LA MOTIVAZIONE Psicologia Generale e Psicologia della Personalità

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Giuseppini del Murialdo
Advertisements

In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
Isolamento sociale costrutto multidimensionale
PROBLEMI SOCIALI ED EMOTIVI COLLEGATI ALLA DISLESSIA
Cosa si intende per EMOZIONE?
IL FLOW ovvero Lo stato di Grazia
RIABILITAZIONE PSICONUTRIZIONALE
Significati dell’esperienza lavorativa
IL SISTEMA ORGANIZZATIVO
Gestione delle risorse umane
La percezione delle proprie competenze e il grado di fiducia nelle proprie capacità sono altresì importanti per spiegare le differenze di prestazione.
Motivazione allo studio e successo scolastico
Comportamento conflittuale
Università degli studi di Messina SISSIS – Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per lInsegnamento Secondario prof.ssa Loredana Benedetto.
MOTIVAZIONE PULSIONI, PROCESSI, COMPORTAMENTI ETEROGENEI:
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
TEMI DI PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
Le strategie decisionali
Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
DALLA MOTIVAZIONE ALL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
MOTIVAZIONI E LAVORO SdF – Formatore.
Motivazione al lavoro Locuzione di motivazione al lavoro
Cos è il successo ? Opzione A. E fare tutto bene e presto, consegnare i compiti senza errori, essere preparati nelle interrogazioni Opzione B. E cimentarsi.
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Impulsività e autocontrollo Interventi e tecniche metacognitive
“L’assertività è la capacità del soggetto
teoria delle intelligenze multiple:
La Motivazione ad apprendere: Motivazione intrinseca e concetto di sè Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di.
Counseling motivazionale breve Come aiutare le persone a compiere scelte di salute?
A seconda delle situazioni, le cause possono essere attribuite a:
ALTRUISMO azioni che un individuo può compiere a vantaggio di una o più persone senza aspettarsi alcuna ricompensa esterna concreta MA azione tesa a produrre.
Come raggiungere lo STATO di GRAZIA
DSA E STILE ATTRIBUTIVO
La mia autostima.
DOTT.SSA PAOLA CONTARDI PSICOTERAPEUTA PSICOLOGA DELLO SPORT
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
3 aspetti cruciali del processo di apprendimento
Lo sviluppo delle emozioni
SVILUPPO COGNITIVO E APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA
LA MOTIVAZIONE.
Motivazione Desiderare qualcosa vuol dire essere spinti verso di esso
Scuola Media Statale di Calolziocorte (Lecco)
Labotatorio negozIazione e tecniche di vendita
LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
Le teoriche del nursing
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
Motivazioni e bisogni del bambino
Sono un bambino e ho bisogno di… Roberto Lingua Centro Riabilitazione Ferrero-Alba Associazione Italiana Dislessia Sez. Cuneo.
La self efficacy.
Autovalutazione Alunni classi Prime Settembre 2014 Le strategie di apprendimento Funzione strumentale n. 4 Accoglienza - Autoanalisi - Dispersione Collegio.
Come la motivazione può influenzare
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
DALLA MOTIVAZIONE ALL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE
PSICOLOGIA dell’APPRENDIMENTO
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
AMOS ABILITA’ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI.
MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
La MOTIVAZIONE SCOLASTICA, OVVERO: COSA SPINGE GLI ALUNNI A STUDIARE?
Vicinanza- Distanza Nella presa in carico di un paziente una relazione deve essere onesta dove ci sia STABILITA’, PROFESSIONALITA’, ed una certa DISTANZA.
prof.ssa Giovanna Mirra
= socializzazione+relazione+comunicazione+ sviluppo.
Nello scenario di business che cambia rapidamente, dove risiedono i veri vantaggi? Sono i processi avanzati, le tecnologie innovative, le strategia di.
Come costruire uno staff tecnico per avviarsi verso l’alto livello TORINO 23/06/2012 Massimo Mascioletti.
La didattica metacognitiva. La didattica metacognitiva è caratterizzata da un'attenzione primaria all'insegnamento di processi e strategie cognitive,
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE E SPORTIVE TEORIE E TECNICHE MOTIVAZIONALI NELLO.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
IL CONFLITTO 04/05/2016 Dott.ssa Cecilia Salvatore 1.
Transcript della presentazione:

LA MOTIVAZIONE Psicologia Generale e Psicologia della Personalità Prof.ssa Francesca Pazzaglia

DOMANDE SULLA MOTIVAZIONE 1. Cos’è la motivazione? 2. Come definirla? 3. Ci sono fattori che contribuiscono a aumentare la motivazione? Che cos’è la personalità 4. Sono fattori interni all’individuo o di tipo ambientale?

La Motivazione è una risultante di molteplici componenti motivazioni intrinseche: curiosità epistemica, competenza, autonomia motivazioni estrinseche: utilità, rinforzo, incentivo variabili cognitive: percezione di sé in rapporto al compito variabili affettive/valori: anticipazione di orgoglio o vergogna, porsi delle mete/non essere completamente soddisfatti  come potrei migliorare attribuzioni a successi e fallimenti teorie del sé: intelligenza e personalità Che cos’è la personalità

Definizione di motivazione Una configurazione organizzata di esperienze soggettive di origine intrinseca o estrinseca che consente di spiegare l’inizio la direzione l’intensità la persistenza di un comportamento diretto ad uno scopo. Che cos’è la personalità

configurazione organizzata di esperienze soggettive Cosa significa: configurazione organizzata di esperienze soggettive La motivazione non può essere fatta risalire a un unico fattore. Affermare: “Quell’alunno non è motivato a studiare” è talmente generico da risultare banale. Diverse componenti soggettive (interesse, emozioni, valori, credenze, conoscenze, aspettative) concorrono a formare ciò che chiamiamo “motivazione”.

Non sono evidenziate le differenze fra motivazioni intrinseche MOTIVAZIONE INTRINSECA ESTRINSECA LIMITE: Non sono evidenziate le differenze fra motivazioni intrinseche a) innate (bisogni) b) mediate cognitivamente (obiettivi)

Esperienza di flusso Csikszentmihalyi,1993 Profondo coinvolgimento nella situazione, accompagnata da un’intensa concentrazione, in cui l’attenzione è focalizzata sullo svolgimento del compito, piuttosto che sui possibili risultati.

L’esperienza di flusso si accompagna e porta a: ad un feedback immediato circa l’efficacia delle proprie azioni; ad elevata concentrazione; ad un senso di controllo personale; ad una alterata percezione del tempo Un’esperienza di flusso si può manifestare se la propria abilità è percepita come buona e il compito come adeguatamente difficile.

LA CURIOSITA’ EPISTEMICA Ruolo attivo dell’ambiente Nasce dal BISOGNO DI CONOSCERE Ruolo passivo dell’individuo Ruolo attivo dell’ambiente Solo se l’intensità della stimolazione, o discrepanza dell’informazione, sono di livello medio ci può essere motivazione intrinseca di curiosità. Importanza delle caratteristiche degli stimoli NOVITA’ PROPRIETA’ COLLATIVE (Berlyne) COMPLESSITA’ INCONGRUENZA Limite: non è mantenuta la COSTANZA

Motivazione di effectance Motivazione intrinseca a padroneggiare e controllare l’ambiente e le situazioni e a sentirsi competenti ed efficaci. Presente fin dalla nascita.

