Il sistema a economia mista

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Introduzione al marketing
Advertisements

IL POPOLO DI SEATTLE D' AGOSTINO ILARIA.
Verso un Sistema a Finanza Autonoma. I limiti della Finanza Derivata Ogni livello di responsabilità riceve dal livello superiore trasferimenti finalizzati.
Una visione d’insieme dei rischi e delle opportunità nel nuovo scenario globale Situazione Attuale Ampliamento su scala internazionale delle opportunità.
La riforma dell’OCM zucchero: le implicazioni per l’Italia
Lead Market Nuove opportunità per il mondo del lavoro (a cura di Antonello Pezzini)
Etica e Turismo Fonte: Etica e Turismo, N. Tonini, Ed. San Paolo, capp Sabrina Pedrini – Lunedì 11 ottobre 2010.
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
Prof. Bertolami Salvatore
Lo Sviluppo Sostenibile
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
L’economia è… …una scienza sociale, che studia il modo in cui all’interno della nostra società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre.
Origine e diffusione della crisi subprime
LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA E DELLECONOMIA SI AFFIDA AD UNA COMBINAZIONE DI CRITERI TRA CUI QUELLI POLITICI SI BASA SU UNA PLURALITA DI PRINCIPI DI REGOLAZIONE.
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
Storia economica Leconomia pre-industriale: confronto tra forme di organizzazione economica differenti Università Carlo Cattaneo – LIUC a.a
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
Analisi territoriale e definizione del piano strategico d’intervento
1 Ricerca di una posizione competitiva favorevole in un settore industriale STRATEGIA COMPETITIVA.
Corso di Politiche Economiche Regionali Prof.ssa Cristina Brasili
La seconda rivoluzione Industriale
PRODUZIONE E CRESCITA LECONOMIA DEGLI USA, NEGLI ULTIMI ANNI, E AUMENTATA AD UN RITMO DEL 2%. QUELLA DI ALCUNI PAESI ASIATICI AD UN RITMO DEL 7%. QUELLA.
Paolo Angelucci – Presidente Assinform Smau Convegno inaugurale Smau Linnovazione ICT, una leva strategica per la competitività del Sistema Italia.
Lindustria Italiana Una breve sintesi Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni.
Disoccupazione e spesa pubblica
IRES settembre 2004 Distribuzione del reddito e produttività Il calo della produttività, il declino dellItalia, la questione retributiva.
COMPETITIVITA’ E DIVARI DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO
IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET IRPET.
Globalizzazione: la “governance” dello sviluppo economico
Economia Aziendale Lezione del 16-18/3/2011
REGOLAMENTO 1081 DEL RELATIVO AL FSE E RECANTE ABROGAZIONE
Azioni della CCIAA di Campobasso in materia di efficienza energetica e sviluppo sostenibile Campobasso, 02 maggio 2013.
REDDITO DI EQUILIBRIO NEL BREVE PERIODO
UN SALTO INDIETRO NELLA STORIA
LE RAGIONI DI UNA NUOVA PROTOSTORIA PROGETTO PARRHESIA – LUGLIO.
Istituzioni di economia
Sistema Economico Si definisce Sistema Economico
1 Roma, 29 gennaio 2009 GAS NATURALE APPROVVIGIONAMENTI E PREZZI Qual è lordine di importanza? Bruno Tani Presidente Anigas.
LO STATO E L’ECONOMIA.
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
Capitolo 10: La crisi del 1929 e il New Deal
Compravendita di beni e servizi contro un prezzo in denaro
FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne Arti Professione Affari DISTRETTO NORD EST Sezione di Cesena FIDAPA– BPW ITALY Federazione Italiana Donne.
Sfide 2004 Buone prassi e trasferibilità nelle politiche di sviluppo del territorio Maurizio Sorcioni Responsabile comunicazione di Italia Lavoro s.p.a.
Il Sistema Paese a supporto dei rapporti economici italo-cinesi Macerata, 14 febbraio 2014 Elisabetta Muscolo.
Oltre l’emergenza educativa: capitale umano, talento e meritocrazia.
Diritto pubblico dell’economia Una presentazione.
Economia politica …… ma che cos’è? …… ma che cos’è? Qualcosa per pochi iniziati.. Qualcosa per pochi iniziati.. Qualcosa che non può essere messa in dubbio…
TEORIA KEYNESIANA ED INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
1 L’economia italiana Le molte dimensioni del benessere.
INTRODUZIONE ALL’ECONOMIA
IL POTERE DEI GIGANTI PERCHÉ LA CRISI NON HA SCONFITTO IL NEOLIBERISMO COLIN CROUCH.
Economia e Organizzazione Aziendale
L’economia e il mondo.
La grande divergenza.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
IL MERCATO DEL LAVORO.
Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
LA CRISI DEL 1929 © Pearson Italia spa.
Democrazie occidentali e comunismo LA GOLDEN AGE Sviluppo senza precedenti che però interessa soprattutto i paesi a capitalismo avanzato (in.
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Economia del lavoro Lezione 2 L’offerta di lavoro, 1.
1 L’EQUILIBRIO MACROECONOMICO. 2 OCCUPAZIONE E PRODUZIONE TASSO DI DISOCCUPAZIONE NATURALE EQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO LIVELLO DI OCCUPAZIONE.
IL CAPITALISMO DEMOCRATICO. IL PASSATO IL COMPROMESSO TRA CAPITALISMO E DEMOCRAZIA REALIZZATO DURANTE IL FORDISMO VIENE OGGI VISTO COME UNA PARENTESI.
Istituzioni, organizzazioni e disoccupazione Esiste veramente un nesso?
MODELLI sistema economico sistema di produzione risorsetecnologie lavoro sistema di consumi.
LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA’ E DELL’ECONOMIA  SI AFFIDA AD UNA COMBINAZIONE DI CRITERI TRA CUI QUELLI POLITICI  SI BASA SU UNA PLURALITA’ DI PRINCIPI.
«Gli economisti si assegnano un compito troppo agevole e troppo poco utile se, nei periodi di tempesta, riescono a dirci soltanto che una volta passato.
Transcript della presentazione:

