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ottobre 2015 Vittorio Boccaletti

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Presentazione sul tema: "ottobre 2015 Vittorio Boccaletti"— Transcript della presentazione:

1 ottobre 2015 Vittorio Boccaletti
IL DUP: presentazione ottobre 2015 Vittorio Boccaletti

2 TERMINE BILANCIO DI PREVISIONE 2016
Il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali è il 31 dicembre 2015.

3 APPROVAZIONE DEI PREVENTIVI
31 maggio 31 marzo 28 febbraio Termine effettivo 5 3 4 Mesi di scostamento 31 dicembre 2004 2003 2002 2001 2000 1999 31 ottobre 1998 1997 1996 1995 1994 Termine di legge anno

4 APPROVAZIONE DEI PREVENTIVI
30 novembre 30 settembre 31 ottobre 31 agosto 31 maggio Termine effettivo 9 11 10 8 5 Mesi di scostamento 31 dicembre 2013 2014 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 Termine di legge Anno 31dicembre 7 30 luglio 2015

5 COSA SUCCEDE SE IL BILANCIO NON È APPROVATO NEI TERMINI
il comma 1 dell’art. 2 – quater del dl , n. 154 stabilisce che decorso il termine: se la giunta non ha predisposto lo schema di bilancio, il prefetto (nel caso in cui lo Statuto comunale non abbia disciplinato la procedura) nomina un commissario per la sua predisposizione e assegna un termine al consiglio per la sua approvazione se la giunta ha predisposto lo schema di bilancio, il prefetto assegna al consiglio, con atto notificato ai singoli consiglieri, un termine non superiore ai 20 giorni per la sua approvazione. se il consiglio non approva il bilancio nel termine assegnato, il prefetto si sostituisce tramite commissario all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio

6 APPROVAZIONE TARIFFE E ALIQUOTE TRIBUTI LOCALI
Vige il meccanismo di correlazione temporale tra l’approvazione della deliberazione in materia di tributi locali e l’approvazione dei bilanci di previsione.

7 ESERCIZIO PROVVISORIO 2016
Per i comuni che ormai hanno adottato il nuovo sistema contabile armonizzato il riferimento è costituito dal bilancio con riferimento alle previsioni del 2016

8 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
Il Peg deve essere approvato dalla Giunta entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio. Il Peg è facoltativo per i comuni al di sotto dei abitanti

9 PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO
Il decreto interministeriale 20 maggio ha apportato modificazioni agli allegati del d. lgs. 118/2011 ed in particolare all’allegato 4/1 “principio contabile concernente la programmazione di bilancio”.

10 I caratteri qualificanti della programmazione
I caratteri qualificanti della programmazione propri dell’ordinamento finanziario e contabile delle amministrazioni pubbliche, sono: a) la valenza pluriennale del processo; b) la lettura non solo contabile dei documenti nei quali le decisioni politiche e gestionali trovano concreta attuazione; c) la coerenza ed interdipendenza dei vari strumenti della programmazione.

11 Gli strumenti della programmazione
Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono: a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni; b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP. In occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio provvisorio in gestione;

12 d) il piano esecutivo di gestione e delle performances approvato dalla Giunta entro 10 giorni dall’approvazione del bilancio ; f) il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto; g) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno; h) le variazioni di bilancio; i) lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dell’ente, da approvarsi entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio di riferimento.

13 Proroga scadenza per l'approvazione del DUP 2016 - 2018
A seguito del differimento del termine per l'approvazione del bilancio 2015, il termine entro il quale il Dup 2016 – deve essere approvato dalla Giunta e presentato al consiglio per l'approvazione è spostato al 31 ottobre.

14 La Conferenza Stato-città ed autonomie locali, nella seduta del 18 giugno 2015, ha espresso parere favorevole sul differimento dal 31 luglio al 31 ottobre 2015 del termine assegnato alla Giunta comunale per la presentazione al Consiglio del Documento unico di programmazione (D.U.P), previsto dall’art. 151 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL). Il differimento si rende necessario in quanto il termine per la deliberazione del bilancio di previsione da parte degli enti locali – ulteriormente prorogato fino al 30 luglio con il decreto del 13 maggio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 115 del 20 maggio 2015 – va quasi a coincidere con il termine per la presentazione del D.U.P., relativo almeno ad un triennio decorrente dall’anno 2016, e ciò potrebbe non consentirne la elaborazione in modo utile. Il Decreto del Ministro dell’interno, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, concernente il differimento del termine per la presentazione del D.U.P., firmato il 3 luglio, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2015, n. 157.

