione di molte ad entrare alla scuola pubblica, che ad oggi offre maggiori garanzie e migliori condizioni contrattuali Come vedremo meglio più avanti il 32% dei genitori sceglie per il proprio figlio una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana perché crede nei valori che queste strutture trasmettono, ma c’è poi un 41% che le sceglie soprattutto perché pensano che queste strutture garantiscano un modello educativo di ottima qualità, un altro 32% per la vicinanza a casa e un 30% per la qualità delle strutture 9

10 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista delle insegnanti E su queste premesse, emergono trasversalmente due «temi caldi»: La QUESTIONE CONTRATTUALE vissuta come una disparità svalutativa del proprio ruolo, rispetto alle insegnanti della scuola pubblica LA RIFLESSIONE sull’IDENTITA’ CATTOLICA come necessità di esplicitare in modo attuale la peculiarità dei valori cattolici a fronte di realtà divenute complesse ed eterogenee come quelle della scuola statale e rispetto a cui è importante trovare punti di differenziazione davvero forti 10

11 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista delle insegnanti Emerge soprattutto nel confronto con la scuola statale: un maggiore impegno orario a fronte di retribuzioni inferiori e per alcune, di condizioni di precarietà … che rivela un vissuto di problematiche di INGIUSTIZIA nel «vedersi trattate in modo diverso dalle altre insegnanti» Tale disparità di trattamento viene spesso esplicitato in termini svalutativi della scuola statale evidenziando un senso di TRASCURATEZZA, PERCEZIONE DI SCARSA VALORIZZAZIONE DEL PROPRIO LAVORO, MANCANZA DI «SOSTEGNO» ALLA PROPRIA MOTIVAZIONE IL TEMA CONTRATTUALE 11

12 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista delle insegnanti Le insegnanti sottolineano come, anche a fronte dell’obbligo di accettazione stabilito dalla legge del 2000, all’oggi si trovino ad operare in contesti complessi anche sotto il profilo valoriale e culturale: Relazioni con tipologie diverse di genitori portatori di differenti istanze valoriali e aspettative verso la scuola Necessità di gestire il fenomeno del multi-culturalismo religioso che è diventato una realtà anche per la scuola paritaria cattolica LA RIFLESSIONE SULL’IDENTITA’ CATTOLICA Sulla base di questi cambiamenti, emerge con forza la necessità di un’affermazione più chiara delle peculiarità della scuola cattolica, che vada al di là del tema propriamente religioso … 12

13 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista delle insegnanti LA RIFLESSIONE SULL’IDENTITA’ CATTOLICA SUL PIANO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO ed EDUCATIVO: L’attenzione al bambino, in termini educativi ma anche di cura, pulizia, ascolto amorevole Lo sforzo di creare un clima interno orientato all’armonia, allo scambio, all’aiuto reciproco (con le altre insegnanti e con le figure gestionali) La ricerca di un dialogo costante con le altre figure di riferimento del bambino (i genitori, ma anche i nonni) e la proposta di momenti formativi sarebbero da valorizzare come attenzione alla persona a 360°, con particolare riguardo al tema della famiglia andrebbe declinata meglio come importanza che la scuola cattolica riserva alla dimensione interiore/spirituale dell’individuo SUL PIANO IDENTITARIO: La matrice cattolica e l’apertura ad accogliere bambini appartenenti a religioni diverse Al di là delle realtà specifiche, ci sono alcuni aspetti che secondo le insegnanti dovrebbero essere esplicitati meglio come emanazione dei valori cattolici, così da risultare davvero differenzianti : 13

14 Il punto di vista dei gestori 14

15 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Un compito complesso, in cui ci si trova a dover conciliare: la volontà/responsabilità di dare continuità ai valori e alla missione della scuola cattolica in generale e di quella di appartenenza in particolare con il problema dei finanziamenti, limitati e irregolari un eccesso di burocrazia che rende più macchinosa l’attività gestionale e più oneroso il proprio impegno (spesso volontario) IL PUNTO DI VISTA DEI GESTORI Il tutto ulteriormente aggravato dalla necessità di fronteggiare la situazione di crisi economica, che si traduce in una sensibilità maggiore dei genitori ai costi della retta e che, in alcune realtà, ha generato, negli ultimi anni, impatti negativi sulle iscrizioni 15