Il sistema a economia mista I sistemi economici I sistemi economici Il sistema liberista Il sistema socialista Il sistema a economia mista

I sistemi economici Il sistema economico è l’insieme delle relazioni che esistono tra i soggetti dell’economia in un dato momento storico Il sistema economico di uno Stato dipende da: Condizioni geografiche, climatiche e ambientali La disponibilità di risorse naturali La disponibilità di capitali da investire Strutture e infrastrutture Crescita demografica Scelte politiche ed economiche di chi governa

I problemi di un sistema economico La scelta del sistema economico da adottare in uno Stato dipende da tre problemi fondamentali: CHE COSA PRODURRE COME PRODURRE PER CHI PRODURRE

1. Che cosa produrre Quali beni e servizi offrire? In una moderna e avanzata economia esiste una gamma di prodotti/servizi offerti molto vasta.

2. Come produrre Quali sistemi e tecniche di produzione adottare? Le imprese investono molto sull’ottimizzazione di metodi e tecniche di produzione. Negli ultimi decenni si è posto il problema delle produzioni che rispettano l’ambiente (prodotti biologici, prodotti riciclabili) Si cerca da tempo anche di rendere meno ripetitive e alienanti le mansioni per i lavoratori (attraverso rotazioni dei dipendenti)

3. Per chi produrre L’azienda deve investire sulle ricerche di mercato con l’obiettivo di intercettare meglio i bisogni e i desideri dei propri clienti (sia reali che potenziali)

Le tre tipologie di sistema economico A seconda di come gli Stati rispondono ai tre maggiori problemi economici (come, che cosa e per chi produrre) si possono individuare tre diversi sistemi economici: LIBERISTA SOCIALISTA A ECONOMIA MISTA

Il sistema liberista Ampia diffusione in Europa e in USA tra ‘800 e primi del ‘900. Principi fondamentali: Intervento dello Stato molto limitato. Interviene solo in alcuni settori (difesa, sicurezza, ordine pubblico, giustizia). Fulcro della crescita economica è la libera iniziativa imprenditoriale I mezzi di produzione sono di proprietà dei privati I prezzi dei prodotti sono definiti dal mercato dove si incontra la domanda e l’offerta di beni economici

