15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Formazione rete di rilevazione MODELLI DI RILEVAZIONE Mod. CP.1 Fogli di famiglia Mod. CP.1B.

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15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Formazione rete di rilevazione MODELLI DI RILEVAZIONE Mod. CP.1 Fogli di famiglia Mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.BArgomenti  Le versioni dei modelli  La struttura dei modelli  Frontespizio  Indicazioni per la compilazione e la consegna  Lista A – Persone dimoranti abitualmente  Lista B - Persone non dimoranti abitualmente  Sezione I – Notizie su famiglia e alloggio  Sezione II – Fogli individuali  Sezione riservata al Rilevatore e al Comune  La Guida per la compilazione 2

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Le versioni dei modelli (1/3) Il Foglio di famiglia viene utilizzato per la rilevazione delle:  famiglie  famiglie (persone che hanno dimora abituale nell’alloggio)  persone che non hanno dimora abituale nell’alloggio  persone che non hanno dimora abituale nell’alloggio, cioè che sono temporaneamente presenti nell’alloggio alla data del Censimento  persone senza fissa dimorapersone senza tetto  persone senza fissa dimora e persone senza tetto  abitazioni occupate altri tipi di alloggio occupati  abitazioni occupate e altri tipi di alloggio occupati. sono state predisposte due versioni del foglio di famiglia Per ridurre il carico statistico complessivo sulle famiglie e contenere i costi della rilevazione, alcune informazioni di carattere socio-economico verranno rilevate su base campionaria, pertanto sono state predisposte due versioni del foglio di famiglia: Mod. Istat CP.1 Mod. Istat CP.1  il Foglio di famiglia in forma completa, Mod. Istat CP.1Mod. Istat CP.1 Mod. Istat CP.1B Mod. Istat CP.1B  il Foglio di famiglia in forma ridotta, Mod. Istat CP.1BMod. Istat CP.1B 3

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Le versioni dei modelli (2/3)  Sia della versione long che della versione short del modello di rilevazione è stata prevista una edizione per famiglie con fino a tre componenti e una edizione per famiglie con più di tre componenti.  Per eventuali ulteriori componenti si ricorre a fogli aggiuntivi 4 Prospetto riepilogativo versioni del foglio di famiglia Sigla modello Descrizione Istat CP.1_3pVersione long inviata alle famiglie che nella LAC al 31 dic risultavano composte al massimo da tre persone Istat CP.1_6pVersione long:  inviata a famiglie che nella LAC al 31 dic risultavano composte da più di tre persone  consegnata alle famiglie non presenti nella LAC al 31 dic Istat. CP.1_AGGFoglio individuale aggiuntivo versione long Istat CP.1B_3pVersione short inviata alle famiglie che nella LAC al 31 dic risultavano composte al massimo da tre persone Istat CP.1B_6pVersione short inviata a famiglie che nella LAC al 31 dic risultavano composte da più di tre persone Istat. CP.1B_AGGFoglio individuale aggiuntivo versione short

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Le versioni dei modelli (3/3) compilato con riferimento al 9 ottobre 2011 dall’intestatario del Foglio di famiglia Il Foglio di famiglia deve essere compilato con riferimento al 9 ottobre 2011 dall’intestatario del Foglio di famiglia (cioè dalla persona a cui è intestata la scheda di famiglia in anagrafe) o, se ciò non è possibile, da un’altra persona della famiglia o da una persona temporaneamente presente nell’alloggio alla data del Censimento. 5

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B La struttura dei modelli Sia nella versione long che nella versione short, i modelli di rilevazione hanno la stessa struttura:  Frontespizio  Indicazioni per la compilazione e la consegna  Lista A – Persone dimoranti abitualmente  Lista B - Persone non dimoranti abitualmente  Sezione I – Notizie su famiglia e alloggio  Sezione II – Fogli individuali (3 o 6)  Sezione riservata al Rilevatore e al Comune 6 Quesiti CP.1BCP.1 Sezione I - Notizie su famiglia e alloggio 526 Sezione II - Foglio individuale 3058 Totale3584 Si differenziano per il numero di quesiti presenti nelle sezioni I e II

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Il frontespizio 7 Codice questionario Codice a 13 cifre identificativo univoco prestampato su ogni questionario. Per le famiglie in LAC al 31 dic. 2010, l’associazione questionario-famiglia è effettuata dal sistema SGR, per le altre famiglie l’associazione dovrà essere fatta dall’operatore Codice questionario Codice a 13 cifre identificativo univoco prestampato su ogni questionario. Per le famiglie in LAC al 31 dic. 2010, l’associazione questionario-famiglia è effettuata dal sistema SGR, per le altre famiglie l’associazione dovrà essere fatta dall’operatore Indirizzo al quale viene spedito il questionario (Famiglie in LAC al 31 dic. 2010) Oltre ai riferimenti alla rilevazione censuaria, il frontespizio del modello contiene il codice questionario, il codice della sezione e, eventualmente, l’indirizzo della famiglia Il frontespizio del modello CP.1B contiene le stesse informazioni

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Indicazioni per la compilazione e la consegna (1/3) Le prime pagine dei questionari contengono indicazioni e istruzioni per la compilazione e la consegna dei questionari. Nella prima pagina sono inserite:prima pagina 8  indicazioni sulla compilazione on line e sulle modalità di riconsegna del questionario cartaceo  informazioni sull’obbligo di risposta e tutela della riservatezza  indicazioni dei riferimenti: numero verde, , indirizzo sito censimento  spazi per l’indicazione di , telefono della famiglia e fascia oraria preferita per eventuali contatti  password di accesso per la compilazione del questionario on line  Indirizzo UCC al quale il vettore deve restituire i questionari non consegnati

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Indicazioni per la compilazione e la consegna (2/3) Nella seconda pagina sono inserite:seconda pagina 9  indicazioni su chi deve compilare il questionario  la definizione di famiglia  indicazioni sulle sezioni da compilare  avvertenze per casi specifici (coabitazioni, fogli individuali insufficienti, persone temporaneamente presenti)  indicazioni per la compilazione della Lista A  indicazioni per la compilazione della Lista B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Indicazioni per la compilazione e la consegna (3/3) A pagina quattro sono inserite:pagina quattro 10  indicazioni sulla compilazione delle sezioni del questionario  indicazioni specifiche per la corretta compilazione del questionario destinato a lettura ottica:  usare penna a sfera blu o nera  per correggere annerire la casella errata  scrivere in stampatello, chiudendo sempre lettere e cifre  rispettare i bordi delle caselle

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Lista A – Persone dimoranti abitualmente Devono iscriversi nella LISTA A tutte le persone che appartengono alla famiglia e:famiglia  sono cittadini italiani e hanno dimora abituale nell’alloggio, anche se assenti alla data del Censimento;  sono cittadini stranieri, hanno dimora abituale nell’alloggio e sono iscritti in Anagrafe o sono in possesso di regolare titolo a soggiornare in Italia, anche se assenti alla data del Censimento. Le persone della famiglia devono essere elencate nella LISTA A secondo il seguente ordine:  Intestatario del Foglio di famiglia ( persona a cui è intestata la scheda di famiglia in Anagrafe );  Coniuge dell’intestatario o convivente in coppia con l’intestatario;  Figli non sposati ( dal più grande al più piccolo );  Figli sposati e loro familiari;  Altri parenti o affini dell’intestatario del Foglio di famiglia ( padre/madre, suocero/a, fratello/sorella, cognato/a, nipote, nonno/a, zio/a );  Altre persone conviventi senza legami di coppia, parentela o affinità La Lista A serve:  alla famiglia, in fase di compilazione, come guida e schema di sintesi per la compilazione dei fogli individuali  ai comuni in fase di revisione/controllo  all’Istat in quanto contiene informazioni di riepilogo sulla famiglia La Lista A serve:  alla famiglia, in fase di compilazione, come guida e schema di sintesi per la compilazione dei fogli individuali  ai comuni in fase di revisione/controllo  all’Istat in quanto contiene informazioni di riepilogo sulla famiglia

Testo Lista A – Persone dimoranti abitualmente 12 Per ogni componente della famiglia, indicare: Cognome e Nome, Sesso, Data e Luogo di nascita, Cittadinanza Ogni persona della famiglia è contraddistinta da un numero d’ordine a 2 cifre (codice persona), da 01 a 08. Lo stesso ordine dovrà essere rispettato nella compilazione dei singoli Fogli individuali della Sezione II. Ogni persona della famiglia è contraddistinta da un numero d’ordine a 2 cifre (codice persona), da 01 a 08. Lo stesso ordine dovrà essere rispettato nella compilazione dei singoli Fogli individuali della Sezione II. Se il numero di componenti la famiglia è maggiore del numero di fogli individuali presenti nel questionario, usare i modelli aggiuntivi

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Lista A e consegna di più questionari Nel caso di famiglie con più di 8 componenti, dovrà essere compilato un questionario aggiuntivo (Mod. CP.1_6P_SC) a partire dalla seconda riga della Lista A del modello aggiuntivo 13 Nel questionario base indicare nella sezione Riservata al Comune il numero di questionari aggiuntivi consegnati Nel questionario aggiuntivo indicare nella sezione Riservata al Comune il codice del questionario principale Es.: Famiglia di 10 persone Questionario Questionario principale aggiuntivo IS 2° comp. 3° comp. 4° comp. 5° comp. 6° comp. IS 2° comp. 3° comp. 4° comp. 5° comp. 6° comp. 7° comp. 8° comp. 9° comp. 10° comp. 7° comp. 8° comp. 9° comp. 10° comp. xxxxxxxxxxx

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Lista B – Persone non dimoranti abitualmente (1/2) Nella Lista B vanno registrate le informazioni relative alle persone che abitualmente dimorano altrove (altra famiglia o convivenza ) e che alla data del censimento (9 ottobre) sono temporaneamente presenti presso nell’alloggio Per ogni persona presente, indicare: Sesso, Data e Luogo di nascita, Dimora abituale, Cittadinanza 14 Se nell’alloggio sono presenti più di tre persone non dimoranti abitualmente, occorre richiedere un questionario aggiuntivo La firma del compilatore deve essere apposta anche nel caso in cui non sia compilata la Lista B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B  Se nell’alloggio sono presenti solo persone non dimoranti abitualmente, le sezioni I e II del Foglio di famiglia non devono essere compilate  Per le persone temporaneamente presenti, sono richieste solo le informazioni previste nella Lista B  Casi di doppia compilazione: Lista B – Persone non dimoranti abitualmente (2/2) 15 ad eccezione di coloro (sia italiani che stranieri) che dimorano abitualmente all’estero, tutte le persone computate nella Quadro riassuntivo delle persone temporaneamente presenti dei modelli CP.2 e CP.2NAD devono necessariamente essere inseriti in un altro questionario (CP.1 o CP.2) come persone dimoranti abitualmente

