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«Il passato che non passa»

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Presentazione sul tema: "«Il passato che non passa»"— Transcript della presentazione:

1 «Il passato che non passa»
«… è avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto in Europa; incredibilmente, è avvenuto che un intero popolo civile seguisse un istrione la cui figura oggi muove al riso; eppure Adolf Hitler è stato obbedito e osannato fino alla catastrofe». Primo Levi Sono stati uccisi 5 milioni di ebrei. Uomini, donne, bambini morti di stenti, picchiati e soffocati dai gas. NON IN UN PAESE TRIBALE E PAGANO … MA NEL CENTRO DELL’EUROPA CIVILE E CRISTIANA … NON IN UN PAESE LONTANO E SCONOSCIUTO … MA IN UN PAESE AL CENTRO DEL MONDO … NON A CAUSA DI POCHI FOLLI FANATICI … MA A CAUSA QUASI DI UN INTERO POPOLO … NON CONTRO INVASORI STRANIERI … MA CONTRO VICINI DI CASA, CONOSCENTI E CONCITTADINI … Com’è stato possibile?

2 Gli Ebrei prima della guerra
Sono 16 milioni gli Ebrei nel mondo Sono 9 milioni gli Ebrei che vivono in Europa QUANTI SONO? COME VIVONO? Gli Ebrei dell’Europa orientale Sono in maggioranza poveri, piccoli artigiani e commercianti, operai tessili NON INTEGRATI NON ASSIMILATI E DISCRIMINATI Gli Ebrei dell’Europa centrale Sono in maggioranza industriali, banchieri, professionisti INTEGRATI ASSIMILATI GODONO DI CITTADINANZA

3 La macchina dello sterminio
Il regime nazista è riuscito ad organizzare una perfetta “fabbrica di morte” LE FONDAMENTA DELLA MACCHINA NAZISTA L’IDEOLOGIA RAZZISTA DI UN CAPO CARISMATICO UNA GERARCHIA DI FUNZIONARI COLLABORATIVI ED EFFICIENTI UN SISTEMA INTEGRATO DI ESERCITO, POLIZIA, INFRASTRUTTURE, INDUSTRIE, BANCHE CHE COLLABORANO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

4 Le tappe dello sterminio
LE FASI DEL MASSACRO PER UNA GERMANIA JUDENFREI, LIBERA DAGLI EBREI SOLUZIONE INIZIALE La soluzione emigrazione ESPELLERE GLI EBREI DAL TERZO REICH DEFINIZIONE DI “EBREO” DISCRIMINAZIONE: PRIVAZIONE DEI DIRITTI ESPROPRIAZIONE: PRIVAZIONE DEI BENI CONCENTRAMENTO: SEGREGAZIONE E GHETTIZZAZIONE SOLUZIONE FINALE La soluzione sterminio STERMINARE TUTTI GLI EBREI D’EUROPA ELIMINAZIONE E DEPORTAZIONE STERMINIO

5 1° OBIETTIVO dal 1933 al 1938 SPINGERE GLI EBREI TEDESCHI
ALL’EMIGRAZIONE VOLONTARIA: DISCRIMINAZIONE IMPOSIZIONE DI CONDIZIONI DI VITA INTOLLERABILI PRIMA TAPPA: DEFINIZIONE Sono da considerarsi di ascendenza non ariana tutti coloro che avevano uno o ambedue i genitori ebrei o uno o tutti e due i nonni ebrei. Padre, madre e nonni erano da considerarsi presunti ebrei qualora professassero la religione giudaica. 11 aprile 1933 SECONDA TAPPA: DISCRIMINAZIONE Le leggi di Norimberga: la Legge sulla Cittadinanza stabilisce che solo un Volksgenosse è cittadino del Reich 15 settembre 1935 Primo Regolamento sulla Cittadinanza distingue gli ebrei puri dai non ariani 14 novembre 1935 TERZA TAPPA: ESPROPRIAZIONE 7 aprile 1933 LICENZIAMENTO DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PROIBIZIONE DELL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE MEDICA E GIURIDICA 22 aprile 1933 BOICOTTAGGIO DEI NEGOZI E DELLE IMPRESE EBRAICHE per costringere gli ebrei a svendere le proprie attività ai tedeschi 29 marzo 1933 18 novembre 1938 OBBLIGO DI CHIUSURA PER OGNI ATTIVITÀ GESTITA DA EBREI AUMENTATA LA “TASSA DI ESPATRIO” che gli Ebrei devono pagare per poter lasciare la Germania 1934 ISTITUZIONE DEL “PAGAMENTO ESPIATORIO” che gli Ebrei devono pagare per l’assassinio all’ambasciata tedesca di Parigi 10 novembre 1938 Privato dei diritti civili, privato del lavoro, costretto a vendere le sue proprietà, tassato … soltanto in teoria, un ebreo può andarsene, perché per emigrare occorre denaro … Sono (su ) gli Ebrei che lasciano la Germania tra il 1933 e il 1938

