I STITUTO D ’ ISTRUZIONE SUPERIORE F RANCESCO F ERRARA P ALERMO Corso di formazione docenti tutor ASL “PROGETTARE L’A.S.L. : NUOVE PRATICHE FORMATIVE NELL’OTTICA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Advertisements

Il nuovo obbligo di istruzione
Commissione europea 3 obiettivi principali: QualitàQualità AccessoAccesso Apertura dei sistemi dellistruzione e della formazione al resto del mondoApertura.
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Dagli obiettivi alle competenze
LICEO STATALE "GIACOMO ZANELLA" CLASSICO E LINGUISTICO
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
Asse dei linguaggi Comunicazione nella madrelingua
Principi Europei Comuni per le Competenze e le Qualifiche dellinsegnante Attività di avvio … Il Plurilinguismo nellinsegnamento Mobile learning Lapprendimento.
QUADRO DI SINTESI Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale della scuola PROGETTO NAZIONALE.
PROGETTO IFS: ORGANISMI COINVOLTI. DIMENSIONE NAZIONALE LEGGE N.53 MARZO 2003 Schema di decreto legislativo per lalternanza scuola-lavoro ai sensi dellart.
COMPETENZE: CERTIFICAZIONE e...
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO C.M. 28 del 15 marzo 2007.
PROGETTARE LINSEGNAMENTO Piano di accompagnamento all'attuazione dell'obbligo di istruzione COLLEGIO DOCENTI 29 MARZO 2010.
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
“Umanesimo tecnologico e formazione degli orientatori
Memorandum sullapprendimento su tutto larco della vita attiva.
Terzo gruppo IL SISTEMA TUTORIALE
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
Bruno Losito, Università Roma Tre
Il percorso di sperimentazione delle Indicazioni Irc nel Secondo Ciclo Diocesi di Mazara del Vallo 3 settembre 2011 Giordana Cavicchi.
Qualcosa cambia nella scuola ?
Struttura logica del curricolo tra obiettivi, competenze e finalità
COMPETENZE CHIAVE Dottoressa Maria Ieracitano.
QUADRO DI SINTESI Ministero dell Istruzione Università e Ricerca Dipartimento per lIstruzione Direzione Generale per il personale scolastico Educazione.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Le scuole e l’autonomia
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Asse scientifico-tecnologico
IL CONTESTO EUROPEO LE CONNESSIONI. RIFERIMENTI EUROPEI IL CONSIGLIO EUROPEO DI LISBONA NEL 2000: MAGGIORE TRASPARENZA DEI TITOLI APPRENDIMENTO PERMANENTE.
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
DIDATTICA LABORATORIALE
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
Istituto Laura Bassi Lo Stage nel Liceo delle Scienze sociali
CTRH MONZA EST Corso di formazione Dalla scuola alla vita Vimercate, 1 dicembre 2011.
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Gli Istituti Professionali
Interventi formativi per i docenti delle istituzioni scolastiche impegnate nei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro DDG MIUR n. 832 del 4 novembre 2014.
La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
La scuola ha un problema solo: i ragazzi che perde Don Milani Titolo.
L’assicurazione di qualità nel Quadro del Processo di Bologna Carla Salvaterra Trieste 15 dicembre 2007.
Metodologie di tipo partecipativo: i “circoli di studio”
all’interno del percorso regionale di regolamentazione
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
L’ESPERIENZA DELLA FORMAZIONE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
1 Amburgo, maggio 2015 Daniela CarliniProvincia Autonoma di Trento Il progetto SWORD: punti chiave per un sistema duale : la situazione del Trentino.
1 «EUROPASS (il Portafoglio di documenti per la trasparenza dei titoli e delle competenze): IL SUPPLEMENTO AL DIPLOMA» Ferrara, 23 novembre 2015 Ismene.
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA ' ESITI DEGLI STUDENTI (pag 17)
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
ISTITUTO D’ ISTRUZIONE SUPERIORE FRANCESCO FERRARA PALERMO relazione di Eliana Romano, DS IISS F.Ferrara.
Docenti- tutor formati dall'USR-ER. Prof. Monica Fabbri, docente di italiano e latino ( Liceo Classico.
IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012
UN TENTATIVO DI DEFINIZIONE INTEGRATO
Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara PROGETTO TRIENNALE MINISTERIALE –2012 “Non solo lim……” Raccontare la tecnologia applicata.
1 Il Processo di Bologna e la progettazione di corsi di studio di qualità Maria Sticchi Damiani 28 maggio t.
Curricolo e competenze Prof.ssa Senarega. Curricolo Per curricolo intenderemo il percorso formativo di un certo segmento scolastico Dimensioni del curricolo.
LIFELONG LEARNING = APPRENDIMENTO PERMANENTE Colui che crede di essere qualcosa ha smesso di diventare qualcosa.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il progetto e le attività previste
Attuazione C.M. 3/2015 Adozione sperimentale nuovi modelli di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione a cura del Dirigente Tecnico.
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
Alternanza scuola-lavoro Liceo "F. Capece" Maglie.
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Transcript della presentazione:

I STITUTO D ’ ISTRUZIONE SUPERIORE F RANCESCO F ERRARA P ALERMO Corso di formazione docenti tutor ASL “PROGETTARE L’A.S.L. : NUOVE PRATICHE FORMATIVE NELL’OTTICA DELLO SVILUPPO LOCALE” Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 1

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO 20 APRILE MATTINA RELAZIONE ED INTERVISTA AVVIO LAVORI DEI GRUPPI (GRUPPO N.1 E N.2) MOTIVAZIONI DELLA COMPOSIZIONI DEI GRUPPI CHI SONO GLI INSEGNANTI DEL FERRARA CHE PARTECIPERANNO CHI SONO GLI ANIMATORI DEI GRUPPI PAUSA PRANZO ORE E RIPRESA LAVORI ORE – APRILE – ORE 9.00 – INTERVISTA, ORE – FINE LAVORI DEI GRUPPI ORE – RESTITUZIONE LAVORI IN PLENARIA ORE – COMPILAZIONE DEI QUESTIONARI VALUTAZIONE CORSO E RILASCIO ATETSTATI DI PARTECIPAZIONE 2 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

P RINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI LEGISLAZIONE ITALIANA Legge 53/2003 ( legge delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale ) ; D.lgs. 77/2005 ( decreto regolativo ); d.lgs. 226/2005, ( norme generali e livelli essenziali delle prestazioni nel secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della L.53/2003); Regolamenti di riforma istruzione secondaria superiore (dpr 87, 88 ed 89 del 2010) Legge 128/2013 ( misure in materia di istruzione, università e ricerca ) Prospettive di sviluppo nel DDL dell’attuale governo Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 3

L E INDICAZIONI E LE DIRETTIVE EUROPEE Conclusioni del Consiglio dell’UE dei Ministri dell’Istruzione del 15 febbraio 2013: investire nell’istruzione e nella formazione (14871/12 EDUC 344 SOC ADD – 8) – una risposta a Ripensare L’istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici : AREE PRIORITARIE IN LINEA CON GLI OBIETTIVI Rivedere i sistemi educativi creando un maggiore collegamento tra educazione e mondo del lavoro 2. Promuovere una formazione professionale (VET) di eccellenza – inclusa la qualificazione di terzo livello – anche attraverso un più stretto collegamento con le strategie di sviluppo regionale e locale; 3. Individuare i giovani a rischio di disaffezione scolastica e contrastare gli abbandoni precoci anche attraverso la promozione di un più ampio accesso ad un’educazione pre primaria di qualità; 4. Ridurre il numero degli adulti con scarse abilità anche attraverso misure di di orientamento miarto, servizi di lifelong learning e per la validazione dell’apprendimento non formale ed informale 5. Incrementare l’uso delle tecnologie dell’educazione Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 4

L E INDICAZIONI E LE DIRETTIVE EUROPEE Raccomandazione del C.E. del 22 aprile 2013 sull’istituzione della garanzia Giovani Comunicazione della Commissione al parlamento Europeo, al Consiglio, al Consiglio Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “lavorare insieme per i giovani d’Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile” (COM (2013)447) del 19 giungo 2013 Dichiarazione congiunta della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri UE e delle Parti sociali a livello europeo, circa l’Alleanza europea per l’Apprendistato per la lotta alla disoccupazione giovanile Conclusioni Consigli europei di Lisbona (2000), Laeken (2001), Barcellona (2002): linea maestra dei paesi membri: formazione continua, avvicinamento sistemi istruzione, formazione e sistema delle imprese Europa 2020: obiettivi Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 5