16 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista dei gestori Tutti rivelano una visione complessa del proprio compito, che si articola in: L’IMPEGNO A DARE CONTINUITA’ AI VALORI DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA Portare avanti i valori della scuola d’infanzia di ispirazione cattolica, fornendo un programma educativo orientato alla formazione/cura del bambino, ma anche al sostegno della famiglia Offrire un modello organizzativo e un servizio di qualità, che sia in linea con la tradizione della propria scuola e che, a fronte della retta, mostri punti di eccellenza rispetto alla scuola statale Valorizzare i propri insegnanti sia in termini di opportunità di inserimento che di crescita all’interno della propria realtà Una missione difficile da perseguire e che richiede molti sforzi sia in termini organizzativi che economici … 16

17 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista dei gestori Emerge un forte impegno a: garantire corsi di formazione/orientamento dei genitori e del personale docente coinvolgendo anche figure esterne e agenzie locali: sociologi, psicologi, pedagogisti, associazioni locali prevedere flessibilità oraria e attività extra pomeridiane occuparsi della manutenzione, spesso onerosa, della struttura fornire servizi specifici e di qualità quali la cucina interna IN TERMINI ORGANIZZATIVI IN TERMINI ECONOMICI Si tratta di compiere grandi sforzi per ricercare forme di finanziamento attraverso: la creazione di associazioni a sostegno della propria realtà attività di auto-finanziamento ricerca di convenzioni con il Comune e gli enti locali partecipazione ai progetti FISM per le sovvenzioni Regionali A fronte di: Una trasversale constatazione dell’inadeguatezza dei contributi statali destinati alla scuola paritaria Una forte volontà a non ricorrere a innalzamenti della retta, per garantire l’accessibilità e restare fedeli alla missione originaria della scuola di ispirazione cattolica a fornire un servizio alla comunità 17

18 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista dei gestori Emerge soprattutto nei riguardi dei contributi statali, non solo in termini di entità ma soprattutto di irregolarità Una situazione di FORTE INCERTEZZA ECONOMICA, legata al «non sapere se e quando» verranno erogati e che ha importanti ripercussioni in termini di: impossibilità di pianificare le spese rinuncia ad alcuni progetti/iniziative o alla possibilità di allargare l’organico ricerca del sostegno finanziario da parte delle Banche nell’attesa di ricevere i contributi IL PROBLEMA DEI FINANZIAMENTI Con la conseguente sensazione di sentirsi abbandonati/poco valorizzati a livello NAZIONALE 18

19 Le aspettative verso la scuola di infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana Il punto di vista dei gestori Riguarda una complessità crescente dell’attività gestionale, legata alla necessità di compilare un bilancio pubblico Se da una parte, viene giudicata una prassi inevitabile per poter fornire garanzie anche alle istituzioni bancarie e agli eventuali stake holders… …dall’altra, proprio per l’esiguità di questi sostegni, finisce per essere vissuta come un appesantimento burocratico che sottrae tempo ed energie ad attività più tradizionali di raccolta fondi IL PROBLEMA DELLA BUROCRAZIA 19

20 3. L’immagine della scuola paritaria cattolica o di ispirazione cristiana verso la scuola statale 20

21 L’immagine della scuola paritaria cattolica Presso insegnanti e gestori emerge in modo interessante come l’immagine della scuola paritaria cattolica risenta ad oggi di un problema di percezione legato a una serie di giudizi – sia positivi che negativi – radicati nella storica distinzione tra: Laddove l’impressione condivisa è che la legge del 2000 abbia sancito la parificazione a livello istituzionale, ma che poi a livello di opinione pubblica non si sia lavorato abbastanza per comunicare in modo chiaro ed efficace il nuovo status della scuola paritaria. SCUOLA PRIVATA quella a pagamento SCUOLA PUBBLICA un servizio accessibile a tutti Vs. INSEGNANTI E GESTORI 21

22 L’immagine della scuola paritaria cattolica l’ispirazione cattolica è considerata una risorsa per garantire al bambino un percorso di crescita più completo LE SCUOLE PARITARIE CATTOLICHE SEGUONO MODELLI EDUCATIVI MENO STANDARDIZZATI E PIU’ INCENTRATI SULL’INDIVIDUO E SUI VALORI LE SCUOLE PARITARIE CATTOLICHE SONO SCUOLE PIU’ AFFIDABILI e CHE OFFRONO UN AMBIENTE PIU’ PROTETTO PER IL BAMBINO un’idea che nasce dalla lunga tradizione dell’educazione cattolica in Italia, laddove la componente cattolica svolge un ruolo di rassicurazione in termini di serietà e impegno nella cura del bambino LE SCUOLE PARITARIE CATTOLICHE OFFRONO SERVIZI DI MAGGIORE QUALITA’ (pulizia, attenzione al cibo, ambienti e struttura) un’aspettativa che si lega al fatto che prevede una retta più alta di quella prevista dalla scuola statale riguardano soprattutto il modello educativo e la qualità dei servizi: LE PERCEZIONI POSITIVE INSEGNANTI E GESTORI 22

