La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

INFORMATICA UMANISTICA B

Copie: 1
INFORMATICA UMANISTICA B 3: ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "INFORMATICA UMANISTICA B"— Transcript della presentazione:

1 INFORMATICA UMANISTICA B
2: ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI

2 Le due determinanti del comportamento di un computer

3 Hardware Struttura fisica (architettura) del calcolatore formata da parti meccaniche, elettriche, elettroniche

4 Software Componente del calcolatore costituita dai:
Programmi di base per la gestione del sistema Programmi applicativi per l’uso del sistema (possono usare i programmi di base)

5 Prima parte

6 COMPUTER HARDWARE: RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA
INPUT OUTPUT MEMORIA CPU Istruzioni Dati Quest’idea che sia dati che programmi possono essere rappresentati in memoria – che I programmi sono anche loro una forma di dati - e’ una delle intuizioni fondamentali dell’informatica

7 LA MACCHINA DI TURING Una descrizione estremamente astratta delle attivita’ del computer che pero’ cattura il suo funzionamento fondamentale Basata su un’analisi di cosa fa un calcolatore (umano o macchina)

8 CPU E MEMORIA NELLA MACCHINA DI TURING
In una macchina di Turing abbiamo: Una ‘CPU’: Un PROGRAMMA: un insieme di regole che determinano il comportamento della testina a partire dal suo stato e dal simbolo letto (= sistema operativo) una testina che si trova in ogni momento in uno fra un insieme limitato di stati interni e che si muove sul nastro, leggendo e se del caso modificando il contenuto delle cellette Una ‘MEMORIA’: un nastro di lunghezza indefinita, suddiviso in cellette che contengono simboli (ad es. ‘0’e ‘1’);

9 LA MACCHINA DI TURING

10 FUNZIONAMENTO DI UNA MACCHINA DI TURING

11 UNA DIMOSTRAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA DI TURING

12 PROGRAMMI E DATI Programmi: Dati:
Questa lezione: i programmi dal punto di visto dell’hardware I programmi: sequenze di istruzioni per l’elaborazione delle informazione Definiscono quale debba essere il comportamento del processore Dati: Distinzione tra dato e informazione: Dato: sequenza di bit, può essere interpretato in più modi diversi Informazione: dato + significato del dato

13 MACCHINA DI TURING UNIVERSALE
Nelle macchine di Turing piu’ semplici, si trova una distinzione molto chiara tra PROGRAMMA (= gli stati) e DATI (= contenuto del nastro) Turing pero’ dimostro’ che era possibile mettere anche il programma sul nastro, ed ottenere una macchina di Turing ‘universale’ – che LEGGEVA sul nastro la prossima istruzione da eseguire prima di leggere i DATI su cui occorreva eseguirla I computer moderni sono macchine di Turing universali.

14 ALCUNI RISULTATI DIMOSTRATI USANDO IL MODELLO DI TURING
Non tutte le funzioni sono CALCOLABILI Ovvero: non e’ possibile scrivere un algoritmo per risolvere qualunque problema in modo ESATTO ed in tempo FINITO Il PROBLEMA DELL’ARRESTO (HALTING PROBLEM): non e’ possibile dimostrare che una macchina di Turing universale si fermera’ o no su un programma specifico Questi risultati valgono per qualunque calcolatore, ammesso che valga la TESI DI CHURCH-TURING

15 DALLA MACCHINA DI TURING AI COMPUTER MODERNI
La macchina di Turing aiuta a capire come sia possibile manipolare informazione in base a un programma, leggendo e scrivendo due soli simboli: ‘0’e ‘1’ Da questo punto di vista, pur essendo un dispositivo ideale, la macchina di Turing è strettamente imparentata col computer

16 Dalla macchina di Turing alla macchina di von Neumann
Un passo ulteriore, volendoci avvicinare al funzionamento di un vero computer, è costituito dalla MACCHINA DI VON NEUMANN

