PERCEPIRE GLI ALTRI Formazione di Impressioni

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Transcript della presentazione:

PERCEPIRE GLI ALTRI Formazione di Impressioni 2. Utilizzo di schemi ed euristiche 3. Attribuzione Causale Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Attribuzione Causale Prima di introdurci al tema … un piccolo esercizio … per ripensare al nostro modo di intendere , vedere e vivere la nostra quotidianità Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 2

Attribuzione Causale Pensa e descrivi un evento che ti è accaduto ultimamente e in cui hai avuto successo ( descrivi l’evento e che cosa ti sei detto/a o che hai condiviso in quella occasione) _________________________________________________________________ Pensa e descrivi un evento che ti è accaduto ultimamente e in cui hai avuto insuccesso ( descrivi l’evento e che cosa ti sei detto/a o che hai condiviso in quella occasione) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 3

Attribuzione Causale TEST LOT – R Affermazioni in base a cui esprimere il grado di accordo o di disaccordo 1 Nei momenti di incertezza , di solito mi aspetto il meglio 2 3 4 5 Mi è facile rilassarmi Se è probabile che qualcosa mi vada male , mi andrà male di sicuro Sono sempre ottimista sul mio futuro Per me è importante tenermi occupato 6 Mi è difficile credere che le cose possano andare a mio favore 7 Difficilmente mi capita di provare malessere 8 Quasi mai non mi aspetto che le cose vadano bene 9 Sto molto bene con i miei amici 10 In generale sono convinto che mi capitino più cose buone che cattive Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 4

OTTIMISMO L’ ottimismo si può definire come “ uno stato d’animo positivo e come la disposizione generale ad attendersi dall’ambiente fisico e sociale qualcosa di gradevole che sia motivo di piacere e fonte di vantaggio per se stessi” (Tiger 1979) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

OTTIMISMO Dall’impotenza appresa allo stile esplicativo Seligman : studiando la depressione scopre che vi era un legame con il concetto di impotenza appresa Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Stili esplicativi: Come pensi così stai Gli stili esplicativi che ognuno di noi applica nell’interpretare gli eventi quotidiani della nostra vita sono fondamentali per orientare il nostro stato d’animo verso l’ottimismo o il pessimismo. Nello specifico lo stile esplicativo è caratterizzato da tre dimensioni cruciali: Temporaneità/Permanenza. Pervasività Personalizzazione Rispetto a queste tre dimensioni gli ottimisti e i pessimisti si collocano su posizioni diametralmente opposte, come brevemente riportato nelle seguenti tabelle relative allo stile esplicativo: Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Stili esplicativi: come pensi così stai Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Attribuzione Causale TEST LOT – R Affermazioni in base a cui esprimere il grado di accordo o di disaccordo 1 Nei momenti di incertezza , di solito mi aspetto il meglio 2 3 4 5 Mi è facile rilassarmi Se è probabile che qualcosa mi vada male , mi andrà male di sicuro Sono sempre ottimista sul mio futuro Per me è importante tenermi occupato 6 Mi è difficile credere che le cose possano andare a mio favore 7 Difficilmente mi capita di provare malessere 8 Quasi mai mi aspetto che le cose vadano bene 9 Sto molto bene con i miei amici 10 In generale sono convinto che mi capitino più cose buone che cattive Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 9