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Sezione I – Notizie su famiglia e alloggio  La Sez. I rileva informazioni sulla famiglia e sull’alloggio  Nel mod. CP.1 contiene 26 domande articolate in 6 punti: 1TIPO DI ALLOGGIO E FAMIGLIA 4 dom. 2PROPRIETÀ E STRUTTURA DELL’ABITAZIONE 5 dom. 3ACQUA E IMPIANTI IGIENICO-SANITARI 6 dom. 4IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE (riscald., aria condizionata, energia rinnovabile) 4 dom. 5AUTO E POSTO AUTO 2 dom. 6TELEFONO E CONNESSIONE A INTERNET 5 dom. Nel mod. CP.1B contiene 5 domande relative a: TIPO DI ALLOGGIO E FAMIGLIA 4 dom. Superficie dell’abitazione 1 dom.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Tipo di alloggio Le famiglie in Altro tipo di alloggio e in Alloggio presso sede diplomatica o consolare, rispondono solo alle domande dei punti 1 (tipo di alloggio e famiglia), 5 (auto e posto auto) e 6 (telefono e connessione ad internet) Filtro inserito solo nella guida Le famiglie in Altro tipo di alloggio e in Alloggio presso sede diplomatica o consolare, rispondono solo alle domande dei punti 1 (tipo di alloggio e famiglia), 5 (auto e posto auto) e 6 (telefono e connessione ad internet) Filtro inserito solo nella guida Ad esempio: una famiglia che dimora abitualmente in un residence o in stanze di albergo deve barrare la modalità 4 Nel 2001 erano censite in «Altro tipo di alloggio» Ad esempio: una famiglia che dimora abitualmente in un residence o in stanze di albergo deve barrare la modalità 4 Nel 2001 erano censite in «Altro tipo di alloggio» Per la prima volta NON sarà il rilevatore a fornire questa informazione ma il rispondente

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B x x Nel caso in cui l’alloggio sia occupato da più famiglie, riportare codice questionario e nome intestatario delle famigli coabitanti Famiglie che occupano l’alloggio B i a n c h i M a r i o

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Coabitazione di più famiglie nell’alloggio  Nel caso in cui nell’alloggio vi siano non più di quattro famiglie coabitanti, nel questionario di ciascuna famiglia dovranno essere riportate le informazioni relative alle altre famiglie coabitanti 19 x x B i a n c h i M a r i o V e r d i M a r i a n n a N e r i C i r o Modello CP.1 della famiglia Rossi Gerardo  Nel caso in cui nell’alloggio dimorano più di 4 famiglie, la famiglia dovrà contattare il numero verde

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Coabitazione di più di quattro famiglie (2/2) Es.: Alloggio con 5 famiglie in coabitazione una famiglia di riferimento  Bisogna individuare una famiglia di riferimento scegliendo quella con il codice questionario più basso tra tutte le famiglie coabitanti nell’alloggio informazioni della famiglia di riferimento  Tutte le altre famiglie coabitanti indicheranno nel quesito 1.3 del proprio foglio di famiglia le informazioni della famiglia di riferimento  La famiglia di riferimento informazioni di almeno una delle altre famiglie coabitanti  La famiglia di riferimento indicherà invece le informazioni di almeno una delle altre famiglie coabitanti 20 Codice questionarioIntestatario scheda di famiglia Rossini Andrea Bianchi Giuseppe Verdi Donatella Rossi Gerardo Ricci Simona Famiglia di riferimento

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Questionario della famiglia Bianchi Giuseppe Questionario della famiglia Bianchi Giuseppe V e r d i D o n a t e l l a Coabitazione di più di quattro famiglie (2/2) 21 Questionari delle famiglie: Rossini Andrea Verdi Donatella Rossi Gerardo Ricci Simona Questionari delle famiglie: Rossini Andrea Verdi Donatella Rossi Gerardo Ricci Simona B i a n c h i G i u s e p p e Famiglia di riferimento Codice questionarioIntestatario scheda di famiglia Rossini Andrea Bianchi Giuseppe Verdi Donatella Rossi Gerardo Ricci Simona

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Titolo di godimento dell’alloggio 22 Selezionare la casella 1 nel caso in cui l’alloggio sia di proprietà esclusiva o condivisa di almeno una delle persone che vi dimorano. Selezionare la casella 1 anche quando :  si dimora nell’alloggio per diritto di usufrutto, o in godimento di altro diritto reale (ad esempio di uso, di abitazione)  l’alloggio è oggetto di riscatto  il proprietario affitta parte del suo alloggio continuando ad abitarvi Selezionare la casella 1 nel caso in cui l’alloggio sia di proprietà esclusiva o condivisa di almeno una delle persone che vi dimorano. Selezionare la casella 1 anche quando :  si dimora nell’alloggio per diritto di usufrutto, o in godimento di altro diritto reale (ad esempio di uso, di abitazione)  l’alloggio è oggetto di riscatto  il proprietario affitta parte del suo alloggio continuando ad abitarvi

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Proprietà dell’abitazione 23  Indicare il proprietario dell’abitazione tra quelli elencati barrando una sola casella.  Se la proprietà è condivisa fra diversi soggetti(privati, imprese, ecc.) indicare il proprietario che detiene la quota maggiore della proprietà.  In caso di nuda proprietà fare riferimento al proprietario della nuda proprietà.  Indicare il proprietario dell’abitazione tra quelli elencati barrando una sola casella.  Se la proprietà è condivisa fra diversi soggetti(privati, imprese, ecc.) indicare il proprietario che detiene la quota maggiore della proprietà.  In caso di nuda proprietà fare riferimento al proprietario della nuda proprietà.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Superficie dell’abitazione 24  Indicare in metri quadrati (arrotondati senza decimali) la superficie interna dell’abitazione, ovvero la superficie del pavimento al netto dei muri (superficie calpestabile) ed escludendo solo balconi, terrazze e pertinenze (ad es. cantine, soffitte, garage, ecc.).  Se l’abitazione si sviluppa su più livelli, o comprende anche stanze con accesso indipendente, va sommata la superficie di tutte le parti.  Indicare in metri quadrati (arrotondati senza decimali) la superficie interna dell’abitazione, ovvero la superficie del pavimento al netto dei muri (superficie calpestabile) ed escludendo solo balconi, terrazze e pertinenze (ad es. cantine, soffitte, garage, ecc.).  Se l’abitazione si sviluppa su più livelli, o comprende anche stanze con accesso indipendente, va sommata la superficie di tutte le parti.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Numero di stanze 25  Indicare il numero totale di stanze dell’abitazione escludendo i bagni, le cucine, i cucinini, i vani accessori e le pertinenze (ad es. cantine, soffitte, garage, ecc.)  Devono essere considerate come facenti parte dell’abitazione anche le stanze con accesso indipendente, ma funzionalmente ad essa congiunte ed utilizzate dalla famiglia  Un grande locale articolato in più parti con funzioni diverse, o separato in due o più locali da archi o da divisori mobili, deve essere contato non come una sola stanza, ma come più stanze  Devono essere contate anche le stanze con angolo cottura destinate a più attività  Indicare il numero totale di stanze dell’abitazione escludendo i bagni, le cucine, i cucinini, i vani accessori e le pertinenze (ad es. cantine, soffitte, garage, ecc.)  Devono essere considerate come facenti parte dell’abitazione anche le stanze con accesso indipendente, ma funzionalmente ad essa congiunte ed utilizzate dalla famiglia  Un grande locale articolato in più parti con funzioni diverse, o separato in due o più locali da archi o da divisori mobili, deve essere contato non come una sola stanza, ma come più stanze  Devono essere contate anche le stanze con angolo cottura destinate a più attività esclusivamente  Sono da considerarsi stanze ad uso professionale (come lo studio di un libero professionista, l’ufficio di un lavoratore autonomo, il laboratorio di un artigiano) quelle utilizzate esclusivamente per l’attività di una o più delle persone che dimorano nell’abitazione.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Disponibilità di cucina, cucinino, angolo cottura 26 Se l’abitazione ha più di una cucina, specificarne il numero Sono possibili più risposte, ma la modalità 4 esclude tutte le altre

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Disponibilità di acqua all’interno dell’abitazione 27 Sono possibili più risposte, ma la modalità 5 esclude tutte le altre Se l’abitazione non dispone di acqua al suo internon non rispondere alle domande 3.2, 3.2 e 3.4 Sono possibili più risposte, ma la modalità 5 esclude tutte le altre Se l’abitazione non dispone di acqua al suo internon non rispondere alle domande 3.2, 3.2 e 3.4 Selezionare la modalità 4 se l’abitazione dispone al suo interno di acqua non potabile Le modalità 1, 2 e 3 definiscono la presenza di acqua potabile all’interno dell’abitazione e la fonte di provenienza La modalità 3 deve essere selezionata quando l’acqua potabile non proviene da acquedotto o pozzo: per esempio, una fonte indiretta come una cisterna riempita periodicamente. Le modalità 1, 2 e 3 definiscono la presenza di acqua potabile all’interno dell’abitazione e la fonte di provenienza La modalità 3 deve essere selezionata quando l’acqua potabile non proviene da acquedotto o pozzo: per esempio, una fonte indiretta come una cisterna riempita periodicamente.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Produzione di acqua calda 28 Per disponibilità di acqua calda si intende quella riscaldata da un impianto fisso e non da fornelli o da altri sistemi di riscaldamento  Rispondere Sì se l’acqua calda è fornita esclusivamente dallo stesso impianto di riscaldamento dell’abitazione.  Rispondere No se l’acqua calda è ottenuta da un impianto separato, come uno scaldabagno a gas o elettrico e se è ottenuta solo parzial- mente dall’utilizzo di pannelli solari.  Rispondere Sì se l’acqua calda è fornita esclusivamente dallo stesso impianto di riscaldamento dell’abitazione.  Rispondere No se l’acqua calda è ottenuta da un impianto separato, come uno scaldabagno a gas o elettrico e se è ottenuta solo parzial- mente dall’utilizzo di pannelli solari. Rispondere alla domanda 3.4 solo nel caso in cui sia presente un impianto di produzione dell’acqua calda separato da quello di riscaldamento.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Disponibilità di doccia e vasca da bagno 29 Impianti stabilmente collegati con l’impianto idrico e con uno di scarico delle acque reflue, all’interno dell’abitazione o nelle stanze con accesso indipendente. WC nell’abitazione o nelle stanze con accesso indipendente stabilmente collegato con l’impianto idrico e con l’impianto di scarico delle acque reflue,. La doccia e la vasca da bagno tra loro separate e collocate nello stesso locale devono essere considerate come due impianti e che la vasca da bagno nella quale è compreso anche l’impianto doccia deve essere considerata come un solo impianto.

