Evoluzione del Web. Nascita di Internet 1 Le origini di Internet risalgono agli anni ’50 e ’60 quando le due grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Unione.

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Evoluzione del Web

Nascita di Internet 1 Le origini di Internet risalgono agli anni ’50 e ’60 quando le due grandi potenze mondiali, Stati Uniti e Unione Sovietica, erano impegnate in due sfide: il confronto scientifico, avente come obiettivo la conquista dello spazio, e il confronto militare, basato sulla realizzazione di armi nucleari, in una tregua armata, denominata guerra fredda. In quegli anni, gli Stati Uniti avviarono un’agenzia specifica chiamata ARPA (Advanced Research Projects Agency) con il compito di sviluppare una rete di computer di nome ARPANET, la cui finalità principale era di collegare tra loro i computer utilizzati per scopi militari, al fine di costruire una rete che potesse sopravvivere anche quando una parte di essa avesse cessato di funzionare, per un attacco nucleare o per un evento catastrofico.

Nascita di Internet 2 Nel 1969 l’Università del Michigan e quella di Wayne stabilirono la prima connessione di rete sul modello X.25 (tipico protocollo a commutazione di pacchetto). Il 1969 viene per questo considerato correntemente l’anno di nascita di Internet. Il 1970 segnò l’inizio dell’uso della posta elettronica e l’anno successivo venne sviluppato il protocollo ALOHA, per permettere collegamenti via etere tra le università delle isole Hawaii, rete successivamente integrata nella rete ARPANET.

Nascita di Internet 3 Nel 1973 iniziò un programma di ricerca per lo sviluppo di protocolli di comunicazione per far lavorare in rete i computer in modo trasparente e, nello stesso anno, avvenne la prima connessione internazionale in ARPANET, tra un’università inglese e una norvegese. nel 1983 ARPANET si spezza in due, una rete militare chiamata MILNET e la rimanente chiamata Internet.

Cosa è Internet 1 Variamente definita, Internet è sostanzialmente la "rete delle reti", cioè un insieme di reti di computer sparse in tutto il mondo e collegate tra loro, a cui possono accedere migliaia di utenti per scambiare tra loro informazioni di vario tipo. Tecnicamente la definizione più corretta di Internet è forse quella di una federazione o un insieme di reti in grado di comunicare utilizzando il set di protocolli TCP/IP.

Cosa è Internet 2 Internet fornisce una serie di servizi, ciascuno dei quali fino a non molto tempo fa, e in parte ancora adesso, ha bisogno di un suo specifico protocollo e di un suo particolare programma di esecuzione. Oggi tutti questi servizi sono gestiti da un unico programma, detto browser, dal verbo inglese to browse, cioè sfogliare (in realtà lo si dovrebbe tradurre in italiano con il termine navigatore): il browser è quindi il programma cliente inizialmente sviluppato per poter visualizzare le pagine Web, ed esteso poi anche agli altri servizi Internet.

Cosa è Internet 3 Tecnicamente un browser sarebbe un programma che permette di leggere, ma non di modificare un dato tipo di file: in riferimento specifico a Internet, un browser (o navigatore) è quindi un programma che permette al computer utente di visualizzare gli iperoggetti della Web. È cioè il programma che, in base alla Url, permette di accedere ai vari iperoggetti di Internet.

Nascita del WEB: l'idea Il Web o World Wide Web nasce per soddisfare l’esigenza degli scienziati di tutto il mondo di scambiarsi informazioni, ricerche e scoperte in un modo rapido, e per questo che il CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) inizia lo sviluppo del concetto di comunicazione a distanza sfruttando le potenzialità di una tecnologia a quei tempi assodata: il computer. Nel marzo 1989 Tim Berners-Lee, uno scienziato che lavora al CERN, ha presentato una proposta per sviluppare un nuovo modo radicale di collegare e condividere informazioni su Internet (un documento dal titolo: "Information Management: A Proposal").