17 Le funzioni di un computer
elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

18 LA MACCHINA DI VON NEUMANN

19 ARCHITETTURA DI VON NEUMANN
CPU Preleva istruzione Esegue Memorizza risultato I/O Memoria BUS

20 IL CICLO DI ESECUZIONE ISTRUZIONI
Il ciclo di esecuzione istruzioni sta al cuore del funzionamento di un computer Ad ogni ‘ticchettio’ del clock, la CPU: Preleva dalla memoria principale la “prossima” istruzione da eseguire (specificata dal PROGRAM COUNTER, PC) La mette nel REGISTRO ISTRUZIONI (IR) La DECODIFICA Preleva gli OPERANDI specificati nell’istruzione ESEGUE l’istruzione Ricomincia

21 UNITA’ CENTRALE E PERIFERICHE
Processore Stampante Periferiche di input/output Memoria secondaria Memoria principale Tasteria e monitor Unità centrale Periferiche

22 UNITA’ CENTRALE IN DETTAGLIO

23 Architettura dei computer
Un computer deve: elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

24 IL PROCESSORE (CPU) Unità centrale Periferiche del calcolatore Memoria
Stampante Periferiche di input/output Memoria secondaria Memoria principale Tasteria e monitor Unità centrale Periferiche del calcolatore

25 LA CPU IN DETTAGLIO

26 CODICE PER I PROGRAMMI: Istruzioni macchina
I programmi: sequenze di istruzioni elementari (somma due numeri, confronta due numeri, leggi/scrivi dalla memoria, ecc.) Per ogni tipo di processore è definito un insieme di istruzioni, chiamate istruzioni macchina Ognuna delle quali corrisponde ad un’operazione elementare Le operazione più complesse possono essere realizzate mediante sequenze di operazioni elementari

27 Istruzioni macchina Le istruzioni possono avere formati diversi - per esempio: Codice istruzione Argomento 1 Argomento 2 oppure cosa fare su cosa operare Codice istruzione Argomento 1

28 Istruzioni macchina Per esempio: ADD R1 R2 Codice istruzione
Operazione aritmetica di somma: prevede la somma del contenuto dei registri R1 e R2 e il caricamento del risultato nel registro R1 (Perché R1 non R2? Non c’è una ragione: la decisione è arbitraria) Codice istruzione Argomento 1 Argomento 2

29 Istruzioni macchina Per esempio: LOAD 3568 R2 Codice istruzione
Operazione di lettura dalla memoria: richiede la lettura del valore contenuto nella cella con indirizzo 3568 e il suo caricamento nel registro R2 (Perché usiamo un indirizzo? Che cosa un registro? Vedremo…) Codice istruzione Argomento 1 Argomento 2

30 Istruzioni macchina Per esempio: 01000110 1111000 01010111 00001111
cosa fare su cosa operare

31 Linguaggio macchina Il linguaggio in cui si scrivono queste istruzioni prende il nome di linguaggio macchina Una sequenza di tali istruzioni prende il nome di programma in linguaggio macchina Il ruolo del processore: Eseguire programmi in linguaggio macchina

32 I programmi e i processori
Ogni tipo di processore è in grado di eseguire un numero limitato di istruzioni Combinando in modo diverso sequenze anche molto lunghe di istruzioni si possono far svolgere al computer molti compiti diversi

33 I programmi e i processori
Famiglie di processori: Intel, Motorola, Sun Processori della stessa famiglia possono eseguire gli stessi programmi scritti in linguaggio macchina (ma non sempre) Processi di famiglie diverse non possono eseguire gli stessi programmi scritti in linguaggio macchina Le istruzioni che “capiscono” sono diverse Attenzione! Stiamo considerando il livello delle istruzioni macchina

34 COMPONENTI DELLA CPU La CPU non è un unico componente ma è costituita da componenti diversi che svolgono compiti diversi REGISTRI Bus Interno Program Counter Registro di Stato Unità di controllo Registro Istruzioni Registri Generali 8 o 16 Unità aritmetico logica Registro Indirizzi Memoria Registro Dati Memoria Registro di Controllo

35 Componenti del processore (CPU)
REGISTRI Bus Interno Program Counter Registro di Stato Unità di controllo Registro Istruzioni Registri Generali 8 o 16 Unità aritmetico logica Registro Indirizzi Memoria Registro Dati Memoria Registro di Controllo

