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Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 13a Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 6 maggio 2008.

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1 Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 13a Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 6 maggio 2008

2 Esperienze internazionali: la sicurezza in Francia / 1  Stato centrale per eccellenza: repubblica semi-presidenziale  Democrazia parlamentare bicamerale: due camere (Assemblée Générale e Sénat) con eguali poteri (salvo quello di censura al governo)  Suddivisione amministativa: 22 regioni + 100 dipartimenti (96 + 4 d’oltremare)

3 Esperienze internazionali: la sicurezza in Francia / 2  Sicurezza interna (sécurité intérieure): l’insieme di strumenti (istituzionali, tecnici, legislativi, procedurali) che lo Stato adotta ed applica al suo interno per garantire la sicurezza propria e dei cittadini presenti all’interno dei confini.  Sicurezza interna suddivisa in due sotto- categorie: sicurezza pubblica e protezione civile

4 Esperienze internazionali: la sicurezza in Francia / 3  Due forze nazionali di polizia, con rigida suddivisione del territorio: Police Nationale + Gendarmerie  Police Nationale: forza di polizia di tipo civile (Min.Intérieure) presente a Parigi e nelle aree urbane del paese. Cenni storici: nasce dalla “nazionalizzazione” delle polizie municipali nel 1941 (regime di Vichy), ma è riformata nel 1966 (affaire Ben Barka).  Tre missioni fondamentali: RG + PJ + SP

5 Esperienze internazionali: la sicurezza in Francia / 4  Gendarmerie Nationale: forza di polizia di tipo militare (Min.Défense + Intérieure) presente nelle aree rurali e peri-urbane del paese (limite di competenza: 20.000 abitanti). Cenni storici: nasce sulle ceneri di un corpo militare creato nel 1337 (connéctablie, maréchaussée), avente lo scopo di garantire l’ordine pubblico nello stato francese. Nel 1791 è sottoposta all’autorità della Gendarmerie de France e diventa GN. Dissolta con la Restaurazione, è rifondata nel 1820. La legge del 1981 aumenta la sua autonomia nel Min.Difesa. Dal 1°gennaio 2009 dipenderà interamente dal Min.Interno (mantenendo però lo statuto militare).  Tre missioni fondamentali: amministrative, giudiziarie e militari.

6 Esperienze internazionali: la sicurezza in Francia / 5  Polizie Municipali: rinascita dall’inizio degli anni ’80, con domanda di sicurezza e decentramento amm.vo: 5500x1750 (1984) – 17000x3000 (2005).  Polices Municipales: i poteri e le competenze generali sono fissate dal Codice Generale delle Collettività Territoriali (1996), che assegna al sindaco la responsabilità di assicurare il “buon ordine, la sicurezza e l’integrità fisica dei cittadini”, avvalendosi di una polizia municipale.  Missioni e limiti di competenze definiti da una “convenzione”, obbligatoriamente siglata fra DDSP e sindaci per le PM > 5 unità. Autorità del sindaco, ma potere di controllo del Min. Interno (ispezioni).

7 Esperienze internazionali: la sicurezza in Belgio / 1  Monarchia parlamentare: stato federale dal 1994 (per evitare conflitti e velleità autonomiste valloni vs. fiamminghi): divisione competenze fra livello centrale e federale e principio di equipollenza.  Democrazia parlamentare bicamerale: due camere federali (Chambre des Représentants e Sénat).  Suddivisione amministativa: 3 “comunità” (fiamminga, francese e tedesca) e 3 “regioni” (Bruxelles, Fiandre, Vallonia), con ampie autonomie locali e propri organi istituzionali (parlamenti + governi)

8 Esperienze internazionali: la sicurezza in Belgio / 2  Prima della riforma federale: sistema poliziale complesso: gendarmerie nationale (smilitarizzata nel 1991) + police judiciaire + police communale.  Nuovo sistema di polizia dal 1998, a causa della riforma federale e dell’affaire Dutroux.  Due livelli di polizia: polizia federale (competenza esclusiva su interpol, RG, unità speciali e coordinamento polizie locali) + polizia locale (a livello comunale o sovracom. – competenze generali di polizia – dipendenza dal collegio di polizia, presieduto dai borgomastri)

9 Esperienze internazionali: la sicurezza in Gran Bretagna / 1  Monarchia parlamentare: stato federale con quattro paesi (Inghilterra, Galles, Scozia e Ulster)  Democrazia parlamentare bicamerale: due camere federali (camera dei Lords e camera dei Comuni) presiedute dalla Regina, con nascita recente (1998) di due parlamenti autonomi in Scozia e Ulster.  Suddivisione amministativa: Inghilterra e Galles sono raggruppate; Scozia e Ulster no. Inghilterra: 118 contee + Great London; 352 distretti. Galles: 9 contee; 22 distretti. Scozia: 32 distretti unitari. Ulster: 6 contee; 22 distretti.

