Le norme di diretto impatto con la professione docente Riferimenti normativi: CCNL Scuola 2006/09 T.U. Dlgs 297/94 Legge 107/15 – mobilità, assunzioni,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
Advertisements

Proposta ANP Contratto 2006\2009 Area V. Obiettivo primario: valorizzazione della dirigenza e dellautonomia delle istituzioni scolastiche.
Decreto ministeriale n. 5
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Legge sulla trasparenza degli atti amministrativi
1 DISPOSIZIONI PARTICOLARI. 2 PARI OPPORTUNITA Azioni positive per lavoratrici; comitati per le pari opportunità misure concordate in contratto decentrato.
LA CONTRATTAZIONE D’ISTITUTO
Sono partecipanti eventuali al procedimento amministrativo (art. 9):
Procedura di eccedenze di personale e mobilità collettiva. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
La valutazione del comportamento
IL LAVORO INTERMITTENTE
Il contratto individuale di lavoro
Università Magna Græcia di Catanzaro MANSIONI E INQUADRAMENTO
OCCHIO AL REGOLAMENTO Monitoraggio delle criticità e soluzione dubbi.
Personale con contratto a tempo indeterminato
Valutazione alunni DSA DPR 122/2009Art. 10 La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei.
D. L.gs. 150 del 27 ottobre 2009 NORME DI ATTUAZIONE DELLA L. 15 del 4 marzo 2009 Riforma della disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle.
Decreto – Legge 7 settembre 2007 Art. 2 (Norme urgenti in materia di personale scolastico)
ISTRUTTORIA PROCEDIMENTALE
Sintesi e nodi del Disegno di legge di riforma dellUniversità Nota di lavoro per lInterconferenza 28 novembre 2009.
Orario di servizio e funzione docente
IL NUOVO CONTRATTO A TERMINE
Orario di servizio e funzione docente
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
CODICE DISCIPLINARE D.Lgs. 150/2009. Responsabilità disciplinare ● Estesa a tutti i dipendenti ● Applicabile nella sostanza dopo rinnovo CCNL, nella forma.
Il pubblico impiego nelle università Relatore: dott. Antonio Romeo ottobre 2006 Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
La mobilità del personale provinciale in ambito regionale alla luce del percorso di elaborazione della proposta di legge regionale di riordino delle funzioni.
PRIMO COLLABORATORE Presiede tutte le riunioni collegiali in caso di assenza del dirigente; Collabora nell’esecuzione delle deliberazioni prese dagli organi.
Art. 55, comma 1: le disposizioni del presente articolo e di quelli seguenti fino all’articolo 55-octies, costituiscono norme imperative […] e si applicano.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
Somministrazione e lavoro accessorio nel Jobs Act
CLC Studio Legale Corso Italia, 43 – MILANO Via Carlo Zima, 1/A – BRESCIA Avv. Daniele Colombo Il.
Art. 34 La scuola è aperta a tutti […] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La costituzione.
Amministrazione trasparente
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
Gli effetti della riforma sulla dirigenza
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BERGAMO PETTENI A.S. 2015/2016 COLLEGIO DOCENTI UNITARIO N°1 DEL 1 SETTEMBRE 2015.
Tutela della maternità e della paternità Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (G.U. n. 96 del 26 aprile 2001 S.O. n. 93/L) Paola Franzin – Valentina.
IL DLGS n. 39/2013 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1.
Stato giuridico del personale docente della scuola
1 Le norme sul personale del DL n. 223/2006 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco.
La funzione docente: diritti e doveri degli insegnanti
La dotazione organica e la programmazione del fabbisogno
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
Docenti neoassunti A.s
Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera – Polo Universitario.
1 L’interinale - la somministrazione di lavoro temporaneo.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
CARTA DEL DOCENTE DPCM 23 settembre 2015 Nota Miur 15 ottobre 2015.
Decreti attuativi della Legge 107 del
IL PERSONALE DOCENTE Seminario di Legislazione scolastica a.a Istituto Teologico Marchigiano - Fermo Prof. Francesco Sandroni.
LEGGE luglio Principi di indirizzo.
LEGGE 13 LUGLIO 2015 N Art. 1 commi 126 – 127 – 128 – Comma 126: Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso.
Contratto a tempo determinato Dlgs 368/2001 modificato da DECRETO-LEGGE 11 giugno 2002, n. 108 (in G.U. 11/06/2002, n.135) ; La LEGGE 23 dicembre 2005,
IL DIRIGENTE SCOLASTICO In qualità di Titolare del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico.
Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 8
Anno di prova O rientamenti operativi Pinerolo, 30 marzo 2016.
Art. 2 decreto legge 137 ( legge 160) :Valutazione degli studenti 1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno.
CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE. FONTI La direttiva 97/81/CE DLGS 61/2000 DLGS 100/2001 DLGS 276/2003 L. 247/2007 ART. 46 L. 183/2010 ART. 22, comma.
Diritti e doveri degli studenti Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 9.
Regolamento d’Istituto Divieti e sanzioni. Rispetto delle regole Tutti i componenti della comunità scolastica hanno il dovere del reciproco rispetto e.
L’ aspettativa PROFESSIONE&LAVORO: dall'assunzione alla pensione. Istruzioni per l'uso della professione di medico e dirigente sanitario tra leggi e contratto.
Orario, riposo, ferie: dlgs 66 del 2003 e successive modifiche.
Diritti e doveri degli studenti Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 7.
Legge n. 241/1990 La fonte del diritto di accesso agli atti amministrativi.
Guida per il rappresentante di classe Co.ge. A. Faedo di Chiampo GLI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE NELLA SCUOLA IL CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTERCLASSE ED.
Transcript della presentazione:

Le norme di diretto impatto con la professione docente Riferimenti normativi: CCNL Scuola 2006/09 T.U. Dlgs 297/94 Legge 107/15 – mobilità, assunzioni, formazione DPR 235/07 – statuto studenti e studentesse DPR 122/09 – la valutazione Dlgs 165/01 Artt. 55 e ss. – procedure disciplinari Dlgs 193/06 Art. 136 – privacy a scuola Legge 241/90 - accesso agli atti Codice Penale Artt. 357 e ss. : obblighi da pubblico ufficiale

Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri I permessi: art congedi parentali art ferie art permessi retribuiti art permessi brevi art assenze per malattia art aspettativa per motivi di famiglia, di lavoro, personali e di studio art. 64 – formazione

Art. 12: CONGEDI PARENTALI Le nuove riforme, in origine previste in via sperimentale per il solo anno 2015 e per le sole giornate di astensione riconosciute nell’anno 2015, sono state rese definitive ai sensi dell’art 43 comma 2 del nuovo decreto 14 settembre Primi 30 gg. di congedo con retribuzione pari al 100% se fruiti nei primi 12 anni del bambino (prima era 8 anni); art. 12, comma 4: L’indennità economica, pari al 30% della retribuzione, indipendentemente dal reddito individuale, per i restanti periodi fino al sesto anno di vita del bambino (prima era 3° anno); Il congedo eventualmente fruito dai 6 ai 12 anni del bambino è indennizzato al 30% dai 6 agli 8 anni solo qualora il richiedente abbia un reddito inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo pensionistico (per l’anno 2015 Euro ,68); possibilità del congedo orizzontale (a ore) Nessuna retribuzione per il congedo fruito dagli 8 ai 12 anni del bambino. art CONGEDI STRAORDINARI Ai sensi di DPR n. 3 del 10 gennaio 1957: comma 1-aspettativa per motivi di famiglia o personali (erogata dal dirigente scolastico al personale docente ed ATA). comma 2 - il dipendente può essere collocato in aspettativa anche per motivi di studio, ricerca o dottorato di ricerca. comma 3 - Il dipendente è inoltre collocato in aspettativa, a domanda, per un anno scolastico senza assegni per realizzare l’esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

Art. 13 FERIE Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili, salvo quanto previsto nel comma 15. Esse devono essere richieste dal personale docente e ATA al dirigente scolastico. 9. Le ferie devono essere fruite dal personale docente durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; durante la rimanente parte dell'anno, la fruizione delle ferie è consentita al personale docente per un periodo non superiore a sei giornate lavorative. Per il personale docente la fruibilità dei predetti sei giorni è subordinata alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio nella stessa sede e, comunque, alla condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi anche per l'eventuale corresponsione di compensi per ore eccedenti, salvo quanto previsto dall’art. 15, comma 2. Sulla monetizzazione ferie vedi Legge di Stabilità 2013 art. 1 comma 54 che permette la monetizzazione delle ferie per il personale T.D. solo in base alla differenza fra i giorni di sospensione delle lezioni e quelli spettanti Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

Art. 15 – PERMESSI GIORNALIERI - partecipazione a concorsi od esami: gg. 8 complessivi per anno scolastico, ivi compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio; -lutti per perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, di soggetto componente la famiglia anagrafica o convivente stabile e di affini di primo grado: gg. 3 per evento, anche non continuativi. I permessi sono erogati a domanda, da presentarsi al dirigente scolastico da parte del personale docente ed ATA. 2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. 3. Il dipendente ha, altresì, diritto ad un permesso retribuito di quindici giorni consecutivi in occasione del matrimonio, con decorrenza indicata dal dipendente medesimo ma comunque fruibili da una settimana prima a due mesi successivi al matrimonio stesso. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

