Corso di aggiornamento “DALLA FORMAZIONE ALL’EDUCAZIONE CONTINUA”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ufficio Scolastico Regionale
Advertisements

PROPOSTA DIDATTICA a.s. 2010/2011
Il Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo presenta i
Da apprendista a maestro l'Operatore Locale di Progetto (OLP)‏
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
I C.A.T. (Club degli Alcolisti in Trattamento) e le ASSOCIAZIONI
Il Questionario di sistema M. Ludovica Battista (da materiale Invalsi) Pesaro, 11 febbraio 2005.
2°- 4°- 5° Circolo di Piacenza 16 novembre 2007
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Evoluzione del ruolo delle Camere di Commercio nel mondo della scuola Legge Delega per la Riforma della scuola (n. 53 del art. 4) Le Camere.
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
1 I percorsi integrati nella provincia di Torino Nodi critici e azioni di sostegno.
Progetto Giovani Insieme educare alla solidarietà, scoprire il volontariato Soggetti coinvolti: Centro di Servizio per il Volontariato Associazioni di.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
1 DELIVERY UNIT REGIONALI SEMINARIO INTERREGIONALE Bari, maggio 2011 Quale formazione per gli insegnanti per promuovere una didattica per competenze.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
una mappa per le nuove famiglie
1 LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI, RLS, RSPP: come è, come sarà Bologna - 13 Settembre 2005 La Formazione Professionale e la Sicurezza Erminia Malferrari.
PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati, sviluppi, nodi critici PROVE DI COMUNITÀ SCUOLA / FAMIGLIE: P rogetti in corso: risultati,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo Dipt. di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali - O.A.S.S.S. Master.
Settore sistema scolastico ed educativo.
VI edizione Presentazione Progetto Bari 14 gennaio 2009 Ministero Istruzione, Università e Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.
Direttore Nucleo Formazione e Scuola
LA DIDATTICA PER COMPETENZE Proposta di un nuovo percorso formativo
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Bruno Losito, Università Roma Tre
Formazione Neo-Assunti a.s
Azione H.1 Interventi formativi sugli strumenti e sulle strutture di governo del sistema per promuovere la capacity building delle istituzioni scolastiche.
1 CORSI DI ALTA FORMAZIONE di 300 ore PER PSICOLOGI E LAUREATI IN SCIENZE UMANE Ente di Formazione accreditato dal MIUR per la formazione del personale.
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
Qualcosa cambia nella scuola ?
10 - La gestione per progetti
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
Seminario di auto apprendimento Con il contributo di CITTA DI FIUMICINO.
IL VOLONTARIATO: UNESPERIENZA DI RELAZIONE PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE Corso di Formazione al Volontariato Offerta Formativa 2009.
Educazione Ecologica Continua
L’educazione continua nell’approccio ecologico sociale MIRENA ANGELI VERDIGI FRANCA Corso di sensibilizzazione all'approccio ecologico-sociale ai.
Piano Nazionale di formazione e ricerca
Dott.ssa Gloria Zenari 2° MEETING Disseminazione e sfruttamento Piano dazione Barcellona, 08 giugno 2011.
PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Puntoedu Neoassunti a.s. 2012/2013
N.C.Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete N ulla su di N oi senza di N oi a cura di Nunzia Coppedé
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
16 apr CORSO FORMAZIONE ASSOCIAZIONI EQUADOREGNE Abbiamo visto, nella prima parte del corso: Finalità e normativa di una Associazione Fiscalità
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Funzione strumentale area 2: sostegno al lavoro dei docenti
LA SPIRITUALITA’ ANTROPOLOGICA E LA MULTIDIMENSIONALITA’
CAMMINO PER UN CURRICOLO VERTICALE
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
“L’approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi e alla multidimensionalità della vita Grosseto 8 /9 Febbraio 2014 L’educazione ecologica.
Stato dell'Arte, criticità e proposte future del Gruppo di Lavoro "Psicologia delle Disabilità" dell'Ordine degli Psicologi della Toscana a cura della.
Strasbourg 05/06/07 Strasbourg 31/07/ ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE Focus sui progetti di cittadinanza attiva.
IL SENSO DELL’APPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Autovalutazione & Qualità
La didattica Scienza autonoma.
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
Sessione 3 – Piccoli centri Introduzione ai lavori Direttore Generale USR Basilicata Franco Inglese Coordinamento Anna Romanazzi – Referente intercultura.
Sensibilizzazione- Formazione- Supporto nelle scuole della Regione Campania Seminario Palermo Marzo.
Educazione alla cittadinanza: dalle buone pratiche al curricolo verticale Piano di formazione UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE – Ufficio XXI.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Perché le TIC nella Didattica
Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di studio”
Progetto C&C Legalità e cittadinanza Centro di promozione della legalita’ e Rete provinciale AMBITO TERRITORIALE – VARESE.
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
Servitore-insegnante Club Alcologico Territoriale “Pace-Carrari”
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il progetto e le attività previste
1 Incontro sul tema “Disabilità e Famiglia ” Venerdì 15 ottobre 2004 Provincia di Genova – Genova Quarto Il punto di vista della formazione professionale.
Transcript della presentazione:

Corso di aggiornamento “DALLA FORMAZIONE ALL’EDUCAZIONE CONTINUA” Giuseppe Corlito Servitore Insegnante Club Alcologico Territoriale “Pace-Carrari” di Grosseto 19 Febbraio 2012 Stezzano BG

LA CRESCITA DEI CLUB Vi sono problemi di crescita del sistema/movimento dei Club In alcune zone i Club continuano a crescere L’obbiettivo è un Club ogni 5000 abitanti È solo un problema di quantità? È anche un problema di qualità? Corlito, Stezzano, 19.2.2012

“DALLA FORMAZIONE ALL’EDUCAZIONE CONTINUA” Il processo di cambiamento riavviato con maggiore consapevolezza nel Sistema Ecologico Sociale pone in risalto il passaggio culturale dal concetto e dalla pratica di Formazione (dare forma) a quello di Educazione Continua (dal latino e-ducere: far uscire, far emergere ). Conclusioni del Forum di Casalguidi 17-18 giugno 2011 Corlito, Stezzano, 19.2.2012

CARATTERISTICHE DELLA FORMAZIONE NEL CLUB È una forma di sapere esperienziale (saper essere) È una forma di “educazione tra pari” (ognuno porta la propria esperienza) È una forma democratica, perché privilegia i rapporti orizzontali e ciascuno conta per uno come tutti gli altri È una forma adatta al lavoro di rete Quindi è una forma ecologica Corlito, Stezzano, 19.2.2012

…NON È ANDATA COSÌ … Nella pratica ha privilegiato il sapere sul saper fare e sul saper essere È stata praticata in forma gerarchica, partendo dalla settimana di sensibilizzazione fino alla scuola delle 300 ore (i “direttori” avevano un ruolo centrale) È stata teorizzata come “non democratica” Non ha permesso di lavorare in rete NON HA SERVITO, NE’ E’ SERVITA AI CLUB Corlito, Stezzano, 19.2.2012

UNA STORIA ZEN SULL’ARTE DELLA DANZA …un maestro zen dalla barba canuta danza con eleganza, sapienza e passione in una delle sale del tempio. Un giovane imberbe lo osserva per imparare. Il maestro lo invita a danzare. L’allievo è impacciato, ma ci prova. Il maestro lo invita gentilmente a tornare quando si sarà perfezionato nella danza. Questo succede molte volte: ogni volta il maestro continua a danzare, loda l’allievo dei progressi che ha fatto e lo invita a tornare quando si sarà perfezionato. Ogni volta che torna, l’allievo è sempre più abile, danza con maggior eleganza, sapienza e passione. Un giorno l’allievo ritorna a quella sala del tempio e la trova vuota. La sua barba nel frattempo sta incanutendo. Allora comincia a danzare con eleganza, sapienza e passione finché un giovane imberbe entra nella stanza e si mette ad osservarlo per imparare … da una storia Zen UNA STORIA ZEN SULL’ARTE DELLA DANZA Corlito, Stezzano, 19.2.2012