10 Esperienze internazionali: la sicurezza in Gran Bretagna / 2  Sistema di polizia differenziato fra Inghilterra + Galles; Scozia; Ulster.  Origini del sistema di polizia inglese: dopo i constables, nascita della New Police di sir Peel a Londra (1829). Successiva espansione nelle contee del modello londinese, su base consensuale (non c’è imperio statale o un input centrale, ma l’adesione progressiva delle contee ad un modello di polizia prevalente)

11 Esperienze internazionali: la sicurezza in Gran Bretagna / 3  Attuale sistema di polizia inglese: 43 forze di polizia che gestiscono, con competenze di polizia generale, aree metropolitane (vedi London ‘Metropolitan Police Service’) o raggruppamenti di contee. A capo di ogni forza di polizia, c’è il chief-constable (comandante capo). Gli input politici e la ripartizione delle risorse economiche spetta alla Police Authority (autorità locale di polizia), un organo assembleare formato per 2/3 da politici locali (tranne a Londra, dove c’è il Min.dell’Interno) e per 1/3 da magistrati, su base elettiva. Al Ministero dell’Interno (Home Office) spettano le decisioni in materia di indirizzo generale, di formazione degli agenti e quadri, e di progressione di carriera dei chief-constables.  Poteri di polizia disciplinati oggi da testi di legge (Police and Criminal Evidence Act, 1984). Controlli interni ed esterni (comitati consultivi) sugli abusi di potere, con procedure apposite e autorità indipendenti per le denunce contro la polizia (Police Complaint Authority).

12 Esperienze internazionali: la sicurezza negli Stati Uniti / 1  Repubblica federale per eccellenza: federazione di 50 stati, con regime presidenziale  Democrazia parlamentare bicamerale: il Congresso di compone di due camere federali (Camera dei Rappresentanti e Senato).  Tre livelli di suddivisione amministativa: livello federale, livello statale (50 stati + District of Columbia), livello locale (3141 contee o equivalenti).

13 Esperienze internazionali: la sicurezza negli Stati Uniti / 2  A livello federale, esistono differenti agenzie che si occupano (con competenza esclusiva) di determinati compiti in materia di sicurezza: US Dept. Of Homeland Security (anti-terrorismo); FBI (pol.giudiziaria e intelligence); CIA (servizi segreti); NSA (sicurezza delle comunicazioni); DEA (anti- droga); ATF (alcool, tabacco e armi); NCIS (pol.giudiziaria della Marina).  A livello statale, solo alcuni stati hanno un proprio servizio di polizia, che svolge servizio nelle zone in cui non esiste una polizia di contea o municipale. La più famosa è la polizia del Texas (Texas Rangers Division)

14 Esperienze internazionali: la sicurezza negli Stati Uniti / 3  A livello locale, i poteri di polizia sono svolti dai servizi di polizia municipale (Police Departments), che esercitano funzioni di polizia generale all’interno delle città o delle contee. Il loro referente politico è il sindaco o il governatore della contea, mentre è il chief-officer il responsabile da un punto di vista tecnico-gestionale. Il maggiore e più antico servizio municipale di polizia negli USA è il NYPD, creato nella seconda metà del XIX sec. sul modello della polizia londinese (ad oggi: 37.000 agenti)  Nelle città e contee in cui non esiste una polizia municipale, è l’ufficio dello Sceriffo a svolgere il servizio di polizia. Lo sceriffo è la massima autorità della contea (su base elettiva) in materia di giustizia: è responsabile delle prigioni della contea e dei tribunali civili.

15 Esperienze internazionali: la sicurezza in Canada / 1  Monarchia costituzionale, che riconosce la regina d’Inghilterra come proprio capo di stato.  Democrazia parlamentare bicamerale ispirata al sistema bicamerale inglese: il Congresso di compone di due camere federali (Camera dei Comuni e Senato), presiedute dalla Regina (in sua assenza, dal Governatore del Canada).  Tre livelli di suddivisione amministativa: livello federale, livello provinciale (10 province + 3 territori), livello municipale: la costituzione stabilisce una ripartizione rigida di competenze fra i 3 livelli.

16 Esperienze internazionali: la sicurezza in Canada / 2  La Royal Canadian Mounted Police (o Gendarmerie Royale du Canada) assomma le funzioni di polizia federale del Canada e di polizia provinciale e municipale, limitatamente ai territori laddove non esistono servizi locali di polizia (in questi casi, si parla di “mandato contrattuale”, poiché queste province e territori hanno demandato alla RCMP l’applicazione della legge provinciale al proprio interno).  In Ontario e Québec la RCMP applica unicamente le leggi federali, mentre il servizio generale di polizia (che applica le leggi di competenza provinciale e/o municipale) è affidato alle Polizie Provinciali (PPO e SQ).  Ogni città può creare un proprio corpo di Polizia Municipale, che svolge funzioni analoghe a quelle delle polizie municipali USA. Se un corpo di PM non è costituito, il compito di polizia generale spetta alla RCMP o (in Ontario e Québec) alla Polizia Provinciale.

17 Per ogni ulteriore domanda o suggerimento relativamente alla lezione: fabrizio_cristalli@regione.lombardia.it cristian.poletti@unimib.it


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