Luglio 2015 Il Progetto – L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini rientra tra gli interventi.

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Luglio 2015 Il Progetto – L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini L’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini rientra tra gli interventi previsti dal Piano Straordinario ATO Toscana Centro, in conformità alle previsioni di cui al Piano Provinciale dei Rifiuti Urbani di Firenze, ed è stato confermato dal Piano Interprovinciale di Gestione dei Rifiuti delle province di ATO Toscana Centro. La sintesi dell’obiettivo del Piano è raggiungere la terna: 70% di raccolta differenziata 25% di recupero termico 5% di discarica in modo da garantire l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani nell’area metropolitana fiorentina, interrompendo l’attuale esportazione dei rifiuti in ATO Costa ed in ATO Sud. L’impianto sarà in grado di trattare fino a t/anno di rifiuti producendo energia elettrica per 40 mila famiglie, con un risparmio annuo di tonnellate di petrolio equivalenti (TEP). L’impianto sarà anche predisposto per produrre energia termica da utilizzare per riscaldare, tramite teleriscaldamento, un volume complessivo pari a m 3, cioè circa appartamenti.

Luglio 2015 D.P.R. 915/82  Impone la presenza di una camera di post combustione per completare l‘ossidazione dei fumi di combustione in modo che possano stazionare a una T>850°C per almeno 2 secondi; D.Lgs. 22/97  Introduce l’obbligo del recupero energetico dalla combustione dei rifiuti; D.M. 503/97  Introduce limiti alle emissioni più restrittivi, definisce criteri e condizioni di esercizio degli impianti volti al contenimento delle emissioni in atmosfera con particolare riguardo a Ossidi di Azoto (inserimento di sistemi non catalitici e catalitici), polveri (inserimento di elettrofiltri e/o filtro a maniche), gas acidi, e diossine/furani (inserimento di reattori con iniezione di calce e/o bicarbonato e carboni attivi); D.Lgs. 133/05 [Norma di riferimento]  Introduce limiti alle emissioni più restrittivi, definisce criteri costruttivi e gestionali per gli impianti nuovi ed esistenti volti al contenimento delle emissioni in atmosfera ed alla massimizzazione del recupero energetico; DM 29/01/2007 (Linee guida per le Migliori Tecnologie Disponibili)  contengono l’indicazione delle migliori tecnologie e dei criteri di gestione disponibili e delle performance a cui tendere. Termovalorizzazione – l’evoluzione normativa

Luglio 2015 EMISSIONI IN ATMOSFERA: LE DIOSSINE Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di diossine totali annue (in grammi di tossicità equivalente) come somma di tutti gli impianti di incenerimento rifiuti presenti sul territorio nazionale. Gli adeguamenti impiantistici eseguiti in conformità con l’evoluzione normativa e impiantistica ha comportato una riduzione di circa il 98,7% delle emissioni da incenerimento rifiuti dal 1990 al Le emissioni dovute agli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti sono computati all’interno del settore «Terziario». Effetto della Camera di Post Combustione Termovalorizzazione – gli effetti dell’evoluzione normativa Effetto dell’adeguamento dei sistemi depurativi Fonte ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sottoposto alla vigilanza del Ministro dell‘Ambiente )

Luglio 2015 EMISSIONI IN ATMOSFERA: LE DIOSSINE Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di diossine totali annue(in grammi di tossicità equivalente), dai diversi comparti produttivi. Dal 2001, il settore «Terziario» (cui fanno parte gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti) ha ridotto notevolmente il proprio contributo, fino a raggiungere – a partire dal 2010 – valori meno significativi della maggior parte dei macrosettori rappresentati. I contributi più rappresentativi sono associati a: Processi di combustione con contatto, Industria del ferro/acciaio, Residenziale Termovalorizzazione – gli effetti dell’evoluzione normativa Fonte ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sottoposto alla vigilanza del Ministro dell‘Ambiente )

Luglio 2015 EMISSIONI IN ATMOSFERA: PM 10 Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di PM 10 totali annue, dai diversi comparti produttivi. Il settore «Terziario», di cui fanno parte gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti, rientra tra i comparti meno significativi. I contributi più rappresentativi sono associati a Residenziale, Traffico veicolare e Processi di combustione con contatto. Termovalorizzazione – gli effetti dell’evoluzione normativa Fonte ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sottoposto alla vigilanza del Ministro dell‘Ambiente )

Luglio 2015 Termovalorizzazione – Efficienza di riduzione potenziale del filtro a manica per classi di polvere Classificazione delle polveri PM10( Deq ≤ 10 µm ) Particelle fini o PM 2,5(Deq ≤ 2,5 µm ) Particelle ultrafini (Deq ≤ 0,1 µm ) Nanoparticelle(Deq ≤ 0,050 µm ) PM10 PM 2,5ultrafini nanoparticelle Fonte: Emissioni di polveri fini e ultrafini da impianti di combustione termovalorizzatori di Milano, Brescia, Bologna (L.E.A.P. - Laboratorio Energia & Ambiente Piacenza - effettua ricerca applicata, sperimentazione, sviluppo e trasferimento di tecnologie energetiche ad alta efficienza e ridotto impatto ambientale. Laboratorio partecipato dal Politecnico di Milano e inserito nella Rete Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna. Il Termovalorizzatore di Case Passerini sarà dotato di doppia filtrazione

