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CSG_FL_presentazione1 Argomenti del corso di Filosofia del linguaggio e comunicazione 1. Linguaggio e filosofia: Filosofia del linguaggio e altre Modalità.

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1 CSG_FL_presentazione1 Argomenti del corso di Filosofia del linguaggio e comunicazione 1. Linguaggio e filosofia: Filosofia del linguaggio e altre Modalità dell'indagine linguistica. 2. Dimensioni del significato: Sintattica semantica e pragmatica 3. Linguaggio e Realtà: Denotazione, riferimento, senso verificazione 4. Fare cose con le parole: Atti linguistici: usi del linguaggio e usi delle parole: Comunicazione, asserzione, forza. 5. Il punto di vista cognitivo: Linguaggio e pensiero, linguaggio del pensiero 6. Linguaggio e Comunicazione nella società globalizzata: Comprendere, interpretare tradurre,

2 CSG_FL_presentazione2 “ Sono convinto che lo studio della grammatica possa gettare luce sulle questioni filosofiche molto di più di quanto i filosofi generalmente ritengano. Infatti benché non sia lecito assumer acriticamente che una distinzione grammaticale debba corrispondere ad una autentica differenza filosofica, tuttavia l’una è la manifestazione prima facie dell’altra, e può spesso venire impiegata assai utilmente quale fonte di scoperte. Credo poi che si debba anche assumere che ogni parola che occorre in una frase debba avere un qualche significato, giacché un suono del tutto privo di significato non potrebbe essere usato in quel modo più o meno costante e determinato in cui la lingua impiega le parole. Qualsiasi cosa che possa essere oggetto di pensiero, o possa occorrere in una qualche proposizione, vera o falsa che sia, o possa essere contata come uno, io la chiamerò un termine. Questa è dunque la parola più ampia del vocabolario filosofico. Userò come suoi sinonimi le parole unità, individuo, ed entità. Le prime due sottolineano che ogni termine è uno, mentre la terza è derivata dal fatto che ogni termine ha un essere, cioè in qualche senso è. ( B. Russell, I Principi della Matematica, 1902)

3 CSG_FL_presentazione3 …Considerando che le parole sono soltanto nomi che designano cose, converrebbe agli uomini di portare addosso tutte quelle cose necessarie ad esprimere i particolari negozi intorno a cui si propongono di parlare. Tale riforma sarebbe stata indubbiamente accettata e messa in atto con incremento cospicuo di comodità e con vantaggio della salute pubblica, se le donne, alleate coi volgari e gli illetterati,non avessero minacciato di ribellarsi e rivendicato la libertà di adoperare la lingua a mo' degli antenati. …….Un altro grande vantaggio i proponenti di questa invenzione segnalavano, che cioè, essa sarebbe valsa come lingua universale di tutte le nazioni civili, le quali generalmente adoperano suppellettili ed utensili della stessa specie, o che molto si somigliano : In tal modo gli ambasciatori avrebbero potuto trattare con principi e ministri stranieri, pure ignorando del tutto le lingue di questi ultimi ( Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, III, 5)

4 CSG_FL_presentazione4 Linguaggio Realtà e Comunicazione Relativismo e antirelativismo Alice e Humpty Dumpty “Mi chiamo Alice, ma…" “E’ un nome abbastanza sciocco!“ la interruppe Humpty Dumpty, spazientito.“Che significa?" “E’ necessario che un nome abbia un significato?" domandò Alice, dubbiosa. “Certo”disse Humpty Dumpty con una risatina; “ il mio nome sta a significare la mia forma…ed è una forma bella e ben fatta. Con un nome come il tuo potresti essere di qualunque forma Lewis Carroll, Alice nello Specchio, VI Dobbiamo abbandonare l’idea di una struttura condivisa chiaramente definita che coloro i quali usano il linguaggio acquisiscono e poi applicano ai casi ? ( Dibattito Davidson /Dummett) Secondo la prima visione ( Alice) le parole veicolano significati indipendentemente dai parlanti Secondo la seconda visione ( Humpty Dumpty) è il parlante che assegna il significato alla parola con qualche operazione mentale