Problemi del sistema liberista Caratteristiche del pensiero liberista: Grande fiducia nel progresso, nel mercato e nel capitalismo Convinzione che il mercato, senza regole stabilite dallo Stato e senza interventi dello Stato, possa trovare in modo autonomo nei momenti di difficoltà la via d’uscita Disillusione del pensiero liberista La crisi del 1929 (Grande crisi) dimostrò che il sistema capitalistico era in realtà più vulnerabile di quanto si credesse

Il sistema socialista (1/3) Oggi presente solo in pochi Paesi: Cuba Vietnam Corea del Nord Storicamente ebbe grande diffusione fino alla fine degli anni ‘80 nell’ex Unione Sovietica e paesi satellite (Europa dell’Est) Attualmente il modello cinese, socialista anomalo, viene studiato con grande attenzione dagli economisti

Il sistema socialista (2/3) Si ispira alle idee dell’economista Karl Marx che traggono origine da una critica del modello liberista Nella realtà i modelli socialisti (collettivisti) si sono sviluppati in modo diverso uno dall’altro, ma hanno alcuni aspetti comuni:

Il sistema socialista (1/3) Fortissimo intervento dello stato in campo economico. Le imprese sono di proprietà dello Stato Lo Stato organizza (pianifica) la produzione e la gestione dell’economia Divieto di libera iniziativa economica Preminenza dell’interesse sociale su quello individuale Basso livello delle retribuzioni erogate dallo Stato

I problemi del sistema socialista La pianificazione centralizzata ha finito per privilegiare determinati settori produttivi (agricoltura e industria pesante) tralasciando le esigenze della popolazione rispetto a molti beni di consumo La mancanza di libera iniziativa e i salari bassi e indifferenziati hanno demotivato i lavoratori con conseguente calo della produttività.

conseguenze Molti Stati furono interessati da: crisi economiche forte indebitamento verso l’estero profonde tensioni sociali interne Alcuni Stati hanno avviato riforme politiche ed economiche introducendo forme di libero mercato per ovviare agli inconvenienti creati dal sistema socialista (Ungheria, Rep. Ceca, Polonia, Romania e Bulgaria)

Il sistema ad economia mista È tipico dei paesi europei (tra cui l’Italia) e del Giappone. Si è sviluppato come risposta alle lacune mostrate dal sistema liberista nell’affrontare i periodi di crisi economica Dopo l’esperienza della «grande crisi» (1929) molti economisti tra cui John Maynard Keynes hanno sostenuto la necessità dell’intervento dello Stato nel sostenere l’economia in difficoltà

Caratteristiche del sistema ad economia mista Sviluppo equilibrato del sistema economico attraverso l’intervento dello Stato; I mezzi di produzione appartengono sia allo Stato, sia ai privati; La gestione delle imprese è condotta nel rispetto delle norme stabilite dallo Stato a tutela di consumatori, lavoratori, ambiente e sicurezza I prezzi sono liberamente definiti dal mercato, ma in determinati casi lo Stato può imporre dei limiti a tutela dei consumatori

Programmazione economica Generalmente in un sistema ad economia mista lo Stato cerca, attraverso una opportuna programmazione economica, di perseguire determinati obiettivi: aumento dell’occupazione contenimento dell’inflazione miglioramento del tenore di vita per le classi sociali più deboli Questo grazie ad una contrattazione tra le parti sociali: rappresentanti dei lavoratori (sindacati) rappresentanti dei datori di lavoro (confindustria) forze politiche

Problemi del sistema ad economia mista Negli ultimi anni si è rilevato: un aumento progressivo della Spesa Pubblica per via di: un numero ampio di servizi erogati a tutti i cittadini incentivi economici e fiscali alle imprese e alle famiglie la gestione delle imprese pubbliche spesso si è rivelata poco conveniente Perciò molti stati hanno iniziato un processo di graduale cessione delle imprese pubbliche ai privati in Italia: Eni (petrolio), Enel (energia elettrica), Bnl (banca), Telecom (telefonia), ecc.