36 Registri I registri sono delle unità di memoria estremamente veloci
Sono usate per mantenere le informazioni di necessità immediata per il processore Le dimensioni dei registri variano da 16, 32, 64 bit Sono una parte fondamentale del processore

37 Registri Per esempio: Program Counter Per esempio: i Registri Generali
L’indirizzo della “prossima” istruzione da eseguire è memorizzato nel registro Program Counter Per esempio: i Registri Generali I registri che possono essere utilizzati come memorie temporanee per svolgere le operazioni matematiche

38 Componenti del processore (CPU)
REGISTRI Bus Interno Program Counter Registro di Stato Unità di controllo Registro Istruzioni Registri Generali 8 o 16 Unità aritmetico logica Registro Indirizzi Memoria Registro Dati Memoria Registro di Controllo

39 Unità di controllo L’unità di controllo è la parte più importante del processore Esegue le istruzioni dei programmi Coordina le attività del processore Controlla il flusso delle istruzioni tra il processore e la memoria

40 Unità di controllo Svolge la sua attività in modo ciclico
Preleva dalla memoria principale la “prossima” istruzione da eseguire Preleva gli operandi specificati nell’istruzione Decodifica ed esegue l’istruzione Ricomincia

41 Unità di controllo L’esecuzione comporta l’invio di comandi opportuni all’unità relativa Calcoli  Unità aritmetico logica Lettura/scrittura dati  memoria Acquisizione/stampa  dispositivi di I/O

42 COMPONENTI DELLA CPU: UNITA’ ARITMETICO-LOGICA
REGISTRI Bus Interno Program Counter Registro di Stato Unità di controllo Registro Istruzioni Registri Generali 8 o 16 Unità aritmetico logica Registro Indirizzi Memoria Registro Dati Memoria Registro di Controllo

43 Unità aritmetico logica
L’Unità aritmetico logica si occupa di eseguire le operazioni di tipo aritmetico/logico Somme, sottrazioni, …, confronti, … Preleva gli operandi delle operazioni dai Registri Generali Deposita il risultato delle operazioni nei Registri Generali Insieme all’unità di controllo collabora al completamento di un ciclo della macchina

44 Clock Abbiamo visto che il processore svolga la sua attività in modo ciclico Ad ogni ciclo corrisponde l’esecuzione di un’operazione elementare (un’istruzione macchina) Il clock fornisce una cadenza temporale per l’esecuzione delle operazioni elementari La frequenza del clock indica il numero di operazioni elementari che vengono eseguite nell’unità di tempo

45 Clock Consideriamo una ipotesi semplificata in cui ogni battito di clock corrisponde esattamente l’esecuzione di una sola istruzione macchina La frequenza del clock indica il numero di operazioni elementari che vengono eseguite nell’unità di tempo Per esempio: il clock che ha circa 66 milione battiti per secondo  il computer può eseguire circa 66 milione operazioni per secondo

46 Clock In realtà, questa ipotesi non è sempre vero Per esempio:
L’esecuzione di una istruzione può richiedere più battiti di clock Oppure nello stesso ciclo di clock si possono eseguire (parti) di istruzioni diverse Dipende dal tipo di processore Per esempio: Il processore Intel richiede 20 battiti del clock per calcolare la moltiplicazione di due numeri Il processore Intel può calcolare la moltiplicazione di due numeri usando solo un battito del clock

47 Clock La frequenza del clock si misura in:
MHz (1 MHz corrisponde circa a un milione di istruzioni elementari/battiti al secondo) GHz (1 GHz corrisponde circa a un miliardo di istruzioni elementari/battiti al secondo) Per esempio: se acquistate un calcolatore e vi dicono che ha un processore a 3 GHz Vuol dire che il processore è in grado di eseguire (circa) 3 miliardi di istruzioni al secondo

