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La protesta contro il DDL 1905/2009. DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO.

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Presentazione sul tema: "La protesta contro il DDL 1905/2009. DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO."— Transcript della presentazione:

1 la protesta contro il DDL 1905/2009

2 DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E QUALITÀ DEL SISTEMA UNIVERSITARIO, DI PERSONALE ACCADEMICO E DI DIRITTO ALLO STUDIO (DDL GELMINI) NB: Gli emendamenti approvati dalla VII Commissione del Senato (20-5- 2010) non hanno comportato modifiche sostanziali ai contenuti del ddl. conseguenze sul personale universitario, sugli studenti e sulla società se il ddl divenisse legge dello Stato

3 La finanziaria 2010 peggiora ulteriormente la situazione Il drammatico impatto della manovra finanziaria sulle Università: ll taglio retributivo per i ricercatori universitari allinizio della carriera è maggiore del taglio alle retribuzioni dei parlamentari, dei ministri e dei sotto-segretari di stato e dei manager pubblici. I tagli al fondo di finanziamento ordinario delluniversità vengono prolungati nel tempo, fino al 2015: tagli per circa 860 milioni di 3

4 Viene confermato il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione fino a tutto il 2014. Per luniversità, nella prospettiva del pensionamento di circa 18.000 su 60.000 unità nei prossimi cinque anni, sarà semplicemente impossibile garantire gli stessi livelli di servizio e di offerta formativa. 4

5 Le progressioni stipendiali del personale, compresi i ricercatori assunti da poco e ancora in periodo di prova (che dura tre anni), vengono congelate dalla manovra per tre anni Quindi, le retribuzioni di un ricercatore neoassunto e di un dirigente con uno stipendio di 91.000 euro verranno decurtate allo stesso modo, nonostante il primo guadagni meno di un terzo del secondo. 5

6 a dispetto della necessità di "internazionalizzare" il sistema universitario italiano - viene imposto un drastico taglio alle spese per missioni allestero, rischiando di bloccare del tutto le collaborazioni, i progetti internazionali, la partecipazione a conferenze e a riunioni essenziali per una ricerca che non voglia limitarsi al vicolo sotto casa.

7 7 I principali motivi della protesta: la scomparsa della ricerca dalle funzioni fondanti delle università; la deriva aziendalistica e dirigistica delle università; la marginalizzazione dei ricercatori attuali; la precarizzazione dei ricercatori futuri; diritto allo studio fortemente compromesso da sottofinanziamento e conseguente abbassamento del livello di didattica e ricerca.

8 8 La mobilitazione a UnInsubria dati aggiornati al 05-05-2010 Posizioni/richieste dei ricercatori sono differenziate a seconda delle Facoltà Gli altri componenti della facoltà hanno finora supportato/accolto le istanze dei ricercatori In alcuni casi, sostegno da parte della stessa Figura del Preside e/o mozioni di sostegno dei Consigli di Facoltà. Sono coinvolte tutte le Facoltà

9 Assemblea nazionale dei ricercatori 29 aprile 2010, Milano "Se il ddl Gelmini dovesse passare rifiuteremo ogni incarico didattico non obbligatorio, limitandoci a tutoraggio e laboratori così come prevede la legge". UNIVERSITA' I ricercatori pronti a mobilitarsi- Si oppongono alla riforma Gelmini che introduce una figura a tempo determinato in carica 6 anni. "Siamo indispensabili per far funzionare gli atenei I ricercatori delle università italiane protestano contro la riforma Gelmini e minacciano di "rifiutare ogni incarico didattico non obbligatorio" nel caso in cui il ddl diventi legge. Parte da Milano, dove si è svolta un'assemblea con delegazioni da 32 atenei italiani, la mobilitazione dei ricercatori per far pressione sul Governo affinché sia rivista la riforma prima del suo voto in Senato, previsto il 18 maggio. Dal sito di Repubblica:

