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1 Monaco, 23 ottobre 2015 VOLUNTARY DISCLOSURE : aspetti operativi del provvedimento di proroga dei termini di adesione La regolarizzazione dei trust e.

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1 1 Monaco, 23 ottobre 2015 VOLUNTARY DISCLOSURE : aspetti operativi del provvedimento di proroga dei termini di adesione La regolarizzazione dei trust e fondazioni, cassette di sicurezza, eredità giacenti all’estero, conti cointestati, le SCI Monegasche Avv. Marco Cerrato

2 2 Trust Trust irrevocabile e discrezionale – residenza estera soggetta a contestazione (es. Trustee italiano o presunzione di residenza)  Il trust è soggetto ad imposta sui redditi italiana e all’obbligo di compilazione del quadro RW per i beni esteri  Il trust aderisce alla VD per i beni esteri e i redditi non dichiarati  Per l’anno 2013 VD anche per il titolare effettivo come definito dalle norme antiriciclaggio italiane (anche per il beneficiario diverso dal titolare effettivo per la quota di patrimonio del trust ad esso riferibile)  Circolare 27/E del 16 luglio 2015 ribadisce presunzione residenza italiana per trust non white list in cui almeno uno dei disponenti ed almeno uno dei beneficiari del trust siano fiscalmente residenti in Italia (art. 73, c. 3 TUIR) Trust interposto/revocabile (residente o non residente in Italia)  Disponente/ beneficiari residenti in Italia sono soggetti ad imposta sui redditi italiana e all’obbligo di compilazione del quadro RW per i beni esteri detenuti dal trust  Disponente/ beneficiari residenti in Italia aderiscono alla VD per i beni esteri e i redditi non dichiarati

3 3 Trust Trust interposti – esempi (Circ. 43/E del 2009 e Circ. 61/E del 2010) – Potere in capo a disponente/beneficiario di far cessare trust in ogni momento; – Potere in capo a disponente di designare se stesso come beneficiario; – Potere in capo a disponente/beneficiario di ingerire nell’amministrazione del trust in modo sostanziale, limitando il potere del trustee; – Potere in capo al disponente di porre termine anticipatamente al trust, designando se stesso e/o altri come beneficiari (cosiddetto “trust a termine”); – Potere in capo a beneficiario di richiedere anticipazioni di capitale dal trustee; – Obbligo in capo al trustee di tener conto delle indicazioni fornite dal disponente in relazione alla gestione del patrimonio e del reddito del trust; – Potere del disponente di modificare nel corso della vita del trust i beneficiari; – Potere del disponente di attribuire redditi e beni del trust o concedere prestiti a soggetti dallo stesso individuati; – Ogni altra ipotesi in cui potere gestionale e dispositivo del trustee risulti limitato o anche solo condizionato dalla volontà del disponente e/o dei beneficiari.

4 4 Cassette sicurezza Cassette di sicurezza estere (circolare 31/E del 28 agosto 2015)  Necessità di apertura con testimoni qualificati (notai, funzionari di banca)  Report confermato da tali soggetti  Conseguenze in caso di apertura senza tali presidi?  Prova rigorosa che eventuali attività ivi detenute sono state depositate in anni non più accertabili  Es. 1 lista accessi con ultimo accesso precedente al 1 gennaio 2010  Es. 2 altra prova che l’attività non poteva essere stata depositata successivamente  No autocertificazione (sia per contenuto sia per momento immissione) Cassette di sicurezza italiane (circolare 30/E del 11 agosto 2015)  Somme già rimpatriate in Italia con immissione in cassetta devono essere depositate presso intermediario finanziario al fine di provare rimpatrio

5 5 Sanzioni in caso di eredi Imposta di successione:  Non rientra nella VD  Riduzione metà del minimo ex art. 7, c. 4 D. Lgs 472/1997?  Decadenza (2 anni dal pagamento dell’imposta principale o 6 anni dal decesso se dichiarazione omessa)  Ravvedimento operoso Imposte sui redditi:  Caso 1: decesso nel 2008  VD eredi per sanare violazioni tributarie proprie  Caso 2: decesso 2012  VD per violazioni tributarie del de cuius e degli eredi  Caso 3: decesso dopo termine presentazione dichiarazione 2013 (dopo 30 settembre 2014)  violazioni solo del de cuius  VD solo per effetti penali riciclaggio?

