Come si scrive un articolo di giornale (= tipologia B) L’articolo di giornale è un testo che informa su una notizia o che racconta un fatto/un avvenimento cercando di esporre il maggior numero possibile di elementi necessari a capirlo, in modo che il lettore possa comprendere chiaramente il tema trattato. In alcuni casi l’articolo può (non è detto che debba) fornire un commento. Lo stile giornalistico deve essere soprattutto comunicativo, privilegiando chiarezza e semplicità.
Le fasi della progettazione 1. collocazione dell’articolo all’interno del giornale 2. raccolta delle notizie (usando la documentazione) 3. preparazione della scaletta 4. svolgimento articolato in: presentazione dei fatti presentazione delle opinioni (vietato però scrivere: “secondo me”, “a mio parere” o simili) 5. scelta del titolo (per ultimo!)
Fase 1: collocazione dell’articolo Decidere in quale parte del giornale collocare l’articolo è la prima cosa a cui pensare perché in base a tale scelta si darà un ‘taglio’ particolare al proprio ‘pezzo’. In genere le pagine dei giornali sono così suddivise: politica interna, politica estera, cronaca, cultura, scienze, sport, spettacoli, economia e finanza. In base alla collocazione avremo pertanto diversi tipi di articoli: l’articolo di cronaca, l’articolo di opinione, l’articolo culturale, l’articolo specialistico
Fase 2: raccolta delle notizie Le fonti da cui i giornalisti traggono le informazioni sono varie; nel caso del tema di tipologia B le informazioni vanno desunte prevalentemente dai documenti (che è obbligatorio citare), ma possono anche provenire da conoscenze personali (ad es. di economia, politica, ecc.), essere desunte dai testi studiati a scuola (es. letteratura, storia, filosofia, ecc.) o anche essere frutto di un approfondimento personale (usando internet) – ovviamente in quest’ultimo caso non è possibile consultare internet al momento dello svolgimento del tema, la ricerca deve essere già stata fatta autonomamente a casa in preparazione al tema.
Fase 3: preparazione della scaletta L’ordine della struttura dell’articolo dovrebbe rispettare lo schema classico: l’inizio, lo sviluppo e la conclusione. Dopo aver raccolto le notizie attraverso l’attenta lettura della documentazione, si prepara la scaletta dei temi da trattare per chiarire l’argomento, mettendoli nell’ordine in cui si vogliono presentare ai lettori con una concatenazione logica che leghi i vari punti tra loro. Bisogna dimostrare di saper utilizzare i documenti in modo autonomo individuando un tema forte che costituisca la propria tesi di fondo.
sempre all’interno della scaletta: l’introduzione Si chiama in gergo giornalistico ‘lead’ o ‘attacco’. L’introduzione dovrebbe già contenere la sintesi della notizia e indurre il lettore a provare interesse per l’argomento trattato (un po’ quello che sosteneva Manzoni nei suoi principi di poetica: l’utile per scopo, il vero per oggetto, l’interessante per mezzo). Ѐ quindi necessario che le prime frasi siano chiare, accattivanti e capaci di presentare in modo sintetico il tema che si intende sviluppare o l’opinione che si vuole sostenere. Ѐ utile anche spiegare le ragioni per cui si affronta quel determinato tema (= metterne in risalto l’importanza).
sempre all’interno della scaletta: sviluppo e conclusioni Lo sviluppo del tema è la trattazione vera e propria dell’argomento, che deve mettere il lettore in grado di conoscere tutte le informazioni (precedentemente selezionate attraverso la lettura della documentazione) ad esso relative → vedere la successiva fase 4. La sintesi conclusiva può contenere a seconda dei casi le opinioni personali di chi scrive (sempre evitando espressioni tipo “secondo me”), eventuali proposte o una previsione dei possibili sviluppi relativi al fatto (specie negli argomenti di attualità). I passaggi devono essere logici e coerenti tra loro.