6 LA DEFINIZIONE DI EBREO PURO E DI NON ARIANO
Per il "Primo Regolamento alla Legge sulla Cittadinanza" erano ebrei puri: Tutti coloro che hanno tre o più nonni ebrei. Tutti coloro che hanno due nonni ebrei e: a) appartenevano alla comunità religiosa giudea al 15 settembre 1935. b) erano sposati ad un coniuge ebreo o stavano contraendo matrimonio con un coniuge ebreo alla data del 15 settembre 1935. c) erano nati da un matrimonio celebrato dopo la promulgazione della Legge per la Protezione e l'Onore del sangue tedesco (15 settembre 1935). d) erano nati dopo il 31 luglio 1935 da una relazione extraconiugale nella quale uno dei due genitori era ebreo puro o per tre quarti. Analogamente erano considerati "non ariani" (Mischlinge): Tutti coloro che hanno un solo nonno ebreo (Mischlinge di secondo grado) Tutti coloro che hanno due nonni ebrei (Mischlinge di primo grado) ma che alla data del 15 settembre 1935: a) Non appartenevano più alla fede giudaica alla data del 15 settembre 1935 b) non erano sposati o avevano cessato di esserlo con un coniuge ebraico.

7 LE “LEGGI DI NORIMBERGA” 15 settembre 1935
Parlamento del Reich all'unanimità ha approvato la seguente legge che così viene promulgata: I 1. Il suddito dello Stato è quella persona che gode della protezione del Reich tedesco e che in conseguenza di ciò ha specifici ordini verso di esso. 2. Lo status di suddito del Reich viene acquisito in accordo con i decreti del Reich e la Legge di Cittadinanza dello Stato. II 1. Un cittadino tedesco è un suddito dello Stato di sangue tedesco o affine, che dimostri con la sua condotta di voler servire fedelmente la Germania e il popolo tedesco. 2. La Cittadinanza del Reich viene acquisita attraverso la concessione di un Certificato Statale di Cittadinanza. 3. Il cittadino del Reich è l'unico detentore di tutti i diritti politici in accordo con la Legge. III Il Ministro degli Interni del Reich, in coordinamento con il Vice Führer emanerà le ordinanze legali ed amministrative per implementare e completare questa legge. Legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco 15 settembre 1935 Fermamente convinti che la purezza del sangue tedesco sia essenziale per la futura esistenza del popolo tedesco, ispirati dalla irremovibile determinazione a salvaguardare il futuro della nazione tedesca, il Reichstag ha unanimemente deciso l'emanazione della seguente legge che viene così promulgata: Articolo I 1. I matrimoni tra ebrei e i cittadini di sangue tedesco e apparentati sono proibiti. I matrimoni contratti a dispetto della presente legge sono nulli anche quando fossero contratti senza l'intenzione di violare la legge. 2. Le procedure legali per l'annullamento possono essere iniziati soltanto dal Pubblico Ministero. Articolo II Le relazioni sessuali extraconiugali tra ebrei e cittadini di sangue tedesco e apparentati sono proibite. Articolo III Agli ebrei non è consentito di impiegare come domestiche cittadine di sangue tedesco e apparentate.

