L’INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER IL SOSTEGNO

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Transcript della presentazione:

L’INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER IL SOSTEGNO Profilo professionale

Profilo docente di sostegno Un docente in possesso di specifico diploma di specializzazione attinente le problematiche relative alla disabilità e all’integrazione scolastica, grazie al quale è abilitato a svolgere attività didattica di sostegno ai sensi dell’art.14,c.2, della legge 104/1992 E’ contitolare delle sezioni e delle classi in cui opera, partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei docenti, ai sensi dell’art. 13, comma 6, della Legge 104/92.

Profilo docente di sostegno Come tutti gli insegnanti ha il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo di insegnamento e apprendimento, nel rispetto del diritto ad apprendere di tutti gli alunni e nel riconoscimento e valorizzazione della loro diversità. Viene assegnato al Circolo/Istituto, in rapporto all’intera popolazione scolastica, nella misura di 1 unità ogni 138 alunni, così da garantire la presenza di un organico fisso, in grado di integrare le proprie competenze con il progetto complessivo della scuola, superando la logica insegnante di sostegno-alunno certificato.

FORMAZIONE (molto diversificata) 1975: formazione monovalente rivolta al personale docente interessato (DPR 970/75) 1986: formazione polivalente rivolta al personale docente interessato con riferimenti ai programmi del 1985/86 e del 1995 1997: corsi intensivi per il personale di ruolo soprannumerario (riconvertire con 400 ore) 1998: formazione biennale demandata alle Università (DI 460/98) 2000: corsi di 400 ore riservato agli specializzati SSIS 2002: corso di 800 ore riservato ai docenti della secondaria di primo e secondo grado in possesso di abilitazione (DM 20/02/2002) Legge 53/2003: formazione iniziale universitaria per tutti i docenti, presso corsi di laurea specialistica di durata quinquennale. D.P.R. 10.09.2010 N. 249 – D.M. 30.09.2011 – Formazione universitaria corso di durata annuale( non meno di 8 mesi)

Competenze possedute (D.M. 30.09.2011 ) AREA COMPETENZE INTERDISCIPLINARI: Approfondite conoscenze di natura teorica e operativa Interazione corpo-mente, psicomotricità, comportamento, comunicazione Competenze didattiche speciali in ambito umanistico, scientifico, antropologico – competenze didattiche con le T.I.C. Competenze didattiche speciali per disabilità sensoriali e intellettive AREA COMPETENZE ORGANIZZATIVE: Saper costruire il progetto educativo con i colleghi di lavoro o del consiglio di classe Saper co-ideare, co-monitorare e co-condurre progetti innovativi per l’integrazione Competenze in ambito giuridico-normativo sull’integrazione scolastica e sui diritti umani AREA COMPETENZE PSICO-PEDAGOGICHE: Competenza pedagogica nello sviluppo del PEI per il Progetto di Vita; competenze di osservazione e valutazione secondo l’approccio ICF dell’OMS. Competenze teoriche e pratiche nel campo della pedagogia speciale e della relazione di aiuto Saper governare le relazioni, le dinamiche, i conflitti all’interno della classe, della scuola, con le famiglie. Competenze psico-educativo per l’intervento nei disturbi relazionali e comportamentali

INSEGNANTE DI SOSTEGNO E’ “L’insegnante di sostegno è quello assegnato alla scuola per interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni ed in particolare per coloro che presentano specifiche difficoltà di apprendimento” “..gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità…delle classi in cui opeano, partecipano alla programmazione educativa e didattica ed all’elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, di classe e dei collegi dei docenti.

COMPITI PROFESSIONALI L’insegnante specializzato ha il compito di collegare i bisogni alle risorse necessarie, secondo una logica progettuale, che si realizza con il concorso di tutte le professionalità disponibili e le risorse utilizzabili, dopo aver individuato i fattori che determinano la situazione di handicap degli alunni. Cura gli aspetti della conoscenza e della accettazione del deficit in classe, integrandoli negli apprendimenti curricolari e crea le condizioni per la piena espressione dell’identità e delle capacità dell’alunno disabile: suggerisce percorsi di apprendimento, risorse, ausili, sussidi e tutto quello che può essere utile a ridurre i limiti e gli ostacoli incontrati, svolgendo il ruolo di “supporto, destinato ad evidenziare ai colleghi stessi i nodi metodologici e didattico - disciplinari in cui si inceppa l’azione di educazione e istruzione nei confronti di soggetti in situazione di handicap.

COMPITI PROFESSIONALI Sa riconoscere, gestire, contenere e/o risolvere le difficoltà di insegnamento che le “diversità” comportano, favorendo le interazioni positive con i colleghi, le relazioni con ciascun allievo e l’interscambio tra gli allievi stessi. Effettua interventi mirati soprattutto ad accompagnare il progetto di vita dell’alunno disabile (legge 8 novembre 2000, n.328, art. 14) e a qualificare i contesti in cui questo si realizza: si occupa di attivare diversi supporti di sostegno e collabora con tutta la comunità scolastica, in una logica di reti di sostegno, coordinando, in particolare, il lavoro delle diverse figure, interne ed esterne alla scuola, impegnate nella realizzazione del progetto. Svolge attività sistematica di osservazione dell’alunno, della classe e più in generale dei contesti in cui avviene il processo di integrazione.