Misurare l’ottimismo: il TEST LOT – R ( Life Orientation Test di Scheier Carver , 1985 ) IL test LOT – R misura l’ottimismo disposizionale delle persone ed ha come fondamento teorico il modello di Carver e Scheier che fa riferimento al valore delle aspettative . Secondo questo modello i soggetti perseverano nell’impegno per conseguire i loro obiettivi superando anche le difficoltà , finché le loro aspettative per il raggiungimento del successo sono sostanzialmente favorevoli ; per contro , è più probabile che desistano e abbandonino il campo quando i dubbi sull’ottenimento del successo diventano molto forti . Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Norme di standardizzazione e valutazione Misurare l’ottimismo: il TEST LOT – R ( Life Orientation Test di Scheier Carver , 1985 ) Norme di standardizzazione e valutazione Punteggio Grezzo Centile Totale Maschi Femmine 15 10 16 14 18 20 19 30 21 40 22 50 23 60 70 24 80 26 90 27 Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Il LOT – R consente una misurazione precisa e Misurare l’ottimismo: il TEST LOT – R ( Life Orientation Test di Scheier Carver , 1985 ) Il LOT – R consente una misurazione precisa e valida dell’ottimismo e del pessimismo considerati come due aspetti della stessa dimensione ( concezione bipolare) Elevato grado di attendibilità e forte coerenza interna : alpha di Cronbach 0.82 Stabilità nel tempo del test (test – retest con intervallo di 28 mesi ) = correlazione 0.79 Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Attribuzione Causale Nel processo di formazione di impressione siamo altresì interessati a cogliere le cause, le determinanti di un comportamento Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 13

Attribuzione Causale ci sono spiegazioni di un certo comportamento che rimandano : a caratteristiche personali delle persone coinvolte, ritenendole quindi responsabili dell’accaduto; altre che rimandano alle caratteristiche della situazione, diminuendo la responsabilità delle persone implicate. Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 14

Attribuzione Causale Pertanto parliamo di : Cause disposizionali ( caratteristiche interne all’attore ) Cause situazionali (esterne all’attore e che rimandano al contesto in cui l’azione si è svolta) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 15

Attribuzione Causale Jones & Davis (1965) Quando ricorriamo ad attribuzioni disposizionali e quando ricorriamo ad attribuzioni situazionali? Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Teoria della covariazione Kelley (1967) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 16

Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Per verificare se un’attribuzione è dovuta a cause disposizionali o situazionali bisogna prendere in considerazione i seguenti parametri : Volontarietà dell’azione Effetti non comuni Desiderabilità sociale Aspettative Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 17

Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Volontarietà : il comportamento è espressione di volontà o conseguenza di pressioni esterne? - un’azione involontaria non può dipendere da caratteristiche interne dell’attore per definizione- Scelgo di iscrivermi all’Università di Modena piuttosto che di Trieste E’ un atto libero? Non ci sono state delle pressioni dei miei … genitori …?  probabilmente interna Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 18

Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Effetti non comuni : tra le opzioni comportamentali, quali sono gli aspetti che le differenziano? le differenze tra due opzioni, non le somiglianze, permettono di capire le motivazioni di una scelta – Le due università non differiscono sul piano organizzativo  confermo atteggiamento interno Quella di Modena ha tasse meno salate  disconfermo atteggiamento interno Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 19

Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Desiderabilità sociale : il comportamento scelto è tale perché approvato dagli altri? I comportamenti che violano le norme di desiderabilità sociale sono considerati come maggiormente determinati da cause interne ( l’atteggiamento di compiacimento non dice nulla di chi abbiamo di fronte ) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 20

Ciò che conferma un aspettativa è poco diagnostico Teoria dell’inferenza corrispondente Jones & Davis (1965) Aspettative = il comportamento scelto è tale perché guidato dal ruolo Ciò che conferma un aspettativa è poco diagnostico Sergente aiuta un tenente  determinato dal ruolo = situazionale Colonnello aiuta un tenente  non determinato dal ruolo ma dalla personalità = disposizionale Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 21

Teoria della covariazione Kelley (1967) Gli individui valutano ogni comportamento secondo tre diverse dimensioni per definire le cause che lo hanno prodotto: la distintività (è un comportamento comune, o straordinario?), la coerenza (quante altre volte si è manifestato quel comportamento?) ed il consenso (quanti altri comportamenti simili possiamo trovare?), Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 22

Teoria della covariazione Kelley (1967) Ognuna delle variabili può avere valori alti o bassi; da ogni possibile combinazione tra alti e bassi livelli di queste tre dimensioni nascono attribuzioni differenti, che possono coinvolgere principalmente le caratteristiche interne della persona o la situazione. Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 23