Testo 30 Impianto di riscaldamento Rispondere No se l’abitazione non dispone di alcun tipo di impianto di riscaldamento oppure se ci sono solo degli apparecchi mobili quali stufe elettriche, a gas o altrimenti alimentate.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili Impianto fisso di climatizzazione 31 Rispondere Sì se l’abitazione è dotata di un impianto destinato alla produzione di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili.  Rispondere Sì quando l’abitazione è dotata di un impianto di aria condizionata fisso (ad es. fisso tipo split o fisso monoblocco, a pannelli radianti a pavimento / parete / soffitto, ecc.).  Rispondere No anche se si dispone di condizionatori mobili.  Rispondere Sì quando l’abitazione è dotata di un impianto di aria condizionata fisso (ad es. fisso tipo split o fisso monoblocco, a pannelli radianti a pavimento / parete / soffitto, ecc.).  Rispondere No anche se si dispone di condizionatori mobili.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Disponibilità auto e posto auto 32 Per disponibilità si intende non solo la proprietà dell’automobile ma anche qualsiasi altra possibilità di utilizzo esclusivo da parte di un componente della famiglia (noleggio di lunga durata, utilizzatore, assegnatario, ecc) Per disponibilità si intende che l’uso del posto auto è garantito (in qualunque momento) perché di proprietà, preso in affitto, a titolo gratuito, ecc.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Telefono fisso e cellulare 33  Rispondere Sì se c’è almeno un telefono fisso funzionante (grazie ad un contratto con un gestore telefonico).  Rispondere No se nell’alloggio non c’è un impianto telefonico oppure c’è un impianto telefonico, ma senza che vi sia un contratto attivo con un gestore telefonico.  Rispondere Sì se c’è almeno un telefono fisso funzionante (grazie ad un contratto con un gestore telefonico).  Rispondere No se nell’alloggio non c’è un impianto telefonico oppure c’è un impianto telefonico, ma senza che vi sia un contratto attivo con un gestore telefonico. Rispondere No se nessun componente della famiglia dispone di un cellulare con linea telefonica attiva. Se si risponde Sì a dom. 6.2, rispondere anche a dom. 6.3, indicando il numero dei componenti della famiglia che dispongono di un cellulare

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Connessione a Internet 34 Rispondere Sì quando si dispone di un qualunque tipo di connessione a internet. Se si risponde Sì a dom. 6.4, rispondere anche a dom. 6.5 indicando il tipo (o i tipi) di connessione Barrare la casella 3 anche se si dispone di connessione a banda larga in modalità satellitare, WI-FI o WIMAX. L’utilizzo dei dispositivi come Internet key, Pc card, palmare, cellulare, ecc. va riferito all’interno dell’alloggio.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B La Sezione I del modello CP.1B La Sezione I del modello CP.1B contiene solo le domande relative a:  Tipo di alloggio (dom. 1.1)  Superficie dell’abitazione (dom. 1.2)  Famiglie che occupano l’alloggio (dom. 1.3 e 1.4)  Titolo di godimento dell’allogio (dom. 1.5) 35

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Sezione II – Fogli individuali  La Sezione II contiene i Fogli individuali per ciascun componente della famiglia.  Per ognuna delle persone elencate nella Lista A è necessario compilare compilare un Foglio individuale.  L’ordine con cui compilare i singoli Fogli individuali della Sezione II è lo stesso seguito per elencare i componenti della famiglia nella Lista A. Ad esempio, se nella Lista A figurano, nell’ordine, 36 Se nell’alloggio ci sono solo persone temporaneamente presenti alla data del Censimento si dovrà compilare solo la Lista B.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Sezione II – Fogli individuali  Nel modello CP.1 sono articolati in 8 sezioni per complessive 58 domande  Nel modello CP.1B sono articolati in 7 sezioni per complessive 30 domande Sezioni Num. domande CP.1CP.1B 1NOTIZIE ANAGRAFICHE 55 2STATO CIVILE E MATRIMONIO 33 3CITTADINANZA 55 4PRESENZA E DIMORA PRECEDENTE 63 5ISTRUZIONE E FORMAZIONE 143 6CONDIZIONE PROFESSIONALE O NON PROFESIONALE 136 7LUOGO DI STUDIO O DI LAVORO 85 8DIFFICOLTÀ NELLE ATTIVITÀ DELLA VITA QUOTIDIANA Totale domande 5830

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Relazioni di parentela (1/2) 38  Il quesito 1.1 rileva le relazioni di parentela, informazione fondamentale per definire la struttura delle famiglie  Nel foglio individuale della persona 01 è precompilato  Il quesito 1.1 rileva le relazioni di parentela, informazione fondamentale per definire la struttura delle famiglie  Nel foglio individuale della persona 01 è precompilato Persona 01 Altri componenti

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Relazioni di parentela (2/2) 39  Barrare la casella 03 sia nel caso di coppia formata da persone di sesso diverso, sia nel caso di coppia formata da persone dello stesso sesso  I figli vanno classificati come tali se riconosciuti dall’intestatario e/o dal coniuge/convivente.  I figli del solo coniuge/convivente dell’intestatario devo- no barrare la casella 06 anche se il genitore è deceduto o non dimora abitualmente nell’alloggio  I figli vanno classificati come tali se riconosciuti dall’intestatario e/o dal coniuge/convivente.  I figli del solo coniuge/convivente dell’intestatario devo- no barrare la casella 06 anche se il genitore è deceduto o non dimora abitualmente nell’alloggio  Deve barrare la casella 08 anche il genitore (o coniuge del genitore) del convivente dell’intestatario.  I parenti dell’intestatario e/o del coniuge/convivente non menzionati tra le risposte (zio dell’intestatario o del coniuge/convivente, cugino dell’intestatario o del coniuge/convivente, ecc.), che dimorano abitualmente nell’alloggio, devono barrare la casella 16  I parenti (ad eccezione dei figli) del solo coniuge/con- vivente dell’intestatario devono barrare la casella relativa alla corrispondente relazione di parentela, anche se il coniuge/convivente dell’intestatario non dimora abitualmente nell’alloggio.  Le persone che dimorano abitualmente nell’alloggio e non hanno legami di parentela con l’intestatario o con il coniuge/ convivente, devono barrare la casella 17  Nel caso in cui queste persone costituiscano famiglia a sé stante, devono compilare un altro Foglio di famiglia.  Le persone che dimorano abitualmente nell’alloggio e non hanno legami di parentela con l’intestatario o con il coniuge/ convivente, devono barrare la casella 17  Nel caso in cui queste persone costituiscano famiglia a sé stante, devono compilare un altro Foglio di famiglia.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Sesso, data e luogo di nascita 40 Le risposte alle domande 1.2, 1.3 e 1.4 devono essere coerenti con quanto indicato nella Lista A La data di nascita deve essere scritta in cifre e non in lettere; il giorno e il mese devono essere indicati con due cifre, anteponendo, se necessario, uno zero (ad esempio: 05/06/1967). Per i nati in un altro comune italiano va indicata l’attuale denominazione del comune dove la persona è nata. Indicare la denominazione del comune e non quella della località (frazione, centro abitato, ecc.). Deve essere, inoltre, specificata la sigla della provincia a cui appartiene il comune alla data del Censimento. Per i nati all’estero va indicata l’attuale denominazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre Lo stato estero di nascita deve essere indicato in caratteri latini e in italiano. Per i nati all’estero va indicata l’attuale denominazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre Lo stato estero di nascita deve essere indicato in caratteri latini e in italiano.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Iscrizione in anagrafe 41 L’intestatario risponde solo nel caso in cui la famiglia ha ricevuto un questionario non personalizzato Le persone iscritte nell’Anagrafe allo stesso indirizzo in cui sono censite devono barrare la casella 1 Le persone iscritte nell’Anagrafe ad un indirizzo diverso devono barrare la casella 2 Le persone iscritte nell’Anagrafe di un altro comune italiano devono indicare l’attuale denominazione del comune di iscrizione anagrafica e la sigla della provincia a cui appartiene il comune.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Stato civile e matrimonio 42  Le persone coniugate che vivono in una situazione di lontananza dal coniuge per motivi contingenti o di necessità devono barrare la casella 2  Le persone coniugate che non vivono più con il proprio coniuge a causa di uno stato di crisi della coppia devono barrare la casella 3  Le persone che hanno ottenuto lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio ai sensi della legge 1° dicembre 1970, n. 898) devono barrare la casella 5  Devono rispondere tutte le persone che hanno contratto almeno un matrimonio: oltre ai coniu- gati devono rispondere anche le persone sepa- rate di fatto o legalmente, divorziate o vedove.  In caso di più matrimoni, indicare la data dell’ultimo  Devono rispondere tutte le persone che hanno contratto almeno un matrimonio: oltre ai coniu- gati devono rispondere anche le persone sepa- rate di fatto o legalmente, divorziate o vedove.  In caso di più matrimoni, indicare la data dell’ultimo  Indicare il proprio stato civile prima dell’ultimo matrimonio, anche se questo è stato l’unico matrimonio contratto.  Devono rispondere tutte le persone che hanno contratto almeno un matrimonio: oltre ai coniu- gati devono rispondere anche le persone sepa- rate di fatto o legalmente, divorziate o vedove  Indicare il proprio stato civile prima dell’ultimo matrimonio, anche se questo è stato l’unico matrimonio contratto.  Devono rispondere tutte le persone che hanno contratto almeno un matrimonio: oltre ai coniu- gati devono rispondere anche le persone sepa- rate di fatto o legalmente, divorziate o vedove

