Nella maggior parte dei mammiferi,pesci,anfibi l’enzima uricasi degrada l’acido urico, meno solubile, in allantoina, sostanza altamente idrosolubile, con.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I licheni come bioindicatori
Advertisements

IPERURICEMIA, IPERTENSIONE E RISCHIO CARDIOVASCOLARE
COME MANTENERE IL CUORE SANO
GLI ERRORI NEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI - IL NESSO DI CAUSALITA’
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Francesco Angelico I Clinica medica – Sapienza Università di Roma
Corso “lettura critica” degli studi clinici.
Il Doping: fenomeno tra sport e dipendenza Medico Farmacologo Clinico
DIABETE E SINDROME METABOLICA
LA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA
Cause non ischemiche dell’aumento della troponina
I nuovi obiettivi terapeutici allo studio con statine
Raccolta dei dati e relazioni tra variabili
La natura delle ipotesi
Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno
IPERTENSIONE ARTERIOSA
SINDROME DI LESCH-NYHAN
EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Effetti di compliance e resistenze sull’onda di pressione
Definizione La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva ( BPCO ) è una malattia respiratoria cronica prevenibile e trattabile variabilmente associata con significativi.
Sistema vascolare Rispetto agli effetti dell’invecchiamento le arterie possono essere in generale classificate in due categorie: - Arterie di piccolo calibro.
OBESITA’ E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Malattie cerebrovascolari 1a parte - A
Benvenuto del presidente e introduzione Prof. Ridwan Shabsigh Presidente della International Society of Mens Health.
CARATTERIZZAZIONE DI NUOVI MECCANISMI CHE SOTTENDONO
Dott. Pierpaolo Pagliacci
Sindrome Metabolica 1.
OBESITA’ Informazioni raccolte da Dr DE NICOLO’ A.
LE MISURE EPIDEMIOLOGICHE DI ASSOCIAZIONE E IMPATTO
Curiosità dell’ apparato circolatorio
FARMACOCINETICA La farmacocinetica descrive i processi di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione dei farmaci (ADME). L’assorbimento è il.
Come prevenire le complicanze della glicogenosi I dell’adulto
L’ACQUA STRUTTURA E PROPRIETA’.
IL SANGUE.
Angiogenesi Ricerca di sostanze per favorire – inibire la proliferazione di capillari sanguigni In particolare: ricerca di sostanze per inibire la angiogenesi.
Emerging technology and political istitutions
MORTE CELLULARE APOPTOSI E NECROSI.
Equilibrio acido-base in dialisi e emodiafiltrazione:
CATABOLISMO delle PURINE – formazione di ACIDO URICO
Le Malattie Cardiovascolari
LA SINDROME METABOLICA
Potere depurativo dei reni o funzione emuntoria
MAGNESIO. Dmitrii Mendeleev ( ) The Periodic Law o f the Chemical Elements. Journal of the Chemical Society, 55, (1889) Mg 2+ : catione.
Colesterolo VLDL= Trigliceridi/5
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. ANEMIE NUTRIZIONALI Le anemie.
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI Parte Prima 26/04/2010 Dott. G. Savioli Responsabile Corso Prof.ssa E. Marchesi.
1 miliardo e 50 milioni di persone sovrappeso e obese
ESISTE UNA RELAZIONE TRA L'ESPOSIZIONE A TABACCO E PIOMBO E L' ADHD ?
20/04/2017 Iperlipidemie Rappresentano il maggior fattore di rischio per l’insorgenza dell’aterosclerosi e di tutte le sue manifestazioni cliniche a livello.
8.3 Promozione della salute
Stress moderato e mortalità L’esito di una interessante ricerca inglese sulla base delle più importanti indagini espletate finora in tutto il mondo contraddice.
1 ^ SEMINARIO PER TECNICI DI ULTRAMARATONA 1 febbraio 2009, SCHIO ESAMI EMATOCHIMICI: QUANTI, QUANDO,QUALI. I PARAMETRI DA OSSERVARE.
IL CLOPIDOGREL NEL PAZIENTE CON PREGRESSO STROKE Damiano Parretti
FORMAZIONE DELL’URINA
Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel.
LA MEDICINA DI GENERE NELLA PRATICA CLINICA Dott.a Maria Grazia SERRA UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI MEDICINA AZIENDA OSPEDALIERA“CARDINALE G.PANICO” TRICASE.
La Cardiologia tra i banchi di Scuola. Epidemiologia della malattia aterosclerotica coronarica La Cardiologia tra i banchi di Scuola.
Il mantenimento di una corretta natriemia e volemia è fondamentale nel controllo della pressione a lungo- termine. Il meccanismo che effettua questo controllo.
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Università di Urbino Carlo Bo
Teoria dei radicali liberi (ROS) L’ipotesi è che i radicali liberi dell’ossigeno (ROS) causano l’invecchiamento. La principale assunzione di questa teoria.
I DANNI DI UNA SCORRETTA ALIMENTAZIONE. I danni dell’ alimentazione industriale L’evoluzione tecnologica e l’industrializzazione dell’ultimo secolo.
Dott. VINCENZO VIGNA MEDICO CHIRURGO già Professore a contratto di Cardiochirurgia D'Urgenza Università degli Studi di Pavia Specialista in Chirurgia.
Rapporto albumina-creatinina (ACR) e sindrome metabolica contribuiscono al danno endoteliale in pazienti HIV positivi con normale filtrazione glomerulare.
I POLIELETTROLITI Polielettroliti sono composti macromolecolari che contengono un gran numero (dell’ordine del grado di polimerizzazione) di gruppi che.
16 Congresso Nazionale Associazione Italiana di Psicogeriatria La malattia di Fabry in psicogeriatria. L’esperienza del reparto di Neurologia di Vittoria.
“ Disordine metabolico ad eziologia multipla, caratterizzato da iperglicemia cronica con alterazioni del metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine,
L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE
Malattia che colpisce prevalentemente le grandi arterie elastiche (aorta, carotide, iliache) e muscolo elastiche (coronarie e popliteali) Prima causa di.
Analisi statistica del personale INFN dipendente e associato Studio di genere e generazioanale basato -sui dati del conto annuale al 31/12/2011 -e sulla.
Transcript della presentazione:

Nella maggior parte dei mammiferi,pesci,anfibi l’enzima uricasi degrada l’acido urico, meno solubile, in allantoina, sostanza altamente idrosolubile, con conseguente bassa concentrazione degli urati (circa 2 mg/dL. nei mammiferi) Sauri e Uccelli eliminano con gli escrementi l’acido urico proveniente sia dal ricambio purinico che, in gran parte, dalla sintesi e trasformazione epatica dell’ urea

20 MILIONI DI ANNI FA… Gli ominidi e i grandi primati (Chimpanzé, Gorilla, Orangutan e Gibbone) perdono gradualmente il gene dell’enzima urato- ossidasi (uricasi) e quindi vanno acquisendo valori più elevati di acido urico plasmatico.

Uricemia normale 3- 6 mg/100ml Uricemia normale 4,5-7 mg/100ml DONNE UOMINI

LO SVANTAGGIO VANTAGGIOSO: l’ ipotesi della mutazione “favorevole” La scomparsa dell’uricasi sarebbe stata una mutazione favorevole per ominidi e primati che andavano assumendo la posizione eretta e che avevano una alimentazione prevalentemente vegetariana, povera di sale. L ’aumento dell’ uricemia avrebbe consentito il mantenimento di una pressione arteriosa adeguata attraverso la stimolazione del sistema renina-angiotensina) e inducendo sodio-sensibilità. Watanabe S et all., Hypertension 2002:40,335

IL VANTAGGIO “SVANTAGGIOSO” : uricemia e ipertensione arteriosa Uno studio clinico su 30 adolescenti con ipertensione essenziale e con uricemia pari o superiore a 6 mg/dl. l’Allopurinolo determina riduzione significativa della P.A. fino a normalizzazione nel 70% dei casi e riduzione dell’attività reninica plasmatica. Secondo gli autori, l’ipertensione essenziale sarebbe all’esordio urato-sensibile e sodio-insensibile, diventando sodio-sensibile e urato-insensibile col progredire delle alterazioni vascolari. Feig DI et all. JAMA.2008;300(8):924-32

IL VANTAGGIO “SVANTAGGIOSO” : uricemia e rischio cardio-vascolare Nonostante gli studi susseguitisi negli ultimi decenni è rimasto a lungo controverso il rapporto di causalità tra acido urico e rischio cardio-vascolare: se il Framingham Hearth Study (1999) concludeva per la sua assenza, studi più recenti come il LIFE (2004) e il Rotterdam (2006) lo ritengono plausibile. Tuttavia in studi traversali è stata riscontrata una forte associazione tra IMT (Intima Media Thickness) carotidea e livelli di acido urico. Montalcini et all Inetrn Emerg Med.2007 ;2(1):19-23 Tavil Y et all.Atherosclerosis.2008; 197(1):159-63

ACIDO URICO ED ENDOTELIO : attrazione fatale E’ stato ipotizzato che l’aumento dell’acido urico plasmatico provochi alterazione endoteliale attraverso la produzione di anioni superossido, il decremento della NO-sintetasi della macula densa, l’aumento della renina iuxtaglomerulare. La somministrazione di un ACE-inibitore (Enalapril) e di uno stimolante della sintesi di NO (L-arginina) previene l’insorgenza di ipertensione e danno renale in ratti resi iperuricemici con la somministrazione di un inibitore dell’uricasi. Khosla U et all, Kidney International 2006;67: Già negli anni ’ 80 in uno studio su soggetti iperuricemici erano stati osservati depositi di cristalli di urato nelle pareti dei vasi con conseguente attivazione dei granulociti neutrofili e danneggiamento dell’endotelio. Boogaerts MA,et all Thromb Haemostas 1983;50:

ACIDO URICO CONVITATO DI PIETRA NELLA SINDROME METABOLICA? La sindrome metabolica si associa ad aumento dell’uricemia L’iperinsulinemia è in grado di ridurre l’escrezione renale di acido urico ma… …se fosse l’iperuricemia a precedere (e causare)l’insorgenza della sindrome metabolica?

