“il mondo rispetti i nostri diritti” Congo Nord Kivu

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“il mondo rispetti i nostri diritti” Congo Nord Kivu 30 novembre 2008

La nostra dignità e i nostri diritti sono violati ogni giorno senza che nessuno protesti Abbiamo diritto ad essere protetti? Siamo o no uguali agli altri? Per l’oro, i diamanti o il coltan popolazioni intere sono decimate, le loro abitazioni occupate, distrutte, incediate da bande armate.

Interventi politici urgenti oltre l’emergenza umanitaria La guerra nel Nord Kivu ha radici profonde che portano tutte a una lotta per il controllo delle risorse minerarie e che hanno poco a che fare con l’elemento etnico. In Congo esistono 450 gruppi linguistici, solo nella zona del Sud Kivu dove io opero sono almeno 15. La gente è abituata a convivere in comunità eterogenee, dove non sono mai mancati i matrimoni misti e le forme di vita comunitaria. Negli ultimi 15 anni ci sono state 3 guerre

Tre guerre in quindici anni LA PRIMA GUERRA, detta “GUERRA DI LIBERAZIONE” 1996-97 con protagonista Laurent Désiré Kabila, il padre dell’attuale presidente Josephe Kabila, Obiettivo: scacciare il dittatore Mubutu e installare la democrazia tanto desiderata Quali le conseguenze? paese diviso, molti morti, molti sfollati, e una miseria ancora più disumana In questa guerra il Rwanda ha aiutato Kabila alla conquista di Kinshasa. Tra i Rwandesi Nkunda, accanto all’attuale presidente figlio di Kabila Laurent Desiré

Tre guerre in quindici anni LA PRIMA GUERRA, detta “GUERRA DI LIBERAZIONE” 1996-97 con protagonista Laurent Désiré Kabila, il padre dell’attuale presidente Josephe Kabila, Obiettivo: scacciare il dittatore Mubutu e installare la democrazia tanto desiderata Quali le conseguenze? Paese diviso, molti morti, molti sfollati, e una miseria ancora più disumana In questa guerra il Rwanda ha aiutato Kabila alla conquista di Kinshasa. Tra i Rwandesi Nkunda, accanto all’attuale presidente figlio di Kabila Laurent Desiré

Tre guerre in quindici anni LA SECONDA GUERRA: 1998-2000 In prima fila un nuovo governo di rivoluzione “Resemblemet pour la democratie” con sede a Goma: Nkunda è capo dei militari di questo nuovo governo. Egli conosce tutto ormai del Congo e desidera avere una parte di questa terra che lui stesso ha conquistato. Dal 1998 al 2003 il Kivu è stato tagliato fuori dalla capitale Kinshasa, sotto questo nuovo governo di Goma, i cui capi erano tutti tutzi-congolesi: i Baynamulenge

Tre guerre in quindici anni A BUKAVU NEL 2004 Nkunda attacca Bukavu, con il pretesto di scacciare gli Hutu presenti nei villaggi e nelle foreste nei dintorni di Bukavu. La città viene liberata dalla Monuc: con quale ricompensa? E Nkunda con i suoi ribelli si ritira nel Masisi, a Goma, e si prepara ad un altro attacco, l’attuale. In questo contesto egli si ritira da tutti gli accordi di Pace che l’attuale governo tenta di stipulare con i vari ribelli ormai posizionati nella zona.

Perché in questa zona del Nord e Sud Kivu? KINSHASA SUD

Perché in questa zona del Nord e Sud Kivu? Nonostante le elezioni nella Repubblica Democratica del Congo e i tanti accordi firmati, ma non rispettati dalle parti in causa, quali sono gli attori di questa crisi?

GLI ATTORI DELLA CRISI Il governo congolese, che nel Kivu ha ottenuto nel 2006 un largo consenso nelle elezioni. Il popolo sperava in uno stato di diritto e di Pace.

GLI ATTORI DELLA CRISI Il generale Nkunda, che ha rifiutato di integrarsi con il suo gruppo armato nell’esercito regolare congolese, e questo con l’aiuto del governo rwandese

GLI ATTORI DELLA CRISI È in campo anche l’ONU, con una presenza massiccia di militari (17.000, di cui 8.000 nel Kivu), che non riesce a garantire l’osservanza degli accordi, che non difende la gente dai soprusi, che sfrutta la situazione per sfruttare il sottosuolo

Questa guerra... ...è un paravento che nasconde lo sfruttamento indiscriminato delle risorse

Perché il Congo fa gola? ORO DIAMANTI NIOBIO COBALTO COLTAN STAGNO CARBONE C’è una responsabilità collettiva su quanto sta avvenendo. Il cellulare, il computer, funzionano anche con il coltan, un minerale che importiamo da quelle terre. La tecnologia avanzata di oggi, a nostro servizio, ha bisogno di cassiterite, di niobio, oltre che di rame, oro, petrolio, diamanti.

Perché il Congo fa gola? IL CONTROLLO DI QUESTE RICCHEZZE È IL VERO MOTIVO DELLA GUERRA In questa guerra non c’entrano le etnie, le religioni: è una questione di accaparramento illegale di risorse, di influenze politiche, di equilibri regionali e internazionali.

IL CONTROLLO DI QUESTE RICCHEZZE E IL VERO MOTIVO DELLA GUERRA L’unico vero grande sconfitto è il popolo congolese

CHI SUBISCE? A subire questa tragedia resta la popolazione inerme, stremata da una lunghissima guerra che ha fatto oltre 4 milioni di vittime, è un genocidio silenzioso. La popolazione è delusa nelle proprie speranze più profonde. Sono almeno 252.000 le persone che da fine agosto hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, aggiungendosi ad altre migliaia di sfollati che già da tempo vivevano nei campi profughi, e il loro numero è destinato a crescere.

SIAMO ORMAI TERRA DI NESSUNO È un’emergenza umanitaria che sta mettendo in ginocchio le province del Nord e del Sud Kivu.

COSA FANNO I MISSIONARI? Si parla molto poco di questa guerra e gli unici aiuti umanitari arrivano dai Missionari impegnati sul territorio, nei centri nutrizionali, nelle Parrocchie ormai piene di sfollati, nelle scuole, unici luoghi dove questa gente è assistita e aiutata.

E A CIMPUNDA? Prima della mia partenza molta gente era ritornata “a casa”… aveva lasciato il proprio lavoro, la casa, un impiego, ed era ritornata a cercare rifugio da un familiare, da un conoscente, da un amico… o alla Missione!

LA NOSTRA MISSIONE A CIMPUNDA Abbiamo deciso di restare. In tutti questi anni di guerre, noi suore Dorotee di Cemmo abbiamo deciso di restare per vivere accanto a questa gente, per dare loro la speranza che è ancora possibile costruire una convivenza pacifica...

LA NOSTRA MISSIONE A CIMPUNDA ...perchè crediamo che: “Ogni essere umano ha il diritto di godere della Pace in ogni fase della sua esistenza. La pace è una condizione indispensabile per lo sviluppo e condizione senza la quale la vita perde di significato”

EDUCAZIONE Per essere vicino, e per creare sviluppo, ci occupiamo dell’istruzione dai piccoli della Materna...

EDUCAZIONE ... della scuola primaria...

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EDUCAZIONE ... della scuola secondaria e della scuola professionale...

ASSISTENZA

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GRAZIE AKSANTI MERCI