Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG III Vincenzo Trivigno REGIONE BASILICATA Comitato Interdipartimentale Coordinamento Organizzativo Struttura.

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Transcript della presentazione:

Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG III Vincenzo Trivigno REGIONE BASILICATA Comitato Interdipartimentale Coordinamento Organizzativo Struttura di Progetto Autorità Ambientale

Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG III Esperienza positiva sia in termini di risorse comunitarie aggiuntive affluite in Basilicata (circa 3,5 Meuro a Giugno 2005), sia in termini di crescita delle capacità di avviare e gestire progetti di cooperazione e di apertura alle relazioni con le altre regioni europee Rispetto alla programmazione Interreg II che aveva visto coinvolto soltanto il Dipartimento Ambiente nella gestione di progetti (sette progetti in totale per circa 800 mila Euro), l’attuale fase ha coinvolto le strutture dei Dipartimenti Ambiente e Territorio (tre progetti), Infrastrutture (un progetto), Attività Produttive (due progetti), Agricoltura (due progetti), oltre all’ALSIA ed al Comune di Matera La partecipazione ai progetti è stato favorito dalla costituzione del Gruppo di lavoro interdipartimentale coordinato dalla Struttura di Staff Politiche Comunitarie e dal rappresentante della regione nei Comitati nazionali Interreg, istituito presso il CICO con il compito di promuovere la partecipazione della Regione ai bandi, di istruire le proposte regionali, di promuovere la partecipazione degli Enti locali, dei Dipartimenti dell’Università degli Studi di Basilicata, degli Istituti di Ricerca, delle Camere di Commercio, delle Agenzie regionali, delle Soprintendenze, degli Enti Parco regionali e nazionali, nella predisposizione di progetti e nella ricerca di partnership. i partenariati costruiti dalla Regione sono distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio europeo, con una propensione marcata al superamento dello stretto ambito del partenariato nell’area mediterranea particolarmente evidente nei programmi III C e CADSES; ciò dimostra quanto sia stata strategica la scelta di richiedere l’inclusione della Regione nell’area di cooperazione CADSES aprendosi in tal modo la strada della cooperazione con i paesi dell’area danubiano – balcanica e dei nuovi Stati membri.

Progetti area di cooperazione MEDOCC Sono stati pubblicati 4 bandi; all’ultimo bando chiuso il 30 Settembre la Regione ha candidato due progetti del Dip. Ambiente sull’educazione ambientale e sulla desertificazione. Dei progetti approvati, l’unico a capofilato regionale è MIREDAF (attestato all’ALSIA) La partecipazione al progetto MERITE è stata annullata per lo scioglimento della Soc. ACTA Val d’Agri (GAL Leader+)

ProgettoAutorità capofila partnertematicaterritori interessati 1Desert Net Università di Sassari Regione Basilicata Dip. Ambiente AMBIENTE - Monitoraggio e controllo delle procedure di lotta alla desertificazione intera regione 2HYDROPTIMET Regione Piemonte Regione Basilicata Dip. Ambiente AMBIENTE - Ottimizzazione degli strumenti di previsione idrometeorologici intera regione 3Merite Provincia di Lucca ACTA Val d’Agri SVILUPPO LOCALE - Territori rurali d’eccellenza Alta Val d’Agri 4GO Network Regione Calabria Regione Basilicata Dip Attività Produttive SVILUPPO LOCALE - Rete sulla finanza innovativa e Basilea 2 intera regione 5MIREDAF ALSIA Basilicata SVILUPPO LOCALE - Valorizzazioni dei formaggi tipici intera regione 6RESTAUROnet Regione Toscana Comune di Matera BENI CULTURALI - Restauro e riqualificazione urbana Comune di Matera 7PAYS.DOC Regione Andalucia (ES) Regione Basilicata Dip. Ambiente BENI CULTURALI - Rete sulla Convenzione europea del paesaggio intera regione Progetti area di cooperazione MEDOCC

Progetti area di cooperazione CADSES Nel Dicembre 2001 la Regione ha presentato richiesta di adesione all’area Cadses motivandola con l’interesse strategico della Basilicata ad aprirsi alla cooperazione con i paesi terzi dell’area adriatica. Soltanto nel Dicembre del 2004 con decisione C (2004) 5411 del 17/12/2004 la Commissione europea ha approvato le modifiche al programma che ha consentito alla Regione di partecipare al bando 2004, conclusosi con l’approvazione di due progetti. All’ultimo bando scaduto in Novembre la Regione ha candidato soltanto un progetto sulla gestione dei rischi ambientali con capofila Regione Abruzzo.

ProgettoAutorità capofila partnertematicaterritori interessati 1RED CODE Regione Basilicata Dip. Infrastrutture AMBIENTE – Gestione degli interventi di protezione civile in caso di disastri naturali tutta la regione 2ACCRETe Provincia di Parma Regione Basilicata Dip. Agricoltura AMBIENTE – Impatto dei cambiamenti climatici in agricoltura tutta la regione Progetti area di cooperazione CADSES

