Le figure retoriche Fonti: Heinrich Lausberg, Elementi di retorica, il Mulino 1969 Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani 1988.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Figure retoriche in pubblicità
Advertisements

Con lAdagio di Eleni Karaindrou ricordiamo ogni passo della vita Anno B 27 tempo ordinario.
L'autentico apostolo è contento per il bene che è seminato in ogni uomo.
all’intervento di DIO in Cristo
Le caratteristiche delle lettere d’amore: I REGISTRI
Retorica Che cosa sono le figure retoriche?
Figure retoriche del significato
Il linguaggio è un sistema di segni che servono per comunicare il linguaggio è verbale se i segni di cui si serve sono parole le lingue sono sistemi grammaticali.
Approccio retorico.
Approccio retorico Pubblicità =linguaggio della persuasione Pubblicità =linguaggio sincretico (Eco) Pubblicità=retorica delle immagini (Barthes: livello.
Il testo poetico: la musica delle parole
CENNI DI METRICA E FIGURE RETORICHE
PADRONANZA LINGUISTICA
POETI ...POESIA... STRUTTURA.
La lingua della canzone: lingua antica, successi moderni
Strumenti per comunicare (S23) Corso di grammatica italiana 1
CIASCUNA PAROLA HA UN SIGNIFICANTE E UN SIGNIFICATO
sei verità, lo grideremo dai tetti delle nostre città,
Annunceremo Che TU.
LE TIPOLOGIE TESTUALI NARRATIVO TEATRALE POETICO ESPOSITIVO
Figure retoriche Climax Sinestesia Ossimoro Metafora Allitterazione
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Percorso di preparazione al matrimonio. La fede
La figura retorica La figura retorica nasce nell’ambito della scrittura ed è un artificio letterario che ha lo scopo di rendere più avvincente, evocativa.
IL LINGUAGGIO DEI NATIVI DIGITALI
SPRIZZA DI GRAZIA.
LE FIGURE RETORICHE.
Figure Retoriche Le figure retoriche sono i diversi aspetti che può prendere un qualsiasi testo. Esse servono per dare al testo diverse sfumature e renderlo.
Il testo pubblicitario
DIDATTICA E TECNOLOGIE DELL’ISTRUZIONE (a cura di Nicola Scognamiglio)
«Il cuore in corpo mi sento tremare»
Figura retorica.
Umberto Saba Mio padre TESTO Mio padre è stato per me “l’assassino”,
Per riconoscere e ricordare….. i termini specifici della poesia
Dico al mio cuore Umberto Saba
LE FIGURE RETORICHE INTRODUZIONE Le figure retoriche 1.
Con Te Maria, incontro a Gesù tuo Figlio! Le virtù di Maria
Stile e argomentazione
Figure retoriche (Nicoletto Jacopo 2A ITCS Maria Lazzari)
Il ritratto della mia bambina
Analisi testo poetico / epica
Il modello di Jakobson (1958)
FIGURA RETORICA Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto.
Figure retoriche Si chiamano figure retoriche i diversi aspetti che il pensiero assume nel discorso per trovare efficace e viva espressione.
FIGURA RETORICA Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto.
Fotografie ed Arrangiamento Musicale realizzati da:
Elaborazione Monastero Santa Margherita Fabriano
Linguaggio poetico e figure retoriche
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Pasqua nel Sepolcro FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
La poesia.
Figure retoriche in pubblicità
ANALISI TESTO Cecco Angiolieri, “S’i’ fosse foco …”
per sorprendere il lettore
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
III domenica di avvento - A
ANALIZZARE UNA POESIA: LAMETRICA E LE FIGURE RETORICHE
Comunità Pastorale «Santi Gottardo e Giovanni Paolo II»
Le principali figure retoriche
Figure retoriche di a zacinto
Livelli di analisi del testo poetico
2° di Pasqua B vangelo di GIOVANNI. La sera di quel giorno, il primo della settimana,
FIGURE RETORICHE.
COMPRENSIONE, ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO POETICO
Dialogo sulla fede in Gesù “ Eh sì, come no! Però più tardi perché adesso non ho tempo...” “ CREDI NEL SIGNORE GESU’ CRISTO E SARAI SALVO TU E LA TUA.
I.I.S. Giolitti Bellisario Paire La classe III A Eno di Barge presenta
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
Le principali figure retoriche
Le principali figure retoriche
Le principali figure retoriche
Transcript della presentazione:

Le figure retoriche Fonti: Heinrich Lausberg, Elementi di retorica, il Mulino 1969 Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani 1988

Figure di suono - definizione Rima = identità di due parole a partire dalla vocale tonica. Assonanza= identità delle sole vocali della parte finale di una parola a partire dalla vocale tonica. Consonanza = identità delle sole consonanti della parte finale di una parola dopo la vocale tonica. Allitterazione = ripetizione degli stessi suoni all’inizio di due o più parole e anche all’interno di esse. Onomatopea= imitazione acustica di un oggetto o di un’azione attraverso il significante (es. “cincin”).