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.BCittadinanza 43  Le persone che possiedono, oltre alla cittadinanza italiana, anche un’altra cittadinanza, devono indicare solo quella italiana  Le persone che non hanno alcuna cittadinanza devono dichiararsi apolidi.  Nella categoria degli apolidi rientrano anche le persone la cui situazione relativa alla cittadinanza non sia stata chiarita a seguito di dissoluzione, separazione o unificazione di Stati  Le persone che non hanno alcuna cittadinanza devono dichiararsi apolidi.  Nella categoria degli apolidi rientrano anche le persone la cui situazione relativa alla cittadinanza non sia stata chiarita a seguito di dissoluzione, separazione o unificazione di Stati  Le persone straniere devono barrare la casella 2 e specificare il nome del- lo stato estero di cui sono cittadini in caratteri latini e in italiano.  Deve essere indicata l’attuale deno- minazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre 2011  I cittadini stranieri con più cittadinanze (ad esclusione di quella italiana) devono specificare un solo stato estero di cittadinanza, secondo il seguente ordine di precedenza: a) Paesi appartenenti all’Unione Europea, b) altri Paesi. Nel caso di cittadinanze multiple all’interno del gruppo a) oppure del gruppo b), deve essere specificato un solo stato estero a scelta.  Le persone straniere devono barrare la casella 2 e specificare il nome del- lo stato estero di cui sono cittadini in caratteri latini e in italiano.  Deve essere indicata l’attuale deno- minazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre 2011  I cittadini stranieri con più cittadinanze (ad esclusione di quella italiana) devono specificare un solo stato estero di cittadinanza, secondo il seguente ordine di precedenza: a) Paesi appartenenti all’Unione Europea, b) altri Paesi. Nel caso di cittadinanze multiple all’interno del gruppo a) oppure del gruppo b), deve essere specificato un solo stato estero a scelta.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B  Chi non è cittadino italiano dalla nascita deve :  specificare se ha acquisito la cittadi- nanza italiana in seguito a matrimo- nio oppure per altri motivi (ad esempio naturalizzazione)  indicare, in caratteri latini e in italiano, il nome attuale dello stato estero di precedente cittadinanza  Chi non è cittadino italiano dalla nascita deve :  specificare se ha acquisito la cittadi- nanza italiana in seguito a matrimo- nio oppure per altri motivi (ad esempio naturalizzazione)  indicare, in caratteri latini e in italiano, il nome attuale dello stato estero di precedente cittadinanza Modalità di acquisto della cittadinanza  Chi è cittadino italiano dalla nascita deve barrare la casella 1 anche se nato all’estero.  Chi è diventato cittadino italiano in seguito a specifica istanza e al conseguente atto di conferimento da parte dell’autorità competente, ovvero chi ha acquisito la cittadinanza italiana in seguito a matrimonio, naturalizzazione ordinaria o straordinaria, nascita in Italia e residenza legale ininterrotta fino al 18° anno di età, deve barrare la casella 2 (“No”).  Deve barrare la casella 2 anche chi è diventato cittadino italiano per acquisizione “automatica” della cittadinanza, ad esempio:  il minore che abbia acquisito la cittadinanza italiana perché adottato da un cittadino italiano o per riconoscimento di maternità o paternità (o dichiarazione giudiziale della filiazione) da parte del genitore italiano;  il figlio minore convivente di chi abbia acquisito la cittadinanza italiana.  Chi è diventato cittadino italiano in seguito a specifica istanza e al conseguente atto di conferimento da parte dell’autorità competente, ovvero chi ha acquisito la cittadinanza italiana in seguito a matrimonio, naturalizzazione ordinaria o straordinaria, nascita in Italia e residenza legale ininterrotta fino al 18° anno di età, deve barrare la casella 2 (“No”).  Deve barrare la casella 2 anche chi è diventato cittadino italiano per acquisizione “automatica” della cittadinanza, ad esempio:  il minore che abbia acquisito la cittadinanza italiana perché adottato da un cittadino italiano o per riconoscimento di maternità o paternità (o dichiarazione giudiziale della filiazione) da parte del genitore italiano;  il figlio minore convivente di chi abbia acquisito la cittadinanza italiana.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Luogo di nascita dei genitori 45  I quesiti sul luogo di nascita dei genitori (sia della madre che del padre) vengono posti al fine di ricostruire l’origine di ciascun individuo, in particolare degli immigrati e dei loro discendenti.  Se i genitori sono nati all’estero va indicata, in caratteri latini e in italiano, l’attuale denominazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre  I quesiti sul luogo di nascita dei genitori (sia della madre che del padre) vengono posti al fine di ricostruire l’origine di ciascun individuo, in particolare degli immigrati e dei loro discendenti.  Se i genitori sono nati all’estero va indicata, in caratteri latini e in italiano, l’attuale denominazione dello stato estero considerando i confini al 9 ottobre 2011.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Luogo di presenza alla data del censimento 46  Barrare la casella 1 (“In questo alloggio”) o 2 (“In questo comune, ma in un altro alloggio o convivenza”) anche se la persona era assente dal comune il 9 ottobre 2011, ma è rientrata il 10 ottobre 2011 e non è stata censita altrove.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Residenza all’estero 47 Il rispondente deve indicare se è mai stato residente all’estero, indipendentemente dal Paese di nascita e dalla cittadinanza e indipendentemente da altri trasferimenti di residenza che possono essere avvenuti all’interno dell’Italia.  Deve rispondere Sì solo chi ha vissuto all’estero almeno 12 mesi (per motivi di famiglia, studio, lavoro o altro) e se l’arrivo (o il ritorno) in Italia ha comportato l’iscrizio- ne (o la reiscrizione) nel registro anagrafico di un comune italiano.  Chi è stato residente all’estero, deve indicare:  il mese e l’anno dell’ultimo trasferimento permanente in Italia (dom. 4.3)  lo stato estero in cui ha avuto l’ultima residenza sulla base dei confini al 9 ottobre 2011, in caratteri latini e in italiano (dom. 4.4)  Chi è stato residente all’estero, deve indicare:  il mese e l’anno dell’ultimo trasferimento permanente in Italia (dom. 4.3)  lo stato estero in cui ha avuto l’ultima residenza sulla base dei confini al 9 ottobre 2011, in caratteri latini e in italiano (dom. 4.4) Le domande 4.2, 4.3 e 4.4 non sono presenti nel modello CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Luogo di dimora abituale al 9 ottobre 2010 e al 9 ottobre Dimora abituale l’anno prima Dimora abituale cinque anni prima  Chi ha barrato la casella 3 (“In un altro comune italiano”) deve indicare la denominazione attuale del comune dove risiedeva e specificare la sigla della provincia a cui appartiene il comune alla data del Censimento.  Chi ha barrato la casella 4 (“All’estero”) deve specificare la denominazione dello stato estero in caratteri latini e in italiano, considerando i confini al 9 ottobre 2011.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Frequenza asilo nido, scuola dell’infanzia, prima elementare 49  Le domande 5.1 e 5.2 non sono presenti nel mod. CP.1B  Per i bambini che frequentano asilo nido, micronido, ecc. (risposta 1 a dom. 5.2) rispondere anche a dom. 5.2  Alle domande 5.1 e 5.2 non devono rispondere la persona 01 (Intestatario della scheda di famiglia) e le persone di 6 anni e più  Per i bambini che hanno meno di 6 anni e che non frequentano né l’asilo nido né la scuola dell’infanzia (ex materna), ma che già frequentano la prima elementare (scuola primaria), barrare la casella 3  Per i bambini che hanno meno di 6 anni e che non frequentano né l’asilo nido né la scuola dell’infanzia (ex materna) e neanche la prima elementare (scuola primaria), rispondere alla domanda 5.1 barrando la casella 4 e terminare la compilazione del Foglio individuale

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Titolo di studio – Mod. CP.1 50  I titoli di studio elencati nella dom. 5.3 sono quelli conseguiti nell’ambito del sistema scolastico italiano (.  Le persone in possesso di più titoli di studio dello stesso grado devono indicare quello ritenuto più importante in relazione all’eventuale attività professionale esercitata.  Le persone che hanno conseguito il titolo di studio più elevato all’estero devono barrare la casella relativa al titolo corrispondente in Italia.  I cittadini stranieri che non hanno conseguito alcun titolo di studio devono scegliere fra le modalità 01 e 02 facendo riferimento alla propria lingua madre.  Le persone in possesso di più titoli di studio dello stesso grado devono indicare quello ritenuto più importante in relazione all’eventuale attività professionale esercitata.  Le persone che hanno conseguito il titolo di studio più elevato all’estero devono barrare la casella relativa al titolo corrispondente in Italia.  I cittadini stranieri che non hanno conseguito alcun titolo di studio devono scegliere fra le modalità 01 e 02 facendo riferimento alla propria lingua madre.  Gli scolari della prima classe della scuola elementare (scuola primaria) devono barrare la casella 02.  I bambini che hanno 6 anni o più che ancora non frequentano la scuola primaria devono barrare la casella 01.  Devono fornire la risposta alla domanda 5.4 solo coloro che alla domanda 5.3 hanno barrato una delle caselle comprese tra la 06 e la 08.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Titolo di studio – Mod. CP.1B 51 Nel modello CP.1B la classificazione dei titoli di studio è meno analitica di quella utilizzata nel mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Specifica del titolo di studio conseguito 52  Nello specificare per esteso il titolo più elevato conseguito bisogna fare riferimento a quanto indicato alle domande 5.3 e 5.4.  Pertanto non vanno riportati i titoli di studio post-laurea o post-A.F.A.M., quali master, specializzazione, dottorato, ecc..  Nello specificare per esteso il titolo più elevato conseguito bisogna fare riferimento a quanto indicato alle domande 5.3 e 5.4.  Pertanto non vanno riportati i titoli di studio post-laurea o post-A.F.A.M., quali master, specializzazione, dottorato, ecc..  La domanda 5.5 non è presente nel mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Corsi di formazione (1/2) 53  Deve rispondere Sì chi ha concluso un corso di formazione professionale regionale/provinciale della durata pari o superiore a 6 mesi a cui si accede con il diploma di scuola secondaria superiore.  Corsi di II livello sono corsi riservati a giovani diplomati con età inferiore ai 25 anni (limite elevabile per laureati, ecc.) e/o ai disoccupati con più di 25 anni di età in possesso di un titolo di studio o professionale adeguato.  Corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) sono corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione, per la formazione di Tecnici specializzati, figure professionali a livello post-secondario (ad esempio: Tecnico superiore per la gestione dei sinistri nel settore dei servizi assicurativi, Tecnico superiore per le telecomunicazioni, Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo integrato, ecc.). Le Regioni rilasciano un certificato di Specializzazione Tecnica Superiore valido su tutto il territorio nazionale ed equivalente al 4° Livello della classificazione ISCED (International Standard Classification of Education).  Corsi di II livello sono corsi riservati a giovani diplomati con età inferiore ai 25 anni (limite elevabile per laureati, ecc.) e/o ai disoccupati con più di 25 anni di età in possesso di un titolo di studio o professionale adeguato.  Corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) sono corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione, per la formazione di Tecnici specializzati, figure professionali a livello post-secondario (ad esempio: Tecnico superiore per la gestione dei sinistri nel settore dei servizi assicurativi, Tecnico superiore per le telecomunicazioni, Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo integrato, ecc.). Le Regioni rilasciano un certificato di Specializzazione Tecnica Superiore valido su tutto il territorio nazionale ed equivalente al 4° Livello della classificazione ISCED (International Standard Classification of Education).  La domanda 5.6 non è presente nel mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Corsi di formazione (2/2) 54  Deve rispondere Sì chi ha concluso un corso di formazione professionale regionale/provinciale della durata pari o superiore a 24 mesi a cui si accede con il diploma di scuola secondaria inferiore.  Chi risponde Sì a dom. 5.7 deve indicare, alla dom. 5.8, il tipo di corso di formazione seguito  Deve rispondere Sì chi ha concluso un corso di formazione professionale regionale/provinciale della durata pari o superiore a 24 mesi a cui si accede con il diploma di scuola secondaria inferiore.  Chi risponde Sì a dom. 5.7 deve indicare, alla dom. 5.8, il tipo di corso di formazione seguito  Altri Corsi di formazione professionale regionale/provinciale sono corsi riservati a giovani inoccupati in uscita dalla scuola dell’obbligo scolastico o/e ai disoccupati con più di 25 anni di età.  Devono barrare la casella numero 2 coloro che hanno concluso un corso di formazione professionale regionale/provinciale biennale o che hanno concluso un corso triennale prima del  Altri Corsi di formazione professionale regionale/provinciale sono corsi riservati a giovani inoccupati in uscita dalla scuola dell’obbligo scolastico o/e ai disoccupati con più di 25 anni di età.  Devono barrare la casella numero 2 coloro che hanno concluso un corso di formazione professionale regionale/provinciale biennale o che hanno concluso un corso triennale prima del  Percorsi Triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IFP): corsi validi per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e per il conseguimento di una qualifica professionale (quale ad esempio: operatore alla promozione e all’accoglienza turistica, operatore del punto vendita, ecc.).  Devono barrare la casella 1 coloro che hanno concluso il corso dopo il Riferimenti normativi  Percorsi Triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IFP): corsi validi per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e per il conseguimento di una qualifica professionale (quale ad esempio: operatore alla promozione e all’accoglienza turistica, operatore del punto vendita, ecc.).  Devono barrare la casella 1 coloro che hanno concluso il corso dopo il Riferimenti normativi  La domande 5.7 e 5.8 non sono presenti nel mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Titolo di studio conseguito all’estero 55  Devono fornire la risposta alla domanda 5.9 tutti coloro che sono in possesso di un titolo di studio (ovvero coloro che, alla domanda 5.3, hanno barrato una delle caselle comprese tra la 03 e la 17). 5.3  Devono fornire la risposta alla domanda 5.9 tutti coloro che sono in possesso di un titolo di studio (ovvero coloro che, alla domanda 5.3, hanno barrato una delle caselle comprese tra la 03 e la 17). 5.3  La domande 5.9 e 5.10 non sono presenti nel mod. CP.1B  Chi risponde Sì alla domanda 5.9 deve rispondere anche alla domanda 5.10, specificando il numero di anni necessari dall’ingresso nel sistema scolastico per il conseguimento del titolo all’estero.  Nel rispondere alla domanda far riferimento a quanto indicato alle domande 5.3 e 5.4. Pertanto non devono essere considerati gli anni necessari per conseguire titoli di studio post-laurea o post-A.F.A.M., quali master, specializzazione, dottorato, ecc..  Chi risponde Sì alla domanda 5.9 deve rispondere anche alla domanda 5.10, specificando il numero di anni necessari dall’ingresso nel sistema scolastico per il conseguimento del titolo all’estero.  Nel rispondere alla domanda far riferimento a quanto indicato alle domande 5.3 e 5.4. Pertanto non devono essere considerati gli anni necessari per conseguire titoli di studio post-laurea o post-A.F.A.M., quali master, specializzazione, dottorato, ecc..