ART.16 - PERMESSI BREVI 1. Compatibilmente con le esigenze di servizio, al dipendente con contratto a tempo indeterminato e al personale con contratto a tempo determinato, sono attribuiti, per esigenze personali e a domanda, brevi permessi di durata non superiore alla metà dell'orario giornaliero individuale di servizio e, comunque, per il personale docente fino ad un massimo di due ore. Per il personale docente i permessi brevi si riferiscono ad unità minime che siano orarie di lezione. 2. I permessi complessivamente fruiti non possono eccedere 18 ore nel corso dell'anno scolastico; per il personale docente a tempo parziale il limite corrisponde al rispettivo orario settimanale di insegnamento. 3. Entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso, il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio. Il recupero da parte del personale docente avverrà prioritariamente con riferimento alle supplenze o allo svolgimento di interventi didattici integrativi, con precedenza nella classe dove avrebbe dovuto prestare servizio il docente in permesso. 4. Nei casi in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l'Amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate. 5. Per il personale docente l’attribuzione dei permessi è subordinata alla possibilità della sostituzione con personale in servizio. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

ART.17 - ASSENZE PER MALATTIA 1. Il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi. Ai fini della maturazione del predetto periodo, si sommano, alle assenze dovute all'ultimo episodio morboso, le assenze per malattia verificatesi nel triennio precedente. 2. Superato il periodo previsto dal comma 1, al lavoratore che ne faccia richiesta è concesso di assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesi in casi particolarmente gravi, senza diritto ad alcun trattamento retributivo. 3. Prima di concedere su richiesta del dipendente l'ulteriore periodo di assenza di cui al comma 2 l'amministrazione procede all'accertamento delle sue condizioni di salute, […]. 4. Superati i periodi di conservazione del posto previsti dai commi 1 e 2, oppure nel caso che, a seguito dell'accertamento disposto ai sensi del comma 3, il dipendente sia dichiarato permanentemente inidoneo a svolgere qualsiasi proficuo lavoro, l'amministrazione può procedere, salvo quanto previsto dal successivo comma 5, alla risoluzione del rapporto corrispondendo al dipendente l'indennità sostitutiva del preavviso. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

C ongedi speciali: Fino a 30 giorni per invalidi superiori al 50% in un anno solare, (art. 7 Dlgs 119/2011) Fino a due anni per particolari patologie dei familiari (art. 4 comma 2 legge 53/2000) Anno sabbatico per formazione (art. 5 legge 53/2000) Anno sabbatico personale scuola (art. 26 comma 14 legge 448/98) Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

ART.29 - ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO 1. L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. 2. Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; b) alla correzione degli elaborati; c) ai rapporti individuali con le famiglie.

3. Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da: a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue; b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. 4. Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

CAPO IX – NORME DISCIPLINARI SEZIONE I - Personale docente ART.91 - RINVIO DELLE NORME DISCIPLINARI 1. Per il personale docente ed educativo delle scuole di ogni ordine e grado, continuano ad applicarsi le norme di cui al Titolo I, Capo IV della Parte III del D.L.vo n. 297 del 1994 (AGGIORNATO A DLGS 165/01 ART. 55 BIS) 1.Per le infrazioni di minore gravità, per le quali e' prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale ed inferiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni, il procedimento disciplinare, se il responsabile della struttura ha qualifica dirigenziale, si svolge secondo le disposizioni del comma 2. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

Art Censura 1. La censura consiste in una dichiarazione di biasimo scritta e motivata, che viene inflitta per mancanze non gravi riguardanti i doveri inerenti alla funzione docente o i doveri di ufficio. Art Sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio fino a DIECI GIORNI 1. La sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio consiste nel divieto di esercitare la funzione docente, con la perdita del trattamento economico ordinario, La sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio fino a DIECI GIORNI viene inflitta: a) per atti non conformi alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione o per gravi negligenze in servizio; b) per violazione del segreto d'ufficio inerente ad atti o attività non soggetti a pubblicità; c) per avere omesso di compiere gli atti dovuti in relazione ai doveri di vigilanza. Art Sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio da DIECI GIORNI IN POI 1. La sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio da oltre un mese a sei mesi è inflitta: a) nei casi previsti dall'articolo 494 qualora le infrazioni abbiano carattere di particolare gravità; b) per uso dell'impiego ai fini di interesse personale; c) per atti in violazione dei propri doveri che pregiudichino il regolare funzionamento della scuola e per concorso negli stessi atti; d) per abuso di autorità.

