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 La Jugoslavia era una nazione creata dopo l'occupazione tedesca durante la II Guerra Mondiale e costituita da 6 repubbliche e 2 provincie autonome:

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3  La Jugoslavia era una nazione creata dopo l'occupazione tedesca durante la II Guerra Mondiale e costituita da 6 repubbliche e 2 provincie autonome: Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Slovenia più le province serbe del Kosovo e di Voivodina. Le popolazioni di questi stati erano molto diverse fra loro per ideologia, religione, cultura e livello economico e per questo nascevano spesso scontri e tensioni che venivano brutalmente repressi dal regime comunista di Tito. Soprattutto la Croazia e la Slovenia, che erano economicamente più avanzate, chiedevano a gran voce l'indipendenza dal resto delle confederate.

4  Assedio Sarajevo (6 aprile 1992)  Pulizia etnica  Accordi di Dayton

5  ‘ ’Is there a time for keeping your distance A time to turn your eyes away Is there a time for keeping your head down For getting on with your day Is there a time for kohl and lipstick A time for cutting hair Is there a time for high street shopping To find the right dress to wear.’’ ‘’ C’è un tempo per mantenerti distante un tempo per guardare altrove c'è un tempo per tener giù la testa per proseguire la tua giornata c'è un tempo per la matita per gli occhi ed il rossetto un tempo per tagliare i capelli c'è un tempo per le compere nella via principale per trovare il vestito giusto da indossare.’’

6  Tra il maggio e il luglio 2011 due importanti fatti di cronaca hanno riportato all’attenzione dei media il mai sopito dibattito legato all’intervento degli organismi internazionali nel conflitto scoppiato in territorio bosniaco all’inizio degli anni novanta. Innanzitutto, l’arresto del generale Ratko Mladic, il cosiddetto “boia di Srebrenica” e, successivamente, quello dell’ex-presidente della Repubblica Serba di Krajna Goran Hadzic: due atti che rappresentano, per la Serbia, un ulteriore passo avanti verso l’ingresso in Europa.  Questi due avvenimenti segnalano l’attualità e l’urgenza di una più approfondita analisi del ruolo svolto dagli organismi internazionali (ONU, Comunità Europea, NATO) nel complesso scacchiere balcanico. Sinteticamente ricordiamo che l’azione di questi organismi si è inizialmente concretizzata in un intervento militare delle Nazioni Unite e in un parallelo tentativo di raggiungere, a livello diplomatico, accordi di pace il più possibile duraturi. Di poco successiva (17 novembre 1993) è stata poi la creazione del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia, diretta emanazione delle Nazioni Unite.

7 ‘’E oggi ringrazio Dio per questo occidente di pace sporca. La gente fa le sue cose, esce dai negozi, va a mangiarsi un panino(…). Siamo fuori dal Lager.’’ ‘’Passavano e bruciavano i villaggi, uccidevano gli uomini, violentavano le donne. Non restavano che magre file di superstiti in fuga su strade che conducevano a un altro villaggio che aveva fatto la stessa fine. La morte avanzava così, come il vento dal mare.’’

8  Fu tramite la violenza sessuale che l'etnia serba puntò a distruggere l'etnia musulmana, colpendo le sue donne e gettando sulle loro famiglie la vergogna e il disonore, soprattutto perché i carnefici conoscevano molto bene le proprie vittime, spesso vicini di casa con cui, durante gli anni di Tito, avevano vissuto in pace e sapevano altrettanto bene i loro valori e la loro cultura. Il fine ultimo era costringere i bosgnacchi ad abbandonare il territorio, specie dove erano la maggioranza. In sostanza, lo stupro fu un'arma di pulizia etnica.

9 Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno Quando il fratello disse all’altro fratello: «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue Salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

10 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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