6 6 Cointestazione e donazione La cointestazione del conto rappresenta una donazione (risposte DRE Lombardia)  effetti su imposta donazione e su obblighi VD (redditi e RW) Anche i redditi di uno dei cointestatari che confluiscono in c/c cointestato sono - pro quota - donazioni agli altri cointestatari salvo prova contraria –Es.: Marito, moglie e figlio hanno c/c cointestato su cui confluiscono rendite di una polizza del marito No donazione quando l’intestazione è fittizia (interposizione) –Es.: Marito intesta alla moglie c/c su cui confluiscono solo i propri redditi e agisce come procuratore (la moglie non opera)  deve essere data prova dell’interposizione  VD per violazioni RW in capo ad entrambi, VD per redditi in capo al marito

7 7 Liberalità indirette Sulle liberalità indirette si applicano le aliquote e le franchigie ordinarie in caso di registrazione volontaria (Circolare 30/E 11 agosto 2015) –Coniuge e parenti in linea retta 4% con franchigia 1 mio € (1,5 per minori e disabili) –Fratelli e sorelle 6% con franchigia € 100.000 –Parenti fino quarto grado e affini 6% senza franchigia –Altri 8% senza franchigia Se dalla VD emergono liberalità indirette non registrate si applica l’aliquota dell’8% per la parte che supera la franchigia ove prevista(Circolare 30/E 11 agosto 2015)

8 8 Immobili esteri - detenzione diretta Regime impositivo italiano  IRPEF con aliquota progressiva (fino al 43%) sui canoni di locazione [riduzione per le spese a forfait del 15% (5% dal 2013) oltre interessi e relative sanzioni]  Imposizione reddituale delle rendite finanziarie sulle attività acquistate con la liquidità derivante dai canoni di locazione accreditati all’estero oltre a interessi e relative sanzioni  Imposta sui valori immobiliari esteri (IVIE): aliquota 0,76% (dal 2012) sul costo storico (o, se l’acquisto non può essere documentato, sul valore di mercato) oltre a interessi e relative sanzioni Obblighi di monitoraggio fiscale  Fino al periodo di imposta 2008 (Unico 2009) obbligo solo se producevano redditi imponibili in Italia (locazione o assoggettati a tassazione nello Stato estero)  Sanzioni sul costo storico o (se l’acquisto non può essere documentato) sul valore di mercato della proprietà immobiliare. Paesi UE SEE valore catastale, in mancanza costo storico e valore mercato  Sanzioni sulle attività finanziarie estere

9 9 Immobili esteri - detenzione indiretta Società interposta Criteri individuati con Circolari 99/E del 2011, 43/E del 2009,10/E del 2015 Localizzata in Stato a fiscalità privilegiata Non soggetta ad obblighi di tenuta delle scritture contabili Schermo societario meramente formale e sostanziale titolarità dei beni al socio (elementi fattuali, analisi case-by-case) VD internazionale effettuata dal socio come nel caso di detenzione diretta Oggetto: immobile (approccio look through) Valore: costo storico, in mancanza valore di mercato (dal 2013 valore IVIE) Imposte sui redditi (su canoni locazione ed eventuali rendite finanziarie su conti esteri di appoggio) come caso di detenzione diretta IVIE

10 10 Immobili esteri - detenzione indiretta Società non interposta esterovestita Criteri individuati con Circolare 27/E del 2015 Criteri art. 5, c. 3, lett. d) o art.73, c. 3 TUIR (localizzazione in Italia sede dell’amministrazione o oggetto sociale per più di 183 giorni) E.g. amministratori identificati nell’atto costitutivo/statuto (ad esempio il gérant di SCI monegasca) ovvero amministratori di fatto residenti fiscalmente in Italia Società di capitali VD nazionale della società Oggetto VD = violazioni reddituali (no RW) Società di persone (es. SCI monegasca) VD internazionale della società (RW) VD internazionale dei soci (solo violazioni reddituali: es. redditi fondiari )

11 11 Immobili esteri - detenzione indiretta Società non interposta esteroresidente VD internazionale del socio oggetto VD = quote/azioni società valore: costo storico (dal 2013 valore IVAFE, patrimonio netto)


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