MODELLO di HARTER (1978) La motivazione di effectance attiva nel bambino tentativi di padronanza in: AREA COGNITIVA AREA SOCIALE AREA FISICA Se il bambino è sostenuto in questi primi tentativi di padronanza e ottiene rinforzi positivi, svilupperà un sistema di autoricompensa, che renderà sempre meno importante l’approvazione esterna e gli consentirà di sviluppare obiettivi di padronanza. PERCEZIONE DI COMPETENZA CONCETTO DI “SFIDA OTTIMALE” PERCEZIONE DI CONTROLLO MOTIVAZIONE INTERIORIZZATA

Il modello proposto da Harter (1978) MOTIVAZIONE DI EFFECTANCE AUMENTA DIMINUISCE Competenza percepita * Percezione interna di controllo Piacere Mancanza di competenza percepita * Percezione esterna di controllo Ansia nelle situazioni di padronanza Successo Fallimento Interiorizzazione di sistema di autoricompensa obiettivi di padronanza Dipendenza dall’esterno approvazione obiettivi Tentativi di padronanza Cognitiva Sociale Fisica Il bisogno di approvazione esterna persiste o aumenta con lo sviluppo Il bisogno di approvazione esterna diminuisce con lo sviluppo Rinforzo positivo o approvazione di tentativi indipendenti di padronanza * Modellamento dell’approvazione Mancanza di rinforzo per la dipendenza Mancanza di rinforzo e/o disapprovazione dei tentativi di padronanza * Modellamento della disapprovazione Rinforzo della dipendenza RISULTATI POSITIVI RISULTATI NEGATIVI Il modello proposto da Harter (1978)

TEORIA DELL’AUTODETERMINAZIONE (Deci e Ryan, 1985) L’auto determinazione consiste nella libera scelta, svincolata da bisogni o forze esterne, di condurre un’azione. L’ambiente sociale può promuovere l’autodeterminazione quando consente di soddisfare: COMPETENZA RELAZIONE AUTONOMIA

La teoria del rinforzo Il rinforzo è quello stimolo capace di aumentare la frequenza di un determinato comportamento.

Un buon rinforzo dovrebbe essere: CREDIBILE Non contraddetto da prestazioni inadeguate CONTINGENTE Vicino temporalmente al comportamento da rinforzare SPECIFICO Relativo ad un ben determinato comportamento I rinforzi con tali caratteristiche sono più efficaci perché maggiormente compresi, più memorabili e di maggiore impatto emotivo.

Tipologie di rinforzo INFORMATIVO informa su come si sta procedendo e sulla qualità della prestazione VICARIANTE Non è dato al soggetto, ma ad altri CONTROLLANTE Appare come una forma di coercizione esterna, che indirizza il comportamento

IL RINFORZO E’ SEMPRE EFFICACE? No

Limiti della motivazione estrinseca (Lepper e al. 1973; 1975) TEORIA DELL’IPERGIUSTIFICAZIONE: L’introduzione di un premio (rinforzo positivo) produce un calo della motivazione non appena l’aspettativa del premio viene a mancare {Prospettiva dicotomica: motiv. estrinseca vs motiv. intrinseca} TEORIA DEGLI SCRIPT: SCRIPT: schemi conoscitivi, che rappresentano conoscenze specifiche e organizzate sul come fare determinate cose. Anche ricevere il premio viene inserito nello script. La sua eventuale assenza porterebbe ad essere riluttanti nel cominciare lo script TEORIA DELL’AUTODETERMINAZIONE: (Deci e Ryan, 1985) Il rinforzo è demotivante se vissuto come controllante, perché lede il bisogno di autonomia. Non è demotivante se considerato informativo.

La teoria di Atkinson La motivazione alla riuscita: misurare le proprie abilità attraverso il raggiungimento di successi in attività valutate come importanti. La motivazione alla riuscita dipende da due tendenze motivazionali contrapposte e indipendenti:

tendenza ad evitare il fallimento tendenza al successo scelta di compiti un po’ più difficili di quelli che si sanno già fare ricerca di adeguate strategie di studio fiducia nella riuscita soddisfazione e aumento del desiderio di imparare tendenza ad evitare il fallimento scelta di compiti molto facili o troppo difficili confusione relativa alla scelta delle strategie ansia e sentimenti di incapacità paura del fallimento ed evitamento

