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Esame muscolare manuale

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Presentazione sul tema: "Esame muscolare manuale"— Transcript della presentazione:

1 Esame muscolare manuale
È un arte e una scienza è parte integrante della visita medica e fornisce informazioni non ottenibili con altre procedure

2 Ogni muscolo svolge un azione specifica e ne è il motore primario
L’esame della forza muscolare serve ad accertare la capacità dei muscoli o gruppi muscolari di funzionare durante il movimento o la loro capacità di fornire stabilità o sostegno Ogni muscolo svolge un azione specifica e ne è il motore primario quando un muscolo qualsiasi è paretico, la stabilità della regione è compromessa o si ha una perdita del movimento preciso

3 ESAME MUSCOLARE ANALITICO O
MUSCLE TESTING n VALUTA L’ESTENSIONE O IL GRADO DELLA FORZA O DELLA DEBOLEZZA MUSCOLARE SEGUENTE A MALATTIE, TRAUMI O NON USO n E’ DESTINATO ALLE LESIONI PERIFERICHE n PERMETTE DI STABILIRE UNA QUOTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DELLA CONTRAZIONE E DELLA FORZA DEL MUSCOLO n INDICA L’EVOLUZIONE DI UNA MALATTIA, PREVEDE SQUILIBRI E RETRAZIONI E PERMETTE DI STABILIRE UNA TERAPIA ADEGUATA, PROGRESSIVA E CONTROLLATA n I DATI OTTENUTI SONO LA BASE PER PIANIFICARE PROCEDURE TERAPEUTICHE E RIVALUTARLE n DEVONO ESSERE RISPETTATE ALCUNE REGOLE RIGUARDO AL SOGGETTO, ALL’ESAMINATORE E ALLE VALUTAZIONI

4 Il test inizia con L’esaminatore osserva:
Il BILANCIO VISIVO ACCURATO DEL MUSCOLO L’esaminatore osserva: L’assenza o meno di pliche cutanee La salienza o meno dei tendini La variazione di volume della parte carnosa del muscolo

5 Al test visivo si può rilevare
Atrofia o ipotrofia cioè diminuzione della salienza del muscolo, che può essere locale o generalizzata ( da non confondere con la magrezza ) Ipertrofia cioè aumento del volume del muscolo, che si riscontra nelle miopatie, nelle miositi o pseudo-ipertrofia e nelle adiposità compensatrici

6 Il bilancio visivo va completato con un bilancio palpatorio
Le Misurazioni Vanno praticate sul soggetto allungato e rilasciato, a partire dai punti di repere ossei sottocutanei Sono effettuate in modo comparativo con il lato sano Il bilancio visivo va completato con un bilancio palpatorio

7 Circonferenze: A omero: circonferenza massima B gomito:
olecrano-piega cubitale C avambraccio: D coscia: 20cm.al di sopra del margine prossimale della rotula E coscia: 10 cm. al di sopra del margine prossimale della rotula F ginocchio: a metà rotula G polpaccio:

8 Regole di procedura per l’esame muscolare
verificare l’integrità dell’articolazione un’anchilosi rende impossibile l’esame la posizione del paziente deve offrire la miglior stabilizzazione possibile assicurarsi del corretto stato di rilasciamento del paziente evitare frequenti cambi di posizione stabilizzare la parte prossimale porre la parte da esaminare in una precisa posizione antigravitaria

9 Verificare l’estensibilità degli antagonisti
Fissare correttamente il segmento sopra o sottostante per evitare compensi Non stringere le fasce muscolari fino a schiacciarle Nell’applicare la resistenza non intercalare una articolazione, pur ricercando il braccio di leva più lungo possibile Usare un linguaggio comprensibile, se necessario fare una dimostrazione sull’arto controlaterale Utilizzare la stimolazione verbale