48 MACCHINA DI VON NEUMANN: I BUS

49 Bus Permette la comunicazione tra i vari componenti dell’elaboratore
CPU RAM Interfaccia dati indirizzi controllo

50 IL CICLO DI ESECUZIONE (SEMPLIFICATO!)

51 Architettura dei computer
Un computer deve: elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

52 Architettura dei computer
Un computer deve: elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

53 Componenti principali di un computer
Processore Memoria principale Unità centrale Stampante Periferiche del calcolatore Tasteria e monitor Memoria secondaria Periferiche di input/output

54 UNITA’ CENTRALE: LA MEMORIA PRINCIPALE

55 Componenti principali di un computer
Processore Memoria principale Unità centrale 1 2 3 4 5 N Insieme al processore forma l’Unità Centrale di un elaboratore Conserva i programmi e i dati usati dal processore Sequenza di celle Ad ogni cella è associato un indirizzo (un numero progressivo a partire da 0)

56 Memoria principale (RAM)
Perchè si chiama RAM (Random Access Memory)? Si può accedere direttamente alle varie celle, una volta noto il loro indirizzo Il tempo necessario per accedere ad una cella è lo stesso, indipendentemente dalla posizione della cella nella sequenza Il termine “random” (casuale) indica proprio il fatto che non vi sono differenze nell’accesso alle varie celle della memoria

57 Memoria principale (RAM)
Alcune proprietà della memoria principale Veloce: per leggere/scrivere una cella ci vuole un tempo di accesso dell’ordine di poche decine di nanosecondi (millesimi di milionesimi di secondo = 10-9 sec.) Volatile: è fatta di componenti elettronici, togliendo l’alimentazione si perde tutto (Relativamente) costosa

58 Memoria principale (RAM)
Indirizzi Contenuto Tutte le celle hanno la stessa dimensione: 8, 16, 32, o 64 bit Le operazioni che si eseguono sulla memoria sono operazioni di lettura e scrittura Una cella può contenere un dato o un’istruzione 345 1 2 3.890 LOAD 3568 R1 3 LOAD 56 R1 4 5 ADD R1 R2 N

59 Un po’ di terminologia ... bit 1 cifra binaria memorizza 0 oppure 1
byte 8 bit memorizza un carattere parola da 16 a 64 bit numeri e indirizzi di memoria Kilobyte (KB) 1024 byte circa mezza pagina di testo Megabyte (MB) 1024 KB un libro di 200 pagine Gigabyte (GB) 1024 MB alcuni volumi Terabyte (TB) 1024 GB una biblioteca Petabyte (PB) 1024 TB molte biblioteche

60 Memoria principale (RAM)
Ogni calcolatore usa un numero di bit costante per rappresentare gli indirizzi Maggiore è il numero di bit usati, maggiore sarà il numero di celle indirizzabili: spazio di indirizzamento Se si usano 16 bit per codificare gli indirizzi, si potranno indirizzare fino a celle (circa 64 KB di memoria, nell’ipotesi di celle di memoria di 1 byte) Con 32 bit si potranno indirizzare fino a celle (circa 4 GB di memoria)

61 Memoria principale (RAM)
Se acquistate un computer e vi dicono che ha una RAM di 128 MB, vi stanno specificando le dimensioni della memoria principale All’aumentare delle dimensioni della memoria principale aumenta il numero di programmi che possono essere “contemporaneamente” attivi

62 Memoria principale (RAM)
Le unità di misura della memoria RAM variano a seconda del tipo di calcolatore e vengono espresse in MB Nei PC generalmente si va dai 128MB ai 512MB Alcune “server” hanno 1-2 GB di RAM La RAM, fino ad un certo limite, è espandibile (slot di espansione)

63 ALTRI TIPI DI MEMORIA NELL’UNITA CENTRALE
Memoria di sola lettura (ROM) Memoria cache Buffer

64 Memoria di sola lettura (ROM)
Non può essere modificata A differenza della RAM non è volatile Veloce quasi come la RAM Contiene le informazioni di inizializzazione usate ogni volta che si accende l’elaboratore (bootstrap)

65 Memoria cache Livello di memoria intermedio tra i registri e la RAM
Memorizza i dati usati più spesso senza doverli recuperare tutte le volte dalla RAM (che è più lenta) Influisce moltissimo sulle prestazioni e sul costo della CPU (e quindi del computer) È molto più costosa della RAM