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Iscrizione corso regolare di studi Corsi di formazione e aggiornamento professionale 56  Devono rispondere Sì le persone di 6 anni o più iscritte:  alla scuola primaria  alla scuola secondaria di I grado  alla scuola secondaria di II grado  all’università  ad un corso A.F.A.M. (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)  Devono rispondere Sì le persone di 6 anni o più iscritte:  alla scuola primaria  alla scuola secondaria di I grado  alla scuola secondaria di II grado  all’università  ad un corso A.F.A.M. (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)  Devono rispondere Sì le persone che nella settimana da 2 all’8 ottobre hanno frequentato corsi di formazione professionale (gratuiti o a pagamento) organizzati/finanziati da differenti soggetti (imprese, enti pubblici o privati) e che riguardano varie attività quali: corsi di lingua, di informatica, parrucchieri, pasticcieri, ecc..  La domande 5.11 e 5.12 non sono presenti nel mod. CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Formazione post-laurea 57  Chi risponde Sì alla domanda 5.13, deve rispondere alla dom indicano il titolo conseguito.  Devono barrare la casella 3 (“Scuola di specializzazione”) anche le persone in possesso di un diploma di “laurea speciale” (secondo diploma di laurea a completamento degli studi), cioè conseguito dopo un corso della durata di almeno 4 anni successivo alla laurea (ad es. Ingegneria spaziale).  Chi ha conseguito un Master extra- universitario attivato e gestito da enti privati e scuole di formazione, deve rispondere No alla domanda 5.13  Alla domanda 5.14 è possibile dare più riposte  Devono rispondere alla dom le persone che a dom. 5.3 hanno dichiarato di aver conseguito un titolo di studio di livello universitario5.3  Devono rispondere alla dom le persone che a dom. 5.3 hanno dichiarato di aver conseguito un titolo di studio di livello universitario5.3

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Ore di lavoro nella settimana dal 2 all’8 ottobre 58 Per lavoro si intende qualsiasi attività diretta all’ottenimento di una retribuzione, salario, stipendio, profitto, ecc. Non devono essere considerate le ore impiegate per lavori casalinghi, piccole manutenzioni o riparazioni domestiche, hobbies e simili.  Alle domande relative alla condizione professionale o non professionale rispondono solo le persone con almeno 15 anni  Devono rispondere Sì coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre hanno svolto:  una o più ore di lavoro retribuito alle dipen- denze o in modo autonomo, svolgendo un’attività di tipo abituale, occasionale o stagionale indipendentemente dalla conti- nuità e dall’esistenza di un regolare contrat- to di lavoro. Devono barrare la casella 1 anche i tirocinanti e stagisti che percepiscono una retribuzione o un compenso non monetario purché continuativo  una o più ore di lavoro aiutando un familiare o un parente nella sua attività autonoma, azienda o impresa, anche senza essere pagati (coadiuvanti familiari).  Devono rispondere Sì coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre hanno svolto:  una o più ore di lavoro retribuito alle dipen- denze o in modo autonomo, svolgendo un’attività di tipo abituale, occasionale o stagionale indipendentemente dalla conti- nuità e dall’esistenza di un regolare contrat- to di lavoro. Devono barrare la casella 1 anche i tirocinanti e stagisti che percepiscono una retribuzione o un compenso non monetario purché continuativo  una o più ore di lavoro aiutando un familiare o un parente nella sua attività autonoma, azienda o impresa, anche senza essere pagati (coadiuvanti familiari).  Devono rispondere No:  coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre hanno effettuato ore di lavoro non retribuito presso organismi, istituti, associazioni e simili in qualità di aderente volontario alle attività delle stesse;  i lavoratori stagionali che non hanno effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento.  Devono rispondere No:  coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre hanno effettuato ore di lavoro non retribuito presso organismi, istituti, associazioni e simili in qualità di aderente volontario alle attività delle stesse;  i lavoratori stagionali che non hanno effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Assenza dal lavoro 59  Devono barrare la casella 1 Sì:  coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre avevano un lavoro dal quale erano assenti per uno dei seguenti motivi: ferie, aspettativa, maternità/paternità, ridotta attività dell’impresa, malattia, vacanza, CIG (Cassa Integrazione Guadagni), ecc..  i dipendenti assenti dal lavoro se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Fanno eccezione i dipendenti assenti per maternità (assenza obbligatoria) o per congedo parentale (assenza facoltativa).  gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, se durante il periodo di assenza mantengono l’attività.  coadiuvanti familiari se l’assenza non supera tre mesi.  Devono barrare la casella 1 Sì:  coloro che nella settimana dal 2 all’8 ottobre avevano un lavoro dal quale erano assenti per uno dei seguenti motivi: ferie, aspettativa, maternità/paternità, ridotta attività dell’impresa, malattia, vacanza, CIG (Cassa Integrazione Guadagni), ecc..  i dipendenti assenti dal lavoro se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Fanno eccezione i dipendenti assenti per maternità (assenza obbligatoria) o per congedo parentale (assenza facoltativa).  gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, se durante il periodo di assenza mantengono l’attività.  coadiuvanti familiari se l’assenza non supera tre mesi. Rispondono le persone che hanno risposto No alla dom. 6.1

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Ricerca di lavoro 60 Rispondono le persone che hanno risposto No alla dom. 6.2  Devono rispondere Sì le persone che, nelle ultime 4 settimane (dall’11 settembre all’8 ottobre), hanno rispo- sto ad offerte di lavoro comparse su quotidiani, hanno presentato domanda per un concorso, hanno inviato il proprio curriculum ad un’azienda, ecc..  Rispondono Sì anche coloro che inizieranno un lavoro entro 3 mesi dalla data del Censimento (9 ottobre 2011).  Devono rispondere Sì le persone che, nelle ultime 4 settimane (dall’11 settembre all’8 ottobre), hanno rispo- sto ad offerte di lavoro comparse su quotidiani, hanno presentato domanda per un concorso, hanno inviato il proprio curriculum ad un’azienda, ecc..  Rispondono Sì anche coloro che inizieranno un lavoro entro 3 mesi dalla data del Censimento (9 ottobre 2011).  Chi risponde Sì a dom. 6.3 deve rispondere anche alla dom. 6.4

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Attività lavorativa svolta in passato 61 Rispondono le persone che hanno risposto Sì alla dom. 6.4  Devono barrare la casella 1 Sì coloro i quali pur non lavorando attualmente, ma essendo alla ricerca di un lavoro, hanno svolto in passato un’attività lavorativa retribuita o anche non retribuita, ma in questo caso, solo in qualità di coadiuvante familiare.  Chi risponde No a dom. 6.5 deve passare alla dom. 7.1

