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1 Bilancio di Previsione Fonti normative: 4 Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” 4 D.P.R.

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1 1 Bilancio di Previsione Fonti normative: 4 Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” 4 D.P.R. 31 gennaio 1996 n. 194 - Approvazione dei modelli.

2 2 Regolamento di contabilità 4 Ogni ente è tenuto alla redazione del “regolamento di contabilità” con il quale vengono applicati i principi previsti dal T.U. I regolamenti devono rispettare le norme della parte seconda del T.U. ad eccezione di alcune norme che se previste in deroga prevalgono sul Decreto legislativo. Di fatto in ogni ente locale esiste un ordinamento “personalizzato” costituito dal “regolamento di contabilità”

3 3 Definizioni Bilancio di previsione 4 In un ente locale, il bilancio di previsione è definito come l’insieme delle autorizzazioni e dei limiti che l’organo di indirizzo (Consiglio Comunale), conferisce all’organo esecutivo (Giunta Comunale), per reperire e gestire delle risorse in un determinato periodo di tempo detto Anno finanziario

4 4 Definizioni Anno finanziario 4 Arco temporale di riferimento per la gestione, coincide con l’anno solare e pertanto inizia il 1° Gennaio e termina il 31 dicembre.

5 5 Definizioni Esercizio finanziario 4 Insieme delle operazioni inerenti la gestione del bilancio per un determinato anno finanziario. Inizia nel momento in cui il bilancio di previsione consegue la esecutività e termina comunque il 31 dicembre dell’anno considerato.

6 6 Definizioni Esercizio provvisorio 4 La mancata sovrapposizione fra l’esercizio finanziario e l’anno finanziario determina un vuoto normalmente individuato come esercizio provvisorio. L’articolo 163 del T.U. prevede due regimi di esercizio provvisorio: 4 1) quando norme statali prevedono un termine di approvazione del bilancio successivo all’inizio dell’esercizio finanziario

7 7 Definizioni 4 2)Nel caso di bilancio approvato dall’ente ma non ancora esecutivo; In entrambi i casi è possibile effettuare spese in misura non superiore mensilmente ad 1/12 delle somme previste in bilancio, escluse le spese indicate dalle leggi e non frazionabili. Nel caso 1) il bilancio di riferimento è quello dell’anno precedente nel caso 2) è quello approvato dal Consiglio.

8 8 Definizione Gestione provvisoria 4 E’ un regime sanzionatorio nel quale si trovano ad operare gli enti che non hanno provveduto all’approvazione del bilancio entro la scadenza prevista dalle leggi. Consente un gestione limitata agli impegni già assunti e alle operazioni necessarie ad evitare danni certi e gravi per l’ente.

9 9 Principi generali del bilancio Il bilancio deve essere approvato nel rispetto dei seguenti principi: 4 Annualità; 4 Unità; 4 Universalità; 4 Integrità; 4 Veridicità ed attendibilità; 4 Pareggio finanziario ed equilibrio economico; 4 Pubblicità.

10 10 Principi generali del bilancio Annualità 4 L’unità temporale della gestione è l’Anno finanziario che coincide con l’anno solare. Inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dopo tale termine non possono più essere effettuati accertamenti di entrata e impegni di spesa in conto dell’esercizio concluso. (articolo 162 comma 3 D.Lgs. 267/2000)

11 11 Principi generali del bilancio Unità 4 Il totale delle entrate di un Ente locale finanzia indistintamente il totale delle spese. Sono possibili eccezioni se previste dalle leggi per le entrate con vincolo di destinazione. Articolo 162 comma 2 D.Lgs. N. 267/2000)

12 12 Principi generali del bilancio Universalità 4 La gestione finanziaria degli enti locali è unica come unico deve essere il bilancio di previsione. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. Sono altresì vietate le contabilità separate se non integrate nel bilancio di previsione. (articolo 162 comma 4 D.Lgs. N. 267/2000

13 13 Principi generali del bilancio Integrità 4 E’obbligatoria l’iscrizione in bilancio di tutte le entrate e di tutte le spese al lordo di eventuali entrate e spese correlate. (articolo 162 comma 4 D. Lgs. N. 267/2000

14 14 Principi generali del bilancio Veridicità ed attendibilità 4 Le previsioni di bilancio devono essere veritiere e pertanto le entrate possono essere previste non oltre il livello massimo che elementi oggettivi permettono di stimare. Le spese devono essere previste nella misura idonea a garantire la gestione dell’intero esercizio. E’ vietata l’iscrizione di entrate dirette a pareggiare fittiziamente il bilancio. Il Responsabile del Servizio Finanziario deve attestare la Veridicità delle previsioni. Sulla circostanza è chiamato ad esprimersi anche l’organo di revisione.

