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LAVORO e ECONOMIA. LE PREMESSE: DOVERE DI DECIDERE DA PARTE DELLA POLITICA ETICA DEL LAVORO - VALORIZZARE COMPETENZE E CAPACITA' – EQUITA' SEMPLIFICARE.

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Presentazione sul tema: "LAVORO e ECONOMIA. LE PREMESSE: DOVERE DI DECIDERE DA PARTE DELLA POLITICA ETICA DEL LAVORO - VALORIZZARE COMPETENZE E CAPACITA' – EQUITA' SEMPLIFICARE."— Transcript della presentazione:

1 LAVORO e ECONOMIA

2 LE PREMESSE: DOVERE DI DECIDERE DA PARTE DELLA POLITICA ETICA DEL LAVORO - VALORIZZARE COMPETENZE E CAPACITA' – EQUITA' SEMPLIFICARE LA BUROCRAZIA SUPPORTARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CON PROSPETTIVE DI SVILUPPO ATTIRARE INVESTIMENTI DA FUORI REGIONE ANCHE DALL'ESTERO SOLIDARIETA', GRATUITA' E FIDUCIA CREANO SVILUPPO CRESCITA DEMOGRAFICA CREARE UN TAVOLO PERMANENTE DI STUDIO TRA ISTITUZIONI E I PIU' GRANDI OPERATORI ECONOMICI DELLA CITTA'

3 ECONOMIA E SVILUPPO per attirare investimenti, da fuori regione e possibilmente dallestero Genova deve diventare una città che offre servizi efficienti (banche, ospedali, scuole internazionali, buoni trasporti, asili nido ecc..); E' necessario trovare strumenti per incentivare le imprese che vogliono investire (anche attraverso defiscalizzazione o minor costo di energia ecc...); costituire un'agenzia locale che si occupi seriamente di attirare gli investimenti e promuovere il territorio; puntare sull'innovazione legata alla creazione di un modello di vita sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale e culturale del territorio (sostituire il valore del denaro con quello della qualità della vita).

4 SOSTEGNO ALLE AZIENDE no assistenzialismo ma facilitare il lavoro, semplificando burocrazia e creando infrastrutture; tempi certi e razionalizzare le regole; gli incentivi devono essere dati alle imprese meritevoli, quindi selezionati e non a pioggia; creare un sistema di certificazione/patentino delle aziende che partecipano agli appalti/subappalti; supporto finanziario a medio termine per la realizzazione di progetti di investimento e aumento occupazione.

5 INFRASTRUTTURE, VIABILITA' E COMUNICAZIONI Genova deve aprirsi all'Italia e all'Europa, sempre nel rispetto della persona umana; all'interno della città collegamenti veloci e punti di scambio (metropolitane, treni metropolitani e parcheggi di interscambio) tra i quattro luoghi chiave della viabilità cittadina: voltri-nervi- valbisagno-valpocevera; una politica concreta che, ascoltati tutti, prenda decisioni in tempi brevi; diffusione capillare del wi-fi pubblico.

6 SERVIZIO PUBBLICO (pulizia, viabilità, trasporti, servizi sociali...) misurarne l'effettiva efficacia e verificare che sia davvero un servizio al cittadino; le aziende pubbliche devono essere produttive ed efficienti. Oggi il Comune e la Regione per la sola AMT mettono sul tappeto piu di 100 mln di euro allanno di contributi in c/esercizio; assoluta trasparenza e chiarezza nella gestione delle aziende municipalizzate, nonché equità nella retribuzione di dirige e consulenze; collaborazione tra servizio comunale e privato. Non tutti i servizi devono essere necessariamente erogati dall'ente pubblico; razionalizzare il trasporto pubblico anche pensando ad un'unica azienda regionale; trovare formule per un più ampio utilizzo del trasporto pubblico (ad esempio biglietti autobus chilometrici e servizi serali più frequenti e su tutte le linee).

7 PORTO, la più grande ricchezza di Genova snellire burocrazia e creare infrastrutture; attirare traffici e creare più ricchezza per tutti; lavoro educativo-culturale per far comprendere che il porto è il motore della città, non un fastidio; destinare ai servizi e alla produttività gran parte delle aree affacciate al porto, in particolare per la lavorazione delle materie prime.

8 TURISMO, una strada per la crescita e lo sviluppo rete tra istituzioni, operatori turistici soprattutto nel settore crociere, alberghi, guide, esercizi commerciali, botteghe storiche per giusta accoglienza; utilizzare tutti i mezzi di comunicazione per far conoscere la città; valorizzare prodotti tipici e artigianato locale. Invitare i privati ad investire nella cultura e nella tutela del patrimonio storico-culturale della nostra città; una città pulita e accogliente.

9 GIOVANI E LAVORO. Educazione e formazione percorso educativo-culturale per ridare dignità ai lavori manuali/tecnici, già dalla scuola elementare e media; collegamento tra scuola, università, enti locali e operatori per capire quali sono i mestieri necessari al territorio; i corsi di formazione lavoro devono essere organizzati per qualifiche utili al territorio. E' necessario promuovere la formazione anche all'interno delle aziende (è possibile fare formazione associandosi tra aziende dello stesso settore).

10 GIOVANI E LAVORO. Opportunità riscoprire il lavoro in mezzo alla natura e agricolo. Mettere a disposizioni di cooperative di giovani i terreni abbandonati sia pubblici che privati (prodotti biologici); contro il precariato giovanile, è importante incentivare lo strumento dell'apprendistato (già negli ultimi anni dell'università); borse di studio per i laureati e stage pagati presso piccole e medie imprese liguri di eccellenza; migliorare la collaborazione con le società private di ricollocazione professionale (outplacement); adulti maestri ma con un passo indietro che lasci spazi e opportunità.

11 SPESA PUBBLICA disciplina del buon padre di famiglia: rivedere ogni voce di spesa, tagliare non solo sprechi ma privilegi; valutare la vendita delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Genova, qualora non ci sia un interesse pubblico più grande. E' comunque possibile, anche in caso di vendita, prevedere e mantenere un controllo (ad es. modalità servizi e tariffe) da parte del Comune; Migliorare lefficienza nella lotta allevasione


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