L’intervento degli incubatori, dei BA e dei Venture Capitalist in relazione al ciclo di vita dell’impresa Rielaborazione da F. Perrini, Le nuove quotazioni alla Borsa Italiana, evidenze empiriche delle PMI, ed. EGEA, Milano, 1999 Soggetti esterni che intervengono nel supporto alla creazione di una nuova impresa AvvioMaturità Declino Vendite Flussi di cassa Profitti Banche Operatori Pubblici Incubatori Fondi chiusi Merchant bank Vulture Investor Business Angels Venture Capital EspansioneSviluppo 1 1
“Strumento economico di sviluppo disegnato per accelerare la crescita ed il successo di nuove imprese attraverso l’offerta di risorse e servizi di supporto per il business” (NBIA - National Business Incubators Association). “Organizzazione che sistematizza il processo di creazione di nuove imprese di successo, attraverso la fornitura di un pacchetto completo ed integrato di servizi” (UNIDO - Organizzazione di Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite). Organismo con “l’obiettivo di assistere gli imprenditori nella nascita e nello sviluppo delle imprese” (OECD - Organization for Economic Cooperation and Development). Gli Incubatori d’Impresa: definizioni il processo di incubazione “è un processo dinamico di creazione e sviluppo di nuove” “Gli incubatori agiscono come agenti d’intermediazione che cercano di far fronte alle principali cause di fallimento nel mercato, fornendo un’ampia gamma di servizi”, che possono variare in funzione della natura e della strategia che la struttura intende perseguire. Incubatore = Laboratorio
Generazioni di Incubatori Filosofia degli incubatori invariata nel tempo (creare un ambiente nel quale viene favorita la creazione di nuove imprese, viene accelerata la loro crescita e viene massimizzato il loro tasso di sopravvivenza), tuttavia è oggi possibile individuare tre generazioni di incubatori I Generazione Allocatori di spazi e attrezzature condivise + servizi di base II Generazione Sviluppo servizi specialistici (consulenza e al tutoraggio) III Generazione Forte attenzione all’attività di networking Incubatori virtuali Networked Incubator Attuali tipologie di Incubatori pubblici, privati e universitari
ParametriIncubatore pubblicoIncubatore privatoIncubatore universitario Missione istituzionale Sviluppo economico e tecnologico Generazione di un profitto Sviluppo economico e tecnologico Settore d’investimento GenericoSpecifico/di nicchia (high-tech) Specifico/ di nicchia (Knowledge based) LocalizzazioneArea da rivitalizzareAree industrializzateArea universitaria Fase d’investimento Definizione concetto di business -crescita- indipendenza Crescita - indipendenzaDefinizione concetto di business -crescita- indipendenza Orizzonte temporale Medio/ lungo (2/ 3 anni) Medio/breve (circa 1 anno e mezzo) Medio/ lungo (2/ 3 anni) Modello di ricavo Finanziamenti pubblici/ canoni/ tariffe (modello fee based) Partecipazioni/ canoni/ tariffe (modello equity based) Finanziamenti pubblici/ canoni/ tariffe (modello misto) Team di gestione Agisce da intermediarioCoinvolto nelle impreseAgisce da intermediario Punto di forzaNetwork, gratuità di alcuni servizi NetworkCredibilità, network accademico Tipologie di Incubatori Rielaborazione da ABBURRA’, GRANDI, GRIMALDI, Il ruolo degli incubatori nella creazione di nuove imprese, ed. Rosenberg & Sellier, Torino,
PST - Parchi Scientifici e Tecnologici: Organizzazioni complesse, territorialmente circoscritte, che nascono come motori di sviluppo economico in aree depresse o in declino industriale. L’APSTI – Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani li definisce: “sistemi di sviluppo territoriale volti alla promozione e allo sviluppo di iniziative di ricerca scientifica e tecnologica, di nuove aziende innovative (settore high-tech) e della competitività del territorio in cui operano, attraverso l’attivazione e la gestione di progetti innovativi” e lo sfruttamento di stretti legami con università o centri tecnologici