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Tipo di lavoro (1/3) 62 Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, o dom. 6.2 o a dom. 6.5  Per attività lavorativa principale si intende quella a cui si dedica il maggior numero di ore di lavoro o, a parità di ore, quella da cui deriva un reddito più elevato.  Chi svolge più attività lavorative deve rispondere facendo riferimento all’attività lavorativa principale  Gli occupati che nella settimana dal 2 all’8 ottobre non hanno svolto ore di lavoro per ferie, malattia, CIG, aspettativa, ecc. devono far riferimento all’attività lavorativa principale abitualmente svolta.  Chi attualmente non lavora deve fare riferimento all’ultima attività lavorativa svolta.  Chi svolge più attività lavorative deve rispondere facendo riferimento all’attività lavorativa principale  Gli occupati che nella settimana dal 2 all’8 ottobre non hanno svolto ore di lavoro per ferie, malattia, CIG, aspettativa, ecc. devono far riferimento all’attività lavorativa principale abitualmente svolta.  Chi attualmente non lavora deve fare riferimento all’ultima attività lavorativa svolta.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Tipo di lavoro (2/3) 63 Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, o a dom. 6.2 o a dom. 6.5  Chi svolge un lavoro alle dipendenze, deve indicare a dom. 6.7 se si tratta di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato  Rapporto di lavoro a tempo determinato: rapporto di lavoro che si scioglie quando si verificano determinate condizioni obiettive e predeterminate (ad es. la scadenza di un termine, l’esaurimento di un compito, il raggiungimento di uno scopo, il ritorno del dipendente temporaneamente sostituito).  Rapporto di lavoro a tempo indeterminato: rapporto di lavoro per cui non esiste una scadenza o un termine predefinito.  Rapporto di lavoro a tempo determinato: rapporto di lavoro che si scioglie quando si verificano determinate condizioni obiettive e predeterminate (ad es. la scadenza di un termine, l’esaurimento di un compito, il raggiungimento di uno scopo, il ritorno del dipendente temporaneamente sostituito).  Rapporto di lavoro a tempo indeterminato: rapporto di lavoro per cui non esiste una scadenza o un termine predefinito.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Tipo di lavoro (3/3) 64 Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, a dom. 6.2 o a dom. 6.5  Chi svolge (o ha svolto) un lavoro autonomo come imprenditore, libero professionista o lavoratore in proprio, deve rispondere a dom. 6.8 indicando se ha (o ha avuto) dipendenti retribuiti

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Regime orario 65  Tempo parziale (part time): rapporto di lavoro, con o senza contratto, che prevede un numero di ore lavorative inferiore a quello normalmente in vigore per gli altri occupati della stessa categoria.  Può essere di tipo:  a) orizzontale: quando la prestazione lavorativa è svolta in tutte le giornate ma con orario ridotto;  b) verticale: quando la prestazione lavorativa è concentrata solo in alcuni giorni della settimana, o in alcune settimane, o in alcuni mesi dell’anno;  c) misto: quando la prestazione lavorativa comprende sia il sistema orizzontale che quello verticale.  Per i lavoratori dipendenti il part time è stabilito sulla base di un accordo formale tra il datore di lavoro e il lavoratore.  Anche un lavoratore autonomo può lavorare a tempo parziale (ad esempio, un negoziante che svolge la propria attività nel suo negozio solo la mattina o il pomeriggio lavora part time).  Tempo parziale (part time): rapporto di lavoro, con o senza contratto, che prevede un numero di ore lavorative inferiore a quello normalmente in vigore per gli altri occupati della stessa categoria.  Può essere di tipo:  a) orizzontale: quando la prestazione lavorativa è svolta in tutte le giornate ma con orario ridotto;  b) verticale: quando la prestazione lavorativa è concentrata solo in alcuni giorni della settimana, o in alcune settimane, o in alcuni mesi dell’anno;  c) misto: quando la prestazione lavorativa comprende sia il sistema orizzontale che quello verticale.  Per i lavoratori dipendenti il part time è stabilito sulla base di un accordo formale tra il datore di lavoro e il lavoratore.  Anche un lavoratore autonomo può lavorare a tempo parziale (ad esempio, un negoziante che svolge la propria attività nel suo negozio solo la mattina o il pomeriggio lavora part time). Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, a dom. 6.2 o a dom. 6.5

Testo 66Professione Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, a dom. 6.2 o a dom. 6.5 Per la compilazione del quesito 6.10 è possibile ricorrere all’ausilio del Navigatore delle professioni Per la compilazione del quesito 6.10 è possibile ricorrere all’ausilio del Navigatore delle professioni Rispondere barando la casella corrispondente al gruppo in cui ricade l’attività lavorativa svolta

Testo 67 Attività economica Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, a dom. 6.2 o a dom. 6.5 Rispondere barando la casella corrisponden te al gruppo in cui ricade l’attività esclusiva o principale dello stabilimento, negozio, ufficio, azienda, ecc., in cui si lavora

Testo 68 Ore di lavoro abituali Rispondono le persone che hanno risposto Sì a dom. 6.1, a dom. 6.2 o a dom. 6.5  Nell’orario abituale settimanale vanno comprese anche le ore in eccesso, sia retribuite sia non retribuite, abitualmente svolte oltre il normale orario di lavoro eventualmente previste dal contratto.  L’insegnante deve considerare il numero di ore dedicate all’insegnamento più il numero di ore abitualmente dedicate ad attività  connesse alla sua professione di insegnante (preparazione lezioni, correzioni compiti a casa, consigli di classe, ecc.).  Devono essere incluse le ore di straordinario, sia quelle retribuite sia quelle non retribuite.  Devono essere escluse le ore per il trasferimento dall’abitazione al luogo di lavoro e quelle per consumare il pasto principale durante la pausa lavoro.  Nell’orario abituale settimanale vanno comprese anche le ore in eccesso, sia retribuite sia non retribuite, abitualmente svolte oltre il normale orario di lavoro eventualmente previste dal contratto.  L’insegnante deve considerare il numero di ore dedicate all’insegnamento più il numero di ore abitualmente dedicate ad attività  connesse alla sua professione di insegnante (preparazione lezioni, correzioni compiti a casa, consigli di classe, ecc.).  Devono essere incluse le ore di straordinario, sia quelle retribuite sia quelle non retribuite.  Devono essere escluse le ore per il trasferimento dall’abitazione al luogo di lavoro e quelle per consumare il pasto principale durante la pausa lavoro.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Modello CP1.B – Condizione professionale o non professionale 69 Le informazioni relative a:  Tipo di lavoro  Regime orario  Professione  Attività economica  Ore di lavoro abituali non sono richieste nel modello CP.1B Le informazioni relative a:  Tipo di lavoro  Regime orario  Professione  Attività economica  Ore di lavoro abituali non sono richieste nel modello CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Persone in altra condizione 70  Percettore/trice di una o più pensioni per effetto di attività lavorativa precedente: chi percepisce una o più pensioni di anzianità/vecchiaia o invalidità. Tali prestazioni vengono corrisposte per effetto dell’attività lavorativa svolta dalla persona protetta, al raggiungimento di determinati limiti di età anagrafica, di anzianità contributiva e in presenza di una ridotta capacità di lavoro. In questa categoria sono incluse anche le pensioni indennitarie costituite da rendite per infortuni sul lavoro o malattie professionali.  Percettore/trice di reddito da capitale: chi riceve un reddito, una rendita o un guadagno derivante da proprietà, investimenti, interessi, affitti, royalties, ecc..  Percettore/trice di una o più pensioni per effetto di attività lavorativa precedente: chi percepisce una o più pensioni di anzianità/vecchiaia o invalidità. Tali prestazioni vengono corrisposte per effetto dell’attività lavorativa svolta dalla persona protetta, al raggiungimento di determinati limiti di età anagrafica, di anzianità contributiva e in presenza di una ridotta capacità di lavoro. In questa categoria sono incluse anche le pensioni indennitarie costituite da rendite per infortuni sul lavoro o malattie professionali.  Percettore/trice di reddito da capitale: chi riceve un reddito, una rendita o un guadagno derivante da proprietà, investimenti, interessi, affitti, royalties, ecc..  Casalinga/o: chi si dedica prevalentemente alle cure della propria famiglia e della propria casa.  Studente/ssa: chi si dedica prevalentemente allo studio.  In altra condizione: chi si trova in una condizione diversa da quelle sopra elencate (ad esempio pensionato per motivi diversi dall’attività lavorativa, titolare di pensione sociale, di pensione di invalidità civile, ecc.)

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (1/7) 71  Barrare la casella 1 Sì, mi reco al luogo di studio anche per i bambini che frequentano l’asilo nido, la scuola dell’infanzia, ecc..  -- Nel caso di braccianti agricoli che lavorano presso diverse aziende agricole e, dunque, non hanno una sede fissa di lavoro, barrare la casella 5 No, perché non ho una sede fissa di lavoro  I lavoratori che svolgono la loro attività in parte nel proprio alloggio e in parte presso il luogo di lavoro (ad esempio: telelavoro, part time) devono far riferimento al luogo nel quale trascorrono la maggior parte dell’orario lavorativo.  Gli studenti-lavoratori devono barrare la casella 2 Sì, mi reco al luogo di lavoro  Barrare la casella 6 No, perché non studio, non lavoro e non frequento corsi di formazione professionale anche se la persona accompagna giornalmente i figli a scuola ma successivamente non si reca ad un luogo di lavoro o di studio.

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (2/7) 72  Le persone che si spostano giornalmente per motivi di studio o di lavoro devono indicare dove di trova il luogo abituale di lavoro o di studio Le domande 7.2 e 7.3 non sono presenti nel modello CP.1B  Se il luogo abituale di lavoro o di studio si trova in Italia, è necessario riportarne l’indirizzo

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (3/7) 73  Le persone che si spostano giornalmente per motivi di studio o di lavoro devono indicare: 1. dove di trova il luogo abituale di lavoro o di studio  Le persone che si spostano giornalmente per motivi di studio o di lavoro devono indicare: 1. dove di trova il luogo abituale di lavoro o di studio Le domande 7.2 e 7.3 non sono presenti nel modello CP.1B  Se il luogo abituale di lavoro o di studio si trova in Italia, è necessario riportarne l’indirizzo

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (4/7) 74  Le persone che si spostano giornalmente per motivi di studio o di lavoro devono indicare: 2. da quale alloggio si recano al luogo di studio o di lavoro  Le persone che si spostano giornalmente per motivi di studio o di lavoro devono indicare: 2. da quale alloggio si recano al luogo di studio o di lavoro Le domande 7.4 e 7.5 non sono presenti nel modello CP.1B  Le persone che si recano al luogo di studio o di lavoro dall’alloggio in cui sono censite, devono indicare se vi rientrano giornalmente

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (5/7) 75  Le persone che si rientrano giornalmente nell’alloggio di dimora abituale, con riferimento a mercoledì 5 ottobre o, nel caso in quel giorno non abbiano effettuato spostamenti per motivi di studio o di lavoro, ad una giornata-tipo, devono indicare: La domanda 7.6 non è presente nel modello CP.1B  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati.  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati. 1. L’orario di uscita da casa