Dlgs 165/01 ART. 55 BIS COMMA 2: Il responsabile, con qualifica dirigenziale, quando ha notizia di comportamenti punibili con taluna delle sanzioni disciplinari di cui al comma 1, primo periodo, senza indugio e comunque non oltre venti giorni contesta per iscritto l'addebito al dipendente medesimo e lo convoca per il contraddittorio a sua difesa, con l'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui il lavoratore aderisce o conferisce mandato, con un preavviso di almeno dieci giorni. Entro il termine fissato, il dipendente convocato, se non intende presentarsi, può inviare una memoria scritta o, in caso di grave ed oggettivo impedimento, formulare motivata istanza di rinvio del termine per l'esercizio della sua difesa. Dopo l'espletamento dell'eventuale ulteriore attività istruttoria, il responsabile della struttura conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione, entro sessanta giorni dalla contestazione dell'addebito. In caso di differimento superiore a dieci giorni del termine a difesa, per impedimento del dipendente, il termine per la conclusione del procedimento e' prorogato in misura corrispondente. Il differimento può essere disposto per una sola volta nel corso del procedimento. La violazione dei termini stabiliti nel presente comma comporta, per l'amministrazione, la decadenza dall'azione disciplinare ovvero, per il dipendente, dall'esercizio del diritto di difesa. 1 Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

1. Ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento nei seguenti casi: a) falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia; b) assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione; c) ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio; d) falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera; e) reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui; f) condanna penale definitiva, in relazione alla quale e' prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro. Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

Art. 508 – Incompatibilità 1. Al personale docente non è consentito impartire lezioni private ad alunni del proprio istituto. 2. Il personale docente, ove assuma lezioni private, è tenuto ad informare il direttore didattico o il preside, al quale deve altresì comunicare il nome degli alunni e la loro provenienza. 5. Nessun alunno può essere giudicato dal docente dal quale abbia ricevuto lezioni private; sono nulli gli scrutini o le prove di esame svoltisi in contravvenzione a tale divieto. 7. L'ufficio di docente, di direttore didattico, di preside, di ispettore tecnico e di ogni altra categoria di personale prevista dal presente titolo non è cumulabile con altro rapporto di impiego pubblico. 8. Il predetto personale che assuma altro impiego pubblico è tenuto a darne immediata notizia all'amministrazione. 15. Al personale docente è consentito, previa autorizzazione del direttore didattico o del preside, l'esercizio di libere professioni che non siano di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l'orario di insegnamento e di servizio Il CCNL Scuola: permessi, diritti, doveri

DPR 235/07 – STATUTO STUDENTI E STUDENTESSE Art. 2 DIRITTI: 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali

Art. 4 (Disciplina) 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. DPR 235/07 – STATUTO STUDENTI E STUDENTESSE

LEGGE ACCESSO AGLI ATTI Art Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla presente legge. L'esame dei documenti è gratuito. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura. 2. La richiesta di accesso ai documenti deve essere motivata. Essa deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. 3. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dall'articolo 24 e debbono essere motivati. 4. Trascorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata. 5. Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso e nei casi previsti dal comma 4 è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al tribunale amministrativo regionale, La decisione del tribunale è appellabile, entro trenta giorni dalla notifica della stessa, al Consiglio di Stato, il quale decide con le medesime modalità e negli stessi termini. Solo per: INTERESSE OGGETTIVO DIRETTO E ATTUALE – informare eventualmente in controinteressato

DLGS 193/06 – PRIVACY NELLA SCUOLA L’informativa generale ai genitori non va controfirmata, è sufficiente pubblicarla Va inserito l’art. 96 ovvero il consenso personale dello studente per i dati da inviare alle imprese Art. 136 comma 1-c: Foto e riprese sono ammesse quando legate a momenti istituzionali, quindi nessun obbligo di chiedere il consenso. Riprese e foto a convegni: basta avvisare con cartello Foto alunni esposte durante servizio elettorale: non è necessario rimuoverle perché riprendono la scuola nell’esercizio delle sue funzioni In generale: la privacy cede di fronte alla trasparenza, agli atti necessari d’ufficio, alle valutazioni. Nascondere solo i dati sensibili!!