C OS ’ È L ’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Stage : periodo di visita aziendale più o meno lungo ed articolato per la verifica ed il confronto delle competenze acquisite dedicato a classi o a gruppi di alunne/alunni Tirocinio Esperienza lavorativa individuale normata a vari livelli Alternanza scuola lavoro Percorsi di apprendimento assistito in contesti non formali Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 6

C OME SI REALIZZA L ’ASL All’interno del progetto di scuola All’interno dei percorsi curriculari dove implica l’articolazione modulare del piano di studi, l’utilizzo delle quote di flessibilità orarie; l’equivalenza tra le attività che si svolgono in aula e quelle che si realizzano in azienda Percorso ideale Distribuito su più anni, introdotto da visite aziendali, orientamento in loco e a scuola: Fase preparatoria Costruzione di un progetto individuale Il monitoraggio La valutazione di tutti gli attori All’interno del progetto di scuola All’interno dei percorsi curriculari dove implica l’articolazione modulare del piano di studi, l’utilizzo delle quote di flessibilità orarie; l’equivalenza tra le attività che si svolgono in aula e quelle che si realizzano in azienda Percorso ideale Distribuito su più anni, introdotto da visite aziendali, orientamento in loco e a scuola: Fase preparatoria Costruzione di un progetto individuale Il monitoraggio La valutazione di tutti gli attori 7 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

L A DIMENSIONE TERRITORIALE DELL ’ ASL Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 8 L’accordo tra soggetti (scuola/mondo del lavoro) per definire: Obiettivi ed azioni Gestire flussi informativi Progettare il percorso Condividere criteri e strumenti di verifica L’accordo tra soggetti (scuola/mondo del lavoro) per definire: Obiettivi ed azioni Gestire flussi informativi Progettare il percorso Condividere criteri e strumenti di verifica Richiede ed implica L’analisi della domanda professionale territoriale, analisi di contesto, mappature Analisi dei bisogni dei ragazzi L’analisi delle risorse interne, esterne L’individuazione dei ruoli, delle funzioni e dei compiti Richiede ed implica L’analisi della domanda professionale territoriale, analisi di contesto, mappature Analisi dei bisogni dei ragazzi L’analisi delle risorse interne, esterne L’individuazione dei ruoli, delle funzioni e dei compiti

I “termini” dell’apprendimento L’apprendimento è significativo se le ragazze ed i ragazzi acquisiscono reali nuovi comportamenti Si apprende se: interessa l’oggetto, il luogo, la situazione, se esiste la familiarità dell’apprendimento Il learning by doing antiche indicazioni pedagogiche ancora scarsamente agite (J. Dewey ed il concetto di esperienza ) La motivazione si basa sui centri d’interesse dell’individuo Quali occasioni crea la scuola per un apprendimento significativo? Perché l’ASL dà buoni risultati in termini di apprendimento significativo? Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 9

D EFINIAMO LE COMPETENZE ? Tra le tante indicazioni europee: Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia. In sintesi le competenze consistono nella capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche, in contesti nuovi ed in modo autonomo ed appropriato 10 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

C OMPETENZE CHIAVE DELLA UE 1. Comunicazione in madre lingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito d’iniziativa ed imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 11

C OSA IMPLICA NELL’IMMEDIATO INTRODURRE ED ADOTTARE CON COERENZA ED EFFICACIA L ’ASL NEI PERCORSI DI APPRENDIMENTO ? Includere nelle pratiche didattiche la formazione informale e non formale Rivedere nella sostanza reale e non a parole e nelle forme declaratorie i modelli pedagogici e metodologici didattici; Riuscire a superare una volta per tutte il lavoro in singolo ed in solitario! Rivedere l’organizzazione ed il funzionamento degli OO.CC. includendovi rappresentanze del mondo del lavoro e della produzione, della ricerca ecc. 12 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