MODELLO COVARIAZIONE di KELLEY Teoria della covariazione Kelley (1967) MODELLO COVARIAZIONE di KELLEY ALTA DISTINTIVITA’ BASSA DISTINTIVITA’ ALTA COERENZA BASSA COERENZA BASSA COERENZA ALTO CONS BASSO CONS Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 24

Teoria della covariazione Kelley (1967) Marco ha scelto di mangiare all’osteria ‘ da Giulia’ Distintività: Marco è sempre soddisfatto di ogni ristorante, oppure Marco non è uno dai gusti facili ma quell’ osteria lo ha soddisfatto? Coerenza: quando Marco va in quell’osteria ne esce sempre soddisfatto? Consenso : quante altre persone avrebbero compiuto quella scelta? Quante altre persone sono rimaste soddisfatte dopo aver mangiato lì? Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 25

 Attribuzione più probabile: INTERNA Teoria della covariazione Kelley (1967) Marco ha scelto di mangiare all’osteria ‘’da Giulia’ Consenso basso : nessuno mangia bene in quel ristorante Distintività bassa : Marco è sempre soddisfatto di ogni ristorante Coerenza elevata: Marco esce sempre soddisfatto da quell’osteria  Attribuzione più probabile: INTERNA Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 26

 Attribuzione più probabile: ESTERNA Teoria della covariazione Kelley (1967) Marco ha scelto di mangiare all’osteria ‘’da Giulia’ Consenso elevato: tutti mangiano bene in quel ristorante Distintività elevata: Marco non è facilmente soddisfatto quando mangia al ristorante Coerenza elevata: Marco esce sempre soddisfatto da quell’osteria  Attribuzione più probabile: ESTERNA Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 27

Teoria della covariazione Kelley (1967) Il modello di Kelley suppone che le persone abbiano a disposizione tutte le informazioni necessarie per valutare l’evento sulle tre dimensioni Non sempre però le persone dispongono di tali informazioni (per es. non abbiamo sempre informazioni circa il consenso ) Per questo motivo diamo pesi diversi alle tre dimensioni: i nostri giudizi sono sopratutto basati sulla coerenza, poi sulla distintività ed infine sul consenso Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 28

I modelli precedenti hanno indicato quali informazioni debbano essere considerate nel processo attribuzionale e come debbano essere utilizzate Il modello di Weiner (1986)  si occupa invece delle conseguenze a cui porta un certo stile attribuzionale Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni

Analisi di come un individuo gestisce il successo o il fallimento Modello di Weiner Analisi di come un individuo gestisce il successo o il fallimento Tre sono le dimensioni d’analisi Locus dell’attribuzione (interno vs. esterno) Stabilità dei fattori coinvolti (stabili vs. transitori) Controllabilità dei fattori da parte della persona coinvolta (controllabile vs. incontrollabile) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 30

Modello di Weiner CAUSE INTERNE ESTERNE STABILI INSTABILI CONTROLLABILE A B E F NON CONTROLLABILE C D G H Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 31

Il modello di Weiner Valuta le conseguenze a cui può portare il compiere particolari inferenze rispetto alle situazioni di successo o fallimento LOCUS Interna Esterna STABILITA’ Stabile Instabile Controllabile Sforzo abituale Sforzo eccezionale Supporto esterno Aiuto Incontrollabile Abilità Umore momentaneo Caratteristiche del compito Fortuna CONTROLLABILITA’ Aumenta La fiducia Diminuisce la fiducia

Analisi di come un individuo gestisce il successo o il fallimento Modello di Weiner Analisi di come un individuo gestisce il successo o il fallimento Es. Ho vinto il concorso per una borsa di studio : - Locus: interno (molti esami con trenta e lode in pochissimo tempo) - Stabilità: stabile (costanza nello studio per avere una media elevata) - Controllabilità: elevata (dipende da me se sono assiduo nello studio) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 33