66 Memoria cache In genere è interna al processore (cache L1)
Esiste anche una cache secondaria (L2) esterna al processore Le sue dimensione tipiche vanno dai 256KB a 1MB

67 LA MEMORIA SECONDARIA Unità centrale Periferiche del calcolatore
Processore Memoria principale Unità centrale Stampante Periferiche del calcolatore Tasteria e monitor Memoria secondaria Periferiche di input/output

68 Architettura dei computer
Un computer deve: elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

69 Memoria secondaria La memoria principale non basta (è volatile, costosa) In grado di memorizzare i programmi e i dati in modo permanente È meno costosa che la memoria principale: le dimensioni della memoria secondaria sono di solito molto maggiori di quelle della memoria principale I supporti di memoria secondaria sono più lenti rispetto alla memoria principale (presenza di dispositivi meccanici) Non tutti i supporti di memoria secondaria permettono l’accesso diretto ai dati Alcuni permettono solo un accesso sequenziale (per esempio, nastri magnetici)

70 LA DIVISIONE DEI RUOLI TRA MEMORIA PRINCIPALE E MEMORIA SECONDARIA
I programmi e i dati risiedono nella memoria secondaria Processore Memoria principale Stampante Memoria secondaria

71 LA DIVISIONE DEI RUOLI TRA MEMORIA PRINCIPALE E MEMORIA SECONDARIA
I programmi e i dati risiedono nella memoria secondaria Per essere eseguiti (i programmi) e usati (i dati) vengono copiati nella memoria principale Processore Memoria principale Stampante Memoria secondaria

72 LA DIVISIONE DEI RUOLI TRA MEMORIA PRINCIPALE E MEMORIA SECONDARIA
I programmi e i dati risiedono nella memoria secondaria Per essere eseguiti (i programmi) e usati (i dati) vengono copiati nella memoria principale Il processore è in grado di eseguire le istruzioni di cui sono composti i programmi Processore Memoria principale Stampante Memoria secondaria

73 Ricordiamo: caricamento del programma
Quando si “lancia” un programma questo viene copiato dalla memoria secondaria (di solito un hard disk) nella memoria principale Questa operazione si chiama caricamento del programma e viene eseguita dal sistema operativo

74 Ricordiamo: caricamento del programma
I programmi e i dati risiedono nel memoria secondaria Per essere eseguiti (i programmi) e usati (i dati) vengono copiati nella memoria principale Il processore è in grado di eseguire le istruzioni di cui sono composti i programmi Processore Memoria principale Stampante Memoria secondaria

75 Memoria secondaria La memoria secondaria deve avere capacità di memorizzazione permanente e quindi per la sua si utilizzano tecnologie basate: sul magnetismo (tecnologia magnetica) dischi magnetici (hard disk e floppy disk) nastri magnetici sull’uso dei raggi laser (tecnologia ottica) dischi ottici (CD-ROM, DVD)

76 Caratteristiche della memoria secondaria
La memoria principale permette di indirizzare ogni singola cella (8, 16, 32 o 64 bit) Mentre nel caso della memoria secondaria le informazioni sono organizzate in blocchi di dimensioni più grandi (512 byte, 1 KB, 2 KB) Si riducono le dimensioni degli indirizzi Si velocizzano le operazioni di lettura e scrittura

77 La memoria magnetica Sfrutta il fenomeno fisico della polarizzazione
Sul supporto ci sono delle particelle magnetiche I due diversi tipi di magnetizzazione (positiva e negativa) corrispondono alle unità elementari di informazione (0 e 1) La testina di lettura/scrittura cambia la polarizzazione

78 I dischi magnetici I dischi magnetici: sono i supporti di memoria più diffusi Nel corso delle operazioni i dischi vengono mantenuti in rotazione a velocità costante e le informazioni vengono lette e scritte da testine del tutto simili a quelle utilizzate nelle cassette audio/video