MOTIVAZIONI DI FONDO DELLE RACCOMANDAZIONI PER L ’ IMPLEMENTAZIONE DELLA FORMAZIONE NON FORMALE E DEI METODI LEARNING BY DOING, DELLA LIFE LONG LEARNING ECC. – ALCUNE RIFLESSIONI SUI CONTESTI Motivazioni di ordine socio economico: mutamenti del mercato del lavoro, libera circolazione delle merci e delle persone, crisi disoccupazionale giovanile, necessità di riconversione lavoratori, Richiesta di una preparazione flessibile e duttile facilmente riconvertibile in altri tipi di lavoro e luoghi di lavoro; Progressiva precarizzazione del lavoro, revisione contratti, lavori interinali, a tempo, a garanzie ridotte ecc. Motivazioni di ordine politico culturale (strategie di Lisbona, Europa 2020); ricerca di omologazione percorsi di formazione professionale ed omologazione titoli culturali e professionali a livello europeo tali da permettere il libero impiego in contesti diversi; Ricerca di parallelismi nelle articolazioni e percorsi di istruzione e formazione Motivazioni di ordine socio economico: mutamenti del mercato del lavoro, libera circolazione delle merci e delle persone, crisi disoccupazionale giovanile, necessità di riconversione lavoratori, Richiesta di una preparazione flessibile e duttile facilmente riconvertibile in altri tipi di lavoro e luoghi di lavoro; Progressiva precarizzazione del lavoro, revisione contratti, lavori interinali, a tempo, a garanzie ridotte ecc. Motivazioni di ordine politico culturale (strategie di Lisbona, Europa 2020); ricerca di omologazione percorsi di formazione professionale ed omologazione titoli culturali e professionali a livello europeo tali da permettere il libero impiego in contesti diversi; Ricerca di parallelismi nelle articolazioni e percorsi di istruzione e formazione 13 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

R IPERCUSSIONI SUL PIANO DELLE SCELTE DELLE POLITICHE SCOLASTICHE E FORMATIVE ITALIANE Il piano delle norme ricordate L’implementazione dei percorsi integrati : accordi Stato – Regioni; scuole – EE.LL. – mondo del lavoro in modalità differenziate nell’istruzione e formazione professionale, tecnica e liceale; Implementazioni Reti ed Accordi tra scuole con inclusione aziende, enti di ricerca ecc. Riforma degli ordinamenti e dei Regolamenti (commissione De Toni per l’istruzione tecnica) Revisione dei termini e delle modalità del diritto - dovere dell’istruzione ed implementazione modalità collaterali per l’espletamento del medesimo (apprendistato) Input alle aziende in termini di garanzie 14 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

L ’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E ’ UNA SCELTA METODOLOGICA O UNA NECESSITA ’ FORMATIVA IMPRESCINDIBILE ? Chiariamoci le idee La conoscenza, lo studio e l’approfondimento dei contesti sono necessari per chi fa scuola visto che la scuola non è ente eremitico ed autoreferenziale ma ha mandato istituzionale di istruire, educare, formare le cittadine ed i cittadini di domani che devono potersi muovere nei contesti territoriali, nazionali ed europei devono poter lavorare e costruirsi un futuro hanno il diritto di essere formati al mondo reale con accesso ai saperi che sono completamente diversi rispetto a quelli di venti o dieci anni, sapendo usare le tecnologie ed avendo strumenti mentali e comportamentali che li rendano autonomi 15 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

L’ ASL E’ SCELTA OBBLIGATA E NON OPZIONALE DI SCUOLA PERCHE’ CONSENTE DI APPRENDERE FACENDO ATTIVA I CENTRI DI INTERESSE NON E’ DISTANTE DALLE ESPERIENZE DEI CONTESTI DI VITA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI FA SPERIMENTARE CONDUCE A VALUTARE SE STESSI INCREMENTANDO O CREANDO PROCESSI AUTOCRITICI ED AUTOVALUTATIVI PER LA SCUOLA : OBBLIGA A RIPENSARSI E A REINVENTARSI RIVEDENDO PROCESSI DI INSEGNAMENTO /APPRENDIMENTO RIORGANNIZZARSI A LIVELLO GESTIONALE PER ESEMPIO METTENDO IN ATTO DETTATI NORMATIVI RIMASTI IN FIERI ATTUALIZZARSI CERCANDO DI ATTUTTIRE IL GAP GENERAZIONALE 16 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