10 CLASSIFICAZIONI

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15 FLESSIONE DELLA SPALLA
Motori principali: Deltoide ( fibre anteriori) nervo ascellare C5,6 Coracobrachiale nervo muscolocutaneo C6,7 Muscoli accessori deltoide (fibre medie) grande pettorale bicipite brachiale serrato anteriore trapezio

16 Flessione della spalla
NORMALE E BUONO 5 - 4

17 Flessione della spalla
DISCRETO 3 MEDIOCRE 2 paziente sul fianco,il braccio scivola su tavola spolverata di talco

18 Flessione della spalla
SCARSO- TRACCE 1 - 0 si palpano le fibre del deltoide anteriore

19 Flessione della spalla
Compenso in caso di paralisi deltoide

20 Estensione della spalla motori principali
Latissimo del dorso N.Toracodorsale C6-C7-C8 Grande rotondo N. sottoscapolare inf. C5-C6 Deltoide posteriore N. ascellare C5-C6 Muscoli accessori Piccolo rotondo Capo lungo tricipite brachiale

21 Estensione della spalla
NORMALE E BUONO 5-4 palmo su, spalla addotta e ruotata medialmente per prevenire la rotazione laterale

22 Estensione della spalla
DISCRETO 3 arco parziale o sul fianco con la tavola MEDIOCRE 2

23 Estensione della spalla
TRACCE palma le fibre del grande rotondo sul bordo inf. della scapola, le fibre del latissimo del dorso leggermente sotto e le fibre pos. del deltoide lungo la faccia post. del braccio

24 Abduzione della spalla motori principali
Deltoide (fibre medie) N.ascellare C5-C6 Sopraspinato N.soprascapolare C5 Muscoli accessori Deltoide( fibre anteriori e posteriori) Grandentato o serrato anteriore (azione diretta sulla scapola )

25 Abduzione della spalla
NORMALE E BUONO 5 - 4

26 Abduzione della spalla
DISCRETO 3 controllare flessione del tronco controlaterale e non permettere elevazione del cingolo scapolare

27 Abduzione della spalla
MEDIOCRE 2

28 Abduzione della spalla
TRACCE 1 ZERO le fibre della parte media del deltoide si palpano sotto il processo acromiale

29 SPALLA rotazione esterna o laterale
Sottospinato N.soprascapolare C5-C6 Piccolo rotondo N.ascellare C5-C6 Muscoli accessori Deltoide (fibre posteriori )

30 SPALLA rotazione esterna o laterale
NORMALE E BUONO 5 - 4 Nelle rotazioni la resistenza deve essere data gradualmente e accuratamente

31 SPALLA rotazione esterna o laterale
DISCRETO 3 stabilizzare per prevenire abduzione del braccio

32 SPALLA rotazione esterna o laterale
MEDIOCRE 2 il braccio è ruotato medialmente il paziente deve ruotare lateralmente

33 SPALLA rotazione esterna o laterale
TRACCE 1 ZERO il piccolo rotondo può essere palpato sul bordo ascellare della scapola e il sottospinoso sotto la spina della scapola

34 SPALLA rotazione interna o mediale
Sottoscapolare N.sottoscapolare sup.e inf. C5 - C6 Grande pettorale N.pettorale mediale e laterale C5-C6-C7-C8-T1 Grandorsale N. toracodorsale C6-C7-C8 Grande rotondo N.sottoscapolare inferiore C5-C6 muscoli accessori Deltoide fibre anteriori

35 SPALLA rotazione interna o mediale
NORMALE BUONO 5 - 4

36 SPALLA rotazione interna o mediale
DISCRETO 3 controllare l’adduzione del braccio

37 SPALLA rotazione interna o mediale
MEDIOCRE 2 braccio che pende in rotazione laterale il paziente ruota medialmente

38 SPALLA rotazione interna o mediale
TRACCE 1 ZERO le fibre del sottoscapolare possono essere palpate profondamente nell’ascella profondamente vicino all’inserzione


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