8 SCOPO DEI PROVVEDIMENTI: isolare gli ebrei dal resto della popolazione
2° OBIETTIVO dal 1939 (con l’invasione della Polonia) EMIGRAZIONE FORZATA DEGLI EBREI DEL REICH: CONCENTRAMENTO PROGETTO MADAGASCAR Emigrare forzatamente tutti gli ebrei d’Europa nella colonia francese (progetto non realizzato) SCOPO DEI PROVVEDIMENTI: isolare gli ebrei dal resto della popolazione GLI EBREI DEVONO VIVERE IN DETERMINATI PALAZZI SEGREGAZIONE DEGLI EBREI TEDESCHI AGLI EBREI È VIETATO GUIDARE AUTO E DI USARE MEZZI PUBBLICI SENZA PERMESSO GLI EBREI DEVONO ESSERE IDENTIFICATI TRAMITE: Il timbro di una J sul passaporto Le donne devono aggiungere il nome «Sara» e gli uomini il nome «Jsrael» La stella gialla cucita ai vestiti TRASFERIMENTO DEGLI EBREI TEDESCHI NEI GHETTI POLACCHI «Noi non vogliamo che gli Ebrei abitino negli stessi palazzi della popolazione tedesca ; ma attualmente nei caseggiati o nei palazzi, i tedeschi obbligano gli ebrei a comportarsi correttamente. E' molto meglio controllarli, tenendoli sotto lo sguardo vigile di tutta la popolazione» Il concentramento assunse due aspetti differenti: in Germania si creò una segregazione della comunità ebraica, all'Est, in Polonia, si sviluppò una ghettizzazione. Ciò significa che in Germania non vennero creati "ghetti", cioè quartieri ebraici chiusi, ma si puntò a dividere rigidamente gli ebrei dal resto della popolazione tedesca. In Polonia invece vennero creati i veri e propri ghetti. In un secondo momento la popolazione ebraica tedesca venne trasferita nei ghetti polacchi e di qui ai campi di sterminio o all'eliminazione attraverso fucilazioni. Un passaporto rilasciato ad una donna ebrea tedesca alla fine del La lettera "J" timbrata in rosso ne attesta l'ebraicità.

9 3° OBIETTIVO dal 1941 LIBERARSI DEGLI EBREI DEL REICH:
(con l’invasione dell’URSS) LIBERARSI DEGLI EBREI DEL REICH: DEPORTAZIONE ED ELIMINAZIONE DEPORTAZIONE NEI CAMPI POLACCHI DEGLI EBREI DELL’EUROPA OCCIDENTALE (Francia, Olanda, Belgio, Danimarca, Norvegia, Grecia, Jugoslavia) Nel giugno 1941, quando i tedeschi attaccarono l’Unione Sovietica vivevano cinque milioni di ebrei. Il piano tedesco per questi ebrei non fu simile a quello adottato nei territori del Reich o in Polonia. Le tappe giuridiche di definizione, espropriazione e disumanizzazione furono rapidissime. Sin dall'inizio i ghetti creati ebbero come obiettivo l'annientamento. L’eliminazione fisica immediata degli ebrei divenne l'obiettivo principale delle unità mobili di massacro denominate Einsatzgruppen. FUCILAZIONI DI MASSA DEGLI EBREI DELL’UNIONE SOVIETICA PER OPERA DEGLI EINSATZGRUPPEN ( morti) Da un discorso di Heinrich Himmler: «Veniamo alla domanda: cosa dobbiamo fare con le donne e i bambini? Ho deciso anche in questo caso di trovare una soluzione chiara. Non ho presupposto di avere il diritto di sterminare gli uomini - in altre parole di ucciderli o farli uccidere - per poi avere dei vendicatori personificati in bambini che diventeranno adulti per i nostri figli e nipoti. La difficoltà deve essere risolta, facendo in modo che questa razza sparisca dalla faccia della terra» Membri Einsatzgruppe D operanti in Ucraina. Come uccidono gli Einsatzgruppen? UCCISI PER FUCILAZIONE UCCISI NEI CAMION A GAS Tuttavia il sistema dei camion non fu utilizzato su larga scala. In primo luogo si manifestarono problemi "tecnici", i camion perdevano facilmente la loro tenuta stagna, le vittime non morivano abbastanza velocemente e ciò consentiva loro di battere sulle pareti furiosamente rischiando di rovesciare il mezzo. In più - secondo Ohlendorf - la necessità di scaricare i mezzi dai cadaveri risultava "psicologicamente dannosa" per i suoi uomini, il monossido di carbonio provocava forti mal di testa alle SS e - se l'addetto al camion aveva premuto troppo l'acceleratore - i volti erano terribilmente sfigurati e i corpi sporchi di feci. Scaricare i cadaveri risultava così insopportabile per gli uomini della razza superiore.