d’eccellenza. BIC – Business Innovation Centre: Strumenti al servizio dello sviluppo regionale nati per favorire l’attuazione efficace delle politiche pubbliche a favore delle PMI e la promozione di processi di innovazione nel territorio. Missione: promuovere lo sviluppo regionale e locale attraverso il supporto alla creazione di nuove imprese innovative e il sostegno all’ammodernamento, all’innovazione e alla diversificazione delle PMI già esistenti, incoraggiando la comunicazione e la cooperazione tra gli attori istituzionali e i soggetti economici sul territorio. Servizi forniti dai BIC: animazione; selezione di idee - progetti d’impresa; servizi per lo start up; servizi per lo sviluppo delle PMI Incubatori Pubblici – I BIC e i PST
Incubatori: modalità di intervento Obiettivo di fondo: contribuire ad incrementare le potenzialità di sopravvivenza e di successo delle iniziative sul mercato COME? Tre modalità di intervento: Attività di sollecitazione stimolo alle collaborazioni Attività di scouting si premia la bontà del BP e del team imprenditoriale Attività di accelerazione affiancamento imprenditore
Il processo di incubazione per le neo imprese VALUTAZIONE INIZIALE IDEA IMPRENDITORIALE Pre - incubazione Incubazione COSTITUZIONE IMPRESA Post - incubazione OBIETTIVO Creare imprese capaci di operare in modo autonomo sul mercato Durata: 3 – 6 mesi (prorogabili ad un anno) Servizi erogati: logistici, accoglienza, formazione e consulenza Obiettivo: Business Plan Durata: 2/ 3 anni Servizi erogati: hard e soft Obiettivo: Creazione imprese di successo Durata: 1 anno o più Servizi erogati: logistici, allocazione spazi Obiettivo: abituare le neo imprese ad operare in modo autonomo nel mercato
Fase Incubazione: i servizi erogati Mediamente, ogni incubatore ha a disposizione circa mq di superficie, 26 postazioni e 5 addetti all’assistenza alle aziende incubate Servizi logistici - infrastrutture e spazi in aree attrezzate (postazione internet, telefono e scrivania), a prezzi agevolati, da locare secondo il principio della modularità; - supporto amministrativo (prestazioni, a basso valore aggiunto, quali segreteria, reception, posta, sale riunioni, ecc., che vengono condivisi con le altre imprese presenti nell’incubatore). Servizi di assistenza allo start up - Assistenza e tutoraggio nella stesura del Business Plan; - Formazione, per lo sviluppo di competenze del gruppo imprenditoriale; - Consulenza, diretti a fornire assistenza e indicazioni all’imprenditore. Servizi di messa in rete - Attività di networking interna ed esterna all’incubatore, finalizzata ad alimentare e a sviluppare le capacità relazionali degli imprenditori incubati
Business Angels = “investitori informali” in capitale di rischio Sono tra i principali erogatori di early capital Sono tipicamente rappresentati da persone fisiche (ex manager, ex titolari di imprese, imprenditori ancora in attività) Hanno, di solito, un’età compresa tra i 35 e i 65 anni Prediligono il contatto diretto con gli imprenditori e divengono soci a titolo personale dell’impresa finanziata Obiettivo della loro azione: acquisire, tramite il finanziamento, quote di aziende con elevato potenziale di sviluppo, al fine di monetizzare una plusvalenza in occasione della vendita della loro partecipazione, generalmente dopo un periodo di 3/5 anni. I business angels: chi sono
I Business Angel: modo di operare I Business Angels, generalmente, intervengono nelle iniziative con investimenti di dimensioni limitate (indicativamente dai 50 mila ai 200 mila euro) La caratteristica fondamentale del loro modo di operare è il feeling che istaurano con l’imprenditore che intendono finanziare Hanno un ruolo attivo nella gestione dell’impresa Si organizzano in reti locali (B.A.N. - Business Angels Network), ossia strutture permanenti che consentono ai Business Angels di incontrare imprenditori alla ricerca di capitale e di competenze manageriali. Ogni rete locale si attiene rigidamente alle regole di comportamento indicate dalle associazioni italiana (IBAN) ed europea (EBAN) dei Business Angels