L'idea diventa progetto iniziale Dalla collaborazione dello stesso Berners-Lee e di un suo collega, Robert Cailliau, nasce il progetto di elaborare un software per la condivisione di documentazione scientifica in formato elettronico indipendentemente dalla piattaforma informatica utilizzata, con il fine di migliorare la comunicazione, e quindi la cooperarazione, tra i ricercatori dell'istituto. A lato della creazione del software, iniziò anche la definizione di standard e protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: il linguaggio HTML e il protocollo di rete HTTP. ll 12 novembre 1990 la coppia ha pubblicato una proposta formale che delinea concetti principali definendo termini importanti legati al web. Il documento ha descritto un "progetto ipertesto" chiamato "WorldWideWeb", in cui una "rete" di "documenti ipertestuali" potrebbe essere visto da un "browser".

Nascita del WEB: la realizzazione Berners-Lee e Cailliau nel 1990 misero a punto il protocollo HTTP e una prima specifica del linguaggio HTML, sulla base dei quali sono stati realizzati un primo programma browser/editor ipertestuale per il WWW, utilizzato all'interno del CERN nel Il 6 agosto 1991 Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web: Info.cern.ch era l'indirizzo del primo server web e web del mondo, in esecuzione su un computer NeXT al CERN. Il primo indirizzo della pagina web è stata Il primo sito web al CERN - e nel mondo - è stato dedicato al World Wide Web stesso. Nello stesso anno il Crs4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna) crea il primo sito web italiano ( secondo in Europa.

Primo Browser Entro la fine del 1990 naque il software prototipo per un sistema web di base. Fu fornita un'interfaccia per incoraggiare la sua adozione e applicarla alla documentazione del centro di calcolo del CERN, i suoi newsgroup servizio di aiuto e Usenet; concetti già familiari per le persone del CERN. I primi esempi di questa interfaccia sono stati sviluppati su computer NeXT. Il primo Web Browser della storia è stato WorldWideWeb (tutto attaccato), divenuto successivamente Nexus, per evitare confusione con il web stesso, sviluppato da Tim Berners -Lee su piattaforma NeXTStep. Il primo browser era anche un editor, il problema era che funzionava solo nel sistema operativo NeXTStep.

Browser WorldWideWeb originale di Tim Berners-Lee nel 1993 Questa schermata è stata presa nel 1993 da un computer NeXT. Come si può vedere, non vi è molta differenza tra queste finestre e l'aspetto del browser di oggi.

Il WEB aperto a tutti Dopo i primi anni in cui era stato usato solo dalla comunità scientifica, il 30 aprile 1993 il CERN decise di mettere il WWW a disposizione del pubblico rinunciando ad ogni diritto d'autore. La semplicità della tecnologia decretò un immediato successo: in pochi anni il WWW divenne la modalità più diffusa al mondo per inviare e ricevere dati su Internet, facendo nascere quella che oggi è nota come "era del web". Nel 1993 naque il primo browser pensato per il Web, con caratteristiche simili a quelle attuali, Mosaic. Poco dopo altri browser vennero rilasciati ognuno con miglioramenti e differenze. Netscape Navigator 1.1 – Marzo 1995: fu il primo a introdurre le tabelle in HTML Internet Explorer 1.1 – Agosto 1995: Microsoft decide di lanciare il suo Browser contemporaneamente al suo sistema operativo Windows ed era l’unico sul quale funzionava

Cosa è il WEB Per prima cosa dobbiamo sottolineare che il WEB non è Internet Il WORD WIDE WEB è uno tra i servizi più conosciuti offerti da Internet, che consente agli utenti di condividere un insieme di documenti (ipertesti o pagine web), un sistema che permette una lettura ipertestuale, non-sequenziale dei documenti, saltando da un punto all’altro mediante l’utilizzo di rimandi (link). Nel World Wide Web (WWW), le risorse disponibili sono organizzate secondo un sistema di librerie, o pagine, a cui si può accedere utilizzando i browser con cui è possibile navigare visualizzando file, testi, ipertesti, suoni, immagini, animazioni, filmati. Si basa sul modello Client/Server: viene installato un programma server su una macchina server messa a disposizione da un provider (server web) e un programma client sulle macchine degli utenti (browser: Internet Explorer, Mozilla, Netscape).