Lo schema di processo dell’impianto Depurazione fumi di combustione Combustione e produzione di vapore surriscaldato Recupero energetico

Sistema di Depurazione Fumi di Combustione e Sistema di Monitoraggio del Processo Ventilatore Camino Reattore Catalitico SCR Idrossido di Calcio - Ca(HO) 2 e Carboni Attivi (10 kg/t ) ( 1,2 kg/t ) Primo reattore a secco Primo filtro Secondo reattore a secco Secondo filtro Caldaia SNCR Forno Soluzione Ammoniacale– NH 4 OH (25% by weight ) ( 3, 5 kg/t ) Bicarbonato di Sodio NaHCO 3 ( 5 kg/t ) HCl ; HF ; SO 2 ; [NO x,], NH 3 ; H 2 O ; CO ; CO 2 ; O 2 ; COTHCl ; HF ; SO 2 ; [NO x,], NH 3 ; H 2 O ; CO ; CO 2 ;

Sistema di Monitoraggio Emissioni Continuo al Camino Cartuccia contenente filtro ad alta efficienza di filtraggio per la cattura di polveri FTIRDECSHG PLC Camino Polveri flusso, temperatura, pressione Server Router Sala Controllo Data Logger Laboratorio di analisi (spettrofotometro) Autorità di Controllo (ARPA) Diossine, e microinquinanti HCl, CO, NOx, SO2, HF, TOC, NH3, CO2, O2, H2O Hg

Luglio 2015 Valori limite (D.Lgs 46/2014) Valori garantiti Soglia di attenzione Inquinanteudm Media semioraria Media giorno Media semioraria Media giorno Polveri totalimg/Nm Acido Cloridrico (HCl)mg/Nm Acido Fluoridrico (HF)mg/Nm ,70,5 Ossidi Zolfo (espressi come SO 2 )mg/Nm Ossidi di Azoto (espressi come NO 2 )mg/Nm Sostanze organiche volatili espresse come COT mg/Nm Monossido di carbonio (CO)mg/Nm N.A Ammoniaca (NH3)mg/Nm Mercurio (Hg) (*)mg/Nm 3 0,05 0,025 Cadmio + Tallio (Cd+Tl) (*)mg/Nm 3 0,05 0,025 Somma metallimg/Nm 3 0,5 0,25 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) (**)mg/Nm 3 0,01 0,005 PCDD+PCDF (**)ng/Nm 3 0,1 0,05 Le emissioni del termovalorizzatore di Case Passerini

Luglio 2015 Analisi dei risultati e valutazione del contributo sul livello di qualità dell’aria Diffusione MEDIA ANNUA Cinema Grotta Scenario rappresentativo del contributo dell’impianto sulla base delle performance ambientali (emissioni pari ai valori delle soglie di attenzione) Area di studio: 30 x 30 km Griglia di calcolo: 10 x10 km, recettore ogni 150 m N. Totale recettori: Valutazione dell’impatto in atmosfera delle emissioni del termovalorizzatore di Case Passerini

Luglio 2015 Referenze del Gruppo Hera nel settore specifico Il progetto definitivo dell’impianto di Case Passerini ha potuto beneficiare della consolidata esperienza che il Gruppo Hera può vantare nel settore della termovalorizzazione. Il Gruppo Hera, nel periodo 2003 – 2010, attraverso la Direzione Ingegneria Grandi Impianti, ha progettato, realizzato e messo in esercizio i seguenti termovalorizzatori: 1.termovalorizzatore di Ferrara, entrato in esercizio nel termovalorizzatore di Forlì, entrato in esercizio nel termovalorizzatore di Modena, entrato in esercizio nel termovalorizzatore di Rimini, entrato in esercizio nel termovalorizzatore di Parma entrato in esercizio nel 2013 (contratto con Iren per progettazione e direzione cantiere) Il Gruppo Hera ha un esperienza pluridecennale nella gestione di termovalorizzatori e, attraverso Herambiente S.p.A, gestisce attualmente 11 termovalorizzatori: L’esperienza nella progettazione, costruzione, avviamento ed esercizio di impianti similari a quello in oggetto ha consentito alla società di perfezionare e consolidare nel tempo:  le scelte tecnologiche e tecniche che permettono, sia in fase realizzativa sia in fase di esercizio, di conciliare affidabilità, prestazioni, automazione ed economia delle diverse sezioni d’impianto e dell’impianto nel suo complesso;  i rapporti tecnico-commerciali ed organizzativi con partner e fornitori;  la programmazione dei tempi di realizzazione, con l’ottimizzazione delle fasi di procurement, di pre-assemblaggio in stabilimento e di montaggio in cantiere.

( Rimini ) Social Responsibility Online Emission Value Record and Report (real time)