C OSA OCCORRE ALLE SCUOLE CHE POSSONO PROFITTARE DEGLI SPAZI NORMATIVI NUOVI E PREESISTENTI Una visione prospettica d’insieme in cui abbiano pari dignità: l’analisi dei contesti territoriali, nazionali ed europei in termini di possibili sviluppi socio economici; La capacità di progettare per obiettivi a lungo, medio e breve termine un’offerta formativa integrata e partecipata con mondo del lavoro, delle rappresentanze, altre istituzioni scolastiche, enti di ricerca, parti sociali ecc. La convinzione del proprio ruolo altamente complesso di agenzia formativa che con altre forma un cittadino in grado di progettarsi un futuro e di agire come elemento di sviluppo sociale La capacità di auto valutarsi in itinere, di prefigurarsi correttivi, di valutare gli out come del proprio intervento condividendo all’interno della comunità vision, mission ed obiettivi Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano 17

C OSA OCCORRE AI DOCENTI Riflettere sul proprio ruolo in un contesto culturale, economico e sociale che cambia con scarto generazionale ridotto a circa 5 – 7 anni Mettersi in discussione ed agire sempre in equipe Conoscere e studiare le trasformazioni in atto almeno nelle linee generali per riferire la propria azione a contesti meno angusti rispetto alla propria scuola o al proprio immediato territorio Agire il proprio ruolo di formatori Riflettere sul proprio ruolo in un contesto culturale, economico e sociale che cambia con scarto generazionale ridotto a circa 5 – 7 anni Mettersi in discussione ed agire sempre in equipe Conoscere e studiare le trasformazioni in atto almeno nelle linee generali per riferire la propria azione a contesti meno angusti rispetto alla propria scuola o al proprio immediato territorio Agire il proprio ruolo di formatori 18 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

C OSA RICHIEDE UNA PROGETTAZIONE DI A.S.L – LA DIMENSIONE SCUOLA Interazione sinergica tra scuola – scuole – mondo del lavoro ecc. La consultazione degli OO.CC. e dei CTS interni La delibera degli Organi preposti (Collegio, Consiglio d’Istituto e consiglio di classe per le loro competenze) La struttura organizzativa del progetto (organi coinvolti, progettazione, gestione, valutazione)- ovvero : chi fa che cosa? Quando lo deve fare? Con quali strumenti, risorse ecc. 19 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

L A STESURA DEL PROGETTO : 1. L A RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI INTERNI COERENTEMENTE AI PROFILI IN USCITA 2. ANALISI TERRITORIALE 3. L’ INDIVIDUAZIONE DI UNA REALTÀ LAVORATIVA UTILE 4. L’ INDIVIDUAZIONE DI ALTRE REALTÀ COINVOLGIBILI IN UNA RETE OPERATIVA FINALIZZATA ALLO SCOPO PROGETTUALE ; 5. MESSA A PUNTO DELLO STRUMENTO GIURIDICO : A CCORDO, C ONVENZIONE ; CHIARIMENTI DELLE TUTELE NORMATIVE ; 6. L A DURATA PLURIENNALE; ANNUALE….. 7. L A / LE CLASSE / I COINVOLTE ; 8. G LI ATTORI : PROGETTISTA – TUTOR INTERNI / O TUTOR ESTERNO / AZIENDALE NELL ’ ALVEO DEL C ONSIGLIO DI C LASSE ; 9. LA PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 10. O BIETTIVI DEL PROGETTO ( LE COMPETENZE O ESITI FORMATIVI CHE SI INTENDE FAR CONSEGUIRE CON DEFINIZIONE DI CONOSCENZE ED ABILITÀ IN CHIAVE PLURIDISCIPLINARE ); 20 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