COMPITI PROFESSIONALI Coordina il progetto di integrazione, in fase sia di progettazione sia di realizzazione, articolando la sua funzione in due tempi tra loro connessi: un tempo nella classe (lavoro sul campo) e un tempo fuori dalla classe (organizzazione e coordinamento). Il suo intervento si realizza secondo tappe differenziate: Un momento di impegno diretto con l’alunno disabile. Un momento di collaborazione con i colleghi. Un momento di osservazione, documentazione e riflessione sul lavoro svolto

COMPITI PROFESSIONALI In base alle proprie competenze di insegnante specializzato suggerisce ai colleghi una nuova modalità di insegnamento/apprendimento, in questo modo gli insegnanti di classe diventano loro stessi corresponsabili del processo di integrazione, inserendolo nell’ambito della programmazione didattica per tutti gli alunni, compresi gli alunni disabili, mentre l’insegnante specializzato collabora offrendo le sue competenze in relazione ai bisogni speciali che emergono, fornendo gli strumenti e le metodologie per poter ridurre il suo intervento diretto e per stimolare quello dei colleghi(quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici,di software e sussidi specifici.

COMPITI PROFESSIONALI (COSA FA O DOVREBBE FARE) 5 Insieme ai colleghi contribuisce alla compilazione dei documenti specifici relativi alla persona disabile, quali il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato, con la collaborazione delle altre figure non docenti presenti nel contesto scolastico, degli operatori della Azienda USL, della famiglia e degli operatori dell’extrascuola. Partecipa a tutte le riunioni previste dalla normale attività di insegnante (Collegi, Consigli di Classe…) oltre che ai gruppi di lavoro previsti dalla normativa. Cura i contatti con tutte le istituzioni coinvolte nella realizzazione di un progetto educativo che consideri l’alunno nella sua globalità, in particolare con l’Ente pubblico, l’Azienda USL, i servizi socio-assistenziali e le realtà culturali, ricreative, sportive del territorio.

COMPITI PROFESSIONALI (COSA FA O DOVREBBE FARE) 6 Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le risorse, in una prospettiva che guarda ad un futuro di autonomia e di persona adulta. Nella sua attività punta anche a riconoscere e ad attivare le risorse della famiglia, per una collaborazione e condivisione di obiettivi educativi e strategie. Cura i rapporti con altre scuole, per la costruzione di percorsi di continuità educativa in fase di passaggio, prevedendo forme di consultazione tra insegnanti e per la realizzazione di progetti specifici, nell’ambito di forme di collaborazione in rete, secondo quanto previsto dal regolamento sull’autonomia scolastica.

COMPITI PROFESSIONALI (COSA FA O DOVREBBE FARE) 7 Si occupa di orientamento scolastico e lavorativo, attivando forme di collaborazione con la formazione professionale e/o realtà aziendali del territorio, secondo le possibilità offerte dalla normativa specifica. Svolge un ruolo di operatore culturale dell’integrazione: organizza, insieme agli altri colleghi specializzati, momenti di scambio di informazioni e di riflessione sulle problematiche dell'integrazione, rivolte agli operatori e alle famiglie, per favorire la costruzione di un atteggiamento di accoglienza e integrazione condiviso. Si aggiorna continuamente sulle problematiche legate agli alunni con bisogni speciali, partecipando e proponendo nell’istituzione scolastica corsi di aggiornamento e occasioni formative.

IL DOCENTE SPECIALIZZATO SUL SOSTEGNO: Possiede Competenze relazionali, disciplinari, metodologiche, Conoscenze generali relative alle situazioni di handicap Evidenzia ai colleghi nodi metodologici e didattico disciplinari Ricerca strategie e tecniche di scioglimento o recisione Collabora, programma, progetta, Migliora il tessuto relazionale Individua bisogni specifici Facilita i rapporti e le relazioni fra operatori

E’ UN DOCENTE Conosce : i deficit, le discipline, le risorse, la didattica, la legislazione Si aggiorna È co-titolare della classe Fa parte del C.D.C.

E’ UN PEDAGOGO Conosce le basi pedagogiche E’ un facilitatore di apprendimenti e di relazioni Conosce metodi moderni di apprendimenti

E’ UNO STORICO Ricerca e analizza le “fonti” e produce documentazione: DF PDF PEI Percorso scolastico Vissuto familiare L’insegnante di sostegno precedente

Inoltre : Mantiene relazioni con: Famiglia Asl Enti Insegnanti curricolari C.D.C. Colleghi di sostegno Educatori Personale ATA