TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE: GUIDA PRATICA PER IL PAZIENTE E I FAMILIARI Mantova, 01.06. 2013 Gabriella Collina.

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TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE: GUIDA PRATICA PER IL PAZIENTE E I FAMILIARI Mantova, 01.06. 2013 Gabriella Collina

Cosa sono gli anticoagulanti orali? I farmaci anticoagulanti orali (AO) sono : Coumadin o Sintrom allungano il tempo necessario per la formazione del coagulo; diminuiscono la coagulabilità del sangue rendendolo più “fluido”; deprimono in modo controllato e reversibile la coagulazione del sangue ottenendo così la massima protezione dagli incidenti tromboembolici con il minimo rischio di emorragia; Indispensabili (salvavita), ma possono essere pericolosi e pertanto devono sempre essere prescritti da un medico.

Come funzionano ? Il nostro organismo produce le sostanze (fattori) che determinano la coagulazione del sangue solo se è presente la vitamina K. Gli anticoagulanti bloccano l’azione di questa vitamina e quindi indirettamente rendono il sangue più “fluido”, o meglio, meno coagulabile. Poiché gli anticoagulanti hanno “azione contraria” alla vit.K (sono antagonisti),quest’ultima può essere usata come antidoto in caso di sovradosaggio del farmaco.

Vitamina K La vitamina K, necessaria per la coagulazione, in parte è introdotta con il cibo e in parte è prodotta dalla flora batterica nel nostro intestino. Quindi solo eccezionalmente l’apporto di vit.K non è sufficiente per le normali necessità dell’ organismo.

Quando si usano gli anticoagulanti orali? Gli AO vengono utilizzati quando si sono formati o possono formarsi dei trombi (coaguli) nel cuore o nei vasi. Le condizioni che più frequentemente necessitano della terapia anticoagulante (TAO) sono: - la fibrillazione atriale: il cuore non batte in modo coordinato e si possono formare trombi al suo interno. - la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare: presenza di un trombo all’interno di una vena che può poi raggiunre i vasi polmonari e causare EP - le protesi valvolari cardiache: possono formarsi dei coaguli sulla superficie delle valvole che possono staccarsi e raggiungere i vasi cerebrali causando l’ictus.

Come si misura l’effetto degli anticoagulanti Come si misura l’effetto degli anticoagulanti? Quanto farmaco somministrare? La caratteristica fondamentale di questo trattamento è che il farmaco non può essere somministrato a dosi fisse.Ogni paziente richiede una dose personalizzata di farmaco per raggiungere e mantenere la fluidità adeguata: Range terapeutico. Per valutare l’efficacia del farmaco è indispensabile fare riferimento ad un test di laboratorio (Tempo di Protrombina con il risultato espresso in INR). Questo esame si determina in laboratorio su un prelievo di sangue, oppure con un coagulometro (coagucheck) che permette al paziente di gestire la terapia (viaggi,week-end) con prelievo capillare.

RICORDA I farmaci anticoagulanti rendono “fluido” il sangue. Occorre misurare l’INR almeno ogni 3-4 settimane. Maggiore è il valore di INR maggiore è la “fluidità” del sangue.

Ricorda Dose insufficiente di farmaco → sangue troppo denso → rischio trombosi Dose eccessiva di farmaco → sangue troppo liquido → rischio emorragia Dose efficace di farmaco → sangue fluido → prevenzione trombosi senza rischio emorragia

Note pratiche

Inizio della terapia Informare il medico delle patologie recenti e pregresse (ulcera gastroduodenale, emorragie dopo estrazione dentarie, epistassi frequenti, ipertensione…) Eseguire un test di gravidanza se la paziente è in età fertile (possibilità di malformazioni fetali) I controlli dell’INR saranno ravvicinati, anche ogni 2-3 giorni; stabilizzato l’effetto del farmaco i controlli potranno essere eseguiti ogni 3-4 settimane.

Come si segue la terapia La quantità (dose) di farmaco da assumere varia da persona a persona e pertanto è individuata per ogni paziente tramite l’INR. E’ facile dimenticare quanto farmaco assumere giornalmente, per questo è bene controllare e barrare la dose giornaliera nell’apposita scheda-calendario. In caso di dimenticanza seguire ugualmente lo schema stabilito (non assumere dose doppia il giorno successivo!) e, al controllo stabilito, comunicare al medico la dimenticanza. Non esiste alcuna relazione tra la quantità del farmaco e la gravità della malattia. La dose prescritta va assunta nel tardo pomeriggio, alla stessa ora e in unica dose rispettando i tempi prescritti tra un controllo e l’altro.

Come sospendere la terapia? Se il medico ritiene che l’uso degli anticoagulanti orali non sia più utile, il farmaco sarà sospeso senza problemi e senza la necessità di diminuire gradualmente la dose. Non saranno più eseguiti i controlli dell’INR.