“PRIVATE EQUITY PROVIDES EQUITY CAPITAL TO ENTERPRISES NOT QUOTED ON A STOCK MARKET. PRIVATE EQUITY CAN BE USED TO DEVELOP NEW PRODUTCS AND TECHNOLOGIES TO EXPAND WORKING CAPITAL, TO MAKE ACQUISITION, OR TO STRENGTHEN A COMPANY’S BALANCE SHEET. IT CAN ALSO RESOLVE OWNERSHIP AND MANAGEMENT ISSUES- A SUCCESION IN FAMILY-OWNED COMPANIES, OR THE BUY-OUT OR BUYING OF A BUSINESS BY EXPERIENCED MANAGERS MAY BE ACHIEVED USING PRIVATE EQUITY”. FONTE: European Private Equity and Venture Capital Association Caratteristiche operazioni di Private Equity e Venture Capital partecipazione nel capitale di rischio di un’impresa remunerazione del rischio dell’investitore (conseguimento di un capital gain) investimento temporaneo (ottica di medio-lungo periodo) apporto di capitale finanziario, di conoscenze e competenze network di contatti e collaborazioni e maggiore credibilità azienda target Venture Capital & Private Equity
Premessa: negli USA, l’attività di private equity comprende sia operazioni di venture capital che di private equity in senso stretto. In Europa, si va verso una standardizzazione metodologica. (Fonte AIFI) AVVIO (Early Stage Financing) SVILUPPO (Expansion Financing) CAMBIAMENTO (Replacement Financing) VENTURE CAPITAL PRIVATE EQUITY Fonte: A. Gervasoni, F.L. Sattin, Private Equity e Venture Capital, Guerini & Associati, Milano 2004 SEED FINANCING finanziamento di un’idea o progetto da sperimentare START-UP FINANCING sviluppato e testato prototipo si da inizio alla produzione FIRST-STAGE FINANCING sviluppare la produzione e commercializzazione beni SVILUPPO VIE INTERNE SVILUPPO VIE ESTERNE INTEGRAZIONI aumento o diversificazione capacità produttiva acquisizione aziende o rami d’azienda integrazioni verticali o orizzontali MANAGEMENT BUY-IN/OUT LEVERAGED BUY-OUT TOURNAROUND FINANCING sostituzione mgmt con risorse interne/esterne acquisizione impresa con leva finanziaria ristrutturazione di imprese in crisi Tipologie di investimento legate alle fasi di vita dell’impresa
Il processo di investimento INDIVIDUAZIONE IMPRESA TARGET VALUTAZIONE PROFILO STRATEG/IMPREND. VALUTAZIONE FINANZ. E OFFERTA DI ENTRATA MONITORAGGIO OPERAZIONE WAY OUT massimizzare nel processo di selezione il deal flow sulla base caratteristiche investitore e capacità impresa target di raggiungere i risultati selezione imprese con management capace ed elevata potenzialità di crescita business idea (valutazione del business plan) valutazione finanziaria del progetto e definizione del prezzo dell’operazione controllo dei risultati raggiunti e fornitura di know how e network ricorso a mercato borsistico (bridge financing) cessione a partner industriale (trade sale) replacement e secondary buy out) riacquisto partecipazione dell’impresa (buy back) azzeramento per fallimento (write off)
Banche di Affari e branch di Banche Commerciali Società di partecipazioni finanziarie Fondi chiusi a carattere internazionale Corporate Venture Capital Business Angels Operatori istituzionali pubblici I principali investitori
Confronto tra i principali soggetti coinvolti nella creazione di imprese Principali differenze Business AngelsIncubatoriVenture Capitalists Caratteristiche personali dell’operatore ImprenditoriManagerInvestitori Approccio all’impresaHands on Hands on/ Hands off Fase d’interventoEarly StageSeed/Early StageEarly Stage/ Sviluppo Livello di due diligenceMedioApprofonditoMolto approfondito Area geografica di riferimentoImportante Non importante Caratteristiche contrattualiSemplici Complesse Tipologia di servizi offertiCapitale di rischio ed esperienza Infrastrutture e consulenza Apporto capitale di rischio Modalità di interventoAcquisto partecipazione Consulenza esternaAcquisto partecipazione (anche di maggioranza) Finalità interventiSuccesso impresa e ritorno investimento Accelerare crescita e successo delle imprese Ritorno economico dell’investimento Rielaborazione da AIFI 1 1