Figure di parola - schema Per aggiunzione: ripetizione climax anafora epifora anadiplosi polittoto antanaclasi paronomasia enumerazione figura etimologica dittologia endiadi ipallage Per soppressione: ellissi zeugma Per ordine: anastrofe iperbato chiasmo parallelismo

Figure di parola per aggiunzione - definizione Ripetizione = es. In verità, in verità vi dico. Anafora = ripetizione di una o più parole all’inizio di frase o di verso. Epifora = ripetizione di una o più parole alla fine di frase o di verso. Climax = elenco di termini in aumento d’intensità (più comunemente maschile in italiano, femminile in latino e greco). Anticlimax = elenco di termini in diminuzione d’intensità. Anadiplosi = ripetizione dell’ultima parte di un segmento sintattico o metrico nella prima parte del segmento successivo. Es.” Le precedenti considerazioni indicano una via per trovare una soluzione. Una via che non è sempre la più semplice.” Antanaclàsi = all’interno di uno scambio dialogico ripetizione della frase dell’altro con senso diverso. Es. Gertrude: “Amleto, tu hai molto offeso tuo padre”. Amleto: “Madre, voi avete molto offeso mio padre”. Paranomasia = gioco di parole tra termini quasi identici ma diversi (o addirittura opposti) di significato (es. “che libìto fe’ licito in sua legge”) Polittòto = ripetizione della stessa parola ma in casi/tempi diversi. Es: “sto con le mani in mano”; “vissi e regnai; or non vivo più né regno”. Figura etimologica = accostamento di termini che derivano dalla stessa radice. Es. “selva selvaggia”. Dittologia = congiunzione di due vocaboli simili nel significato e complementari. Es. “vivo e vegeto”. Enumerazione = elenco di cose congiunte per polisindeto (sempre da congiunzione, con effetto di accumulazione, lentezza e sforzo) o per asindeto (sempre da virgola, con effetto martellante e veloce). Endiadi = uso di due espressioni coordinate al posto di un’espressione composta da due membri di cui uno è subordinato dell’altro. Es. “nella strada e nella polvere”. Ipallage = (detta anche “enallage dell’aggettivo”) riferire un aggettivo, che logicamente andrebbe legato a un particolare sostantivo, a un altro sostantivo del contesto. Es. “cammino con i piedi timorosi”.

Figure di parola per soppressione - definizione Ellissi = sottintendere uno o più elementi della frase. Es. “ed elli a me”. Zeugma = ellissi che provocano incongruenze semantiche o sintattiche. Es. “parlare e lagrimar vedrai insieme” (Ugolino). “Tu sarai contento e i tuoi amici soddisfatti”.

Figure di parola per ordine - definizione Anastrofe = spostamento di termini della frase contro la regola. Iperbato = distacco di due parole in stretto legame sintattico per mezzo dell’interposizione di un membro della frase (es. “la di lei bellezza”). Chiasmo = posizione incrociata di elementi corrispondenti. Parallelismo = posizione simmetrica di elementi corrispondenti.

Figure di pensiero - schema antitesi reticenza ossimoro similitudine hysteron proteron personificazione sermocinatio adynaton

Figure di pensiero - definizione Antitesi = contrapposizione di due pensieri opposti (due parole o due gruppi di parole antonimiche). Es. “Anime semplici abitano talvolta corpi complessi”. Ossimoro = particolare tipo di antitesi che accosta (normalmente sostantivo/avverbio + aggettivo) due termini inconciliabili, creando un paradosso intellettuale (es. “impuramente pura”). Similitudine = paragone introdotto da “come”, “quale”. Reticenza = interruzione intenzionale di una frase che lascia al lettore il compito di completarne il senso (es. “la sventurata rispose”). Hysteron proteron = anticipazione di un’azione che logicamente andrebbe dopo (es. “Ell' è Semiramìs, di cui si legge che succedette a Nino e fu sua sposa”). Personificazione (o prosopopea) = variante dell’allegoria, che consiste nel presentare cose concrete e concetti astratti come persone che agiscono e parlano. Sermocinatio = attribuire a un personaggio un discorso imitandone il carattere (particolarmente utilizzato da Cavalcanti per far parlare i vari spiriti della persona o attori del dramma amoroso). Adynaton = subordinare l’avverarsi di un fatto a un altro ritenuto impossibile (es. “quando i pesci voleranno, io sarò tua sposa”).

Tropi - schema (ovvero trasposizione di significato da un’espressione all’altra) perifrasi metafora metonimia sineddoche sinestesia iperbole antonomasia litote antifrasi

Tropi - definizione Perifrasi = giro di parole che sostituisce un solo termine parafrasandolo o definendolo (es. “l’amor che muove il sole e l’altre stelle” per dire Dio). Metonimia = sostituzione di una parola con un’altra che appartiene a un campo concettuale vicino: la causa per l’effetto, l’astratto per il concreto, il contenente per il contenuto, l’autore per l’opera, il materiale per l’oggetto, ecc. (es. “oggi devo studiare Dante”). Sineddoche = sostituzione della parte per il tutto o viceversa e il singolare per il plurale e viceversa. Metafora = sostituzione di una parola con un’altra il cui significato presenta una qualche somiglianza con la prima (il procedimento per cui si arriva alla metafora non è la semplice soppressione del “come”, bensì un meccanismo dinamico che produce una sorta di fusione-compresenza tra le due realtà associate); es. qui s’è fermata la mia nave = “qui si sospende la mia trattazione” (si fondono idea viaggio/opera intell.). Sinestesia = forma di metafora in cui si associano nella stessa espressione voci che appartengono a campi sensoriali diversi (es. “grido blu”). Antonomasia = sostituzione di un nome proprio a uno comune (es. “è un Machiavelli” per dire che è un politico sottile e astuto) e viceversa (es. “l’Ingegnere” per dire Agnelli)- Litote = sostituzione di un concetto con la negazione del suo contrario (es. “Don Abbondio… non era nato con un cuor di leone”). Iperbole = sostituzione di una parola con una al di là della credibilità (es. le onde arrivarono alle stelle). Antifrasi = dire l’opposto di quello che si crede.