Fase 4: svolgimento Ѐ molto importante che le opinioni di chi scrive l’articolo siano il più possibile separate dalla presentazione dei fatti, in modo da permettere al lettore di farsi un’idea precisa dell’avvenimento. Non esiste una narrazione imparziale e totalmente oggettiva dei fatti, ma, se si prendono in considerazione i diversi aspetti di un problema e i diversi punti di vista, si può fornire una presentazione il più possibile completa dell’argomento, in modo che il lettore possa a sua volta formarsi una propria opinione personale.
sempre nello svolgimento: presentazione dei fatti Un articolo di giornale deve riportare i fatti in modo chiaro ed esauriente. In particolare per l’articolo di cronaca vale la cosiddetta regola delle 5 W: who? = chi sono i personaggi coinvolti?, what? = che cosa è accaduto? (NB spiegare che cosa è successo, senza dare niente per scontato, è il fulcro della notizia), when? = quando si è verificato il fatto?, where? = dove si è svolto il fatto?, e why? = quali sono le cause che hanno provocato il fatto? Per una maggiore completezza andrebbe aggiunta anche una H, ovvero: how? = in che modo si sono svolti i fatti? L’importante è che non si faccia un mero elenco (tipo lista della spesa).
sempre nello svolgimento: presentazione delle opinioni Le opinioni che si possono avere su un fatto possono essere inserite all’interno dello svolgimento oppure essere collocate alla fine, basta che sia sempre ben chiaro che si tratta di un commento di colui che scrive. Mai parlare di se stessi! Evitare le domande retoriche. L’attitudine a vedere gli accadimenti da diversi punti di vista (prendendo in considerazione quindi anche prospettive differenti dalla propria) e ad esprimere personali considerazioni e commenti dimostra senso critico e capacità di analisi (fondamentale in quello che un tempo si chiamava esame di ‘maturità’).
Fase 5: scelta del titolo Il titolo, che in un certo senso è la ‘vetrina’ del testo, andrebbe elaborato per ultimo perché dovrebbe essere il luogo in cui risalta l’idea più originale, l’elemento più innovativo e brillante di tutto l’articolo. Al titolo è affidato il compito di far capire immediatamente l’argomento trattato e di invogliare alla lettura dell’articolo. Anche per questo la scelta del titolo dovrebbe avvenire ad articolo concluso, quando sono ben chiari tutti gli elementi presenti nel testo, in modo da essere sicuri che il titolo corrisponda a ciò che si è scritto. Molto consigliati i titoli con frasi ad effetto per attirare l’attenzione dei lettori e magari coinvolgerli emotivamente.
Lo stile del titolo Dovendo sintetizzare al massimo la notizia, è molto frequente nei titoli lo stile nominale, cioè senza il verbo. Esempio: “Un esame di Stato anche per la licenza media” (sottinteso: “ci sarà”). Il titolo ha il duplice scopo di riassumere in poche parole il contenuto dell’articolo e di colpire il lettore. Si può fare ricorso anche a giochi di parole parafrasando (= ovvero modificando) proverbi o frasi celebri tratte dal linguaggio poetico oppure titoli di film, o ancora inventando neologismi utili a raggiungere lo scopo comunicativo.
Destinazione editoriale Nella tipologia - specifica per la Prima prova dell’Esame di Stato - “articolo di giornale” la consegna richiede espressamente che sia indicato il tipo di giornale sul quale si pensa che l’articolo debba essere pubblicato. Se si teme di esagerare puntando troppo in alto, va benissimo indicare semplicemente il giornalino scolastico (facendo finta di averlo…!); i più coraggiosi possono invece azzardare un quotidiano locale o una rivista specialistica (es. “Focus” per un articolo specialistico). La scelta della destinazione editoriale dipende ovviamente dal tipo di pubblico al quale si intende rivolgersi (coetanei o altro).