Nota: Questa brochure è pronta per la stampa. Prima di stampare su cartoncino, è consigliabile effettuare una prova di stampa su carta normale per assicurarsi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
3° INCONTRO ASSOCIAZIONI LOCALI
Advertisements

A.C.A.R. onlus ASSOCIAZIONE CONTO ALLA ROVESCIA 15 – 16 – 17 Febbraio 2008, Laterina (AR) CONTO ALLA ROVESCIA: COMINICIAMO DA QUI… Dai colloqui con due.
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
La relazione d’aiuto in una prospettiva sistemico-evolutiva www
Ferrara 14 Febbraio 2008 Ridotto del Teatro Comune di Ferrara
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
LAGENZIA DELLE ENTRATE Ufficio di Montichiari presenta Fisco in classe.
Lo sguardo dell’altro Riflessioni sul lavoro di Home Visiting
INCONTRO Ass. Insieme Ass. Cornelia de Lange Ass. Prader Willi
L’infermiere come garante della qualità
PALLIATIVE SIMULTANEOUS CARE
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori.
Hospice come risorsa della rete per la gestione della fase avanzata
PERCORSI INTEGRATI SOCIO-SANITARI NEGLI STUDI DI MEDICINA GENERALE
Per valorizzare il lavoro educativo delle donne e per offrire servizi all"infanzia.
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
ASSOCIAZIONE TAGESMUTTER CRI-CRI
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
POSIZIO NARE TIMBRO QUI Nota: Questa brochure è pronta per la stampa. Prima di stampare su cartoncino, è consigliabile effettuare una prova di stampa su.
Il pediatra della mia amica è andato a scuola di atopia…
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
BELLARIA 24 settembre 2011 Il paziente: potenzialità dei singoli e delle associazioni Armando Luisi.
Gioventù e maturità della Medicina Generale: generazioni a confronto Seminario di primavera 2011 La professione attesa Dottoressa Ornella di Carlo Dottor.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Volterra 19 Giugno 2009 DOPO DI NOI…. obiettivi e impegni della Regione Toscana Giornata pubblica di presentazione del Progetto COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO.
come si va configurando nella sperimentazione dell’alternanza
FEDERAZIONE REGIONALE ORDINI DEI MEDICI DELLA LIGURIA PERCORSI DI SALUTE Dialogo tra sanità e sociale nella Liguria che cambia Quali servizi territoriali.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
D.ssa Maria Pompea Bernardi Commissario Straordinario
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
Stato dell'Arte, criticità e proposte future del Gruppo di Lavoro "Psicologia delle Disabilità" dell'Ordine degli Psicologi della Toscana a cura della.
9 Luglio 2009 DIRITTI DELLA PERSONA CON DIABETE I Sezione I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti umani e sociali delle persone.
P OLITICHE S OCIALI E E MPOWERMENT DELLE F AMIGLIE Roma 12 maggio 2005 A CURA DI CLARA CURCETTI DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
il coraggio di sognare e
Il sistema sanitario Insieme di istituzioni, attori e risorse umane /materiali che concorrono alla promozione, al recupero e al mantenimento della salute.
Dott.ssa CLARISSA FLORIAN - Hospice di Abbiategrasso-
VOUCHER SOCIO SANITARIO MISURA PROROGATA FINO A DICEMBRE 2015
CTRH di CHIARI. RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO.
Di fronte all’epidemia di Patologie Croniche: un nuovo modello di Cure Primarie Piero Grilli.
PROPOSTE ORGANIZZATIVE SCUOLA DELL’INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Il progetto Community Care finanziato dalla Legge 285/97, è attivo da maggio 1999 nel V Municipio del Comune di Roma, nel quadrante est della città. Il.
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
COMUNE di ROMA MUNICIPIO ROMA 1 CENTRO STORICO Progetto GENITORI SI DIVENTA Il sostegno precoce alla genitorialità Francesca Pezzali.