A tavola E’ bene mangiare un po’ di tutto ed in modo equilibrato, rispettando orari e quantità dei pasti. Alcune verdure (cavoli, verze, lattuga, spinaci) possono ridurre l’effetto del farmaco anticoagulante, ma non per questo vanno abolite dalla dieta: evitare di mangiarne grandi quantità. Evitare di assumere quantità incongrue di alcool (vino, birra, superalcolici). L’alcool infatti aumenta l’effetto anticoagulante e l’abuso provoca gravi danni al fegato. Consultare il medico prima di iniziare diete dimagranti o prima di modificare drasticamente le proprie abitudini alimentari (vegetariano).

In vacanza Non esiste alcuna limitazione per quanto riguarda la possibilità di viaggiare. Controllare l’INR prima della partenza. Assicurarsi di portare la quantità di farmaco necessaria per tutto il periodo della vacanza. Portare con sé i documenti essenziali perché sia riconoscibile lo stato di paziente in trattamento anticoagulante e il valore dell’ INR dell’ ultimo controllo eseguito.

Sport I pazienti in TAO non devono modificare le proprie abitudini di vita: possono, anzi DEVONO, praticare attività fisica evitando però gli sport più violenti o attività che possono procurare ferite. Le attività sportive rallentano i processi di invecchiamento e riducono la comparsa di malattie cardiovascolari e metaboliche.

Cosa fare in caso di….

Ferite, traumi, emorragie Piccole ferite superficiali - non rappresentano un grave problema: esercitare una pressione con una garza pulita per alcuni minuti. Gengivorragie - sono molto frequenti ma non pericolose: controllare INR ed eventualmente eseguire degli sciacqui con acido tranexamico per ridurre il sanguinamento. Epistassi (sangue dal naso) - potrebbe essere frequente, ma mai pericolosa: sedersi col capo leggermente reclinato in avanti, comprimere la narice contro il setto nasale e, se l’epistassi non cessa, controllare l’INR e rivolgersi al medico. Ematuria (urine rosse) – forse la più frequente complicanza della TAO. Potrebbe esserne causa o un INR troppo elevato o un infezione (cistite): informare il medico che predisporrà gli esami necessari.

Ecchimosi (macchie scure sulla pelle) - compaiono frequentemente in seguito a traumi, anche piccoli, in qualsiasi parte del corpo, ma possono manifestarsi spontaneamente senza alcuna causa apparente. Controllare l’INR e consultare il medico se necessario. Mestruazioni abbondanti - nelle donne in età fertile le mestruazioni possono durare più a lungo o essere più abbondanti; consultare il medico sull’opportunità o meno di ridurre l’assunzione del farmaco nel periodo mestruale. Iniezioni intramuscolari - possono causare ematomi nel muscolo. E’ pertanto raccomandato limitare la terapia intramuscolare ai casi strettamente necessari e applicare del ghiaccio per alcuni minuti. Melena (feci nere) – sono dovute a sanguinamento intestinale, Consultare il medico.

Gravidanza e allattamento La TAO non può essere assunta durante la gravidanza perché comporta dei rischi per il feto. In caso di un ritardo mestruale per sospetta gravidanza eseguire subito il test e, se positivo, sospendere immediatamente l’assunzione del farmaco. Il medico consiglierà quali farmaci assumere al posto degli anticoagulanti per il resto della gravidanza. Dopo il parto si riprende la TAO e si può allattare al seno senza recare alcun danno al bambino.

Ricoveri ospedalieri In caso di ricovero ospedaliero informare il medico della terapia con AO. Durante il ricovero la quantità di farmaco da assumere può variare rispetto a quella abituale. Dopo la dimissione contattare immediatamente il medico del centro TAO per informarlo del ricovero, della terapia prescritta e per fissare la data per il nuovo controllo dell’INR.

Farmaci Alcuni farmaci possono aumentare o diminuire l’effetto anticoagulante. In particolare è necessario consultare il medico prima di assumere farmaci antidolorifici, antibiotici, antimicotici (contro infezioni da funghi), antiulcera, antidepressivi. Alcuni farmaci da banco o di erboristeria, acquistabili senza ricetta medica, possono avere lo stesso effetto. In questi casi, consultare il farmacista facendogli presente che si è in terapia anticoagulante.

Quali farmaci utilizzare? Antibiotici: tutte le penicilline (es:Ampicillina, Zimox, Velamox, Augmentin) Antipiretici: paracetamolo (es:Tachipirina, Efferalgan) Antidolorifici, Antinfiammatori: ibuprofene (es: Brufen, Moment, Cibalgina) I farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina) devono essere assunti solo se prescritti dal medico. Contraccettivi orali (pillola) espongono ad aumentato rischio tromboembolico e sono controindicati nelle pazienti in trattamento anticoagulante. Il vaccino antinfluenzale non ha dimostrato interferenze significative con la TAO.

E’ importante quindi….. Imparare a convivere serenamente con questa condizione. Presto i valori si stabilizzeranno e i prelievi venosi saranno meno frequenti.

GRAZIE