Standard del WEB Il Web è implementato attraverso un insieme di standard, i principali dei quali implementazione sono i seguenti: HTML (e suoi derivati): il linguaggio di markup con cui sono scritte e descritte le pagine web; HTTP: il protocollo di rete su cui è basato il Web; URL: lo schema di identificazione, e quindi di rintracciabilità, dei contenuti e dei servizi del Web. Oggi gli standard tecnici per il World Wide Web inerenti sia i linguaggi di markup che i protocolli di comunicazione, in continua evoluzione, sono mantenuti dal World Wide Web Consortium (W3C), fondato nell'ottobre del 1994 al MIT (Massachusetts Institute of Technology) dal "padre" del Web, Tim Berners-Lee, in collaborazione con il CERN. Il W3C è un'organizzazione non governativa internazionale che ha come scopo quello di sviluppare tutte le potenzialità del World Wide Web.

Caratteristiche del WEB 1.0 ll WEB degli esordi era caratterizzato dalla presenza di siti web statici: in pratica l’utente poteva visitare i diversi siti web, navigare tra le pagine, leggerne i testi e fruirne i contenuti, passare da un sito a un altro tramite i link cioè tramite i collegamenti ipertestuali eventualmente presenti tra un sito e un altro. La ricerca di informazioni veniva effettuata grazie ai motori di ricerca che davano, come risultati, una serie di pagine/siti rispondenti a quanto cercato. L’utente non poteva in alcun modo interagire con i contenuti dei siti: li doveva fruire così com’erano. Caratteristiche: Organizzazione gerarchica dell’informazione e navigazione attraverso menu Pagine web statiche Comunicazione monodirezionale Servizi “chiusi” (attrarre l’utente sul sito, e tenerlo lì)

WEB 1.0: principali tipi di siti Corporate Web sites: I siti “istituzionali” delle organizzazioni. Destinatari: clienti, investitori, stampa, pubblico generico. (Chi siamo, dove siamo, che cosa facciamo, i nostri prodotti/servizi). Portali: Siti che costituiscono "porte di accesso" a insiemi di risorse internet di vario tipo, spesso organizzate per canali tematici, in alcuni casi personalizzabili sulla base delle singole esigenze (“myPortal”). Ebbero un grandissimo sviluppo alla fine degli anni ’90 Motori di ricerca E-Commerce

I primi motori di ricerca Agli inizi degli anni ’90, quando il World Wide Web ha iniziato a ospitare qualche milione di pagine, è nata la necessità di realizzare un sistema per rendere pagine e documenti facilmente reperibili agli utenti finali. Per questo che sono nati i primi indici, sotto forma di directory. Una directory è semplicemente un catalogo che, classificando le pagine web per argomenti trattati in categorie e sottocategorie tematiche, le struttura in una sorta di albero ramificato a struttura gerarchica. La categorizzazione in directory risulta essere uno strumento particolarmente utile per guidare l’utente nelle proprie ricerche. Partendo da una categoria, per passi successivi, l’utente può perfezionare e affinare la propria ricerca, dal momento che la specificità degli argomenti indicizzati aumenta all’aumentare della profondità di scansione della struttura.

Motori di ricerca testuali È a metà degli anni ’90 che nascono i primi motori di ricerca testuali: Yahoo!, Altavista, Google, dove è sufficiente digitare una parola, un pezzo di una frase, per trovare – con un’approssimazione dipendente dalla precisione della ricerca effettuata – le pagine che le contengono. I motori di ricerca hanno 4 funzioni: scansione del web (facilitata dai robot detti spider); costruzione dell'indice; calcolo della rilevanza dei siti; presentazione dei risultati secondo un determinato ordine. Uno spider (o crawler) è un sistema automatizzato capace di scandagliare il web seguendo i link presenti sulle pagine in cui transita. Il più utilizzato è Google (deriva dal termine googol, che significa 1 seguito da 100 zeri) nato nel 1998 da un'idea di Larry Page e Sergey Brin.

