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Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI 

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Presentazione sul tema: "Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI "— Transcript della presentazione:

1 Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI  CRESCITA DI FORME DI AUTOGOVERNO LOCALE  CUORE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE REGIONALE AD ALTO POTENZIALE DI INNOVAZIONE  NUOVO RAPPORTO TRA TECNICA E POLITICA

2 Progetto SPRINT LE PRINCIPALI CRITICITÀ:  Livello inadeguato della comunicazione, della partecipazione, dell’innovazione amministrativa e organizzazione  Insufficiente capacità di apprendere dall’esperienza  Insufficiente mobilitazione dell’ “intelligenza dei luoghi”  Gioco poco attrattivo e competitivo  Modelli gestionali ancora da costruire

3 Progetto SPRINT I PIT HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE RELATIVAMENTE EFFICIENTI E EFFICACI NELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE

4 Progetto SPRINT EFFICIENZA  in meno di tre anni (2000-2002) è stato quasi completato il processo di attivazione dei progetti  si è creato un parco progetti di dimensioni rilevanti e senza precedenti (circa 140 per un ammontare finanziario stimato in oltre 5 mila milioni di euro) per iniziativa congiunta di istituzioni e attori locali Risultato rilevante se si pensa agli elevati costi informativi e decisionali richiesti per la produzione di un progetto integrato

5 Progetto SPRINT UN CERTO NUMERO DI TALI PROGETTI PRESENTA O PUÒ SVILUPPARE CARATTERISTICHE DI INNOVAZIONE E DI VALORE AGGIUNTO RISPETTO AI PROGETTI NON INTEGRATI E’ STATO ATTIVATO UN DIFFUSO PROCESSO DI “APPRENDIMENTO” E’ STATA COSTRUITA UNA NUOVA ARCHITETTURA ISTITUZIONALE A LIVELLO LOCALE IN GRADO DI INFLUENZARE, INFLUENZARE I PROCESSI INNOVATIVI ALTRE MODALITA’ DI INTERVENTO DIVERSE DAI PIT NON SEMBRANO GARANTIRE MAGGIORE INNOVAZIONE EFFICACIA

6 Progetto SPRINT FARE PRESTO E BENE NELLA FASE DI ATTUAZIONE FARE PRESTO E BENE NELLA FASE DI ATTUAZIONE E’ POSSIBILE

7 Progetto SPRINT FARE BENE CAPACITÀ DI UTILIZZARE I FONDI STRUTTURALI ENTRO I VINCOLI DATI DALLE NORME COMUNITARIE EFFICIENZA FARE PRESTO EFFICACIA CAPACITÀ DI PRODURRE INNOVAZIONE STRUTTURALE CHE ABBIA IMPATTO SULLO SVILUPPO

8 Progetto SPRINT E ’ NECESSARIA UNA CONDIZIONE NON OPERARE LA SCISSIONE TRA EFFICIENZA (PRIMA) ED EFFICACIA (DOPO), TROVARE I RACCORDI NECESSARI PERCH É EFFICIENZA ED EFFICACIA POSSANO RAFFORZARSI RECIPROCAMENTE

9 Progetto SPRINT CHE FARE PER L’EFFICIENZA IL CONTRIBUTO DEL FORMEZ/DFP – PROGETTO SPRINT

10 Progetto SPRINT CHE FARE PER L’EFFICIENZA far funzionare la macchina dell’attuazione efficienza come obiettivo di sistema il successo del PIT come risultato del successo dei singoli attori Flessibilità Semplificazione Cooperazione Approccio problem solving Diffusione soluzioni operative Modernizzazione della PA

11 Progetto SPRINT CHE FARE PER L’EFFICIENZA Forte presidio dello start up della fase attuativa Condivisione di strumenti di supporto alla gestione Formazione specialistica (during the job) per project manager/ responsabili dei PIT Mobilitazione del know how gestionale accumulato Messa in rete di (best) practices Forte presidio dello start up della fase attuativa Condivisione di strumenti di supporto alla gestione Formazione specialistica (during the job) per project manager/ responsabili dei PIT Mobilitazione del know how gestionale accumulato Messa in rete di (best) practices

12 Progetto SPRINT CHE FARE PER L ’ EFFICACIA IL CONTRIBUTO DEL FORMEZ/DFP – PROGETTO SPRINT UN’ AZIONE DI SISTEMA PER MASSIMIZZARE L’EFFICACIA DEI PIT