5 CSG_FL_presentazione5 "e Dio plasmò ancora dal suolo tutte le fiere della steppa e tutti i volatili del cielo e li condusse all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l’uomo avrebbe chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome”Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche … …( Genesi, 2) Giustezza di nome ha ciascuno degli enti, per natura innata; e nome non è ciò con cui alcuni, convenuto di chiamarlo lo chiamano, della loro voce emettendo una parte, bensì una giustezza di nomi vi è, naturale, per i Greci e per gli stranieri, la medesima per tutti (Platone, Cratilo 383a/b)

6 CSG_FL_presentazione6 Piero è più giovane di Marco “Piero è piu giovane di Marco “ “Piero è piu giovane di Marco “ Fatto ( Stato di cose) Immagine Pensiero proposizione Pensiero proposizione Forma logica Immagine Immagine

7 CSG_FL_presentazione7 Se siete perplessi circa la natura del pensiero, credenza, conoscenza, e simili, sostituite a pensiero l'espressione del pensiero etc, La difficoltà inerente a questa sostituzione e allo stesso tempo la questione principale è questa: l'espressione della credenza, pensiero, etc è un enunciato ; - e un enunciato ha senso soltanto come membro di un sistema di linguaggio; come un'espressione all'interno di un calcolo' ( Wittgenstein libro blu, 427 Nella prospettiva adottata da Saussure e da Wittgenstein la funzione della parola non può più spiegarsi col riferimento al pensiero che essa esprimerebbe, né il pensiero può essere spiegato per riferimento a qualche oggetto o caratteristica del mondo esterno che esso esprime mentalmente. La parola, concepita come un'unità indivisibile di suono dotato di senso è spiegata(ha significato) contrappondendo il suo ruolo a quello di altre parole nel sistema linguistico di cui è parte. Significato e “gioco linguistico”

8 CSG_FL_presentazione8 Mi sembra che lo studio del linguaggio possa chiarire e in parte avvalorare certe conclusioni circa la conoscenza umana che si riferiscono direttamente ai temi classici della filosofia della mente. E in questo campo, io sospetto, che si può prevedere una collaborazione fruttuosa tra la linguistica e la filosofia negli anni a venire. (Chomsky, N. Language and Mind, ) Linguaggio e filosofia della mente il linguaggio è, almeno nella sua struttura essenziale, un prodotto evolutivo delle strutture che regolano l'interscambio organismo-ambiente). Insistere su questo punto è prendere posizione in favore dell'esistenza di uno "sfondo di contenuto" di natura non linguistica alla base del linguaggio e, dunque, di tutte le lingue possibili. Concezione cognitivista del linguaggio

9 CSG_FL_presentazione9 Nel condividere un linguaggio, quale che sia il senso in cui ciò è necessario per la comunicazione – noi condividiamo un’immagine del mondo, che deve essere vera nei suoi tratti generali Quando mettiamo in evidenza i tratti generali del nostro linguaggio, noi mettiamo in evidenza i tratti generali della realtà Pertanto lo studio della struttura del nostro linguaggio è un modo per praticare l’indagine metafisica. (Davidson, Il metodo della verità in metafisica) Dal linguaggio come “specchio” alla comunicazione

10 CSG_FL_presentazione10 Linguaggio e Comunicazione La pratica linguistica colloquiale è un intreccio di: Prior theory : il livello delle regole ricevute e riconosciute da entrambi i parlanti, la Langue di Saussure passing theory il livello creato nel corso della comunicazione concreta prior theory esprime il modo in cui è preparato ad interpretare il parlante La passing theory è il modo in cui ha effettivamente interpretato le sue emissioni

11 CSG_FL_presentazione11 Due visioni del linguaggio: Il linguaggio è fondamentalmente uno strumento di comunicazione 2. Il linguaggio è sia un veicolo di comunicazione sia un veicolo di pensiero ( nel senso fregheano)

12 CSG_FL_presentazione12 1.Senso e Denotazione: ( Frege) “Venere è la stella del mattino” Entità non esistenti ( Russell) 2. “L’attuale re di Francia è Calvo” 2.1 “Il quadrato rotondo non esiste” Performativi e atti linguistici ( Austin): “Scommetto mille lire che domani pioverà” Enunciati che non descrivono né constatano nulla non sono né veri né falsi) Autorità della prima persona


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