11. I L PIANO PERSONALIZZATO DEL PERCORSO ASL; 12. L E ATTIVITÀ PREVISTE ED I LORO TEMPI DI S VOLGIMENTO ( FASI DEL PROGETTO ); L A FASE INIZIALE DI ORIENTAMENTO : CHI LA CURA ? P ER QUANTE ORE ? I N COSA CONSISTE ? 13. I L PATTO FORMATIVO SCUOLA – AZIENDA - ALUNNO / A - FAMIGLIA ; 14. G LI STRUMENTI DEL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ E GLI ATTORI DEL MONITORAGGIO ( NON SOLTANTO IL DOCENTE TUTOR INTERNO !) - DIARIO DI BORDO GIORNALIERO, CONSUNTIVO SETTIMANALE ECC. A CURA DEGLI STUDENTI ; MEZZI DI MONITORAGGIO : VISITE IN LOCO, CONTATTI TELEMATICI ALTRO …; 15. G LI STRUMENTI DELL ’ AUTOVALUTAZIONE ( LA SCHEDA DELLO STUDENTE ); 16. G LI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI DELLA SCUOLA E DELL ’ AZIENDA ; 17. A TTESTAZIONI E CERTIFICAZIONE FINALI 21 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

DAI MASSIMI SISTEMI AI SISTEMI POSSIBILI CRITICITA’ DEL QUOTIDIANO LE CRITICITA’ REGIONALI, TERRITORIALI. LE POLITICHE ATTUALI ED I SUPPORTI ALLA SVILUPPO DEI PERCORSI DI ASL, DEI POLI TECNICI, DEI TIROCINI ECC……. UNA REGIONE SENZA RETE? REPERIBILITA’, DISPONIBILITA’, INTERESSE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE DELLE AZIENDE, TUTELE ED INCENTIVI ALL’ASL LE SOFFERENZE ED I RITARDI DELLA SCUOLA E DELLA SCUOLA SICILIANA IN PARTICOLARE LA CONDIVISIONE REALE DELLA SCOMMESSA DI SVILUPPO TERRITORIALE ATTRAVERSO IL SUPPORTO ALL’ISTRUZIONE ED ALLA FORMAZIONE IL COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI DELLA SCUOLA E LA LORO MOTIVAZIONE SUL PIANO SQUISITAMENTE DIDATTICO EDUCATIVO LE COMPETENZE REALI DEI DOCENTI A PROGETTARE NEGLI SPAZI DI FLESSIBILITA’, IN CHIAVE MODULARE, INCLUDENDO LA FORMAZIONE NON FORMALE NELLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE ECC. LE CRITICITA’ REGIONALI, TERRITORIALI. LE POLITICHE ATTUALI ED I SUPPORTI ALLA SVILUPPO DEI PERCORSI DI ASL, DEI POLI TECNICI, DEI TIROCINI ECC……. UNA REGIONE SENZA RETE? REPERIBILITA’, DISPONIBILITA’, INTERESSE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE DELLE AZIENDE, TUTELE ED INCENTIVI ALL’ASL LE SOFFERENZE ED I RITARDI DELLA SCUOLA E DELLA SCUOLA SICILIANA IN PARTICOLARE LA CONDIVISIONE REALE DELLA SCOMMESSA DI SVILUPPO TERRITORIALE ATTRAVERSO IL SUPPORTO ALL’ISTRUZIONE ED ALLA FORMAZIONE IL COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI DELLA SCUOLA E LA LORO MOTIVAZIONE SUL PIANO SQUISITAMENTE DIDATTICO EDUCATIVO LE COMPETENZE REALI DEI DOCENTI A PROGETTARE NEGLI SPAZI DI FLESSIBILITA’, IN CHIAVE MODULARE, INCLUDENDO LA FORMAZIONE NON FORMALE NELLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE ECC. 22 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano

LE CONSEGNE PER I GRUPPI IL COMPITO NON RICHIEDE UNA PROGETTAZIONE DEFINITA IN OGNI DETTAGLIO PERCHE’ IL TEMPO, CIRCA 6 – 7 ORE NON SAREBBE BASTEVOLE, OVVIAMENTE, QUANTO PIUTTOSTO LA DEFINIZIONE DI MASSIMA DELLO SCHEMA CHE VIENE DATO IN COERENZA CON IL COMPITO SE RITENUTO UTILE, CONSULTARE VELOCEMENTE ALCUNI DEI MATERIALI DATI BUON LAVORO A TUTTE ED A TUTTI! 23 Progettare l'alternanza scuola lavoro. DS Eliana Romano