La motivazione si può calcolare in base ai seguenti tre fattori: M: fattore individuale (personalità) P: fattore cognitivo (probabilità di successo) I: fattore emotivo (emozione prevista) La tendenza al successo (TS) equivale a: TS = Ms x Ps x Is La tendenza ad evitare il fallimento (EF) equivale a: EF = Mf x Pf x If Motivazione complessiva (M): M = TS + EF

Modello di ATKINSON

Atkinson: stili di motivazione La tendenza al successo e all’ evitamento del fallimento sono presenti, in misura diversa, in ogni individuo.

Incrociandosi fra loro danno origine a quattro tipologie di persone: 1.Over-strivers alta tendenza al successo alta tendenza ad evitare il fallimento 2. Success-oriented alta tendenza al successo bassa tendenza ad evitare il fallimento 3.Failure-avoiders bassa tendenza al successo alta tendenza ad evitare il fallimento 4.Failure-acceptors bassa tendenza al successo bassa tendenza ad evitare il fallimento

La teoria attributiva ATTRIBUZIONI Interpretazioni spontanee sulle cause degli eventi.

Modello di Weiner Le attribuzioni possono essere distinte in base alle seguenti dimensioni: Locus of control cause interne vs. cause esterne Stabilità cause stabili nel tempo e nelle diverse situazioni vs. instabili Controllabilità cause controllabili o meno dal soggetto

PERCHE’ QUESTA CLASSIFICAZIONE è IMPORTANTE? CORRELA CON IL SUCCESSO NELLO STUDIO. OFFRE MODELLI INTERPRETATIVI PER TRATTARE CASI CON DIFFICOLTA’

Confronto tra attribuzioni e motivazione al successo Atkinson: la motivazione al successo è l’effetto di un’emozione anticipata di orgoglio. Weiner: la motivazione al successo è una disposizione cognitiva, non affettiva. La MaS si caratterizza per l’attribuzione dei successi ad una combinazione di impegno e abilità e l’attribuzione dell’insuccesso alla mancanza di impegno.

MOTIVAZIONE E TEORIE DEL SE’ MODELLI MOTIVAZIONALI C. Dweck MODELLI MOTIVAZIONALI pattern comportamentali significativi Orientamento alla padronanza (mastery) Orientamento all’impotenza (helpless)

OBIETTIVI Gli obiettivi che gli individui perseguono creano la struttura dentro la quale essi interpretano e reagiscono agli eventi. Padronanza: in cui gli individui sono interessati ad accrescere le loro competenze Prestazione in cui gli individui sono interessati ad ottenere giudizi favorevoli sulla loro competenza

Prova a definire la tua idea di intelligenza

Un ragazzo che si impegna poco e riesce bene è molto intelligente Un ragazzo che si impegna poco e riesce bene è molto intelligente? Perché?

E’ possibile aumentare la propria intelligenza?

TEORIE DELL’INTELLIGENZA Gli obiettivi che gli individui perseguono dipendono dalle teorie implicite sull’intelligenza Teoria incrementale: : l’intelligenza si modifica e migliora con l’applicazione e l’esperienza Teoria entitaria: l’intelligenza è un tratto stabile, una potenzialità data alla nascita e non modificabile

TEORIE DELL’INTELLIGENZA E OBIETTIVI Teoria incrementale: : obiettivi di padronanza mirati a accrescere l’intelligenza Teoria entitaria: obiettivi di prestazione atti a documentare l’intelligenza

TEORIE DELL’INTELLIGENZA E STILI ATTRIBUTIVI Teoria incrementale: : attribuzione all’impegno Teoria entitaria: attribuzione all’abilità

Costrutto di autoefficacia Bandura (1987) Aspettative relative al controllo e alla probabilità di successo espresse prima di eseguire una determinata azione

IMPORTANZA DEL SENSO DI AUTOEFFICACIA EMOZIONI PENSIERO. AZIONI