CHE COSA È L’EEC? E’ un’ulteriore fase di evoluzione del sistema verso una prospettiva più chiara di ecologia sociale che valorizza la crescita e la maturazione come frutto di interazione, confronto, condivisione con gli altri e nel contesto in cui si vive. L’Educazione Continua (EC) è un processo pedagogico finalizzato al far emergere e al valorizzare le risorse intese come abilità e/o competenze, proprie del sapere vissuto o esperienziale, grazie al confronto e all’arricchimento con il sapere teorico . Esso nasce nel Club e al Club ritorna, arricchito dei contributi derivanti da un confronto critico con la cultura sociale della comunità (spiritualità antropologica) per cui parleremo d’ora in poi di EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA(EEC). Conclusioni del Forum di Casalguidi 17-18 giugno 2011

UN CIRCOLO VIRTUOSO L’ EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA esprime un movimento virtuoso di circolarità al cui centro si pone la vita delle famiglie del Club che assumono la consapevolezza e la responsabilità di essere interdipendenti con la comunità del proprio territorio circa le scelte di protezione e promozione della salute . Conclusioni del Forum di Casalguidi 17-18 giugno 2011 Corlito, Stezzano, 19.2.2012

SINERGIA EEC/ASSOCIAZIONE Ogni attività didattica non è possibile nell’Approccio Ecologico Sociale senza una sinergia feconda tra chi si occupa di questo in un ‘ottica di servizio e chi ha responsabilità nella cura delle reti associative tra i Club . Una sinergia che esiste solo a partire dal riconoscimento della pari dignità e della reciprocità che derivano dalla consapevolezza di svolgere ruoli distinti ma complementari e quindi co-essenziali nei programmi ecologico-sociali che si riconoscono nel Metodo Hudolin . Conclusioni del Forum di Casalguidi 17-18 giugno 2011 Corlito, Stezzano, 19.2.2012

PRESUPPOSTI DELL’EEC Gli insegnamenti e il lavoro pratico svolto dal professore Hudolin nei programmi alcologici territoriali, nonché tutta l’attività di questi ultimi dopo la sua scomparsa hanno evidenziato la necessità di un Programma Nazionale di Educazione Ecologica Continua che si fondi su almeno due presupposti: 1. Assicurare coesione e certezza sul piano metodologico nel processo di Educazione Continua all’AES 2. Dare impulso al processo di cambiamento antropo-spirituale, secondo i principi del metodo Hudolin. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

EFFICACIA DEL PROGRAMMA Tale programma potrà avere una sua efficacia nella misura in cui saprà farsi carico di   a. sviluppare il senso di appartenenza fondato su valori quali l’amicizia, l’interdipendenza e la solidarietà, la promozione della pace e della giustizia sociale; b. favorire l’accessibilità e la fruibilità del percorso di aggiornamento dal punto di vista economico, logistico e temporale. Conclusioni del Forum di Casalguidi 17-18 giugno 2011 Corlito, Stezzano, 19.2.2012

LE CARATTERISTICHE DI PROCESSO L’EEC è un processo di cui sono corresponsabili i Servitori Insegnanti e le famiglie . Le scelte del Servitore Insegnante in tema di educazione continua hanno una ricaduta sul sistema di cui egli fa parte e in una dimensione concreta di interdipendenza e corresponsabilità. Il livello di crescita e maturazione è frutto di una scelta personale e può essere modulata dal Servitore Insegnante in rapporto ai suoi obiettivi,ai suoi bisogni, alle sue possibilità e ai suoi tempi in relazione con i bisogni dei programmi territoriali dei Club e della comunità di appartenenza. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