13 Progetto SPRINT CHE FARE PER L’EFFICACIA ACCOMPAGNARE I PROCESSI ACCRESCERE LA COOPERAZIONE E LA CAPACITÀ DI AZIONE CONGIUNTA DEGLI ATTORI STIMOLARE NUOVA CAPACITÀ PROGETTUALE ALLARGARE LA PARTECIPAZIONE

14 Progetto SPRINT sostenere l’ interazione tra gli attori, le reti, le comunità professionali investire sulla manutenzione delle nuove istituzioni di governance mantenere aperte le dinamiche e le prospettive progettuali (PIT come impresa nascente) lavorare per la fattibilità dei progetti accrescendo la capacità dei soggetti di negoziare e rinegoziare problemi e soluzioni attivare benchmarking tra progetti e tra territori sostenere l’ interazione tra gli attori, le reti, le comunità professionali investire sulla manutenzione delle nuove istituzioni di governance mantenere aperte le dinamiche e le prospettive progettuali (PIT come impresa nascente) lavorare per la fattibilità dei progetti accrescendo la capacità dei soggetti di negoziare e rinegoziare problemi e soluzioni attivare benchmarking tra progetti e tra territori CHE FARE PER L’EFFICACIA

15 Progetto SPRINT osservatorio permanente sui processi e sulla evoluzione dei contesti sviluppo e integrazione delle “competenze di sistema” nei partenariati pubblico/privati interventi mirati su contesti, ruoli e funzioni chiave per accrescere la qualità dei processi e dei progetti osservatorio permanente sui processi e sulla evoluzione dei contesti sviluppo e integrazione delle “competenze di sistema” nei partenariati pubblico/privati interventi mirati su contesti, ruoli e funzioni chiave per accrescere la qualità dei processi e dei progetti CHE FARE PER L’EFFICACIA

16 Progetto SPRINT 1.PIT PROGETTI DI SVILUPPO (IDEA FORZA + RETE DEGLI ATTORI + CAPACITÀ TECNICA ADEGUATA) 2.PIT CONTENITORE DI PROGETTI ASSEMBLATI, NON CONNESSI, SINGOLARMENTE AMMISSIBILI AI FS: PRIVI DI IDEA FORZA, COALIZIONE SENZA INTERAZIONE, CAPACITÀ TECNICA LIMITATA UNA PRIMA IPOTESI DI TASSONOMIA DEI PIT

17 Progetto SPRINT 3.PIT PRIVO DI VALENZE PROGETTUALI APPREZZABILI: NO IDEA FORZA, ATTORI NON DISPONIBILI AD APPRENDIMENTO SOCIALE, CAPACITÀ TECNICA BASSA 4.PIT COME VOLONTÀ E INIZIATIVA ISTITUZIONALE PER PRODURRE UN PROGETTO DI SVILUPPO: IMMATURITÀ DELL’IDEA FORZA, SCARSA CAPACITÀ TECNICA, FORTE MOTIVAZIONE DEGLI ATTORI ALL’APPRENDIMENTO UNA PRIMA IPOTESI DI TASSONOMIA DEI PIT

18 Progetto SPRINT DUE MODELLI PROFESSIONALI DA SUPERARE ESPERTO DECONTESTUALIZZATO E DEPOSITARIO DI CONOSCENZE ASTRATTE. LA “ CONOSCENZA ESPERTA ” PUÒ ESSERE UN OSTACOLO QUANDO LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI SI TROVA LOCALMENTE E VIA INTERAZIONE CONSULENTE CHE SA COME SI FA A PROGETTARE IN FUNZIONE DELLA POSTA FINANZIARIA E PER LA MASSIMIZZAZIONE DEI CONTRIBUTI QUALE IL RUOLO DEI TECNICI?

19 Progetto SPRINT DUE FUNZIONI DA POTENZIARE METTERE IN CIRCOLO PROBLEMI, SOLUZIONI, PUNTI DI VISTA, ATTIVANDO E FACILITANDO PROCESSI INTERATTIVI IMMERGERSI NELL’APPRENDIMENTO SOCIALE, APPRENDERE NUOVI RUOLI, DARE UN NUOVO SIGNIFICATO AL PROPRIO RUOLO, LASCIARSI CONTAMINARE DALL’AZIONE QUALE IL RUOLO DEI TECNICI?

20 Progetto SPRINT DUE COMPITI DA ASSUMERE ROMPERE LE BARRIERE DISCIPLINARI E COSTRUIRE NUOVI APPROCCI TRANSDISCIPLINARI RIDEFINIRE IL RAPPORTO TRA TECNICA E POLITICA, TRA CONSULENTI E DECISORI, TRA CONSULENTI ED ATTORI QUALE IL RUOLO DEI TECNICI?


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