Progetti area di cooperazione ARCHIMED La Regione Basilicata è stata designata nel 2004 dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni alla Vice presidenza del Comitato nazionale ARCHIMED (ruolo di ccordinamento delle regioni italiane) Il primo bando per la presentazione di progetti è stato pubblicato solo il 3 Giugno con scadenza il 27/7/2005 Nel mese di Dicembre è stato organizzato un Seminario informativo a Matera per sollecitare tutte le amministrazioni meridionali interessate ad avanzare proposte di candidatura. Dal seminario di Matera sono emerse una serie di idee progettuali sulle quali le strutture regionali interessate, insieme ad alcuni dipartimenti dell’Università di Basilicata, hanno formulato sei proposte candidate al primo bando con capofila Regione Basilicata (4 proposte del Dip. Ambiente e Territorio, 1 del Dip. Attività Produttive, 1 del Dip. Formazione e Cultura) ed hanno contribuito alla presentazione in qualità di partner di altre 8 proposte. L’azione di animazione sul territorio ha prodotto una partecipazione rilevante di diversi soggetti istituzionali lucani alla presentazione di proposte: in particolare sono da segnalare la presentazione di progetti come capofila dell’Autorità di Bacino, della Provincia di Matera, dell’ANCI Basilicata, dell’ATO di Potenza, del Comune di Potenza, e la partecipazione come partner di Dipartimenti universitari, dell’ARPAB (tre progetti), di Comunità Montane (Melandro, Vulture, Sarmento), del Parco di Gallipoli Cognato e del Parco della Murgia materana, delle Camere di Commercio di Potenza e Matera, per un totale di circa 32 progetti. I temi sui quali sono incentrati questi progetti spaziano dalla pianificazione territoriale, alla valorizzazione dei beni culturali, al monitoraggio e gestione dei rischi naturali, alla gestione sostenibile delle aree costiere, all’uso razionale delle risorse idriche.

Progetti Interreg III C La particolarità di questo programma, oltre alla possibilità di cooperare con tutte le regioni europee, risiede nella diversa tipologia di interventi progettuali previsti: Operazioni quadro regionali (piccoli Programmi operativi a livello transnazionale su tematiche settoriali) Progetti per azioni singole Progetti per la creazione di Reti La Regione è coinvolta in tre Operazioni Quadro Regionali già approvate, ed un progetto di Rete.

ProgettoAutorità capofila partnertematicaterritori interessati 1RED CODE Regione Basilicata Dip. Infrastrutture AMBIENTE – Gestione degli interventi di protezione civile in caso di disastri naturali tutta la regione 2 GRIP_IT Hradec Kralove (CZ) Regione Basilicata Dip. Presidenza Giunta SVILUPPO LOCALE – Progettazione integrata territoriale tutta la regione ProgettoAutorità capofila partnertematicaterritori interessati 1 MODELE (Operazione quadro regionale) Regione Basilicata Dip. Attività Produttive SVILUPPO LOCALE – Modelli di sviluppo dei sistemi locali per il sostegno alle imprese Intera regione 2 MEDITERRITA GE (Operazione quadro regionale) Regione Calabria Regione Basilicata Dip. Agricoltura SVILUPPO LOCALE - Valorizzazione economica del patrimonio naturale e culturale delle montagne mediterranee Intera regione 3 HealthClusterN et (Rete) Regno Unito Regione Basilicata Dip. Sicurezza Sociale AMBIENTE – Tutela della salute come fattore di sviluppo e di competitività Intera regione Progetti Interreg III C

La programmazione comunitaria 2007/2013 Il prossimo periodo di programmazione 2007 – 2013 introdurrà il nuovo obiettivo 3 dedicato alla cooperazione territoriale nell’ambito del territorio europeo, ed una serie di strumenti di cooperazione finalizzati all’integrazione dei paesi terzi e dei paesi in preadesione ( strumento di prossimità (ENPI) e strumento di preadesione (IPA) in primo luogo). La cooperazione territoriale esce dal ristretto ambito dei programmi di iniziativa comunitaria, e diventa obiettivo fondante delle politiche dell’Unione insieme alla coesione (obiettivo 1) ed alla competitività (obiettivo 2). In questa prospettiva le strutture regionali devono adeguarsi per sostenere la sfida dell’apertura del proprio territorio alla cooperazione interna ed esterna all’Unione, partendo dal patrimonio di esperienza maturata nell’ambito INTERREG, ed integrando in una logica unitaria le politiche di cooperazione territoriale, quelle di internazionalizzazione del sistema produttivo e quelle di cooperazione allo sviluppo. L’ obiettivo 3 erediterà in larga parte i meccanismi di attuazione di INTERREG come la ripartizione dei programmi in transfrontalieri, transnazionali e interregionali, la suddivisione in aree di cooperazione (con la cancellazione dello spazio ARCHIMED, lo sdoppiamento dell’area CADSES in due zone - Sud e Nord -, l’allargamento dell’area MEDOCC) I programmi privilegeranno limitati temi settoriali caratterizzanti le singole aree (nel Mediterraneo emergono i temi dei trasporti e sicurezza in mare, dei rischi ambientali, della gestione delle acque, ricerca ed innovazione) affrontati in pochi “progetti strutturanti” Lo strumento di prossimità permetterà nel prossimo periodo di programmazione di cooperare con i paesi terzi dell’area mediterranea superando le difficoltà di utilizzo dei fondi MEDA In questa prospettiva le strutture regionali devono adeguarsi per sostenere la sfida dell’apertura del proprio territorio alla cooperazione interna ed esterna all’Unione, partendo dal patrimonio di esperienza maturata nell’ambito INTERREG, ed integrando in una logica unitaria le politiche di cooperazione territoriale, quelle di internazionalizzazione del sistema produttivo e quelle di cooperazione allo sviluppo.