La corresponsabilità nell’EEC AICAT Network Territoriali Associazioni dei Club Network Educazione Continua Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Il ruolo del FORUM E’ lo strumento attraverso il quale l’AICAT promuove la facilitazione delle relazioni tra il Network associativo (ACAT,ARCAT) e il Network dell’Educazione Ecologica Continua ( Formatori dell’ AES) nella definizione e nell’esercizio di ruoli e compiti distinti ma coessenziali perché indissolubilmente complementari . Ruolo di garanzia rispetto alla definizione ed alla concretizzazione in maniera omogenea delle scelte dell’AES sul piano dei contenuti, degli obiettivi, delle strategie e dei programmi di attuazione. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Finalità del Forum Territoriale Il Forum Territoriale dovrebbe essere la cabina di regia funzionale dei programmi di educazione ecologica continua locale costituita dagli attori della formazione e dalle reti associative (ACAT,ARCAT) che si cura di : essere occasione di studio, analisi e progettazione di una formazione territorializzata, attenta ai bisogni emergenti ed interattiva con le risorse locali e nazionali . promuovere l’organizzazione, lo svolgimento e l’ottimizzazione dei corsi di sensibilizzazione e dei corsi di aggiornamento dei membri di Club (famiglie e S.I. ). Incentivare la partecipazione attiva ed assidua dei S.I del territorio a tutti i momenti di aggiornamento proposti dai programmi locali. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

(Direttori, Docenti Monotematici e Aggiornamenti ) Forum Territoriale (Direttori, Docenti Monotematici e Aggiornamenti ) Network Formazione / Educazione Continua ACAT /ARCAT Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Forum Territoriali: livelli di articolazione LOCALE: corrisponderebbe al Coordinamento / Centro Alcologico Territoriale Funzionale*. E rappresenta lo strumento operativo per la realizzazione dei programmi di EEC in un bacino di Club inferiore alle 100 Comunità multifamigliari .  REGIONALE: ha una funzione di coordinamento delle attività dei Forum locali nei programmi regionali con un numero di Club pari o superiore alle 100 comunità multi famigliari.E’ costituito dalle rappresentanze dei Forum locali. INTEREGIONALE: ha una funzione di coordinamento e collegamento tra Forum locali presenti in macroaree interregionali con un numero complessivo di Club pari o superiore alle 100 unità. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Il Centro / Coordinamento Alcologico Territoriale Funzionale : un ruolo chiave Censimento ed analisi dei bisogni formativi locali in riferimento. Individuazione delle risorse, progettazione e valutazione degli interventi per : * Crescita e manutenzione delle reti territoriali dei Club (nuove settimane; eventi formativi x aggiornamento di famiglie e S.I. di Club) * Programmi di promozione della salute . Formazione di nuovi S.I. e aggiornamento di quelli già attivi. Valutazione e designazione dei direttori/coordinatori dei Corsi .* Supporto al perfezionamento dei S.I. Ricerca sulla qualità del lavoro dei Club Referenza territoriale della Banca Dati . * V. Vl Hudolin Sofferenza multidimensionale della famiglia V. Atti del Corso Nazionale di Trieste 31 maggio-2 giugno 1996 Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Articolazione dei Forum Territoriali FORUM LOCALE ( CATF) nei programmi con numero di Club < 100 FORUM REGIONALE / INTERREGIONALE Nei programmi con n di Club > 100 FORUM NAZIONALE Coordinamento dei forum regionali /interregionali Corlito, Stezzano, 19.2.2012

FORUM regionale/ interregionale FORUM Nazionale FORUM regionale/ interregionale Forum locale Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Forum Territoriali Locali : i programmi possibili in E.E.C. I Forum Locali dovrebbero farsi carico della realizzazione seguenti programmi di EEC : Corsi di Sensibilizzazione Aggiornamento dei S/I e delle famiglie : Sabati di aggiornamento Corsi monotematici a livello locale su : L’ approccio familiare I problemi multidimensionali Club, associazioni e lavoro di rete.   Corlito, Stezzano, 19.2.2012

