Il rischio biologico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs
Advertisements

GMP e HACCP nei ristoranti delle scuole
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
Rischio da agenti biologici
Prevenzione e Sicurezza in Laboratorio
La trasmissione delle infezioni.
RISCHIO BIOLOGICO Probabilità di sviluppare una malattia infettiva in seguito al contatto con agenti biologici.
Le Infezioni Ospedaliere
INFEZIONE OSPEDALIERA
…..., l’Assessore regionale alla Sanità e Servizi Sociali, con propria nota del 26/3/1998, prot. n /1997, ha istituito presso il Servizio Igiene.
LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI SANITARI RISPETTO AL RISCHIO BIOLOGICO
PROFILASSI DELL'ENDOCARDITE INFETTIVA
SETTORE DISPOSITIVI MEDICI Via. G. Giardino, 4 - MILANO –
DI AUTOAPPRENDIMENTO GUIDATO PER IL RISCHIO BIOLOGICO
Corso di formazione RRLLS
Herpes Genitalis Che cosa è?
Le infezioni delle vie urinarie
MODULO 1 UNITA’ 1.2 IGIENE PROFESSIONALE.
Rischio Microbiologico
Norme per la manipolazione
1a parte.
Contenimento del rischio di contaminazione biologica
Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari
Rischio biologico Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari.
RISCHIO BIOLOGICO TITOLO X DL N.81
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
I RISCHI PROFESSIONALI DELL’INFERMIERE
Procedure tecniche e operative
Tecniche di lavaggio delle mani pre-operatoria, inserimento dei guanti e dei camici sterili
Rischio chimico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
Decreto Legislativo n. 81/2008
RISCHIO BIOLOGICO.
COPYRIGHT 2013.
LA SALMONELLA  I batteri del genere Salmonella appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae. Prendono il loro nome dal patologo veterinario Daniel.
Dispositivi di Protezione Individuale DPI
LA SICUREZZA NEL LABORATORIO di MICOBATTERIOLOGIA
Epidemiologia delle malattie infettive
IGIENE DELLE MANI.
R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione )
Il rischio biologico.
Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle.
COME DI EVITANO ? PULIRE SEPARARE CUOCERE CONSERVARE.
TECNICO DELLA PREVENZIONE
Operatore Socio Sanitario
INFEZIONI OCCUPAZIONALI
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI NELLA AUSL DI RIETI
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
Laboratorio Analisi e Sviluppo “FORMAZIONE SOCCORRITORI”
Rischio biologico RISCHIO BIOLOGICO Definizione Attività a rischio
SICUREZZA NELLE SCUOLE Prof. Antonacci Ernesto Dirigente Provinciale Sindacato S.A.B. scuola.
ACCESSO AL LABORATORIO
Un volontario informato: igiene e prevenzione della malattia
MALATTIE INFETTIVE Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana
COMPETENZE DA ACQUISIRE CONOSCERE IL SIGNIFICATO DI AGENTE BIOLOGICO E LE PERICOLOSITà CHE COMPORTA CONOSCERE LA CLASSIFICAZIONE DEI MICRORGANISMI IDENTIFICARE.
TITOLO VIII D.L.VO 626/94 AGENTI BIOLOGICI. DEFINIZIONE DI RISCHIO BIOLOGICO Nel D.Lvo 626/1994 il legislatore ha classificato i diversi agenti biologici.
Il laboratorio di MICROBIOLOGIA
Il laboratorio di CHIMICA
Norme di comportamento in laboratorio
Igiene nella ristorazione
Corso di formazione all’Esame di Stato Professione Biologo
Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive
EMERGENZE DI CARATTERE SANITARIO esempio SARS Presentazione di Pierluigi Nicoletti al Corso di Perfezionamento.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Igiene ambientale e personale Punti essenziali per la Sicurezza Alimentare nelle sagre e nelle feste campestri.
Malattia da Virus EBOLA LINEE GUIDA GENERALI Per utilizzo in sicurezza dei Dispositivi di protezione individuale nella gestione dei casi sospetti o probabili.
RISCHIO BIOLOGICO. Il RISCHIO BIOLOGICO rappresenta la possibilità di A MMALARSI in conseguenza.
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11 ai sensi dell' ART.37 COMMA 2 D.Lgs 81/08.
Sicurezza nei laboratori di
Transcript della presentazione:

Il rischio biologico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta

Il rischio biologico Per rischio biologico s’intende quello di contrarre una malattia infettiva, ossia una forma morbosa, determinata da un agente biologico capace di penetrare, moltiplicarsi e produrre effetti dannosi in un organismo vivente, e che successivamente è in grado di allontanarsi da esso e di penetrare in altri organismi. Il personale che opera nei laboratori è esposto a questo particolare rischio occupazionale.

Il punto di partenza per un accurato programma di biosicurezza è rappresentato dalla conoscenza del rischio. Le principali linee guida per la valutazione del rischio comprendono la conoscenza di: - patogenicità dell’agente infettante; - modalità di trasmissione; - fattori di rischio; - sorgenti e vie di infezione.

Le strategie per la prevenzione e la gestione delle infezioni sono basate sul contenimento degli agenti infettanti mediante: - la loro separazione fisica dall’ambiente e dagli operatori; - l’ informazione del personale circa i rischi occupazionali; - la disponibilità di un programma di educazione sanitaria. Il rispetto delle linee guida fornite dal decreto legislativo 626/94 e i continui aggiornamenti riducono fortemente il rischio di una esposizione occupazionale agli agenti infettanti manipolati nei luoghi di lavoro

Attenzione: Lavorare con microrganismi, siano essi agenti patogeni o geneticamente modificati,costituisce un potenziale rischio. E’ stato dimostrato che il 21% dei casi documentati nel mondo di infezioni occupazionali da HIV si è manifestata tra personale di laboratorio !!!

Le principali vie di trasmissione - inoculazione percutanea o permucosa; - inalazione; - ingestione;

Le principali vie di trasmissione

Pericolosità di un agente biologico devono essere considerate le seguenti caratteristiche: - l’infettività, intesa come la capacità di un microrganismo di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite; - la patogenicità: capacità di un microrganismo di produrre malattia in seguito all’infezione; - la trasmissibilità: capacità di un microrganismo di essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno suscettibile; - la neutralizzabilità: disponibilità di efficaci misure profilattiche o terapeutiche.

I guanti L’uso dei guanti è importante in quanto riduce il rischio di trasmissione dell’infezione da un soggetto all’altro e da oggetti e strumenti contaminati alle persone. I guanti non sostituiscono la necessità di lavarsi le mani, in quanto possono presentare dei microfori, oppure perché le mani si possono contaminare durante la rimozione dei guanti stessi.

Indicazioni generali - eliminare i guanti usati nei contenitori per rifiuti speciali; - non lavare o disinfettare i guanti chirurgici o da esplorazione per il riuso; - usare guanti per uso domestico per procedure come la pulizia dello strumentario o degli ambienti;. - con i guanti non vanno toccate superfici come porte e telefoni, ma è necessario rimuoverli prima oppure usare, ad esempio, i gomiti per aprire le porte.

Indicazioni generali - Non indossare anelli e braccialetti in quanto non consentono una buona igiene delle mani e potrebbero lesionare i guanti; - Evitare l'applicazione di creme prima di indossare i guanti in quanto alcune creme possono interferire con la permeabilità del guanto; - Tenere le unghie corte per evitare la rottura dei guanti.

Grazie per l’attenzione!!!