OBBLIGHI DA PUBBLICO UFFICIALE ART. 357 C.P.: il docente è pubblico ufficiale (c.cass. Sent. 6587/91, 2790/92, 6685/92, 3304/99), e anche gli ATA in alcuni casi (2965/83, 4818/93, 17914/03) Obblighi pubblico ufficiale (artt. 362 e 358 c.p.): Obbligo di denuncia per reati procedibili d’ufficio Quali reati? Contro le persone: Abuso mezzi correzione Violenza contro minori, maltrattamenti abusi (lesioni oltre i 20 giorni) Abbandono di persone minori Pedopornografia Violenza sessuale contro minori Spaccio stupefacenti Contro la PA: Corruzione Concussione Abuso d’ufficio Violazione segreti d’ufficio peculato

MOBILITA’ DOCENTI EX LEGGE 107 comma 73. Il personale docente gia' assunto in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della presente legge conserva la titolarita' della cattedra presso la scuola di appartenenza. Al personale docente assunto nell'anno scolastico 2015/2016 mediante le procedure di cui all'articolo 399 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, continuano ad applicarsi le disposizioni del medesimo decreto legislativo in merito all'attribuzione della sede durante l'anno di prova e alla successiva destinazione alla sede definitiva. Il personale docente assunto ai sensi del comma 98, lettere b) e c), e’ assegnato agli ambiti territoriali a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017. Il personale docente in esubero o soprannumerario nell'anno scolastico 2016/2017 e' assegnato agli ambiti territoriali. Dall'anno scolastico 2016/2017 la mobilita' territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali. comma 80. Il dirigente, nel formulare la proposta di incarico: - lo fa in coerenza con il piano triennale dell’offerta (soprattutto sui posti “in più”); - valorizza il curriculum, le esperienze e le competenze professionali; - può svolgere colloqui con gli aspiranti. L’incarico è triennale ed è rinnovato, purché coerente con il piano triennale di offerta. Gli incarichi attribuiti, i curricoli dei nominati ed i criteri seguiti sono resi pubblici. La formulazione “è rinnovato” vincola il mancato rinnovO ad un cambiamento sostanziale nel piano triennale dell’offerta Comma 108. Per l'anno scolastico 2016/2017 e' avviato un piano straordinario di mobilita' territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Successivamente, i docenti di cui al comma 96, lettera b), assunti a tempo indeterminato a seguito del piano straordinario di assunzioni ai sensi del comma 98, lettere b) e c), e assegnati su sede provvisoria per l'anno scolastico 2015/2016, partecipano per l'anno scolastico 2016/2017 alle operazioni di mobilita' su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, ai fini dell'attribuzione dell'incarico triennale. Limitatamente all'anno scolastico 2015/2016, i docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015, anche in deroga al vincolo triennale sopra citato, possono richiedere l'assegnazione provvisoria interprovinciale. Tale assegnazione puo’ essere disposta dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca nel limite dei posti di organico dell’autonomia disponibili e autorizzati.

FORMAZIONE DEL PERSONALE Articolo L’Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. Le iniziative formative, ordinariamente, si svolgono fuori dell’orario di insegnamento. Il personale che partecipa ai corsi di formazione organizzati dall’amministrazione a livello centrale o periferico o dalle istituzioni scolastiche è considerato in servizio a tutti gli effetti. art. 66 In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA. modificato da legge 107/15: il piano diventa triennale in quanto legato al PTOF FORMAZIONE DOCENTI EX LEGGE Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, e' istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell'importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, puo' essere utilizzata per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di hardware e software, per l'iscrizione a corsi per attivita' di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonche' per iniziative coerenti con le attivita' individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria ne' reddito imponibile La formazione in servizio costituisce attività “obbligatoria, strutturale e permanente” per i docenti di ruolo. Le attività relative sono collegate con il piano triennale dell’offerta formativa e con gli obiettivi di miglioramento individuati nel RAV. Si tiene conto delle priorità fissate ogni tre anni con propria direttiva dal Ministro per il sistema di istruzione. Articolo CCNL - FORMAZIONE DEL PERSONALE L’Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. Le iniziative formative, ordinariamente, si svolgono fuori dell’orario di insegnamento. art. 66 In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, modificato da legge 107/15: il piano diventa triennale in quanto legato al PTOF FORMAZIONE DOCENTI EX LEGGE Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, e' istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell'importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, puo' essere utilizzata per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di hardware e software, per l'iscrizione a corsi per attivita' di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonche' per iniziative coerenti con le attivita' individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria ne' reddito imponibile La formazione in servizio costituisce attività “obbligatoria, strutturale e permanente” per i docenti di ruolo. Le attività relative sono collegate con il piano triennale dell’offerta formativa e con gli obiettivi di miglioramento individuati nel RAV. Si tiene conto delle priorità fissate ogni tre anni con propria direttiva dal Ministro per il sistema di istruzione.