Forme ceramiche Nello studio della ceramica antica si utilizza normalmente la terminologia con i quali si identificano i vasi attici. Non tutti questi nomi però corrispondono per certo al loro nome antico, questo perchè spesso gli scrittori quando menzionavano i vasi non ne specificavano né la forma né l'uso. Una delle fonti letteratie più utili per la definizione delle forme è un'opera intitolata “Deipnosophistae”( i sofisti a banchetto) dove Ateneo (II-III sec.d.C.)menziona i vasi usati durante il convito.
Vasi per attingere e versare liquidi HYDRìA .(υδωρ "acqua").Grande vaso a corpo ovoide con tre anse: una verticale nella parte posteriore del vaso ( per trasportarlo e per versare), le altre due impostate orizzontalmente (per attingere acqua e sollevare il vaso sulla testa).
Hydrìa in bucchero -fine VI-inizi V sec. a.C.
Hydrìa ceretana In Etruria, intorno al 530 a Hydrìa ceretana In Etruria, intorno al 530 a.C, nella zona di Caere, si afferma la produzione di questo tipo di vaso decorato a figure nere con scene mitologiche.
Lékythos Brocca con sollo stretto e corpo allungato, una sola ansa. Usata sia in ambito domestico, sia in ambito funerario (fondo bianco), sia nelle palestre. In genere conteneva olii.
Oinochòe Da oinos-vino. Recipiente usato per versare il vino, proprio come le attuali brocche. E' stato un vaso estremamente diffuso e nel tempo ha subito diverse variazioni : bocca trilobata o bocca rotonda, profilo continuo tra corpo e collo,oppure interrotto, forma più tondeggiante o più allungata
Oinochòe
Oinochoe fine IV sec. a.C
Oinochoe a becco a vernice nera. Fine IV sec. a.C.
Olpe Tipo di oinochòe con profilo continuo, bocca rotonda e espansione accentuata della parte inferiore. Deriva da prototipi metallici.
Vasi per bere Kylix Coppa su piede piuttosto larga con due anse orizzontali, corpo basso ed emisferico. Molto diffusa nell'antichità poiché associata la mondo del simposio, nel tempo ha subito diverse variazioni legate all'altezza del piede e allo sviluppo del collo.
Kylix attica a figure rosse. Fine V-inizi IV sec.a.C.
Kantharos Tipo di coppa con anse sormontanti. Nelle rappresentazioni appare spesso associato a Dioniso. Molto frequenti in bucchero dalla fine del VIIsec.a.C.
Kyahos Tazza con una sola ansa sormontante. Legato all'ambiente del simposio, serviva per attingere i liquidi dai grandi recipienti.
Skyphos Tazza per bere vino, con vasca profonda e due piccole anse laterali.
Anfore Contenitore molto comune, forma panciuta con anse che collegano il collo al corpo. Era principalmente usata per i liquidi. Vi sono vari tipi di anfore, a profilo continuo o con collo distinto da spalla. Fra quelle con collo distinto si ricorda l'anfora panatenaica , caratterizzata da un corpo ovoide, che piena di olio, era il premio per i vincitore delle Panatenee, le gare che si svolgevano ad Atene ogni quattro anni in onore della dea Atena. In Etruria si sono rinvenuti vari esempi di anfore tirreniche, produzione greca destinata al mercato etrusco, anche queste molto panciute e decorate con motivi corinzi.
Anfora
Anfora panatenaica anfora tirrenica
Pelìke Varietà di anfora, con corpo allungato. Produzione del VI sec.a.C.
Cratere Vaso in genere di grandi dimensioni, con una grande bocca, usato per mescere vino e acqua. Se ne distinguono quattro tipi a seconda dello sviluppo del corpo e sopratutto delle anse.
Cratere a colonnette (kelèbe)
Cratere a volute
Cratere a calice
Cratere a campana
Dinos Utilizzato anche questo per mescere acqua e vino, è un grande recipiente a bocca larga. Privo di piede doveva essere collocato su un sostegno (tripode)
Stamnòs Vaso ad alte spalle con collo molto basso. Conteneva vino
Pisside Sorta di scatola, in genere di piccole dimensioni,con coperchio. Conteneva cosmetici.
Olla Grosso vaso panciuto e fornito di coperchio. In genere utilizzato per conservare cibi o bevande, talvolta anche come cinerario
Askòs Contenitore olio
Patera Sorta di scodella poco profonda e larga usata per contenere liquidi
Lucerne