Modello di Weiner Applicazione del modello di Weiner a persone con bassa autostima (immagine di sé abbastanza negativa) -Sistematica spiegazione dei propri successi in termini di cause esterne, transitorie e non controllabili - Sistematica spiegazione dei propri insuccessi in termini di cause interne, stabili e controllabili Il sistema attribuzionale alimenta e giustifica (funzionale) l’immagine di sé negativa Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 34

Modello di Weiner Brockner & Guare (1983) Somministrazione di una scala di autostima Divisione del campione in individui ad Alta vs Bassa Autostima Somministrazione a tutti i partecipanti di un compito (che non era risolvibile ) Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 35

Modello di Weiner Brockner & Guare (1983) Al termine del compito, gli sperimentatori intervenivano dicendo : ad una parte dei soggetti ( G1 ) che il compito era semplice e che quindi il fallimento era dovuto alle scarse capacità del partecipante ( attribuzione interna ) ad altri ( G2 )veniva detto che il compito era difficile e il fallimento era dovuto alla difficoltà del compito ( attribuzione esterna ) - ad un terzo gruppo (G3 ) non veniva detto nulla circa il compito  condizione di controllo. Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 36

Modello di Weiner Risultati : In seguito tutti i partecipanti dovevano svolgere una seconda prova, molto più facile della precedente, l’elemento di interesse riguarda il livello di prestazione in questo compito: * da un lato i partecipanti con un elevato livello di autostima non venivano particolarmente influenzati dal feedback ricevuto circa le probabili cause del fallimento del compito precedente, * dall’altro i partecipanti con un basso livello di autostima risultavano essere molto sensibili al tipo di feedback. Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 37

Modello di Weiner Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 38

Modello di Weiner Non sono solo le nostre capacità in assoluto a determinare le nostre prestazioni Ma il modo che ci percepiamo in relazione alle nostre capacità Le modalità con cui interpretiamo i nostri successi insuccessi attuali alla luce della nostra storia passata Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 39

Errore fondamentale di attribuzione Esistenza di una asimmetria tra il ricorso a spiegazioni di tipo disposizionale e situazionale Tendenza sistematica a sottostimare la misura in cui i comportamenti vengono plasmati da fattori situazionali e a sovrastimare la misura in cui i comportamenti vengono dettati da caratteristiche disposizionali Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 40

Errore fondamentale di attribuzione Ross, Amabile & Steinmetz (1977) hanno verificato la tendenza a sottovalutare l’influenza del contesto attraverso la simulazione di un gioco a quiz A caso, venivano scelti 1Partecipante = ruolo dell’intervistatore 1Partecipante = ruolo del partecipante Diversi Partecipanti = ruolo degli spettatori Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 41

Errore fondamentale di attribuzione Il presentatore, da una lista di 100 domande, doveva recuperare quelle 10 e porle al partecipante Era l’intervistatore a decidere quali domande porre In media il concorrente rispondeva correttamente a 4/10 Tutti i partecipanti coinvolti dovevano formulare un giudizio sul presunto grado di conoscenza generale del presentatore e del concorrente Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni 42

Errore fondamentale di attribuzione Risultati : L’intervistatore è consapevole del ruolo privilegiato in cui si trova e dà giudizi molto simili su se stesso e sul concorrente. Al contrario, sia il concorrente che il pubblico non tengono conto del fatto che l’intervistatore poteva scegliere le domande a suo piacimento e quindi, porre domande di cui conosceva la risposta. Questa sottovalutazione delle influenze situazionali li portava ad esagerare il grado di conoscenza generale posseduta dall’intervistatore, ritenendolo una persona di grande cultura. Con ogni probabilità, se l’intervistatore e il concorrente avessero invertito i loro ruoli, si sarebbero ribaltati anche i giudizi. Corso di Psicologia Dinamica : Le relazioni in gruppo – Dott. Daniele Bisagni