79 I dischi magnetici I dischi sono suddivisi in tracce concentriche e settori, ogni settore è una fetta di disco I settori suddividono ogni traccia in porzioni dette blocchi Traccia Blocco Testina Settore

80 I dischi magnetici La suddivisione della superificie di un disco in tracce e settori viene detta formattazione Il blocco è dunque la minima unità indirizzabile Il suo indirizzo è dato da una coppia di numeri che rappresentano il numero della traccia e il numero del settore

81 I dischi magnetici I dischi magnetici consentono l’accesso diretto
È possibile posizionare direttamente la testina su un qualunque blocco (noto il numero della traccia e il numero del settore) Per effettuare un’operazione di lettura/scrittura la testina deve “raggiungere” il blocco desiderato Il disco gira; la testina sposta solo in senso radiale

82 I dischi magnetici testina testine piatto piatti briaccio

83 I dischi magnetici Hard disk: sono dei dischi che vengono utilizzati come supporto di memoria secondaria fisso all’interno del computer vari GB di memoria Floppy disk: sono supporti rimovibili Oggi sono comuni floppy disk da 3,5 pollici di diametro, capacità 1,44 MB

84 I dischi magnetici Se acquistate un computer e vi dicono che ha un hard disk di 20 GB vi stanno specificando le dimensioni della sua memoria di massa All’aumentare della capacità di memoria di massa, aumenterà il numero di programmi e documenti che potete conservare nel vostro computer

85 La memoria ottica Usa il raggio laser e sfrutta la riflessione della luce Il raggio laser viene riflesso in modo diverso da superfici diverse, e si può pensare di utilizzare delle superfici con dei piccolissimi forellini Ogni unità di superficie può essere forata o non forata L’informazione viene letta guardando la riflessione del raggio laser

86 La memoria ottica 1 1 1 1

87 La memoria ottica 1 1

88 I dischi ottici CD-ROM (CD-ROM ovvero Compact Disk Read Only Memory): consentono solamente operazioni di lettura Poiché la scrittura è un’operazione che richiede delle modifiche fisiche del disco Vengono usati solitamente per la distribuzione dei programmi e come archivi di informazioni che non devono essere modificate CD-R: possono essere scrivibile una sola volta CD-RW: riscrivibili; basati su più strati di materiale

89 I dischi ottici Hanno un capacità di memorizzazione superiore rispetto ai dischi magnetici estraibile Normalmente 650 MB MB Hanno costo inferiore rispetto ai dischi magnetici, sono più affidabili e difficili da rovinare

90 Memory card/USB flash drive
Diffusi in vari formati e con vari nomi (memory card, compact flash, memory pen, memory stick, USB flash drive, USB stick, …) Nati del mondo delle immagini digitali (per fotocamere e telecamere) come supporto interno estraibile Medie dimensioni: normalmente 64 MB – 1 GB USB flash drive, USB stick: utilizzabile sulle porte USB di un personal computer Più veloce dei floppy disk, e facilmente trasportabili

91 Unità di misura Floppy disk da 3,5 pollici di diametro, capacità 1.44 MB Dischetti ad alta capacità, Iomega Zip (100 – 750 MB), LS-120 (120 MB) Memory card/USB flash drive: 64 MB – 1 GB Hard disk, vari GB di memoria CD-ROM, 650 MB MB DVD, da 4.7 fino a 17 GB di memoria Nastri magnetici, usati solo per funzioni di backup

92 Aumenta la capacità memorizzazione
byte Registri 100*picosecondi KB Mem. cache nanosecondi Mem. centrale MB 10*nanosecondi Dischi magnetici e/o ottici GB microsecondo/ millisecondi Nastri magnetici >10 GB 10*millisecondi Aumenta la velocità di accesso

93 Architettura dei computer
Un computer deve: elaborare l’informazione usando il processore (Central Processing Unit - CPU) memorizzare l’informazione usando la memoria principale (RAM) usando la memoria secondaria fare l’input/output dell’informazione usando i dispositivi di input/output

94 Componenti principali di un computer
Processore Memoria principale Unità centrale Stampante Periferiche del calcolatore Tasteria e monitor Memoria secondaria Periferiche di input/output