15 Chiarimento sui tempi di approvazione del DUP
Arconet- FAQ- armonizzazione Domanda n. 9: Nell’esercizio 2015, con riferimento al DUP , quali adempimenti sono richiesti entro il termine del 31 ottobre 2015? Risposta: Nel rispetto dell’articolo 170, comma 1 del TUEL, il termine del 31 ottobre 2015 si riferisce alla presentazione al Consiglio, per le conseguenti deliberazioni, del DUP approvato dalla Giunta.

16 Proroga scadenza per l'approvazione del DUP 2016 - 2018
Rimangono invariate le scadenze per la presentazione del bilancio di previsione al consiglio (15 novembre) e per la sua approvazione (31 dicembre).

17 Dalla vecchia programmazione al DUP
Il Documento Unico di Programmazione è la principale innovazione introdotta nel sistema di programmazione degli enti locali. Funge da guida strategica ed operativa dell’Amministrazione.

18 Dalla vecchia programmazione al DUP
Obiettivo: Riunire in un solo documento a monte del Bilancio di previsione finanziario (BPF) le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del bilancio e del PEG e la loro successiva gestione.

19 Art. 170, c. 5 del Tuel Il Documento unico di programmazione costituisce atto presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione.

20 Il consiglio approva il DUP?
C'è chi ritiene in Commissione Arconet che il consiglio possa limitarsi ad una presa d'atto: in ogni caso dovrebbe essere il Regolamento di contabilità a normare la procedura. Ma poiché il DUP è il presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione, la sua approvazione da parte del consiglio trova una forte motivazione.

21 Dup e organo di revisione
Il parere dell'organo di revisione non è esplicitamente previsto. Tuttavia, il Dup: È approvato dal consiglio (?) È un fondamentale documento di programmazione Quantifica i fabbisogni di spesa rispetto agli obiettivi e le risorse finanziarie per programmi

22 Dalla vecchia programmazione al DUP
Il DUP assorbe la Relazione previsionale e Programmatica e il Piano Generale di Sviluppo. Nel DUP è compresa la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio. Non esiste per il Dup differentemente dalla vecchia RPP e dal bilancio uno schema tipo.

23 RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
DUP (DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE) Allegato al bilancio E’ un documento autonomo rispetto al bilancio e costituisce atto presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio di previsione Schema tipo Schema libero

24 Dalla vecchia programmazione al DUP

25 DUP e Bilancio: tempistica

26 DUP e Bilancio:coordinamento
La Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del DUP e lo schema di bilancio entro il 15 novembre. In Arconet si sta valutando l'ipotesi che la nota di aggiornamento non sia obbligatoria in mancanza di eventi tali da modificare la programmazione dell'ente.

27 L'aggiornamento del DUP
La necessità di aggiornamento dipende però dal grado di dettaglio: più è elevato, più è probabile la revisione. Quale è il grado minimo di dettaglio obbligatorio? Quale è il grado minimo di dettaglio opportuno (compatibilmente con il margine obbligatorio)?

28 Il dettaglio obbligatorio
A favore dell'ipotesi di un dettaglio obbligatorio (relativamente) contenuto: Arconet sta valutando la possibilità di non procedere all'aggiornamento Il DUP è sottoposto al Consiglio che ha funzioni di programmazione e controllo Oltre al DUP c'è il bilancio in cui già si stabiliscono le grandezze finanziarie per unità di voto

29 Il dettaglio obbligatorio
Contro l'ipotesi di un dettaglio obbligatorio (relativamente) contenuto: Il DUP comprende una sezione operativa che si spinge fino ai programmi di spesa con l'indicazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie da destinare a ciascuno di essi

30 Quale è, nel rispetto delle norme, il grado di dettaglio più opportuno?

31 Individua gli indirizzi strategici
LE FINALITA' DEL DUP Individua gli indirizzi strategici Individua gli obiettivi strategici Individua gli obiettivi operativi Definisce la programmazione settoriale

32 Dalla vecchia programmazione al DUP
Il DUP si compone di: una sezione strategica, che individua le principali scelte del programma da realizzare nel corso del mandato amministrativo; una sezione operativa, concernente la programmazione operativa pluriennale e annuale dell’Ente.