10 Risolvere definitivamente la “questione ebraica”
PROBLEMA: I NAZISTI NON POSSONO LIBERARSI DEGLI EBREI OCCIDENTALI “ALLA LUCE DEL SOLE” NON POSSONO ADOTTARE I MEZZI DI STERMINIO MOBILI IMPIEGATI DAGLI EINSATZGRUPPEN IN UNIONE SOVIETICA SECONDA FASE La soluzione sterminio IN CHE MODO SI REALIZZA IL PROGRAMMA? OBIETTIVO FINALE dal 1942 UCCIDERE IN MODO VELOCE E SISTEMATICO TUTTI GLI EBREI D’EUROPA: LO STERMINIO NEI CAMPI LA SOLUZIONE FINALE “Conferenza di Wannsee” (Berlino, 20 gennaio 1942) Heydrich scrive: "Il 31 luglio 1941 il maresciallo del Reich mi ha incaricato di predisporre, con la partecipazione delle altre istanze centrali interessate, tutte le necessarie misure, per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica in Europa. Di fatto i problemi da risolvere erano principalmente tre: 1)organizzare il rastrellamento di tutti gli ebrei residenti nelle aree occupate o alleate della Germania; 2)organizzare il trasporto di milioni di persone nei campi di concentramento e sterminio. 3)inventare un metodo di sterminio efficace ed efficiente in grado di "produrre morte" su scala industriale e in tempi rapidi. Le strutture incaricate di gestire la deportazione (arresti e trasporto dei prigionieri) furono sostanzialmente due: 1) L‘RSHA e, in particolare, l'Ufficio IV-B-4 che aveva il compito di organizzare in ogni nazione l'arresto e il concentramento degli ebrei e pianificarne il trasporto verso i campi. 2) Il Ministero dei Trasporti e, in particolare, le Ferrovie dello Stato (ReichsBahn) con il compito di coordinare e realizzare i convogli diretti ai campi.

11 I campi di concentramento
Theodor Eicke, "l'inventore" dei campi di concentramento tedeschi. Per opera di Eicke, i campi di concentramento si trasformano: da campi di prigionia disorganizzati a un sistema di campi organizzati Oppositori politici del nazismo «Asociali» (delinquenti, omosessuali, prostitute) Ebrei tedeschi e austriaci Dal 1933 al 1939 i campi imprigionano Richard Glucks, successore di Eicke, sotto il cui comando venne costruito il campo di Auschwitz. Dal 1939 i campi imprigionano MOLTE Più Persone: Ebrei d’Europa Prigionieri sovietici Partigiani Per opera di Glucks, si aprono i grandi campi di «lavoro» polacchi Dal 1941 i campi di «lavoro» DIVENTANO SISTEMATICAMENTE CAMPI DI STERMINIO

12 Siamo abituati a pensare ai campi di concentramento tedeschi come un complesso "unitario" destinato a "produrre morte”. Ciò è vero soltanto in parte. In realtà i campi ebbero modalità di sterminio differenti. I campi nati non per l'esclusiva eliminazione fisica produssero impressionanti quantità di vittime, attraverso sistemi di eliminazione diversi dalle camere a gas. La principale e più comune metodologia di sterminio fu la morte per fame attraverso la riduzione delle razioni alimentari. La morte per sfinimento attraverso il lavoro fu l'altra pratica diffusa. Scarsità di cibo e superlavoro combinati insieme provocavano a loro volta l'indebolimento fisico dei prigionieri. Mancando in modo pressoché totale qualsiasi politica sanitaria nei campi, le malattie endemiche (come il tifo) rappresentavano un ulteriore, importantissimo motivo di morte. In questo senso tutti i campi di concentramento si trasformarono in campi di eliminazione, organizzati con maggiore o minore efficienza.

13 Gli autori del genocidio

14 «La banalità del male» I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana. Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso. Quel che ora penso veramente è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso ’sfida’ come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua ‘banalità’. Solo il bene è profondo e può essere radicale”. La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.


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