FAI Fondo Ambiente Italiano Tutela e conservazione dei beni culturali italiani.

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FAI Fondo Ambiente Italiano Tutela e conservazione dei beni culturali italiani

DELEGAZIONE DI PIACENZA PROGETTO FAISCUOLA 2013

TITOLO Per una scuola che lasci un’impronta. Complementarietà tra natura, paesaggio, ambiente, agricoltura, biodiversità, cultura.

ORGANIZZATORI Istituto Comprensivo di Cadeo e Delegazione FAI di Piacenza DESTINATARI Insegnanti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado.

TEMPI E LUOGHI Il convegno si svolgerà in concomitanza con le iniziative di apertura del Festival del Diritto, manifestazione di rilevanza nazionale, che si svolgerà a Piacenza nel mese di settembre e che avrà come tema L’incertezza della democrazia. Tempi 10 settembre 2013 Spazi LaboratoriDurante l’anno scolastico

FINALITÀ “Bisogna essere innovativi e coraggiosi nel pensare e realizzare il nostro comune futuro, fuori dalle logiche dei “due tempi” – un tempo per l’economia e un tempo per l’ambiente (…)“ e un “terzo tempo” per la bellezza. Non c’è riscatto economico senza il rispetto dei diritti costituzionali alla tutela della salute e dell’ambiente e dignità sociale senza gli strumenti per imparare a conoscere, capire, amare e vivere il patrimonio culturale.”

E’ necessario far comprendere alle persone che bisogna modificare i propri stili di vita perché abbiamo sfruttato i sistemi naturali oltre le loro capacità generative. E’ sempre più urgente impegnarsi nel sensibilizzare i giovani ai grandi temi della salvaguardia e della conservazione del patrimonio naturalistico e artistico di cui l’Italia è ricchissima, coinvolgendoli direttamente nell’opera di protezione e tutela.

La collaborazione e lo scambio tra scuole e Delegazioni territoriali, può favorire la creazione di iniziative di sensibilizzazione che siano in grado di trasmettere la vocazione appassionata che caratterizza il FAI in una scuola al passo con i tempi.

Con la Legge 9 gennaio 2006 n. 14, l’Italia ha ratificato la Convenzione europea sul paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre La Convenzione ha “lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione e la pianificazione dei paesaggi e di organizzare la cooperazione europea in questo campo” (art. 3). Con la ratifica della Convenzione, l’Italia si è impegnata “ad attivare gli strumenti di intervento volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione dei paesaggi” (art. 6, comma E).

Nel nostro Paese, la tutela del paesaggio, promossa dall’art. 9 della Costituzione, è affidata principalmente allo Stato che opera attraverso le Soprintendenze, che sono però cronicamente a corto di personale e di fondi, e gravate di altri pesanti compiti riguardanti la tutela dei beni storici, artistici e archeologici, compiti solitamente considerati prioritari. Inoltre, le giurisdizioni territoriali delle Soprintendenze sono generalmente troppo vaste perché esse possano controllare tutti i progetti con effetti sul territorio prima, durante e dopo la loro esecuzione.

Gli enti di governo del territorio, cioè i Comuni e le Province, solo raramente svolgono l’azione di tutela del paesaggio ed utilizzano a tale scopo la programmazione urbanistica; molto più spesso, le loro decisioni aventi effetti paesaggistici vengono guidate da criteri che con la tutela non hanno nulla a che fare, e che puntano invece nella direzione opposta, cioè verso effetti negativi: l’esazione di oneri di urbanizzazione o di escavazione, il soddisfacimento dei desideri di costruttori, estrattori di inerti, speculatori immobiliari, ecc.

Il nostro patrimonio storico, culturale ed ambientale deve essere adeguatamente protetto e valorizzato, l’ agricoltura e la natura devono essere rispettate. Non solo nelle mani della comunità civile ma anche e soprattutto in quelle dell’agricoltore è il futuro del paesaggio europeo: nei secoli l’agricoltura ha contribuito a preservare il paesaggio, e questo è un compito che non deve essere demandato.

OBIETTIVI Sensibilizzare i giovani ai grandi temi della salvaguardia e della conservazione del patrimonio naturalistico coerentemente alle diverse esigente di età e ordinamento scolastico. Stimolare orizzonti di ricerca attraverso l’analisi dei nuovi linguaggi, dei valori e del nuovo agire la realtà nella contemporaneità

PROGRAMMA Indirizzi di Saluto Ing. Domenico Ferrari Cesena Delegato al territorio delegazione FAI Dott. Daniele Barca Dirigente Scolastico dell’IC di Cadeo e Pontenure

INTERVENTI Interventi Dott. Daniele Barca Prof. Luigi Guerra Preside della Facoltà di scienze della formazione di Bologna Cristina Marchini: Presentazione delle offerte laboratoriali della Delegazione di Piacenza per la Scuola Primaria e dei concorsi FAI 2013/2014

CONCLUSIONI Ing Domenico Ferrari Cesena MODERATORE Dott. Gaetano Rizzuto o in alternativa il responsabile della comunicazione del FAI

METODOLOGIA Approccio divulgativo e didattico rivolto soprattutto a studenti ed insegnanti ed al grande pubblico Approccio tecnico scientifico rivolto al mondo dell'arte, dell'architettura del paesaggio Approccio culturale rivolto ad esperti ed appassionati

DOCUMENTAZIONE Conferenza stampa di presentazione dei lavori Resoconto della giornata di studio sulle testate giornalistiche locali Relazioni in PDF sul sito dell’IC di Cadeo e sul sito FAI Scuola Videoriprese degli interventi e pubblicazione in Youtube e sul sito “FAI” del Comune di Piacenza

VISITA AD ALBA

SCUOLA DI PONTENURE