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Le 12 fatiche di Ercole.

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Presentazione sul tema: "Le 12 fatiche di Ercole."— Transcript della presentazione:

1 Le 12 fatiche di Ercole

2 Chi era Ercole? Zeus + la mortale Alcmena = ERCOLE ( a cui il dio si era unito assumendo le sembianze del marito di lei, Anfitrione ) Sin dalla nascita è odiato da Era adirata per il tradimento di Zeus. Ha ancora pochi mesi quando la dea invia contro la sua culla due enormi serpenti; ma Eracle, già in possesso di una forza straordinaria, riesce a strozzarli con la potenza delle sue mani.

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4 Un giorno Zeus sentì Eracle piangere per la fame
Un giorno Zeus sentì Eracle piangere per la fame. Prese il bimbo fra le braccia e lo portò sull'Olimpo. Era stava dormendo. Zeus le avvicinò il piccolo al seno, per allattarlo. Quando la dea si svegliò e vide 'chi' aveva al petto diede uno strattone per allontanarlo con ira. Dal seno di Era uscì un grande spruzzo candido che finì in cielo a formare la Via Lattea.

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6 LA RABBIA DI ERA Era fa sì che l'eroe, ormai adulto, venga colto da follia e nel delirio uccida i figli e la moglie Megara. È proprio per espiare questo orrendo delitto che egli deve compiere le dodici fatiche. A imporgli le fatiche è suo cugino Euristeo.

7 1° fatica IL LEONE DI NEMEA: una belva terribile e invulnerabile che divorava gli abitanti e il bestiame della regione: Eracle lo uccide soffocandolo con la morsa delle sue braccia; poi ne indossa la pelle dopo averla scorticata con gli stessi artigli dell'animale.

8 2° fatica L’IDRA DI LERNA: un serpente a più teste, ciascuna delle quali, una volta tagliata, ricresceva: l'eroe riesce ad abbatterla bruciando le ferite con tizzoni ardenti e impedendo così alle teste di ricrescere

9 3° fatica IL CINGHIALE DI ERIMANTO: Eracle riesce a catturarlo vivo dopo averlo immobilizzato in mezzo alla neve; quando lo porta a Euristeo, questi per il terrore si nasconde in una grande giara

10 4° fatica LA CERVA DI CERINEA: dalle corna d'oro, sacra a Artemide: Eracle la cattura dopo un anno d'inseguimento, ferendola mentre guada un fiume

11 5° fatica GLI UCCELLI DI STINFALO: predatori dei raccolti: Eracle li fa uscire dalla foresta in cui si annidavano facendo risuonare nacchere di bronzo; in tal modo può sterminarli con le sue frecce

12 6° fatica LA PULIZIA DELLE STALLE DI AUGIA: in cui si era accumulata una quantità immensa di letame: Eracle riesce a pulirle in un solo giorno deviando nel cortile delle stalle il corso dei fiumi Alfeo e Peneo

13 7° fatica IL TORO DI CRETA: In questa impresa il nostro eroe non dovette uccidere nessuno. Il suo compito era quello di catturare vivo un toro che Posidone, il dio delle acque, aveva regalato all'isola di Creta. Ercole lo inseguì per tutta l'isola e lo catturò trattandolo come un capretto: lo avvolse in una rete, se lo mise sulle spalle e attraversò a nuoto il tratto di mare che separava Creta da Tirinto.

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15 8° fatica LE CAVALLE DI DIOMEDE: Diomede, re di Tracia e figlio di Marte, aveva la crudele abitudine di nutrire i suoi possenti cavalli con carne umana. Ogni straniero che capitava nei paraggi finiva nelle mangiatoie di rame dei cavalli. Ercole, prima di tutto, fece divorare lo stesso Diomede dai suoi cavalli, poi attaccò con una lunga fune quei corsieri e li portò a Tirinto.

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17 9° fatica LA CINTURA DI IPPOLITA: Per accontentare Admeta, figlia del re Euristeo, che desiderava il ricco cinto d'Ippolita, regina della Amazzoni, Ercole intraprese una guerra contro quel popolo di donne bellicose che vivevano cavalcando nella regione del Mar Nero. Ercole fece una strage, uccidendo anche Ippolita: potè così venire in possesso del cinto.

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19 10° fatica I BUOI DI GERIONE: gigante a tre teste che abitava nell'Estremo Occidente, nell'isola di Erizia: Eracle, dopo aver innalzato due colonne sui lati dello stretto tra Europa e Africa in ricordo del suo passaggio, attraversa l'Oceano sulla 'coppa del Sole', uccide il mostro e si impossessa delle mandrie

20 11° fatica LE MELE D’ORO DEL GIARDINO DELLE ESPERIDI In una valle dell'Africa si trovava un meraviglioso giardino abitato dalle Esperidi, figlie della stella della sera. Sugli alberi di quel parco crescevano dei frutti d'oro. Ercole doveva impadronirsi di alcuni di quei frutti, ma non sapeva dove si trovasse questo giardino. Si rivolse a Proteo, un dio marino che aveva la facoltà di trasformarsi e da lui si fece indicare la strada da percorrere per raggiungere il regno delle Esperidi. A guardia di quel giardino c'era però un dragone dalle cento teste, che diede filo da torcere all'eroe. Il drago alla fine fu ucciso ed Ercole potè tornarsene a casa con i pomi d'oro.

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22 12° fatica LA CATTURA DI CERBERO: fu l'ultima e la più impegnativa fatica perchè Ercole doveva entrare nel regno dei morti per catturare Cerbero, un mostro metà cane e metà drago, con tre teste. In questa impresa Ercole si fece aiutare da Ermes e da Atena. Arrivato nel mondo sotterraneo, l'eroe si fece ricevere da Ades, il dio degli inferi, il quale gli diede il permesso di portare con sè Cerbero purchè riuscisse a domarlo senza armi. Ercole incatenò il mostro e lo portò a Tirinto, dopo di che la ricondusse di nuovo nell'inferno

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24 La fine di Ercole Muore per l'inganno in cui cade la sposa Deianira, che gli invia in dono una veste intrisa del sangue del centauro Nesso: la donna crede che si tratti di un talismano d'amore, ma la veste, una volta indossata, corrode le carni dell'eroe

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26 Eracle, in fin di vita, ordina che gli venga preparata una pira sul monte Eta e lascia che il suo corpo sia consumato dal fuoco. Ma il suo destino è tra gli immortali: l'eroe viene accolto nell'Olimpo tra gli dei, ove ha come sposa Ebe, la dea della giovinezza.


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