10 10 i dati della mobilitazione in Italia Atenei presenti allassembea nazionale dei ricercatori di Milano il 29 aprile 2010 BARI MILANO BICOCCAROMA LA SAPIENZA BERGAMOMILANO POLITECNICOROMA TORVERGATA BOLOGNAMILANO STATALESALENTO CAGLIARI MODENA-REGGIOSALERNO della CALABRIA NAPOLI SECONDA UNIVTORINO FIRENZENAPOLI FEDERICO IITORINO POLITECNICO GENOVA PADOVATRENTO INSUBRIAPARMATRIESTE MARCHEPAVIATUSCIA MESSINA PISAVENEZIA CA FOSCARI VERONA 31 ATENEI ERANO PRESENTI A MILANO MA anche quasi tutti gli ALTRI (oltre 40) si sono poi MOBILITATI

11 La RETE dei Ricercatori Dallassemblea di Milano è nata una rete che coordina le iniziative di protesta di pressochè tutti gli Atenei italiani 11

12 12 If we want an innovation economy, then we have to invest in our future innovators by doubling funding of basic research over the next five years, training one hundred thousand more engineers and scientists. [...] We can afford to do what needs to be done. What's missing is not money, but a national sense of urgency. Barack Obama, The Audacity of Hope, 2008. [...] Tale disposizione non comporta oneri aggiuntivi in quanto la commissione dovrà operare senza lattribuzione di alcun compenso o gettone di presenza. [...] Tali incentivi non comportano maggiori oneri per la finanza pubblica. [...] Il Governo è delegato ad adottare, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a riformare il sistema universitario. Maria Stella Gelmini. DDL 1905/2009

13 13 l'arretratezza del paese rispetto al finanziamento il DDL non interviene nella direzione di colmare il divario che attualmente separa lItalia dai Paesi membri dellOCSE in termini di investimenti per la DIDATTICA –spesa pro-capite per studente (Italia: 8.725 dollari; media OCSE: 12.236) –di rapporto studenti/docente (Italia: 20; media OCSE: 15). per quanto riguarda il finanziamento della RICERCA, al generale aumento di investimenti per ricerca e sviluppo nellarea OCSE di questi ultimi anni, fa riscontro addirittura la diminuzione nel nostro Paese sotto 1% per cento del PIL.

14 INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO, 2008(pubblico+privato) (% del P.I.L.)

15 Fonte: OECD (2009), Education at a Glance 2009 (p.265)

16 È perdita dell'autonomia dellUniversità il nuovo assetto degli organi di governo Rettore, Senato e CdA;

17 17 a causa dell'attribuzione dei poteri di governo dell'Università a un Consiglio di Amministrazione composto in maggioranza da membri esterni, lUniversità è minacciata nella propria --millenaria-- indipendenza dai portatori di interessi particolari. la perdita dellindipendenza dellUniversità comporterà la perdita di rilievo della Ricerca, motore di progresso scientifico e tecnologico, in favore delle mere applicazioni della Ricerca, in risposta a istanze estranee al mondo scientifico e culturale.

18 Il nuovo sistema di reclutamento (ovvero di ingresso dei futuri ricercatori); il ricercatore 'a tempo determinato E l'espulsione dei giovani migliori

19 19 il problema del reclutamento è eluso nella sostanza, e aggravato dalla mancanza di fondi. la figura del ricercatore a tempo determinato tratteggiata nel DDL non potrà che dissuadere i giovani più motivati e brillanti dallintraprendere le professioni accademiche. –dopo la laurea, chi affronterebbe 3/4 anni di dottorato e altri 6 di precariato sapendo in anticipo che al termine dei 10 anni molto probabilmente non ci saranno sbocchi neppure per i più meritevoli?

20 La messa in esaurimento del ruolo di ricercatore E il mancato riconoscimento di anni e anni di lavoro a titolo gratuito che gli attuali ricercatori hanno svolto con passione e competenza

21 non li considera: mette in esaurimento il ruolo, non riconosce il lavoro effettivamente svolto da tempo nella didattica, li esclude dalle commissioni per i concorsi universitari, li esclude dalla rappresentanza negli organi collegiali Il DDL penalizza gli attuali ricercatori li penalizza economicamente: scatti stipendiali da biennali a triennali, eliminazione della ricostruzione di carriera, pensionamento anticipato rispetto ai professori crea loro grosse difficoltà di avanzamento di carriera: i tagli al finanziamento dellUniversità che inevitabilmente riducono i nuovi posti da Professore Associato e lintroduzione dei Ricercatore a TD che dopo 3+3 anni se non chiamato è disoccupato inducono una competizione iniqua e sgradita tra Ricercatori a TI e TD.

