Regni romano-barbarici
Un limes Il punto di partenza è chiaro: da un lato c’è la romanitas, la civiltà romana, l’Impero, il diritto, la cultura scritta; dall’altro c’è la barbaries, l’inciviltà, la vita seminomade, gli uomini dall’aspetto bestiale. [naturalmente questo è il punto di vista dei romani] Indicare sulla carta d’Europa dove si trovava il limes danubio-renano.
L’attitudine difensiva dell’impero bizantino
In realtà le due realtà erano molto meno omogenee al loro interno di quanto si pensi L’Impero conosceva divisioni politiche (le guerre civili), divisioni tra centro e periferia (popoli sottomessi nell’africa settentrionale, popolazioni celtiche in Gallia), divisioni economiche (tra est ed ovest del mediterraneo*) Anche le tribù oltre il limes erano insiemi quanto mai variabili E’ assolutamente necessario proiettare una bella cartina del Mediterraneo e dell’Europa occidentale. * l’imperatore Costantino aveva creato una seconda Roma a Bisanzio - Costantinopoli
In ogni caso era da 140 anni che Roma aveva paura Nel 271 l’imperatore Aureliano viene sconfitto a Piacenza da gruppi di jutungi, come reazione, fa erigere le mura aureliane Nel 378 l’imperatore Valente viene sconfitto ed ucciso in battaglia ad Adrianopoli dai Goti.
Inizio del V secolo: la situazione precipita 401 davanti alle minacce dei goti, Onorio trasferisce la capitale da Milano a Ravenna. 403: Stilicone, generale romano di origine vandala, imparentato con la famiglia imperiale, sconfigge Alarico a Verona e a Pollenzo sul Tanaro. 406: nuova incursione dei goti, sconfitti a Fiesole Nello stesso anno lungo il corso del Reno, entrano nei confini dell’Impero: Franchi, Vandali, Svevi, Burgundi, Alamanni.
Movimenti di popolazioni attorno al 400 circa
408 Stilicone è messo a morte 410, il 24 agosto Alarico saccheggia Roma (muore lo stesso anno a Cosenza) Il nuovo re Ataulfo, sposa Galla Placidia e trasferisce i goti nella Gallia meridionale come federati dell’Impero Alla morte di Ataulfo Galla Placidia rientra a Ravenna e sposa il generale Costanzo (da cui ha un figlio, Valentiniano). 429 i Vandali iniziano la conquista della provincia d’Africa (l’anno successivo prendono Cartagine e Ippona)
452 Attila, re degli Unni, è fermato sul Mincio da una delegazione romana (di cui fa parte il papa Leone I) 455 Genserico, re dei Vandali, conduce dal mare il secondo sacco di Roma. 455 Valentiniano III (figlio di Galla Placidia) viene ucciso. 476 Oreste fa eleggere suo figlio Romolo come imperatore, ma dopo pochi mesi questi è deposto da Odoacre, che rinvia le insegne imperiali a Zenone, imperatore d’Oriente.
Prove di convivenza Le diverse formazioni statuali che si installarono sul territorio dell’Impero romano d’Occidente, erano realtà multietniche Visigoti (Spagna) Burgundi (Francia) Vandali (Africa) Franchi (Francia) Ostrogoti (Italia)
Regni romano-barbarici
Contrapposizione I Vandali giunsero in Africa nel 428 e nel 430 conquistarono Cartagine e Ippona Applicarono una politica di netta contrapposizione alle élites dirigenti latine: ne espropriarono tutti i beni e li esclusero dalla gestione della cosa pubblica
Separazione consensuale I Burgundi, guidati da re Gundobrado, si stanziarono lungo la valle del Rodano. Furono forse i primi popoli germanici a mettere per scritto le loro consuetudini giuridiche (lex Burgundiorum) I popoli latini conservavano il diritto romano
I Visigoti Dopo essersi stanziati nella Francia meridionale, vennero di qui cacciati dai Franchi (battaglia di Voullié 507 d.C.) In Spagna, con capitale a Toledo, diedero vita ad uno dei più importanti regni romano-barbarici.