23 L’immagine della scuola paritaria cattolica Rimandano a: Alcune barriere di natura ideologica: L’istruzione è un diritto che deve essere garantito dalla scuola pubblica Le scuole a matrice cattolica indeboliscono il sistema della scuola pubblica, ricevendo finanziamenti dallo Stato oltre che dalle istituzioni ecclesiastiche Si tratta di scuole che mirano principalmente alla diffusione della dottrina cattolica Alcune barriere legate al fatto di essere scuole a «pagamento»: Le suole paritarie cattoliche sono scuole «elitarie» solo per chi si può permettere di pagare una retta Ci si attende che le rette delle scuole paritarie cattoliche siano molto alte, senza realmente conoscere la loro entità e anche le eventuali agevolazioni (ad esempio quelle previste nei casi di iscrizione di più bambini ) LE PERCEZIONI NEGATIVE INSEGNANTI E GESTORI 23

24 Quando avete scelto in quale scuola dell'infanzia mandare vostro figlio avete preso in considerazione la possibilità di mandarlo in una scuola paritaria cattolica o di ispirazione cristiana? Base casi: 399 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola laica, comunale/statale) ABBIAMO PRESO IN CONSIDERAZIONE QUESTA POSSIBILITA’ 42% SI’ 58% NON ABBIAMO PRESO IN CONSIDERAZIONE QUESTA POSSIBILITA’ NO Il punto di vista dei genitori 24

25 Il livello di accordo su alcune affermazioni relative alle scuole d’infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana. Cosa ne pensano i genitori che non hanno mandato i figli in una di queste strutture. Base casi: 399 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola laica, comunale/statale) Il punto di vista dei genitori 25

26 Il livello di accordo su alcune affermazioni relative alle scuole d’infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana. Cosa ne pensano i genitori che non hanno mandato i figli in una di queste strutture. - analisi per frequenza alla messa - Il punto di vista dei genitori Base casi: 399 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola laica, comunale/statale) 26

27 Il livello di accordo su alcune affermazioni relative alle scuole d’infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana. Cosa ne pensano i genitori che non hanno mandato i figli in una di queste strutture. - analisi per aver preso in considerazione la possibilità di mandare il figlio in una struttura di questo tipo - Base casi: 399 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola laica, comunale/statale) Il punto di vista dei genitori 27

28 4. Le ragioni della scelta 28

29 In famiglia chi ha deciso di far frequentare ai suoi figli una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana? 26% Principalmente la madre 10% Principalmente il padre 64% Entrambe i genitori in egual misura Base casi: 101 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana) Il punto di vista dei genitori 29

30 Le ragioni della scelta L’ ADESIONE AL PROGRAMMA EDUCATIVO L’ ISPIRAZIONE CATTOLICA intesa anche come SENSO RELIGIOSO LA FIDUCIA NELL’ISTITUZIONE GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E LEGATI AL SERVIZIO A fronte del fatto che, la VICINANZA A CASA resta la conditio sine qua non per prendere in considerazione al momento della scelta una scuola paritaria cattolica… Gli altri driver di scelta sono: INSEGNANTI E GESTORI 30

31 Le ragioni della scelta L’ ADESIONE AL PROGRAMMA EDUCATIVO Sembra rappresentare il fattore più rilevante nel determinare la scelta della scuola paritaria In particolare, Viene apprezzato: l’approccio che prevede il dialogo e il coinvolgimento diretto del genitore, con attività anche extrascolastiche come i corsi di formazione e i momenti di scambio su temi comuni riguardanti la crescita del bambino Così come, un’impostazione mirata a sviluppare i valori comunitari e l’apertura all’altro, attraverso modelli anche organizzativi specifici: classi con bambini di fasce d’età diverse, class rotation con insegnanti diverse, apertura anche ad istituzioni esterne che possano fornire esperienze concrete di crescita INSEGNANTI E GESTORI 31

32 Le ragioni della scelta L’ ISPIRAZIONE CATTOLICA intesa anche come SENSO RELIGIOSO Un driver per chi è molto credente e desidera garantire al proprio figlio la continuità di una cultura cattolica anche in ambito scolastico Ma apprezzata anche da genitori più laici o addirittura di altre religioni, come attenzione alla spiritualità intesa come parte di una concezione più ampia dell’individuo che tenga conto anche delle sue istanze etico-morali INSEGNANTI E GESTORI 32