22 … Conseguenze del ddl sugli studenti

23 … Conseguenze del ddl sui ricercatori

24 Gli effetti della legge 133/2008 sul taglio all'FFO e il DDL 1905/2009 E negazione al diritto allo studio

25 25 Tagli+DDL= - diritto allo studio l'effetto dei tagli della legge 133/2008 è l'impoverimento -in alcuni casi indebitamento- degli atenei. i tagli al FFO possono portare gli atenei a barattare la propria autonomia concedendo posti nel Consiglio dAmministrazione, unico centro decisionale, ai finanziatori esterni. Il problema del sottofinanziamento dellUniversità, cronico e in progressivo peggioramento a partire dalla L. 133/08, non è nemmeno menzionato nel DDL. Il diritto allo studio risulterà in tal modo negato in unUniversità governata da interessi privati, finanziata principalmente dalle rette studentesche e non più dallo Stato.

26 26 Tagli+DDL= - diritto allo studio l'effetto dei tagli della legge 133/2008 è l'impoverimento -in alcuni casi indebitamento- degli atenei. i tagli al FFO possono portare gli atenei a barattare la propria autonomia concedendo posti nel Consiglio dAmministrazione, unico centro decisionale, ai finanziatori esterni. Il problema del sottofinanziamento dellUniversità, cronico e in progressivo peggioramento a partire dalla L. 133/08, non è nemmeno menzionato nel DDL. Il diritto allo studio risulterà in tal modo negato in unUniversità governata da interessi privati, finanziata principalmente dalle rette studentesche e non più dallo Stato.

27 27 Minor diritto allo studio e bassa qualità della didattica non può che aggravarsi la pericolosa tendenza per cui in periodi di crisi gli studenti di estrazione meno agiata cessano di immatricolarsi o abbandonano l'Università. il diritto allo studio risentirà anche del generale abbassamento del livello di didattica e ricerca, conseguente alla complessiva contrazione delle risorse -non solo economiche- circolanti nel sistema.

28 28 tasse universitarie (pubbliche vs private) http://statistica.miur.it/Data/uic2008/Le_Risorse.pdf

29 Gli effetti del DDL 1905/2009 su personale non docente mobilità forzata ed esternalizzazione

30 COSA SI STA FACENDO Protesta estesa su tutto il territorio nazionale Protesta ricercatori generalmente condivisa e supportata dalle altre componenti universitarie: Ricercatori precari, borsisti, dottorandi; Professori associati e ordinari; Presidi; Studenti; Personale Tecnico-Amministrativo

31 Mozione dei Presidi delle Facoltà di Scienze, Roma 6.5.2010 …In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.

32 A livello locale: APeR Libera Associazione dei Professori e dei Ricercatori dellUniversità dellInsubria http://aperinsubria.blogspot.com/ 32

33 …APeR esorta tutti i docenti dellAteneo a sollecitare in tutte le sedi istituzionali gli Organi di Governo, Rettore, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, a prendere posizione e a sostenere l'azione di protesta, necessaria a indurre nel corso della discussione parlamentare in atto un auspicabile e doveroso ravvedimento a tutela delluniversità, della ricerca, della cultura e nellinteresse dellItalia intera. Università e ricerca rivestono importanza strategica per il progresso e la crescita di ogni società, tanto più in periodi di profonda crisi come quello che stiamo attraversando. Nessun paese progredito ha di fatto reagito alla crisi riducendo gli investimenti in università e ricerca, dagli USA di Barack Obama fino alla Germania di Angela Merkel, che nellambito di una severissima manovra finanziaria da oltre 80 miliardi di Euro ha destinato al comparto dell'istruzione e della ricerca ben 12 miliardi di Euro in più da qui al 2013. Penalizzare ulteriormente università e ricerca sarebbe un imperdonabile errore che lItalia non può più permettersi di commettere. Varese-Como, 9 giugno 2010 33

34 Conclusione: il testo finale del ddl + la Finanziaria 2010 34 …rafforzeranno la determinazione dei ricercatori a mantenere lindisponibilità a svolgere attività didattica, già annunciata nelle scorse settimane; iniziativa che provocherà il sostanziale blocco del prossimo anno accademico in pressoché tutti gli Atenei italiani.

35 http://www.rete29aprile.it/ 35


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