15 15 Principi generali del bilancio Pareggio finanziario ed equilibrio economico 4 Il totale generale delle entrate e delle spese deve essere identico. All’interno del pareggio finanziario va ricercato l’equilibrio economico. Le spese correnti devono trovare finanziamento nelle entrate correnti. Nel caso di entrate correnti superiori si determina il c.d. avanzo economico, che può essere destinato al finanziamento di spese di investimento.

16 16 Principi generali del bilancio Pubblicità 4 Gli enti locali devono assicurare ai cittadini e agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi del bilancio. Per gli enti di oltre 20.000 abitanti è obbligatoria la pubblicazione per estratto del bilancio su 2 quotidiani a tiratura nazionale e un periodico.

17 17 Sistemi di contabilità Contabilità Finanziaria 4 Sistema che considera solo i fatti gestionali che movimentano denaro, ignorando tutto quello che non si concretizza in entrate e spese. Ha carattere autorizzatorio e considera di maggiore rilevanza l’autorizzazione al vincolo di determinate risorse per uno specifico impiego piuttosto che considerare il momento acquisitivo del fattore medesimo.

18 18 Sistemi di contabilità Contabilità Economica 4 Considera tutti i fatti gestionali riferiti ad un esercizio indipendentemente dalla movimentazione di somme di denaro. Consente una analisi dettagliata di tutti i fattori produttivi determinando il risultato economico della gestione quale confronto fra “costi” e “ricavi”.

19 19 Struttura del bilancio 4 Il bilancio di previsione è costituito da due componenti che si contappongono: 4 Entrate 4 Spese

20 20 Struttura del bilancio 4 Le entrate sono suddivise in 4 Titoli 4 Categorie 4 Risorse

21 21 Struttura del bilancio Le spese sono suddivise in: 4 Titoli 4 Funzioni 4 Servizi 4 Interventi

22 22 Struttura del bilancio Entrate 4 Titoli - grandi aggregati di entrate secondo la loro natura; 4 Categorie - suddivisione all’interno del titolo in base ad una anali più dettagliata della natura dell’entrata; 4 Risorsa - Unità elementare dell’entrata riferita ad ogni singola articolazione.

23 23 Struttura del bilancio Spesa 4 Titoli - aggregazione per natura della spesa; 4 Funzioni - Suddivisione all’interno dei titoli in base alle funzioni tipiche degli enti locali; 4 Servizi - collegamento del bilancio con la struttura organizzativa dell’ente; 4 Interventi - Unità elementare secondo l’analisi economica della spesa.

24 24 Struttura del bilancio Entrate 4 Titolo 1° entrate tributare; 4 Titolo 2° entrate derivanti da trasferimenti dallo Stato, dalla Regione ed altri enti; 4 Titolo 3° Entrate extratributarie; 4 Titolo 4° entrate da alienazioni e trasferimenti in conto capitale; 4 Titolo 5° Entrate per accensione di prestiti; 4 Titolo 6° entrate per servizi per conto di terzi; Spese 4 Titolo 1° Spese correnti: 4 Titolo 2° Spese in conto capitale: 4 Titolo 3° Restituzione di prestiti; 4 Titolo 4° Spese per servizi per conto di terzi

25 25 Struttura del bilancio Entrate Titolo 1° entrate tributarie 4 Imposte (I.C.I. - Addizionale comunale IRPEF - Imposta sulla pubblicità - addizionale sul consumo dell’energia elettrica ecc.); 4 Tasse (Tassa raccolta rifiuti solidi urbani - tassa occupazione spazi ed aree pubbliche); 4 Tributi speciali.

26 26 Struttura del bilancio Entrate Titolo 2° entrate da trasferimenti dello Stato, della Regione a di altri enti. 4 Trasferimenti statali al finanziamento del bilancio; 4 Trasferimenti Regionali di parte corrente per funzioni proprie e delegate dalla Regione; 4 Trasferimenti dall’Unione Europea e da altri enti del settore pubblico.