Importanza e rilevanza di un sito Il processo di ottimizzazione sui motori di ricerca ha lo scopo di influenzare sia la "rilevanza" che "l'importanza" dei risultati presentati dai motori. Per i motori di ricerca rilevanza significa molto di più che presentare semplicemente una pagina che contiene in modo particolarmente evidente le parole che hai utilizzato nel fare la ricerca. L'importanza dei risultati è un concetto ugualmente difficile da quantificare, ed i motori di ricerca fanno il loro meglio per farlo. Attualmente la maggior parte dei motori di ricerca identifica l'importanza di un sito con la sua "popolarità", quanto più popolare è un sito, una pagina o un documento, tanto maggiore deve essere il valore dell'informazione presente in questi contenuti.

Ordine dei siti in una ricerca Molti sono i fattori che influenzano la possibilità di un sito di comparire e di posizionarsi nei risultati dei motori: il numero di altri siti che linkano al sito; il contenuto delle pagine; gli aggiornamenti apportati all'indice; il test di nuove versioni del prodotto; la scoperta di nuovi siti; i cambiamenti all'algoritmo di ricerca.

Nascita del WEB 2.0 ll termine “Web 2.0” fu coniato per la prima volta nel gennaio 1999 da Darcy Dinucci, consulente per il design dell'informazione elettronica, scriveva: il Web che conosciamo ora, che carica in una finestra del browser in screenfulls essenzialmente statico, è solo un embrione del Web che verrà. Il concetto di “Web 2.0” prese piede durante una conferenza, tra Tim O'Reilly (2004), fondatore di O’Really media, e MediaLive International. Questo termine viene utilizzato per indicare uno stato di evoluzione del Web rispetto alla condizione precedente (web 1.0). Il termine pone l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle e dei motori di ricerca. Da un punto di vista strettamente di tecnologia di rete, il Web 2.0 è del tutto equivalente al Web 1.0, in quanto l'infrastruttura a livello di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l'ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra i contenuti.

Caratteristiche del WEB 2.0 La differenza, più che altro, sta nell'approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla consulatzione alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti. L'utente diventa creatore di contenuti. Si tende a indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l'utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, ecc.). usato per scrivere e leggere; comunity focus; bolg / forum e chat; condividere contenuti; wikipedia; social network; molti a molti.

I CMS Caratterizzano il Web 2.0 i Content Management System (sistema per la gestione dei contenuti) Sono applicativi che permettono di gestire in maniera semplice ed efficiente i contenuti che andranno pubblicato nel sito web. Un CMS permette inoltre di assegnare priorità agli utenti che vi interagiscono e permette loro di gestire i contenuti e i layout tramite una suddivisione di compiti: l' amministratore gestisce tutto il sito, assegna i privilegi agli altri utenti e detiene tutti i privilegi necessari alla modifica dell'aspetto grafico; l'autore scrive e gestisce i contenuti riguardanti la propria competenza; l'editore modifica, approva o cancella i contenuti creati dagli altri utenti del sito. Esempi: Joomla e Wordpress.

Nascita del WEB 3.0 Il termine Web 3.0 è apparso per la prima volta agli inizi del 2006 in un articolo di Jeffrey Zeldman, web designer di fama mondiale. In sostanza le principali differenze tra web 2.0 e web 3.0 sono: trasformare il Web in un enorme e unico database, e consultato da più pagine web, cosa che faciliterebbe l'accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser. Sfruttare al meglio le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale; il Web semantico; il Geospatial Web; il Web 3D. Si parla anche di intelligenze artificiali grazie ad algoritmi sempre più sofisticati che permetteranno un orientamento migliore in una rete sempre più affollata.