I Forum regionali / interregionali: le azioni formative possibili Potrebbero curare la realizzazione di Corsi monotematici su: Il servizio associativo e la promozione della cittadinanza solidale La comunicazione ecologica, efficace, empatica nel superamento dei conflitti Etica del lavoro e spiritualità antropologica La ricerca nell’AES. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

“Chi” fa “cosa” Sensibilizzazione Aggiornamento Forum Territoriale (locale, regionale ,interregionale ) Educazione al Saper Fare Insieme Forum Regionali /interregionali Corlito, Stezzano, 19.2.2012

QUESTIONI APERTE Obiettivi specifici criteri e modalità di lavoro numero dei membri e loro rappresentanza in relazione alle realtà territoriali composizione dei membri (docenti, rappresentanti dei Club, rappresentanti Associazioni criteri di individuazione dei membri durata in carica dei membri Corlito, Stezzano, 19.2.2012

(Direttori, Docenti Monotematici e Aggiornamenti ) Forum Territoriale (Direttori, Docenti Monotematici e Aggiornamenti ) Network Formazione / Educazione Continua ACAT /ARCAT Corlito, Stezzano, 19.2.2012

La necessità di un Coordinamento Orizzontale a livello nazionale  Alla luce di un processo di una ridefinizione dello scenario della formazione che sappia dare una comune cornice metodologica di coesione al lavoro dei programmi di EEC territoriali, è necessario prevedere all’interno del Forum un Coordinamento Orizzontale e Funzionale Ecologica Continua . Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Banca Dati Educazione Ecologica Continua Si istituisce presso ogni Forum Territoriale una Banca Dati sull’Educazione Ecologica Continua che istituisce un registro dei partecipanti atto a documentare il percorso di EEC attraverso l’acquisizione delle schede curriculari personali . Tali dati saranno depositati e consultabili pubblicamente presso ogni sede di Forum Territoriale Regionale o Interregionale ,che provvederà ai loro aggiornamenti periodici almeno semestrali * * Il Forum Nazionale, d’intesa col Coordinamento dei Direttori, potrà acquisire copia delle schede personali inerenti il percorso di EEC dei direttori, condirettori, conduttori e docenti nei CDS e nei vari eventi formativi di livello regionale e nazionale (corsi di aggiornamento, corsi monotematici ,ecc..) al fine di procedere ad un aggiornamento periodico degli elenchi dei formatori . Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Le schede personali dell’ Educazione Continua   I servitori Insegnanti che partecipano agli eventi previsti dal programma di Educazione Continua saranno accompagnati nel loro iter educativo da una scheda personale , che avrà le seguenti finalità : Registrazione della partecipazione agli eventi teorici ed esperienziali previsti dal programma ; Trascrizione delle relazioni relative alla partecipazione negli eventi formativi in cui ciò è previsto. Tale scheda rappresenta lo strumento trasparente di certificazione del percorso formativo di ogni S.I., che figurerà nei suoi vari aggiornamenti in una Banca Dati dell’Educazione Continua. La scheda personale sarà rilasciata al SI dalla segreteria organizzativa di ogni Forum territoriale all’atto della sua iscrizione al primo dei corsi monotematici . Sarà cura del S.I. corsista registrare sulla scheda i corsi frequentati, opportunamente certificati dai responsabili dei corsi stessi, costruendo così via via il suo percorso individuale. Corlito, Stezzano, 19.2.2012

Il Forum Permanente EEC: verso una nuova fisionomia Forum Nazionale Ufficio di Segreteria incontri periodici Nazionale E.E.C. Coordinamento Referenti Forum Territoriali Referenti Coord. Direttori Insieme Rappresentanti GDL tematici attivi Direttori/ Coord . Incontro nazionale di ASV Lavoro nei Forum Territoriali e nei GDL Tematici Corlito, Stezzano, 19.2.2012