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EzechieleParrocchia Santa Maria della Consolazione don Alfonso Capuano.

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Presentazione sul tema: "EzechieleParrocchia Santa Maria della Consolazione don Alfonso Capuano."— Transcript della presentazione:

1 EzechieleParrocchia Santa Maria della Consolazione don Alfonso Capuano

2 Struttura del libro Vocazione e missione (cc. 1-3) Pars destruens (cc. 4-24) Oracoli contro le nazioni (cc. 25-32) Pars costruens (cc. 33-48)

3 Pars costruens – Sentinella (c. 33) O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità. Tu invece sarai salvo.

4 Pars costruens – Buon Pastore (c. 34) Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi... Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.

5 Pars costruens – Ritorno (c. 36) E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per il mio popolo d'Israele perché sta per tornare. Ecco infatti a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete seminati. Moltiplicherò sopra di voi gli uomini, tutta la gente d'Israele, e le città saranno ripopolate e le rovine ricostruite. Moltiplicherò su di voi gli uomini e gli armenti e cresceranno e saranno fecondi: farò sì che siate popolati come prima e vi elargirò i miei benefici più che per il passato e saprete che io sono il Signore.

6 Pars costruens – Cuore nuovo (c. 36) … agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo … Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti … voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.

7 Pars costruens – Ossa inaridite(c. 37) La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo sai". Egli mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro:

8 Pars costruens – Ossa inaridite(c. 37) Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore". Io profetizzai come mi era stato ordinato: mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente.

9 Pars costruens – Ossa inaridite(c. 37) Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. Egli aggiunse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano". Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.

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11 Pars costruens – Ossa inaridite(c. 37) Mi disse: "Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò". Oracolo del Signore Dio.

12 Per la comprensione I due capitoli 36-37 rappresentano l'apice della parte consolatoria di Ez, non solo, ma anche la prospettiva più ampia, profonda e serena che un profeta abbia mai presentato al suo popolo. Perciò sia nei periodi di maggiore tristezza sia nei periodi nei quali si sentiva più vicino alla terra dei padri, il popolo ebraico di tutti i tempi ha avuto a cuore queste promesse e ha creduto fortemente alla loro realizzazione. È importante osservare le motivazioni addotte dal profeta in nome di Dio: non è per riguardo a Israele che avverrà tutto questo; Dio agirà così per amore del proprio nome, che non vuole sia disonorato tra le genti, e per farsi conoscere in mezzo ad esse (36,22-23). Questo messaggio è specificato e sviluppato dalla grandiosa visione delle ossa secche sulle quali il profeta in nome del suo Dio pronuncia le profezie.

13 Pars costruens – Gog (c. 38) Perciò predici, figlio dell'uomo, e annunzia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai, verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione, tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente. Verrai contro il mio popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei giorni io ti manderò sulla mia terra perché le genti mi conoscano …

14 Per la comprensione I tratti e le immagini chiaramente apocalittiche dei cc. 38-39 formano la migliore conclusione del sublime c. 37. Queste visioni svelano agli esuli un avvenire di lotte e dolori, ma li introducono anche nei misteri del futuro, della finale vittoria del bene sul male, della giustizia sull'ingiustizia. Gog si trova nel paese di Magog ed è principe di Mesech e di Tubal; prepara un grande e agguerrito esercito per attaccare Israele che dimora tranquillo e sereno in una terra indifesa, con città senza mura e senza porte. Ma allorché da Magog giunge in Israele Gog, divampa l'ira del Signore e ne segue una carneficina: ci vorranno mesi per seppellire tutti i cadaveri degli assalitori.

15 Per la comprensione Per sette anni gli israeliti faranno fuoco con le armi dei caduti, mentre Gog sarà seppellito a sud del Mar Morto nella Valle di Abarim. Dopo tale carneficina dei nemici provenienti dal nord, avrà luogo una festa per gli uccelli: «Dì ai volatili di ogni specie e a tutti gli animali della campagna: Radunatevi e venite, raccoglietevi da ogni parte sul sacrificio...» (39,17-20). Il genere letterario apocalittico inaugurato da questi due capitoli ebbe un enorme successo nella letteratura ebraica successiva (ad es.: Is cc. 24-27; Dn 7-12; Zc 9- 14), negli scritti giudaici posteriori - i cosiddetti "apocrifi" - e anche nel NT, come ad es. nell'Apocalisse di Giovanni.

16 Ma chi è Gog?

17 Gengis Khan Chi era dunque: un nuovo Davide o il flagello di Dio? Disse di lui Marco Polo: "fu uomo di grande valenza, di senno e di prudenza, e tenea signoria bene e francamente". L'Europa gioì quando Jacques de Vitry vescovo di Tolemaide, inviando dalla terra santa lettere aperte ai re cristiani, lodò questo nuovo Davide, che venuto dall'India e di fede cristiana aveva vinto il re di Persia, e si apprestava ad abbattere il Gran Califfo dei musulmani, per giungere a Gerusalemme e ricostruirla. www.cronologia.it/storia/biografie/gengis.htm