95 I dispositivi di input/output
Per realizzare l’interazione uomo-macchina, sono necessari i dispositivi di input/output La loro funzione primaria è quella di consentire … l’immissione dei dati all’interno del computer (input) o l’uscita dei dati dal computer (output)

96 I dispositivi di input/output
Solitamente hanno limitato autonomia rispetto al processore centrale Si collegano alle porte (o interfacce) del computer Ad alto livello le porte sono le “prese” cui si connettono i dispositivi Ne esistono di tipi diversi a seconda del tipo di collegamento e della velocità di trasmissione (esempio: porta USB)

97 I dispositivi di input/output
Tastiera Mouse (e altri strumenti di puntamento) Scanner Microfono Macchine fotografia e telecamera digitale Lettori di codici a barre Output: Videoterminale Stampante Casse acustiche Input/output: Touchscreen Modem

98 I dispositivi di input/output
Operano in modo asincrono rispetto al processore (ne sono “schiavi”) Si parla di gestione master-slave: è il processore che deve coordinare le attività di tutti i dispositivi (Input) Il processore non è in grado di prevedere e di controllare il momento in cui un dato di input sarà a disposizione (Output) Il processore non può prevedere il momento in cui un dispositivo in output avrà terminato di produrre i dati in uscita

99 I dispositivi di input/output
Un dispositivo di input deve avvertire il processore quando un dato di input è disponibile Un dispositivo di output deve avvertire il processore quando ha terminato di produrre dati in uscita Al termine di ogni operazione i dispositivi inviano al processore un segnale, detto interrupt, che indica che il dispositivo ha bisogno di attenzione

100 I dispositivi di input/output
Ad ogni ciclo di clock, il processore verifica se sono arrivati dei segnali di interrupt da parte dei dispositivi Se sono arrivati dei segnali, il processore va ad eseguire le operazioni di gestione dei dispositivi che hanno richiesto l’attenzione Se non sono arrivati dei segnali, il processore continua ad eseguire il programma corrente

101 REALIZZAZIONE FISICA DELL’ARCHITETTURA DI VON NEUMANN
Nei computer odierni, le funzioni logiche dell’unita’ centrale sono svolte da un MICROPROCESSORE Il microprocessore è il vero cuore del computer

102 MICROPROCESSORI MODERNI

103 MICROPROCESSORE E PIASTRA MADRE
Il microprocessore è incastonato nella piastra madre La piastra madre raccoglie in maniera efficiente e compatta altre componenti fondamentali di ogni computer, come la memoria, le porte di comunicazione, ecc.

104 La struttura interna della piastra madre

105 Microprocessore e piastra madre
La piastra madre ospita anche la memoria RAM e la memoria ROM del computer La memoria RAM è una memoria di lavoro, volatile: random access memory La memoria ROM è una memoria non volatile, read only memory

106 Microprocessore e piastra madre
La memoria RAM è una memoria di lavoro, volatile: il suo contenuto sparisce quando si spegne il computer La memoria ROM è una memoria non volatile, che di norma non viene modificata dall’utente La memoria ROM contiene di norma il BIOS (Basic Input Output System): una serie di informazioni di base delle quali il sistema ha bisogno per funzionare

107 Attorno alla piastra madre
Come abbiamo detto, la RAM è una memoria volatile, che non è in grado di conservare in maniera permanente dati e programmi Per quest’ultimo scopo, è bene disporre di depositi di memoria ancor più grandi; vogliamo infatti conservarvi tutti i programmi e tutti i dati che desideriamo avere a nostra disposizione, e non solo quelli che utilizziamo in un dato momento

108 Attorno alla piastra madre
È questo lo scopo dei DISPOSITIVI DI MEMORIA DI MASSA Fra i dispositivi di memoria di massa, ricordiamo disco rigido (hard disk), dischetti (floppy), nastri e cartucce magnetiche, magneto-ottiche e ottiche, CD-ROM, DVD