Spin Off o Gemmazione di Imprese (1/3) Iniziativa imprenditoriale che si riferisce alla nascita di una nuova impresa sviluppata da un soggetto che fuoriesce dalla struttura preesistente e fa leva sulle conoscenze e le relazioni accumulate in tale struttura … … per le imprese spin off, l’elemento caratterizzante la nascita e’ dato dallo sfruttamento, da parte del fondatore, di conoscenze, competenze e relazioni maturate nell’impresa di origine. Fonte: Le Nuove Imprese, M. Sorrentino TIPOLOGIE DI SPIN-OFF SPIN-OFF DI IMPRESA SPIN-OFF DI RICERCA Le conoscenze acquisite vengono utilizzate per dare vita a iniziative di impresa che offrono prodotti complementari rispetto a quelli offerti dalle organizzazioni di provenienza L’iniziativa nasce dalla fuoriuscita da un’istituzione ad alta intensità di conoscenza con il posizionamento a valle della nuova impresa a scopo di valorizzazione e sfruttamento economico della ricerca DISTRETTI INDUSTRIALI CLUSTER TECNOLOGICI UNIVERSITA’ CENTRI PUBBLICI DI RICERCA
Spin off o Gemmazione di imprese (2/3) SPIN-OFF SPONTANEI L’iniziativa nasce dalla decisione autonoma di un imprenditore di intraprendere una nuova iniziativa a seguito dell’apprendimento e dell’accumulazione nel tempo delle conoscenze, delle competenze e delle relazioni maturate nel corso delle sue esperienze lavorative. Iniziative spontanee: totale autonomia decisionale evitando coinvolgimenti dell’impresa madre Fughe conflittuali: totale autonomia decisionale che deriva da mancata approvazione progetto o divergenze con casa madre
SPIN-OFF DELIBERATI L’impresa madre favorisce il processo di creazione di nuove imprese che pone sotto il suo controllo. le motivazioni sono da ricercare nel miglioramento dell’efficienza produttiva, maggiore flessibilità, valorizzazione attività, grado di innovazione etc. Iniziative controllate: creazione di piccole imprese autonome che assumono un ruolo strategico nei processi di sviluppo innovazione della casa madre Iniziative non controllate: impresa madre innesca il processo di fuoriuscita senza però voler esercitare un controllo diretto sulla neo impresa Spin off o Gemmazione di imprese (3/3)
La Comunità Europea, il Governo e gli Enti Locali, al fine di promuovere lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese, hanno legiferato in materia di “sviluppo imprenditoriale”, istituendo una serie di normative che prevedono agevolazioni finanziarie, fiscali e formative per coloro che decidono di creare un’impresa ex novo oppure promuovere lo sviluppo di un’attività già esistente. Gli aiuti a carattere pubblico
Gli aiuti a carattere pubblico: alcuni esempi LeggeContenuto Legge 215/1992 Prevede incentivi, sotto forma di contributi a fondo perduto, a tasso agevolato e crediti d’imposta (nei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato, del turismo e dei servizi) per la creazione e lo sviluppo di imprese femminili o di aziende gestite prevalentemente da donne Legge 95/95 (ex 44/86) Prevede agevolazioni a favore giovani che intendono creare una nuova impresa nei settori della produzione dei beni in agricoltura, nell’artigianato, nell’industria e nella fornitura di servizi alle imprese. Legge 236/93 Punta a promuovere la creazione di nuove imprese, nel settore dei servizi (quali, la fruizione di beni culturali, il turismo, la manutenzione di opere civili e industriali, l’innovazione tecnologica, la tutela ambientale, l’agricoltura, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agroindustriali) D. Lgs. 185/2000 Intende favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti maggiorenni, privi di occupazione nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda e residenti in aree depresse che vogliono creare PMI nei settori della produzione di beni, della fornitura di servizi e del commercio. Lavoro autonomo (ex legge 608/96 conosciuta come “Prestito d’Onore”) – ditta individuale Microimpresa – snc e sas. Franchising