33 Mandato amministrativo
ORIZZONTE TEMPORALE DEL DUP Mandato amministrativo Sezione strategica Bilancio di previsione Sezione operativa

34 Il DUP si raccorda con il bilancio
ARTICOLAZIONE DEL DUP MISSIONI Sezione strategica PROGRAMMI Sezione operativa Il DUP si raccorda con il bilancio

35 SPESE PER MISSIONI 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione
CODICE DENOMINAZIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 02 Giustizia 03 Ordine pubblico e sicurezza 04 Istruzione e diritto allo studio 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 07 Turismo 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 10 Trasporti e diritto alla mobilità

36 SPESE PER PROGRAMMI 01 Servizi istituzionali e generali e di gestione (missione) 01 Organi istituzionali 02 Segreteria generale e organizzazione 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 06 Ufficio tecnico 07 Servizio elettorale e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile 08 Servizio statistico e sistemi informativi 09 Servizio di assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali 10 Risorse umane 11 Altri servizi generali

37 I programmi del DUP possono essere diversi da quelli previsti per il bilancio dagli schemi contabili del d- lgs. 118?

38 La sezione strategica In particolare, la SeS individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell'amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l'ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

39 La sezione strategica Nel primo anno del mandato amministrativo, individuati gli indirizzi strategici, sono definiti, per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato. Gli obiettivi strategici, nell'ambito di ciascuna missione, sono definiti con riferimento all'ente. Per ogni obiettivo strategico è individuato anche il contributo che il gruppo amministrazione pubblica può e deve fornire per il suo conseguimento. L'individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne all'ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi generali di natura strategica.

40 La sezione strategica Con riferimento alle condizioni esterne,l’analisi strategica richiede, almeno, l’approfondimento dei seguenti profili: Gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali; La valutazione corrente e prospettica della situazione socio- economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico; I parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF).

41 Sezione strategica CONDIZIONI ESTERNE
Obiettivi del governo (DEF) soprattutto relativi all finanza e alle fiscalità locale Situazione socio economica locale Domanda di servizi pubblici locali

42 La sezione strategica Con riferimento alle condizioni interne, l'analisi strategica richiede, almeno, l'approfondimento dei seguenti 4 profili: 1. organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard. 2. indirizzi generali di natura strategica relativi alle risorse e agli impieghi e sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica. 3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell'ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica.

43 La sezione strategica Con riferimento al secondo profilo occorre indicare: a. gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS; b. i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; c. i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; d. la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio;

44 La sezione strategica e. l'analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l'espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni; f. la gestione del patrimonio; g. il reperimento e l'impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; h. l'indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; i. gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa.

45 La sezione strategica: la rendicontazione
Nella SeS sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

46 LA SEZIONE OPERATIVA DEL DUP SI ARTICOLA IN DUE PARTI
I programmi operativi 1^ PARTE Programmazione: Lavori pubblici Personale Patrimonio 2^ PARTE

47 La sezione operativa del DUP
La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell'ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. La SeO supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l'ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.

48 Dunque la SeO è lo strumento di guida e il vincolo, dati gli indirizzi generali e gli obiettivi strategici fissati nella SeS, per la redazione del bilancio

49 La sezione operativa del DUP
La SeO è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero periodo considerato, e per cassa con riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione.

50 La sezione operativa del DUP
Il contenuto minimo della SeO è costituito: a) dall'indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b) dalla dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; d) dagli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi; e) dagli indirizzi sul ricorso all'indebitamento per il finanziamento degli investimenti;

51 f) per la parte spesa, da una redazione per programmi all'interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate; g) dall'analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti; h) dalla valutazione sulla situazione economico - finanziaria degli organismi gestionali esterni; i) dalla programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; j) dalla programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale; k) dal piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali.

52 La sezione operativa del DUP parte 1
La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all’intero periodo considerato, che di cassa con riferimento al primo esercizio, della manovra di bilancio.

53 La sezione operativa del DUP parte 1
La definizione degli obiettivi dei programmi che l'ente intende realizzare deve avvenire in modo coerente con gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma devono essere definite le finalità e gli obiettivi annuali e pluriennali che si intendono perseguire, la motivazione delle scelte effettuate ed individuate le risorse finanziarie, umane e strumentali ad esso destinate.