109 Attorno alla piastra madre
Attraverso appositi alloggiamenti o slot, alla piastra madre possono essere collegate anche schede di espansione Le schede di espansione permettono in genere di potenziare le capacità del computer in settori specifici (ad es. la grafica), o di collegarvi dispositivi esterni Al corpo centrale (cabinet) del computer sono di norma connessi diversi dispositivi esterni, utilizzati in genere per l’input e l’output dei dati

110 STORIA DEI CALCOLATORI

111 L’ABACO

112 STORIA DEI CALCOLATORI, II: ELABORAZIONE MECCANICA
Cenni storici: IX – XIII sec. macchine complesse per automazione industriale, in particolare industria tessile. Telaio di Jacquard, controllato da schede perforate di cartone, che rendevano automatica la lavorazione della stoffa e i disegni realizzati nello stabilimento di tessitura Macchina per il calcolo inventata dal filosofo Pascal Macchina analitica di Charles Babbage, modello teorico, venne costruita di recente al museo della scienza e della tecnica di Milano.

113 IL TELAIO A SCHEDE DI JACQUARD

114 LE MACCHINE DI BABBAGE

115 Il calcolatore elettronico
II guerra mondiale, progetto Manhattan per la costruzione di un ordigno atomico Sviluppo di svariate competenze, fisica, matematica, ecc. supportati dagli “ingegneri calcolatori” coordinati dai “coordinatori di calcolo” che passavano informazioni servendosi della posta pneumatica

116 III: ELETTRONICA E CALCOLATORI
Cio’ che ha permesso il passaggio a calcolatori basati sull’elettronica e’ lo sviluppo di INTERRUTTORI ELETTRONICI: Prima il TUBO A VALVOLE Poi il TRANSISTOR Un interruttore permette di rappresentare i due stati: 1 (= passa la corrente), 0 (= non passa)

117 TUBI A VALVOLE

118 TRANSISTOR E CIRCUITI INTEGRATI

119 III: CALCOLATORI ELETTRONICI
Ispirati alla macchina di Turing 1936 Konrad Zuse costruì in casa lo Z1 usando i relè; 1941 c/o politecnico di Berlino Z3; 1942 macchina per il computo elettronico (Satanasso-Berry-Computer). La memoria erano condensatori fissati ad un grande tamburo cilindrico di 1500 bit; 1944 Howard Aiken di Harvard termina MARK1, una macchina elettromeccanica relativamente veloce, lunga 15m e altra 2,5m. Realizzata in soli 5 anni nel progetto Manhattan.

120 SVILUPPO DEI CALCOLATORI ELETTRONICI
1943 costruito e rimasto segreto fino al 1970 Colossus voluto da W. Churchill. Memorizzazione di dati in aritmetica binaria basati sulla ionizzazione termica di un gas 1946 ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer) che fino al 1973 ritenuto il primo calcolatore elettronico programmabile 30 armadi x 3m, 30t per una superficie di 180mq 300 moltiplicazioni al secondo La nascita dei transistor: dispositivi elettronici basati sui semiconduttori e sul silicio.

121 DA VON NEUMANN AI CALCOLATORI MODERNI
Il modello teorico costituito dalla Macchina di Von Neumann influenzò direttamente la realizzazione di due fra i primi computer: l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer) e l’EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer)

122 DA ZUSE A ENIAC

123 DOPO ENIAC EDVAC: primo computer con programmi in memoria
1948: primo computer commerciale (UNIVAC) 1954: primo computer a transistors (Bell Labs) ~1960: valvole sostituite da transistors 1971: primo microprocessore (Intel 4004) 1975: primo microcomputer (Altair) 1975: fondazione di Microsoft 1976: Apple I e Apple II 1979: primo Spreadsheet (VisiCalc)

124 LETTURE Ciotti e Roncaglia, Capitolo 2 Macchina di Turing applets
Storia dell’Informatica Wikipedia

125 RINGRAZIAMENTI Parte del materiale proviene da:
Corso di Informatica Umanistica 2004/05 (Cuel / Ferrario) Corso di IU di Fabio Ciotti (Roma) Corso di Informatica di Jeremy Sproston (Torino)


Scaricare ppt "INFORMATICA UMANISTICA B"

Presentazioni simili


Annunci Google