27 27 Struttura del bilancio Entrate Titolo 3° entrate extratributarie 4 Entrate derivanti dalla gestione dei servizi; 4 Entrate derivanti dalla gestione dei beni; 4 Utili di aziende partecipate; 4 Interessi attivi: 4 Entrate diverse di parte corrente

28 28 Struttura del bilancio Entrate Titolo 4° entrate da alienazioni e trasferimenti in conto capitale. 4 Alienazione di beni dell’ente; 4 Contributi e trasferimenti dallo Stato, dalla Regione, da altri enti pubblici e da imprese, destinati a finanziarie investimenti.

29 29 Struttura del bilancio Entrate Titolo 5° - Accensione di prestiti 4 Entrate anticipazioni di tesoreria; 4 Entrate da accensione di mutui; 4 Entrate da Prestiti obbligazionari 4 Entrate derivanti dalla attivazione di altri prodotti finanziari (anche derivati)

30 30 Struttura del bilancio Entrate Titolo 6° Entrate da servizi per conto di terzi 4 Nel rispetto del principio della universalità le entrate derivanti da gestioni per conto dello Stato e di altri enti devono essere annotate in bilancio. Le iscrizioni sono speculari con quelle del titolo 4°della spesa.

31 31 Struttura del bilancio Spesa Titolo 1° - Spese correnti 4 Spese riferita alla gestione dell’ente, aventi caratteristiche correnti e ricorrenti in ogni esercizio. Vengono classificate a seconda della loro natura economica e riguardano le spese per il personale, l’acquisto di beni, l’acquisizione di servizi, i trasferimenti, gli interessi passivi, le imposte e tasse ecc.

32 32 Struttura del bilancio Spesa Titolo 2° Spesa in conto capitale 4 Spese articolate come quelle correnti, riferite all’acquisto, costruzione, manutenzione straordinaria, rifacimento di beni durevoli. Il discriminante fra le spese correnti e quelle per investimenti è rappresentato dalla necessità di inventariazione delle seconde.

33 33 Struttura del bilancio Spesa Titolo 3° Restituzione di prestiti 4 Spesa riferita alle quote di capitale di mutui e prestiti in ammortamento. La quota relativa agli interessi ha natura di spesa corrente.

34 34 Struttura del bilancio Spesa Titolo 4° Spesa per servizi per conto di terzi 4 Corrispondente al titolo 6° dell’entrata. Sono annotate in questo titolo le spese che costituiscono al tempo stesso spesa ed entrata per l’ente.

35 35 Flessibilità del bilancio 4 Il bilancio di previsione può essere adeguato in ogni momento a quanto di nuovo si possa verificare nel corso dell’esercizio. Gli strumenti previsti sono: 4 Variazioni di bilancio; 4 Storno di fondi; 4 Prelievi dal “fondo di riserva”

36 36 Flessibilità del bilancio Variazioni di bilancio 4 Situazione nella quale in presenza di una nuova esigenza di spesa, esiste contemporaneamente una nuova possibilità di entrata. La variazione modifica pertanto il totale delle entrate ed il totale delle spese. E’ di competenza del Consiglio Comunale, può però essere effettuata anche dalla Giunta in caso di urgenza. La deliberazione deve essere ratificata dal Consiglio entro i 60 giorni successivi. La variazione necessità del preventivo parere dell’organo di revisione e deve rispettare il pareggio di bilancio. Può essere adottata solo entro il 30 Novembre dell’anno.

37 37 Flessibilità del bilancio Storno di fondi 4 Gli storni agiscono solo sul versante della spesa e si determinano nel momento in cui una nuova esigenza di spesa può essere compensata da una minore esigenza di spesa. Non incide sui totali del bilancio. Necessità del parere dell’organo di revisione e per quanto attiene alla competenza valgono le considerazioni fatte per le variazioni. Gli storni devono rispettare il pareggio e possono essere effettuati solo entro il 30 novembre dell’esercizio.

38 38 Flessibilità del bilancio Prelievi dal fondo di riserva 4 Il fondo e previsto fra gli interventi del titolo 1° per consentire spostamenti di risorse in presenza di esigenze non preventivate. E’ obbligatoriamente da prevedere in misura non inferiore allo 0,30% ne superiore al 2% del totale della spesa corrente. La competenza è della Giunta, non serve il parere dell’organo di revisione e le operazioni possono intervenire fino al 31 dicembre dell’anno.


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