Assimilazione interessata I Franchi non erano diventati Ariani; la leggenda vuole che nel 496, dopo una decisiva battaglia a Tolbiacum, in Alsazia, contro gli Alamanni, il re Clodoveo si sarebbe fatto battezzare dal cattolico S. Remigio, a Reims. In realtà con questa scelta il re si ingraziava le classi dirigenti gallo romane (di fede cattolica) nel momento in cui si apprestava a conquistarne il Paese.
Equilibrio precario In Italia gli Ostrogoti, con il re Teoderico, riuscirono per un certo tempo a conservare un certo equilibrio pur nella divisione tra i due popoli: I goti ricevettero la terza parte (hospitalitas) delle terre; portavano le armi; erano giudicati secondo il diritto consuetudinario; erano ariani I latini restarono responsabili dell’ammini-strazione pubblica; non potevano avere armi; erano giudicati secondo il diritto romano; erano cattolici
Teoderico Il re dei Goti era cresciuto a Costantinopoli, dove era vissuto come ostaggio. Fu inviato in Italia dall’imperatore Zenone (488), allarmato dalla politica autonomistica e forse espansionistica di Odoacre Impiantò un governo di collaborazione con il senato di Roma (493), in particolare: Liberio, presiedette alla distribuzione delle terre Boezio Simmaco Cassiodoro occupò tutte le maggiori cariche ammi-nistrative Stabilì alleanze matrimoniali con tutti i regni romano barbarici (soprattutto con i visigoti, scegliendo un principe visigoto come marito della figlia, Amalasunta)
L’importanza di Roma Teoderico risedette tra Ravenna, Verona e Pavia, ma ebbe speciale attenzione verso Roma Nell’anno 500 giunse nella città e si comportò da vero princeps. Quando dovette chiedere la cittadinanza romana per il genero, si rivolse all’imperatore Giustino.
Gli ultimi anni di regno A Costantinopoli cambia la politica (cioè la teologia): Giustiniano comincia a perseguitare gli ariani Teoderico invia il papa Giovanni I come ambasciatore a Costantinopoli Al suo ritorno, lo imprigiona (pochi giorni dopo muore); negli stessi anni vegono messi a morte: Simmaco Boezio
La sacralizzazione del potere regio La sacralizzazione altomedievale del potere regio, è un elemento costitutivo della creazione del «consenso» e del prestigio, del carisma del quale godrà Carlomagno, in aggiunta alle sue doti personali Prima esperienza della «saldatura» ideale fra altare e trono, tra episcopato «nazionale» e tradizione della regalità barbarica: nella Spagna visigotica (re Wamba) La tradizione franca recupera e trasforma questi schemi: Clodoveo era stato celebrato al momento della conversione (496) con la fraseologia bizantina (l’unica tradizione regia al momento disponibile «sul mercato»), ma poi la tradizione merovingia elabora altri elementi della sacralità regia (Gontrano, re santo, nel secolo VI)
Pretesa esclusiva dei vescovi di Reims di procedere all'unzione sacra , Tutto questo farà parte strutturalmente della «tradizione» regia francese, anche quando dall’impero si passerà al regno di Francia. Esempio: l’incoronazione di Ludovico il Pio (a Reims , che resterà tradizionalmente la sede della «sacre du roi», l’incoronazione regia) nell’anno 816: unzione liturgica e incoronazione con corona d'oro L'olio usato da san Remigio per battezzare Clodoveo è identificato con l'olio usato per ungere Ludovico Pretesa esclusiva dei vescovi di Reims di procedere all'unzione sacra
. Nella tradizione successiva: a partire dall’XI sec. il miracolo delle scrofole (guarigione prodotta dal tocco del re in quanto re, non dalla santità morale del re). Cfr. M. Bloch, I re taumaturghi (pubblicato in Francia negli anni 20 del 900, edito in Italia negli anni 50) Nella tradizione successiva, San Luigi IX re (cfr. la biografia di J. Le Goff). Luigi IX vive nei decenni centrali del Duecento
, Sin dall'inizio la funzione della chiesa e in particolare della gerarchia ecclesiastica oltrepassa la mera organizzazione di un culto In particolare nella Gallia dei Franchi e nella Spagna dei Visigoti, il principe o re è contemporaneamente 1) . vertice di un ordinamento pubblico parallelo a quello religioso, e anche 2) tutore dell'ortodossia e della disciplina ecclesiastica e centro di coordinamento dei vescovi perché i vescovi nelle città hanno assunto responsabilità sociali e politiche.