18 Gengis Khan Vana speranza: poco dopo l'Europa, riconosceva in Gengis Khan quel Gog signore di Mogol, di cui parlano il profeta Ezechiele, l'apocalisse di San Giovanni e il Corano: "Da una razza di turchi della regione di Gog e Mogol, dietro le montagne dell'Asia, verrà una razza impura cui è consuetudine il non bere vino e il non porre sale nelle vivande“. Ripeteva anche Ruggero Bacone: "verrà l'anticristo a mietere l'ultimo spaventoso raccolto, verrà perchè il mondo paghi i propri peccati". www.cronologia.it/storia/biografie/gengis.htm

19 Apocalisse www.apocalypsesoon.org/I/i-pross.html Ma chi è Gog?

20 Per la comprensione Gog, re di Magog, non si sa chi sia ed è certo vano ogni tentativo di identificarlo; il profeta gli dà i tratti di più di una persona; è sostanzialmente la personificazione del male, guidato però sempre da Dio. Magog è il nome di una regione che non si sa dove sia; si legge anche in Ger 10,2. Siccome Mesech e Tubal sono localizzate sulle sponde del Mar Nero, si pensa che anche Magog debba essere localizzato a settentrione della Palestina. Anche nelle apocalissi posteriori il nemico viene sempre dal nord; così è pure per la Regola della guerra degli esseni. La letteratura apocalittica più tardiva fece di Magog una persona: di qui la raffigurazione di Gog e Magog come due sovrani coalizzati contro i giusti.

21 Pars costruens – Tempio (cc. 40-42) Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino la pianta e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi:

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23 L’astroporto di Ezechiele L'ingegnere di Francoforte Hans Herbert Beier, dopo un lavoro decennale, ha presentato una propria interpretazione della struttura del tempio. "Questa è la struttura complessiva del tempio, descritta da Ezechiele; ci sono le mura esterne, gli atri, le porte di accesso e l'edificio principale". Diversamente dai precedenti tentativi, Beier giunse alla determinazione che il lato superiore di tale edificio dovesse essere aperto, come in un'antica arena. L'area centrale del tempio coincide con la nave spaziale di Ezechiele, un elemento estremamente interessante, perché ci rivela che quella che Ezechiele definisce la "Gloria del Signore", vale a dire il velivolo il cui movimento produce un gran rumore e che riluce in un'aura luminosa, "entra" dall'alto del tempio per atterrarvi.

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25 L’astroporto di Ezechiele Questa deve esser stata la scena a cui lui assistette. Si consideri inoltre che le misure interne dei suo tempio corrispondono esattamente al modello di nave spaziale a suo tempo elaborato da Blumrich, fatto certamente non casuale. Beier presume che tale struttura, quale che fosse il suo luogo di ubicazione, servisse come base logistica per le operazioni che un tempo gli extraterrestri conducevano sul nostro pianeta. Ciò non implica che costoro avessero di persona costruito il tempio, presumibilmente ne utilizzavano una preesistente struttura, adibita al culto, per i loro interessi. Questo, agli occhi delle popolazioni del posto, deve essere stato un evento di incredibile portata: gli "dei" erano di persona scesi dal cielo per prendere possesso del tempio che essi avevano edificato.

26 Pars costruens – Leggi (cc. 43-44) mettili per iscritto davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste norme e tutti questi regolamenti e li mettano in pratica. Questa è la legge del tempio: alla sommità del monte, tutto il territorio che lo circonda è santissimo; ecco, questa è la legge del tempio.

27 Pars costruens – Terra(cc. 45-46) Quando voi spartirete a sorte la regione, in eredità, preleverete dal territorio, in offerta al Signore, una porzione sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa sarà santa per tutta la sua estensione. Di essa sarà per il santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una zona libera all'intorno di cinquanta cubiti.

28 Pars costruens – Città (cc. 47-48) Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna che guarda a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.

29 Cabala ebraica http://www.cabala.org/oltreilfiume/7acque.shtml

30 Pars costruens – Nuovo tempio, leggi, terra, città (cc. 40-48) Gli ultimi capitoli del libro costituiscono un'opera singolare che ha un parallelo soltanto in alcuni testi sacerdotali. Il profeta preconizza una radicale riforma del culto, del sacerdozio, delle strutture del tempio, della disposizione della città di Gerusalemme, e assegna nuove regioni alle dodici tribù. Traccia poi un corpo legale che rappresenta la "magna charta" del giudaismo nascente: dal post-esilio in poi gli ideali si alimenteranno incessantemente ad Ezechiele.

31 Pars costruens – Nuovo tempio, leggi, terra, città (cc. 40-48) Anche la visione della "Gerusalemme celeste" è scaturita dalla riflessione su questi capitoli. Dall'angolo destro della soglia del tempio sgorgherà una sorgente che diverrà presto un grande fiume: si andrà a gettare nel Mar Morto dopo aver dato vita e fatto rifiorire il deserto; raddolcirà anche le acque del deserto, ma non ne farà scomparire il sale, necessario al sostentamento: vi saranno pesci di ogni genere e lungo le rive vi sarà ogni sorta di alberi da frutta. Anche Gerusalemme avrà un altro nome a significare la sua novità: si chiamerà Jhwh­gammah, cioè "il Signore è là".

32 Geometria Sacra http://www.earthmatrix.com/geometry_italian.html


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