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (6/7) 76  Le persone che si rientrano giornalmente nell’alloggio di dimora abituale, con riferimento a mercoledì 5 ottobre o, nel caso in quel giorno non abbiano effettuato spostamenti per motivi di studio o di lavoro, ad una giornata-tipo, devono indicare: La domanda 7.7 non è presente nel modello CP.1B  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati.  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati. 2. Il tempo (espresso in minuti) impegato per il solo viaggio di andata

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Spostamenti per motivi di studio e di lavoro (7/7) 77  Le persone che si rientrano giornalmente nell’alloggio di dimora abituale, con riferimento a mercoledì 5 ottobre o, nel caso in quel giorno non abbiano effettuato spostamenti per motivi di studio o di lavoro, ad una giornata-tipo, devono indicare: La domanda 7.8 non è presente nel modello CP.1B  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati.  Se la persona nella giornata di mercoledì scorso si è recata in un luogo di studio o di lavoro diverso da quello abituale indicato alla domanda 7.5 deve far riferimento all’indirizzo del luogo di studio o di lavoro abituale.  Se nella giornata di mercoledì scorso la persona si è recata due volte al luogo abituale di studio o di lavoro, deve rispondere facendo riferimento al primo dei due spostamenti effettuati. 3. Il mezzo utilizzato per percorrere il tragitto più lungo

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Difficoltà nelle attività quotidiane (1/2) 78  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi visivi che le persone possono avere anche con l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto. Le difficoltà possono riguardare, ad esempio, il non vedere da vicino o da lontano, il non vedere solo lateralmente, il non vedere da un occhio o da entrambi.  Considerare ogni tipo di difficoltà visiva  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi visivi che le persone possono avere anche con l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto. Le difficoltà possono riguardare, ad esempio, il non vedere da vicino o da lontano, il non vedere solo lateralmente, il non vedere da un occhio o da entrambi.  Considerare ogni tipo di difficoltà visiva  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi uditivi che le persone possono avere anche con l’utilizzo di apparecchi acustici. Le difficoltà o limitazioni possono riguardare, ad esempio, il non sentire anche se solo quando si è in un ambiente rumoroso o il non riuscire a distinguere suoni provenienti da fonti diverse, il non sentire da uno o da entrambi gli orecchi.  Considerare ogni tipo di difficoltà uditiva  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi uditivi che le persone possono avere anche con l’utilizzo di apparecchi acustici. Le difficoltà o limitazioni possono riguardare, ad esempio, il non sentire anche se solo quando si è in un ambiente rumoroso o il non riuscire a distinguere suoni provenienti da fonti diverse, il non sentire da uno o da entrambi gli orecchi.  Considerare ogni tipo di difficoltà uditiva Per le domande 8.1 e 8.2 non sussiste l’obbligo di risposta Le domande 8.1 e 8.2 non sono presenti nel modello CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Difficoltà nelle attività quotidiane (1/2) 79  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi motori che le persone possono avere senza l’utilizzo di ausili per la mobilità (bastoni, stampelle, sedia a rotelle, ecc.) o l’aiuto di qualcuno.  Le limitazioni possono, ad esempio, riguardare problemi nel camminare per brevi o lunghe distanze, nel salire o scendere le scale, nello stare in piedi per più di 1 o 2 minuti.  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà o problemi motori che le persone possono avere senza l’utilizzo di ausili per la mobilità (bastoni, stampelle, sedia a rotelle, ecc.) o l’aiuto di qualcuno.  Le limitazioni possono, ad esempio, riguardare problemi nel camminare per brevi o lunghe distanze, nel salire o scendere le scale, nello stare in piedi per più di 1 o 2 minuti. Per le domande 8.3 e 8.4 non sussiste l’obbligo di risposta  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà che le persone hanno nel ricordare o nel concentrarsi. Sono comprese le seguenti attività: non ricordare cose importanti, non ritrovare la strada, non ricordare cosa gli è stato appena detto, non riuscire a concentrarsi su quello che sta facendo.  Le difficoltà devono essere tali da contribuire a creare problemi nello svolgimento delle attività quotidiane. Non si è interessati a rilevare difficoltà nel ricordare o nel concentrarsi derivanti dallo stress, dal troppo lavoro o dall’assunzione di sostanze stupefacenti.  Lo scopo della domanda è quello di conoscere le difficoltà che le persone hanno nel ricordare o nel concentrarsi. Sono comprese le seguenti attività: non ricordare cose importanti, non ritrovare la strada, non ricordare cosa gli è stato appena detto, non riuscire a concentrarsi su quello che sta facendo.  Le difficoltà devono essere tali da contribuire a creare problemi nello svolgimento delle attività quotidiane. Non si è interessati a rilevare difficoltà nel ricordare o nel concentrarsi derivanti dallo stress, dal troppo lavoro o dall’assunzione di sostanze stupefacenti. Le domande 8.1 e 8.2 non sono presenti nel modello CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Sezione riservata al Rilevatore e al Comune Nella sezione riservata, presente nell’ultima pagina dei modelli CP.1 e CP.1B, Rilevatori e operatori dell’UCC devono riportare le informazioni che consentono :  di collegare i questionari nel caso di consegna di fogli e/o questionari aggiuntivi, e di questionari sostitutivi (Riquadri A e B)  il monitoraggio della rilevazione (riquadri C, G, H)  la compilazione dei modelli riepilogativi (riquadri D,E, F) Nella sezione riservata, presente nell’ultima pagina dei modelli CP.1 e CP.1B, Rilevatori e operatori dell’UCC devono riportare le informazioni che consentono :  di collegare i questionari nel caso di consegna di fogli e/o questionari aggiuntivi, e di questionari sostitutivi (Riquadri A e B)  il monitoraggio della rilevazione (riquadri C, G, H)  la compilazione dei modelli riepilogativi (riquadri D,E, F) 80 Riportare sempre i codici della sezione e del rilevatore

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Informazioni su fogli aggiuntivi e questionari e aggiuntivi o sostitutivi. Riquadri A e B (1/4) Consegna fogli aggiuntivi Nel caso di consegna di fogli aggiuntivi, riportare sul modello aggiuntivo il codice del questionario e nel questionario il numero di fogli aggiuntivi consegnati Consegna fogli aggiuntivi Nel caso di consegna di fogli aggiuntivi, riportare sul modello aggiuntivo il codice del questionario e nel questionario il numero di fogli aggiuntivi consegnati Modello CP.1_Agg 01

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Informazioni su fogli aggiuntivi e questionari e aggiuntivi o sostitutivi. Riquadri A e B (2/4) Consegna questionari aggiuntivi Nel caso di consegna di fogli aggiuntivi, riportare sul modello aggiuntivo il codice del questionario e nel questionario il numero di fogli aggiuntivi consegnati Consegna questionari aggiuntivi Nel caso di consegna di fogli aggiuntivi, riportare sul modello aggiuntivo il codice del questionario e nel questionario il numero di fogli aggiuntivi consegnati Modello CP.1_Agg 01

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Informazioni su fogli aggiuntivi e questionari e aggiuntivi o sostitutivi. Riquadri A e B (3/4) 83 Consegna questionari aggiuntivi Nel caso di famiglie con più di 8 componenti:  dovrà essere compilato un questionario aggiuntivo (Mod. CP.1_6P_SC) a partire dalla seconda riga della Lista A del modello aggiuntivo  nel questionario base indicare nella sezione Riservata al Comune il numero di questionari aggiuntivi consegnati  nel questionario aggiuntivo indicare nella sezione Riservata al Comune il codice del questionario principale Consegna questionari aggiuntivi Nel caso di famiglie con più di 8 componenti:  dovrà essere compilato un questionario aggiuntivo (Mod. CP.1_6P_SC) a partire dalla seconda riga della Lista A del modello aggiuntivo  nel questionario base indicare nella sezione Riservata al Comune il numero di questionari aggiuntivi consegnati  nel questionario aggiuntivo indicare nella sezione Riservata al Comune il codice del questionario principale Questionario aggiuntivo x x Questionario principale 0 1 Es.: Famiglia di 10 persone Questionario Questionario principale aggiuntivo IS 2° comp. 3° comp. 4° comp. 5° comp. 6° comp. IS 2° comp. 3° comp. 4° comp. 5° comp. 6° comp. 7° comp. 8° comp. 9° comp. 10° comp. 7° comp. 8° comp. 9° comp. 10° comp. xxxxxxxxxxx

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Consegna questionari sostitutivi Nel caso sia necessario consegnare un questionario sostitutivo perche la famiglia non ha ricevuto o ha smarrito o deteriorato il questionario personalizzato:  apporre sul retro del modello sostitutivo l’etichetta adesiva con l’indirizzo (a cui il questionario sarà recapitato da Poste in caso di restituzione presso gli Uffici Postali)  barrare la casella 2 del riquadro B e riportare nelle apposite caselle il codice del questionario smarrito desunto dal Diario di Sezione Consegna questionari sostitutivi Nel caso sia necessario consegnare un questionario sostitutivo perche la famiglia non ha ricevuto o ha smarrito o deteriorato il questionario personalizzato:  apporre sul retro del modello sostitutivo l’etichetta adesiva con l’indirizzo (a cui il questionario sarà recapitato da Poste in caso di restituzione presso gli Uffici Postali)  barrare la casella 2 del riquadro B e riportare nelle apposite caselle il codice del questionario smarrito desunto dal Diario di Sezione Informazioni su fogli aggiuntivi e questionari e aggiuntivi o sostitutivi. Riquadri A e B (4/4) x x

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Monitoraggio della rilevazione. Riquadri C, G, H 85 Riquadro C Indicare la modalità di restituzione del questionario, barrando la relativa casella Riquadro C Indicare la modalità di restituzione del questionario, barrando la relativa casella Riquadro G Indicare, man mano che vengono svolte, le operazioni effettuate barrando le relative caselle Riquadro G Indicare, man mano che vengono svolte, le operazioni effettuate barrando le relative caselle A chiusura della rilevazione devono essere state effettuate tutte le operazioni del riquadro G Riquadro H Barrare la casella nel caso di compilazione d’ufficio del questionario Riquadro H Barrare la casella nel caso di compilazione d’ufficio del questionario