33 Le ragioni della scelta LA FIDUCIA NELL’ISTITUZIONE Si tratta generalmente di realtà ben integrate sul territorio e spesso con una lunga tradizione alle spalle, che quindi:  godono di un’ottima reputazione basata sulla presenza storica e sul passaparola  spesso sono caratterizzate da continuità generazionale, tale per cui il genitore che l’ha frequentata tende a mandarci suo figlio Inoltr e, Si sottolinea la tendenza ad «aprirsi alla comunità» attraverso attività di promozione, che consentono un’ esperienza diretta con la realtà e con chi ci lavora e vengono apprezzate non solo come momento informativo e relazionale, ma anche come indice di trasparenza e affidabilità INSEGNANTI E GESTORI 33

34 Le ragioni della scelta GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E LEGATI AL SERVIZIO Pur non essendo decisivi nel determinare la scelta, la rafforzano in modo significativo Questi riguardano soprattutto: la manutenzione della struttura, degli spazi per il bambino la pulizia la qualità del materiale didattico e di gioco Nonché La flessibilità oraria che risulta un’opportunità per un numero sempre crescente di genitori INSEGNANTI E GESTORI 34

35 Per quali motivi avete deciso di far frequentare ai suoi figli una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana? Base casi: 101 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana) Il punto di vista dei genitori 35

36 Il motivo principale per cui i genitori hanno deciso di far frequentare ai loro figli una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana. - analisi per frequenza alla messa - Il primo motivo citatoTotale Tutte le settimane Una/due volte al mese Qualche volta all’anno Mai o quasi mai Perché offre un modello educativo di ottima qualità 27% 20% 33%45% 9% Perché si ispira a valori nei quali io credo 18% 36%22% 11%0% Perché ne ho sentito parlare molto bene da altri genitori 14% 20% 15%11%9% Perché ha delle strutture di ottima qualità 13% 4%11% 27% Perché è la scuola dell'infanzia più vicina a casa 12% 8%4%11% 28% Perché è l'unica scuola dell'infanzia disponibile 9% 4% 11% 18% Perché offre un orario più flessibile 6% 4% 11% 0%9% Perché è all'interno di un istituto scolastico che comprende anche elementari e medie 1% 4%0% Base casi: 101 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola dell’infanzia paritaria cattolica o di ispirazione cristiana) Il punto di vista dei genitori 36

37 Per quali motivi avete deciso di far frequentare ai suoi figli una scuola dell'infanzia laica, comunale/statale? Il punto di vista dei genitori Base casi: 399 (totale genitori che hanno mandato il proprio figlio in una scuola laica, comunale/statale) 37

38 I motivi della scelta - un confronto del totale citazioni - Base casi: 500 (totale genitori) Confronto tra genitori che hanno mandato i loro figli ad una scuola dell’infanzia … 38

39 5. Conclusioni 39

40 Conclusioni 40 Sia gestori che insegnanti sono d’accordo nel sostenere che la missione delle scuole dell’infanzia paritarie cattoliche o di ispirazione cristiana sia quella di concentrare i loro sforzi nella cura del bambino in costante interazione con il suo nucleo familiare. L’attività di queste scuole si concretizzata nell’agire quotidianamente i valori cattolici (più che la dottrina cattolica) in un modello educativo, organizzativo e relazionale che si propone di essere non solo un servizio pubblico, ma anche espressione di un forte impegno sociale in collaborazione con il tessuto sociale. I genitori scelgono le scuole d’infanzia paritarie cattoliche o di ispirazione cristiana, innanzitutto perché veicolano valori nei quali loro credono, ma soprattutto perché offrono un modello educativo di elevata qualità, con ottime strutture e vicino a casa. Aspetto quest’ultimo che, insieme all’entità della retta, guida invece la scelta dei genitori che decidono di usufruire di una struttura laica/comunale o statale.

41 Conclusioni 41 A fronte dell’importanza crescente che assumono le scuole dell’infanzia paritarie cattoliche o di ispirazione cristiana, anche a seguito di quanto previsto dalla legge n. 62 del 2000, emerge la necessità di intensificare le iniziative di comunicazione volte a rafforzare e valorizzare i loro tratti distintivi con l’obiettivo di … consolidarne il posizionamento, l’immagine e il ruolo sociale presso i diversi stakeholders: famiglie, comunità, istituzioni ridurre le critiche e le perplessità originate da pregiudizi o da un’immagine sfuocata accrescere il riconoscimento e la motivazione del personale che opera nelle strutture


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