Gli strumenti finanziari e la valutazione prof. Giuseppe Catalano Convegno CRUI- MIUR-CNVSULa valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di.

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Gli strumenti finanziari e la valutazione prof. Giuseppe Catalano Convegno CRUI- MIUR-CNVSULa valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di governance Roma, 8 ottobre 2003

2 Agenda 1.Lattuale sistema di finanziamento: riequilibrio e incentivazione 2. Le prospettive per il futuro: prime riflessioni

3 1. Lattuale sistema di finanziamento: riequilibrio e incentivazione 1A. Il finanziamento statale dal 1994 al B. La destinazione delle risorse 1D. Altre forme di incentivazione: un esempio 1C. Una valutazione dei risultati

4 Le principali fonti di finanziamento delle università statali A. Il finanziamento statale dal 1994 al 2003

5 Landamento del FFO dal 1994 al 2003 (quota del FFO destinata alle università) (in milioni di euro) Nel 1996 il FFO è stato incrementato di miliardi per il trasferimento a carico degli atenei dei pagamenti degli oneri previdenziali per il personale 1A. Il finanziamento statale dal 1994 al 2003

6 Landamento del FFO dal 1994 al = 100

7 1B. La destinazione delle risorse Le regole Competizione tra atenei Co-finanziamento Gli obiettivi Perseguire situazioni di pari opportunità Incentivare i maggiori rendimenti Gli strumenti per competere Definizione anticipata delle regole Sistema informativo tempestivo ed affidabile Valutazione interna e confronti

8 Fondo per il FinanziamentoOrdinario FinanziamentoOrdinario Centri di gestione Organidigoverno Risultati della gestione Quota base MINISTRO Quota di riequilibrio PARLAMENTO GOVERNO Nucleo di valutazione di ateneo Nucleo di valutazione di ateneo Comitatonazionale Criteri di ripartizione UNIVERSITA Pareri CUN, CRUI e CNSU Quota di incentivazione 1B. La destinazione delle risorse

Accelerazione del riequilibrio Atenei in regioni con disagio socio-economico 6030 Nuovi atenei e Interventi particolari Accordi di programma 15 Contratti con studiosi impegnati allestero 40 0 Chiamate di professori per chiara fama 10 Mobilità docenti Assegnazioni consolidate Assegnazioni (di durata definita) in fase di valutazione B. La destinazione delle risorse dal 1997 al 2003 (in miliardi di L.) IncentiviIncentivi

Ricerca scientifica Minore abbandono tra 1° e 2° anno 1588 Riduzione del rapporto studenti/docenti 90 0 incidenza costi del personale di ruolo su FFO Minore tempo per conseguire lauree Avvio della riforma didattica 200 Interventi per disabili 10 Assegnazioni consolidate Assegnazioni con verifiche ex-post degli interventi adottati Assegnazioni una-tantum IncentiviIncentivi B. La destinazione delle risorse dal 1997 al 2003 (in miliardi di L.)

11 1C. Una valutazione dei risultati

12 1C. Una valutazione dei risultati

13 1C. Una valutazione dei risultati

14 Sono stati ridotti significativamente gli squilibri, grazie alla destinazione di risorse crescenti, anche se il processo non è ancora definitivamente completato; Il modello di riequilibrio, sostanzialmente immutato nel tempo, ha fornito a ciascun ateneo un elemento di autovalutazione della propria posizione relativa ed incentivi al miglioramento delle performances; Il riequilibrio 1C. Una valutazione dei risultati

15 Sono stati destinati agli obiettivi risorse ridotte e progressivamente decrescenti; Gli obiettivi da incentivare sono stati mutati frequentemente nel tempo; Lincentivazione 1C. Una valutazione dei risultati

16 Sono stati destinate risorse ridotte quasi esclusivamente alle scuole ad ordinamento speciale e alle sperimentazioni di didattica avanzata; Gli accordi di programma sul FFO non sono stati sempre coordinati con analoghi accordi a valere sui fondi per ledilizia e con le scelte definite nel piano di sviluppo; Gli accordi di programma 1C. Una valutazione dei risultati

