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L’IMMAGINARIO MEDIEVALE

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Presentazione sul tema: "L’IMMAGINARIO MEDIEVALE"— Transcript della presentazione:

1 L’IMMAGINARIO MEDIEVALE

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4 1. La concezione dello SPAZIO
immobilità/pochi viaggi paura dell’ignoto (notte, foresta…) Mondo=selva di simboli

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7 La concezione dello SPAZIO
Concezione unitaria e gerarchica dell’universo DIO Potere laico potere religioso SOCIETA’

8 La concezione del TEMPO
Tempo della Chiesa Tempo legato ai diversi momenti dell’agricoltura

9 2. L’interpretazione della NATURA e dell’UNIVERSO
INTERPRETAZIONE SIMBOLICA : SIMBOLISMO (Età romanicaXI-XII sec.)

10 L’universo è una selva di simboli da decifrare, la natura è il libro “scritto” da Dio
Ogni oggetto è un simbolo

11 ESEMPI BESTIARI, ERBARI, LAPIDARI:
Animali, piante, pietre sono descritti nelle loro caratteristiche naturali alla ricerca di qualità che li rendono simbolici

12 LAPIDARI Pietre gialle/verdi  ____________
Pietre rosse  ____________

13 LAPIDARI AVORIO - L’avorio, per il suo colore bianco e la levigatezza inalterabile, è simbolo di purezza e perseveranza.

14 LAPIDARI CORALLO - Il corallo era l’emblema della protezione dei pericoli; infatti, si pensava che potesse trasformare l’acqua salata in acqua potabile e immunizzare dai veleni. OPALE - Nel Medioevo si riteneva che rendesse invisibile chi la indossava.

15 BESTIARI

16 lupo

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18 BASILISCO

19 Secondo Plinio Il Vecchio il basilisco sarebbe un piccolo serpente, lungo meno di venti centimetri e nonostante questo sarebbe la creatura più mortale in assoluto. È infatti velenosissimo ed è in grado di uccidere con il solo sguardo. Qualunque essere vivente venga morso muore sul colpo. Il basilisco vivrebbe nel deserto da lui stesso creato, perché ha la capacità di seccare gli arbusti oltre che con il contatto, con il solo sguardo. Un cavaliere che colpì il basilisco fu ucciso insieme al cavallo dal veleno che si infiltrò attraverso la lancia, come racconta anche il poeta Lucano.

20 Camelefa

21 drago

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24 La lotta tra l’elefante e il drago

25 fenice

26 unicorno

27 Il Fisiologo ha detto dell'unicorno che ha questa natura:
è un piccolo animale, simile al capretto, ma ferocissimo. Non può avvicinarglisi il cacciatore a causa della sua forza straordinaria; ha un solo corno in mezzo alla testa. E allora come gli si dà la caccia? Espongono davanti ad esso una vergine immacolata, e l'animale balza nel seno della vergine, ed essa lo allatta, e lo conduce al palazzo del re.

28 salamandra

29 Le gru L'organizzazione delle gru: quella che monta la guardia per vigilare sul sonno delle compagne tiene nella zampa un sasso affinché questo, col rumore prodotto cadendo, le impedisca di addormentarsi a sua volta. (immagine dal Bestiario manoscritto, Bodley 764, metà del XIII sec

30 La volpe L'astuzia della volpe nel procurarsi il cibo: dopo essersi sporcata di terra rossa, si sdraia con la lingua fuori e trattiene il fiato finchè, credendola morta, gli uccelli calano su di lei che può divorarli. (immagine dal Bestiario manoscritto Bodley 764, metà del XIII sec.)

31 ERBARI Mela…malum (lat.)  ____________

32 Grappolo d’uva  ____________

33 GESTI - Segno della croce - Cerimonia di investitura dei cavalieri

34 L’educazione per divenire cavalieri richiedeva un lungo e duro tirocinio.
Non era raro trovare rampolli di nobili casate (in genere i maschi non primogeniti che non volevano intraprendere una carriera ecclesiastica) mandati come paggi fin da bambini, anche di sette o otto anni, nelle dimore di altri signori per imparare a stare in società e a cavalcare.

35 Quando raggiungeva i quattordici anni, il futuro cavaliere diveniva scudiero di un altro e già affermato cavaliere. Mantenendo in esercizio il fisico in continuazione e addestrandosi con le armi, apprendeva in questo modo l’arte della guerra, ad accudire il cavallo e custodire l’equipaggiamento militare del suo signore (non a caso il compito iniziale era quello di portare lo scudo del cavaliere, da qui il nome scudiero). Accompagnava il cavaliere in battaglia, aiutandolo a indossare l’armatura e soccorrendolo quando era in difficoltà.

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37 Alla fine di questo tirocinio, intorno ai ventuno anni, riceveva la sospirata investitura a cavaliere che avveniva con una solenne cerimonia.

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39 Cerimoniale dell’investitura
Prima della vestizione il novizio deve prendere un bagno purificatore del proprio corpo e liberare l’anima dai peccati con la confessione; indossa poi le vesti benedette (un camice bianco e una sopraveste scarlatta) ed è accompagnato dai valletti nella cappella dove trascorre la notte in preghiera (vigilia d’armi); con lui vegliano i suoi padrini, che nei giorni precedenti lo hanno ammaestrato sui doveri morali del suo nuovo stato.

40 Al mattino il giovane assiste al sacrificio divino e si comunica alla presenza dei parenti e degli invitati. Terminata la cerimonia religiosa, la sua spada, che è stata posta sull’altare insieme con le altre armi fin dalla sera prima, viene benedetta.

41 Si giunge così al momento culminante della cerimonia: il padrino, in tempi successivi sostituito dallo stesso sacerdote, dopo aver fatto giurare al giovane sul Santo Vangelo di non venire mai meno ai doveri che competono al cavaliere, compie gli ultimi e più solenni atti di tutto il rituale: - la collata, di uso antichissimo, è un colpo vibrato di piatto con la spada sulla nuca o sulla spalla (a volte sostituito da uno schiaffo sulla guancia), che assume contemporaneamente valore reale e simbolico.

42 Il forte colpo ricevuto è infatti la prima prova di forza a cui il neo cavaliere viene sottoposto: sarebbe un grave disonore se egli barcollasse o mostrasse un qualsiasi trasalimento. Con fermezza egli deve sostenere il colpo che sarà, simbolicamente, anche l’ultimo che il cavaliere accetterà di ricevere senza rispondere all’offesa

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44 - OMAGGIO Il futuro vassallo si presentava al signore, si inginocchiava davanti a lui e poneva le mani nelle sue. Questo gesto simbolico esprimeva sottomissione: con esso il vassallo si impegnava a mettere al servizio del signore la forza del suo braccio. Contemporaneamente pronunciava una formula di omaggio.

45 NUMERI Nella Divina Commedia dantesca il numero …

46 3 cantiche 33 canti per ogni cantica Terzine di endecasillabi

47 PAROLE Ricerca di valore simbolico attraverso etimologie (spesso false/errate) ex. DOMINICANI…= Domini canes (i CANI del Signore… contro i LUPI eretici)


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