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Compilazione dei modelli riepilogativi. Riquadri D, E 86 Riquadro D Barrare la casella corrispondente al tipo di alloggio (domanda 1.1 del CP.1 e del CP.1B Riquadro D Barrare la casella corrispondente al tipo di alloggio (domanda 1.1 del CP.1 e del CP.1B Riquadro E Barrare la casella corrispondente al numero di famiglie di dimoranti abitualmente nell’alloggio (domande 1.2 e 1.3 del CP.1 e del 1.3 e 1.4 CP.1B Riquadro E Barrare la casella corrispondente al numero di famiglie di dimoranti abitualmente nell’alloggio (domande 1.2 e 1.3 del CP.1 e del 1.3 e 1.4 CP.1B

Testo Modelli di rilevazione. Modelli CP.1 – CP1.B Compilazione dei modelli riepilogativi. Riquadro F 87 Riquadro F Indicare:  il numero di persone presenti in Lista A  il numero di persone presenti in Lista B Riquadro F Indicare:  il numero di persone presenti in Lista A  il numero di persone presenti in Lista B Sia per dimoranti abitualmente (Lista A) che per i non dimoranti abitualmente (Lista B), deve essere indicato il dato relativo al:  numero dei maschi  numero delle femmine  Totale  Numero degli stranieri o apolidi Sia per dimoranti abitualmente (Lista A) che per i non dimoranti abitualmente (Lista B), deve essere indicato il dato relativo al:  numero dei maschi  numero delle femmine  Totale  Numero degli stranieri o apolidi

Testo Definizioni: Famiglia Ai fini del censimento si intende per famiglia un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (anche se non sono ancora iscritte nell’anagrafe della popolazione residente del Comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso Comune, sia che si trovi in un altro Comune o all’estero. La definizione di famiglia adottata per il censimento è quella contenuta nel Regolamento Anagrafico (art. 4 del D.P.R. 223/1989 ). Essa prevede che le persone legate da vicoli di matrimonio, parentela, ecc. che dimorano nella stessa abitazione costituiscano un’unica famiglia. Un figlio che si sposa, se continua ad abitare con i genitori, costituisce quindi famiglia unica con quella dei genitori (ovviamente, anche la nuora deve essere considerata come facente parte della famiglia dei suoceri). La coabitazione, ossia la presenza di più famiglie residenti all’interno della stessa abitazione è possibile solo in assenza di vincoli di natura parentale o affettiva:due persone non legate da nessuno dei vincoli previsti dall’art. 4 che affittano un’abitazione per suddividere la spesa costituiscono due famiglie

Testo Quadro riassuntivo persone non dimoranti abitualmente nella convivenza CP.2 CP.2NAD

Testo Definizioni: Abitazione 90 Per Abitazione si intende un locale (o un insieme di locali):  destinato stabilmente ad uso abitativo;  separato (cioè circondato da pareti e coperto da un tetto);  indipendente (cioè dotato di almeno un accesso indipendente dall’esterno o da spazi di disimpegno comune - strada, cortile, scale, pianerottoli, ballatoi, terrazze, ecc. - ovvero un accesso che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni);  inserito in un edificio (o che costituisca esso stesso un edificio).

Testo Definizioni: Altro tipo di alloggio  Per Altro tipo di alloggio si intende un alloggio che non rientra nella definizione di abitazione (perché mobile, semi- permanente o improvvisato), occupato da una o più persone come dimora abituale o temporanea alla data del Censimento (come, ad esempio, roulotte-caravan, tenda, camper, baracca, capanna, grotta, garage, cantina, stalla, ecc.). 91

Testo Definizioni: Alloggio presso sede diplomatica o consolare  Per Alloggio presso sede diplomatica o consolare si intende un alloggio situato in territorio estero. 92

Testo Definizioni: Struttura residenziale collettiva  Per Struttura residenziale collettiva si intende una struttura utilizzata per la dimora di ampi gruppi di persone e/o di una o più famiglie. In questa categoria rientrano gli alberghi, gli ospedali, le case di riposo per anziani, i centri di accoglienza e istituti di varia natura (religiosi, di cura, di assistenza, di istruzione, ecc.). 93

Testo Definizioni: Stanza 94 Alcune definizioni Stanza Stanza: si intende un locale che riceve aria e luce diretta dall’esterno ed ha dimensioni tali da consentire la collocazione di un letto lasciando lo spazio utile per il movimento di una persona. Sono stanze, ad esempio, le camere ed il soggiorno, se rispondono alle caratteristiche enunciate. Le cucine, i cucinini, i vani accessori e i bagni non vanno contati tra le stanze, anche se possono averne le caratteristiche. Le stanze senza almeno una finestra non devono essere contate a meno che non abbiano funzioni domestiche, come ad esempio una camera da letto. Stanze con accesso indipendente Stanze con accesso indipendente: si intendono quelle che hanno un accesso esterno rispetto alle altre che formano il corpo principale dell’abitazione e che sono fisicamente separate da esso. Tuttavia tali stanze sono funzionalmente complementari all’abitazione e usate dalle stesse persone che vi dimorano. Sessione di formazione ai RIT – 6-24 giugno 2011

Testo Definizioni: locale, pertinenza, vano accessorio Locale Locale: ambiente, stanza, vano; ha un’accezione neutra e generica in quanto un locale può essere una cucina, un bagno, una stanza da letto e così via. Pertinenza Pertinenza: locale destinato ed effettivamente utilizzati in modo durevole al servizio dell’abitazione (es.: cantine, soffitte, garage, ecc., anche se non appartengono allo stesso edificio). Vano accessorio Vano accessorio: si intende un locale destinato al disimpegno delle stanze, ai servizi igienici e sanitari nonché a ripostiglio e simili. Sono vani accessori dunque ingressi, scale interne, corridoi, bagni, spogliatoi, ripostigli, ecc..

Testo Definizioni: cucina 96 Cucina Cucina : si intende un locale (o parte di esso) fornito di impianto per la cottura dei cibi e impianto fisso per la pulizia delle stoviglie, usato per questi scopi indipendentemente dal fatto che sia anche utilizzato per mangiare, dormire o per altre attività. In funzione della dimensione e dell’utilizzo del locale in cui si cucina, si individuano tre tipologie: cucina con caratteristiche di stanza a) la cucina con caratteristiche di stanza : è il caso della cucina “tradizionale”, usata ed attrezzata principalmente per cucinare e mangiare e con le dimensioni di una stanza (vedi definizione); cucinino b) il cucinino : è una piccola cucina, al di sotto delle dimensioni minime di stanza, quasi sempre sufficiente solo alla collocazione degli impianti necessari; angolo cottura c) l’ angolo cottura in stanza destinata a più attività: è il caso dei grandi locali, usati per consumare i pasti, ed anche come tinello, o in cui una parte è dedicata alla collocazione degli impianti della cucina. Una stanza siffatta non è principalmente una cucina, ma una stanza con vari usi. Alcune definizioni Sessione di formazione ai RIT – 6-24 giugno 2011

Testo Sezione I: Notizie su famiglia e alloggio Alcune esempi per il conteggio delle stanze e delle cucine Stanze in totale: 2 Stanze ad uso professionale: 0 Cucina: 1 Cucinino: no Angolo cottura in stanza destinata a più attività: no Stanze in totale: 3 Stanze ad uso professionale: 1 Cucina: 0 Cucinino: si Angolo cottura in stanza destinata a più attività: no Stanze in totale: 3 Stanze ad uso professionale: 1 Cucina: 0 Cucinino: no Angolo cottura in stanza destinata a più attività: sì

Testo Impianto centralizzato Impianto centralizzato: si intende quello atto a riscaldare tutti gli alloggi presenti nell’edificio, ma localizzato fuori dalla singola abitazione, per esempio, nei locali di servizio dell’edificio (cantine, seminterrati, ecc.). Viene considerato centralizzato anche l’impianto collegato ad una rete cittadina di teleriscaldamento. Impianto fisso autonomo Impianto fisso autonomo: si intende quello atto a riscaldare una singola abitazione e normalmente localizzato al suo interno o nelle sue adiacenze (ad es. la caldaia può trovarsi in un vano interno apposito, oppure sul balcone/terrazza; i pannelli solari possono trovarsi sul tetto, e così via) e il cui uso è gestito autonomamente. Apparecchi singoli fissi Apparecchi singoli fissi: si intendono quelli non collegati con un impianto centralizzato o fisso autonomo, e che non sono trasportabili: ad esempio, i caminetti, i radiatori individuali fissi a gas, le pompe di calore, le piastre elettriche, le stufe a carbone, a legna, a kerosene, a GPL (gas petrolio liquefatto). Definizioni: tipologie di impianto di riscaldamento

Testo Definizioni: fonti energetiche rinnovabili fonti energetiche rinnovabili Le fonti energetiche rinnovabili sono: le fonti energetiche non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). In particolare, per biomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. (art. 2, D.Lgs 387/03)

Testo Definizioni: Box, posto auto Box Box: si intende un locale chiuso, adatto al ricovero di una o più automobili, ed usato a questo scopo. Posto auto in garage Posto auto in garage: si intende quello ad uso personale e riservato, situato in un locale chiuso adibito al ricovero di più automobili, ed usato a questo scopo: ad esempio, i garage condominiali situati al di sotto dell’edificio oppure i garage situati in costruzioni appositamente edificate. Posto auto all’aperto Posto auto all’aperto: si intende quello, personale e riservato, situato in uno spazio esterno: ad esempio, all’interno di cortili, sotto un piano pilotis di un edificio, all’ultimo piano scoperto di un edificio costruito per essere parcheggio e simili. Alcune definizioni

Testo Definizioni: Titoli di studio post-laurea  Master di I livello, corsi a cui si può accedere dopo la Laurea triennale di I livello o dopo il Diploma A.F.A.M. di I livello, e dura un anno.  Master di II livello, corsi a cui si può accedere dopo la Laurea Specialistica/Magistrale o dopo il Diploma A.F.A.M. di II livello, e dura un anno.  Scuola di specializzazione, si consegue successivamente alla Laurea del vecchio ordinamento, alla Laurea Specialistica/Magistrale a ciclo unico del nuovo ordinamento o alla Laurea specialistica del nuovo ordinamento, al termine di un corso di studi di durata non inferiore a 2 anni finalizzato alla formazione di specialisti in settori professionali determinati, presso le scuole di specializzazione.  Dottorato di ricerca (dottorato di Formazione alla Ricerca), si consegue successivamente alla laurea (Laurea del vecchio ordinamento, Laurea specialistica o magistrale a ciclo unico del nuovo ordinamento, Laurea biennale specialistica di II livello del nuovo ordinamento), al termine di un corso di studi e di ricerca personale non inferiore ai 3 anni finalizzato all’approfondimento dell’indagine scientifica e della metodologia di ricerca nel rispettivo settore. A livello internazionale il Dottorato di ricerca è un titolo di studiopost-laurea che equivale al completamento del secondo ciclo di istruzione universitaria (per es. Ph.D).