ACIDO URICO SOTTO ACCUSA L’acido urico indurrebbe alterazioni infiammatorie e ossidative nell’adipocita, processo chiave per lo sviluppo della sindrome metabolica. L’enzima xantina ossidasi è espresso nelle cellule adipose ed ha un ruolo critico nella regolazione dell’adipogenesi, come dimostrato in topi privati di tale enzima che presentano massa adipocitaria dimezzata rispetto ai controlli C heung KJ et all Cell Metab 2007;5:

QUESITO E’ possibile ipotizzare che una iperespressione della xantina ossidasi sia all’origine sia dell’aumento dell’acido urico che dell’aumento dell’adipogenesi?

IL BENEFICIO DEL DUBBIO Non c’è accordo sul ruolo causale dell’acido-urico nella ipertensione arteriosa: l’iperuricemia sarebbe dovuta all’aumento del riassorbimento prossimale di sodio e acido urico come risposta alla diminuzione del flusso plasmatico renale dovuto all’aumento delle resistenze vascolari oppure come effetto di un incremento di stress ossidativo. Studi recenti ipotizzano che l’uricemia costituisca un predittore indipendente per lo sviluppo di diabete. Tuttavia non è chiaro se l’iperuricemia sia conseguenza della insulinoresistenza o sia un fattore indipendente da inserire come parametro descrittivo della sindrome metabolica Sono da definire meglio le molteplici e apparentemente contraddittorie funzioni biologiche dell’acido urico (immunostimolazione, effetto positivo nelle malattie neurodegenerative,attività antiossidante )

CAUSALITA’EPIDEMIOLOGICA: CRITERI di HILL … Forza di associazione (strength of association) Associazioni forti vengono considerate evidenze più cogenti di causalità, ma associazioni deboli non la escludono Gradiente biologico (biologic gradient) A un aumento dell’intensità dell’esposizione al fattore causale proposto dovrebbe corrispondere un incremento dell’effetto Riproducibilità (consistency L’associazione viene riscontrata in studi diversi, effettuati su popolazioni diverse e in circostanze diverse Rapporto temporale (temporality ) La causa deve precedere l’effetto

… Plausibilità biologica (biologic plausibility/coherence) L’associazione proposta presenta un meccanismo fisiopatologico credibile e non è in conflitto con le conoscenze esistenti Evidenze sperimentali (experimental evidence) L’effetto può essere ridotto/modificato eliminando o alterando il fattore causale proposto Esclusione (analogy ) Meccanismi alternativi per l’effetto causale proposto sono stati valutati ed esclusi mediante studi appropriati Specificità (specificity) È il principio più controverso; un fattore che produce un singolo effetto fornisce maggiore supporto a un’ipotesi di causalità, rispetto a uno che porta a effetti multiformi Hill AB Proc R Soc Med. 1965;58:

ACIDO URICO COME FATTORE CAUSALE DI EVENTI CARDIOVASCOLARI E RENALI SECONDO I CRITERI DI HILL Forza di associazione (strength of association) Un’associazione positiva fra UA ed eventi cardiovascolari si riscontra nella gran parte degli studi,anche se la forza di tale associazione è modesta, non giungendo, di solito, a raddoppiare il rischio di base. L’intensità dell’associazione è più forte, invece, per quanto riguarda gli end-points renali Gradiente biologico (biologic gradient) Molti studi epidemiologici hanno ormai stabilito una relazione “dose-dipendente” fra livelli di uricemia nella popolazione ed eventi cardiovascolari e renali Riproducibilità (consistency) Ampi studi epidemiologici eseguiti in Asia, in Europa e negli USA hanno condotto a conclusioni sostanzialmente sovrapponibili, anche se con qualche eccezione Rapporto temporale (temporality) Numerose evidenze da studi prospettici hanno stabilito una relazione temporale fra uricemia e ipertensione, ictus, mortalità cardiovascolare e CKD

… Plausibilità biologica (biologic plausibility/coherence) Gli studi sperimentali nell’animale e in laboratorio hanno posto delle basi ragionevoli a supporto di un effetto tossico dell’acido urico; resta, in parte, da conciliare l’apparente paradosso delle sue capacità antiossidanti con la sua tossicità Evidenze sperimentali (experimental evidence) I dati di intervento nell’animale sono convincenti; nell’uomo, sono stati pubblicati alcuni studi di intervento con risultati favorevoli, ma si pone la necessità di ulteriori evidenze Esclusione (analogy) Spiegazioni alternative sono state progressivamente escluse, generalmente ricorrendo all’uso di modelli multivariati, anche se, forse, sono necessarie evidenze ancora più forti Specificità (specificity) Questo criterio, fra l’altro quello ritenuto più discutibile, risulta di difficile applicazione al rapporto fra uricemia e danno cardiorenale, dato che quest’ultimo presenta una genesi comunque multifattoriale Bellomo G et all G Ital Nefrol 2011;28(2):