17 Estensione della sperimentazione per il superamento del sistema di tesoreria unica Criteri di scelta Atenei che negli ultimi anni abbiano conseguito lobiettivo di fabbisogno programmato con uno scarto non superiore al 1%; Atenei che al dicembre 2003 presentino una giacenza di tesoreria inferiore al 15% del fabbisogno realizzato nello stesso anno; Atenei i cui dipartimenti e centri autonomi di gestione siano già usciti completamente del sistema di tesoreria al dicembre D. Altre forme di incentivazione: un esempio

18 2. Le prospettive per il futuro: prime riflessioni 2A. Verso i quasi mercati? 2B. Il processo produttivo 2C. La valutazione dei diversi aspetti del processo

19 2A. Verso i quasi mercati? QUALE CONFIGURAZIONE INDUSTRIALE EFFICIENTE DEL SETTORE? la situazione attuale monopoli locali oligopoli (Lombardia, Emilia, Lazio) la concorrenza fa sempre bene? il trade-off tra volume degli scambi e diversificazione dei prodotti il trade-off tra efficienza statica e dinamica la concorrenza amministrata

20 La costruzione di un quasi-mercato: 1. accreditamento dei produttori, valutati tecnicamente da organismi pubblici per garantire la presenza di standard minimi (con revisioni periodiche) Il Comitato per la valutazione 2. possibilità di scelta degli utenti tra i produttori accreditati il diritto allo studio e il voto con i piedi 3. possibilità di scelta dei produttori nella combinazione dei fattori produttivi 2A. Verso i quasi mercati?

21 La costruzione di un quasi-mercato (continua): 4. il sistema pubblico distribuisce agli utenti vouchers spendibili per lacquisto dei servizi il costo standard per studente 5. il contributo pubblico (il finanziamento) può essere commisurato alla tipologia del servizio ed alla condizione economica del soggetto le tasse legate alla condizione economica 2A. Verso i quasi mercati?

22 I PROBLEMI APERTI 1. Verso lautonomia didattica e il superamento del valore legale del titolo di studio 2. La concorrenza pubblico-privato 3. Le regole per le nuove entrate nel mercato 4. Numero programmato o sovranità del consumatore? 5. Una più ampia mobilità studentesca 6. Quale ruolo per la domanda? l'assenza di un ente intermedio che aggreghi gli utenti, ne gestisca i fondi e agisca come controparte delle unità di offerta 2A. Verso i quasi mercati?

23 2B. Il processo produttivo

24 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo a) INPUT b) PROCESSO c) OUTPUT OUTCOME Articolare il modello di valutazione tenendo conto di:

25 La valutazione dellINPUT STUDENTI Capacità di attrazione: extraregionale, dallestero, idonei al conseguimento della borsa Requisiti minimi primi passi verso laccreditamento In particolare andrebbe incentivata la mobilità territoriale tra I e II livello e per i corsi successivi INPUT DOCENTI e STRUTTURE 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo

26 Valutazione delle competenze degli studenti immatricolati attraverso la verifica della necessità di obblighi formativi aggiuntivi (OFA) Studenti con OFA a)incentivazione dellabbandono b)incentivazione del successo degli studi (?) Studenti senza OFA a) penalizzazione degli abbandoni 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo Orientamento

27 La valutazione del PROCESSO PROCESSO Qualità della didattica (anche sulla base delle opinioni degli studenti) Tempo di completamento degli studi Partecipazione a programmi di studio con mobilità internazionale Tutorato Qualità dei servizi amministrativi agli studenti 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo

28 La valutazione dellOUTPUT OUTPUT del processo didattico Valutazione del livello di apprendimento in uscita (sulla base delle esperienze internazionali) Occupabilità (servizi di job placement) Tassi di ammissione ai livelli successivi degli studi 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo

29 OUTPUT della ricerca Una quota del FFO può essere destinata al finanziamento degli atenei sulla base di indicatori della produzione scientifica (1) Assegnazione delle risorse sulla base del numero dei ricercatori attivi (compresi dottorandi e assegnisti di ricerca) (2) Costruzione di una banca dati della produzione scientifica (3) Assegnazione delle risorse sulla base della valutazione della produzione scientifica e delle capacità di autofinanziamento 2C. La valutazione nei diversi aspetti del processo Brevetti ed altri indicatori del trasferimento tecnologico