54 Per ogni programma sono individuati:
Le finalità e la motivazione delle scelte di indirizzo Gli obiettivi annuali da raggiungere I fabbisogni di spesa e le modalità di finanziamento Aspetti finanziari di competenza per il triennio e di cassa per il primo anno Risorse umane e strumentali

55 Fra gli obiettivi minimi della SeO figurano:
c) per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli; f) per la parte spesa, una redazione per programmi all'interno delle missioni, con indicazione delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate;

56 La sezione operativa del DUP parte 1
L'individuazione degli obiettivi dei programmi deve essere compiuta sulla base dell'attenta analisi delle condizioni operative esistenti e prospettiche dell'ente nell'arco temporale di riferimento del DUP. In ogni caso il programma è il cardine della programmazione e, di conseguenza, il contenuto dei programmi deve esprimere il momento chiave della predisposizione del bilancio finalizzato alla gestione delle funzioni fondamentali dell'ente. Il contenuto del programma è l'elemento fondamentale della struttura del sistema di bilancio ed il perno intorno al quale definire i rapporti tra organi di governo, e tra questi e la struttura organizzativa e delle responsabilità di gestione dell'ente, nonché per la corretta informazione sui contenuti effettivi delle scelte dell'amministrazione agli utilizzatori del sistema di bilancio.

57 La sezione operativa del DUP parte 1
Gli obiettivi individuati per ogni programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli obiettivi strategici contenuti nella SeS e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. Non possono essere adottate deliberazioni che non siano coerenti con le previsioni e i contenuti programmatici del Dup.

58 La sezione operativa del DUP parte 1
E’ prioritario il finanziamento delle spese correnti consolidate, riferite cioè ai servizi essenziali e strutturali, al mantenimento del patrimonio e dei servizi ritenuti necessari. La parte rimanente può quindi essere destinata alla spesa di sviluppo, intesa quale quota di risorse aggiuntive che si intende destinare al potenziamento quali-quantitativo di una certa attività, o alla creazione di un nuovo servizio. Con riferimento alla previsione di spese di investimento e relative fonti di finanziamento, occorre valutare la sostenibilità negli esercizi futuri in termini di spese indotte. Per ogni programma deve essere effettuata l'analisi e la valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti a valere sugli anni finanziari a cui la SeO si riferisce e delle maggiori spese previste e derivanti dai progetti già approvati per interventi di investimento.

59 La sezione operativa del DUP parte 2
La SeO comprende la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio. La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nella SeO del DUP. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.

60 Una incoerenza La programmazione delle opere pubbliche secondo la normativa in tema di appalti (d. lgs. 163/2006) è un allegato autonomo del bilancio da approvarsi preventivamente con delibera di giunta. Invece, secondo il d. lgs. 118, il programma dei lavori pubblici è compreso nel DUP

61 La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica.

62 Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali” quale parte integrante del DUP.

63 OBIETTIVI DEL DUP MISSIONI PROGRAMMI OBIETTIVI STRATEGICI
OBIETTIVI OPERATIVI

64 Il DUP semplificato Per gli enti locali con popolazione inferiore a abitanti sono previste alcune semplificazioni e in particolare non è prevista l'articolazione nelle sezioni strategica e operativa.

65 IL DUP SEMPLIFICATO OBIETTIVI MISSIONI

66 Il DUP semplificato Per gli enti locali con popolazione inferiore a abitanti sono previste alcune semplificazioni e in particolare non è prevista l'articolazione nelle sezioni strategica e operativa (si veda punto 8.4 del principio contabile 4/1).

67 OBIETTIVI, ANALISI DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
Dup semplificato organizzazione e modalità gestione servizi pubblici individuazione risorse e impieghi risorse umane coerenza con il patto di stabilità interno INDIRIZZI GENERALI OBIETTIVI, ANALISI DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE obiettivi per missione (slide successiva)

68 Il DUP semplificato Il Dup semplificato ha un contenuto minimo alleggerito in quanto comprende, oltre alla definizione degli obiettivi per missione: a) gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b) l'analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c) la programmazione dei lavori pubblici; d) la programmazione del fabbisogno di personale; e) la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali.

69 DUP E DUP SEMPLIFICATO Il DUP semplificato DUP DUP SEMPLIFICATO
SEZIONE STRATEGICA Condizioni esterne Condizioni interne Indirizzi generali e obiettivi per missione Programmaz. pers, alienaz, lavori pubbl. SEZIONE OPERATIVA Programmi operativi


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