Carmela Cristallo Assessorato alle Politiche di Promozione
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
Strumento per la presa in carico integrata: UVM
VIVERE LA CITTA’ Diventare protagonisti del bene comune Aprile - Maggio 2012 Istituto ITCG “Bassi” - Lodi A cura di: Comune di Lodi.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
La responsabilità dell’operatore e della famiglia nella cura e assistenza ai bambini gravemente disabili Eleonora Burgazzi Sez. Medicina Legale e delle.
Il Progetto All inclusive Sport Le finalità Creare le condizioni affinché le persone con disabilità possano praticare sport Promuovere contesti sportivi.
I soggetti in possesso di invalidità certificata al 100% e residenti nei comuni facenti parte del Distretto di Casteggio, possono beneficiare di buoni.
IL PUNTO D’ASCOLTO. IL PUNTO D’ASCOLTO PER IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
1 La Carta dei Servizi nell’ Azienda USL di Modena Maurizia Gherardi - Sistema Comunicazione e Marketing - URP aziendale - Modena 26 Ottobre 2005 La riedizione.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Sanità: cure palliative per malati terminali Daniela Gregorio Milano, 13 gennaio
Assistenza Domiciliare Integrata e ADI - Cure Palliative Dott.ssa Adriana Brusa Direttore Distretto n. 4.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

Nota: Questa brochure è pronta per la stampa. Prima di stampare su cartoncino, è consigliabile effettuare una prova di stampa su carta normale per assicurarsi che la posizione sia corretta. Potrebbe essere necessario deselezionare la casella Adatta alla pagina nella finestra di dialogo della Stampa (nel menu a discesa delle Diapositive a pagina intera). Verificare le istruzioni della stampante per la stampa fronte retro. Per cambiare le immagini sulla diapositiva, è necessario selezionare un'immagine ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona Inserisci immagine nel segnaposto per inserire l'immagine personalizzata. Per sostituire il logo con un logo personalizzato, fare clic su "sostituisci con LOGO" e selezionare Modifica immagine. CONTESTO I bambini con malattie croniche ed invalidanti necessitano di frequenti ricoveri in ambiente ospedaliero sia per accertamenti che per l’alta intensità di cure. Una volta dimessi dall’ospedale i genitori si trovano a svolgere un nuovo compito che li porta a rispondere alle necessità del loro bambino, come ad esempio ricorrere a nutrizione artificiale, fornire supporti respiratori, utilizzare ausili per i movimenti. Negli USA si ricorre alla terminologia di “children with special needs”, che rende molto efficace il concetto di “bambini con esigenze speciali”. Molte delle malattie pediatriche croniche con disabilità sono malattie classificate come rare e di queste circa l’80% è di origine genetica. La loro prevalenza, se singolarmente considerate, è inferiore ad 1 caso ogni nella popolazione generale, ma nel loro insieme esse rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica. Assistere compiutamente un bambino con patologia cronica e disabilità deve prevedere un’integrazione tra l’assistenza sanitaria multidisciplinare ospedaliera e quella del territorio, non solo come cure mediche a domicilio ma anche come sostegno alle famiglie. In questa rete di assistenza integrata giocano un ruolo rilevante il pediatra di famiglia ed i servizi di assistenza domiciliare, ma proprio per la complessità dell’intervento trova spazio anche il volontariato, a condizione che si inserisca in un progetto condiviso e finalizzato ad alleviare il carico assistenziale ed emotivo dei genitori. Un Respiro nel Futuro ha pertanto deciso di dedicare una propria sezione ad un progetto assistenziale rivolto ai bambini con esigenze speciali ed alle loro famiglie. Indirizzo: Via Scaglia Est, Modena Telefono Cell Fax: Web: TARGET La fascia di età prevalente dei destinatari del progetto sarà quella tra gli 0 e 17 anni. LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA La localizzazione geografica del progetto sarà inizialmente prevista nella città di Modena per poi estendersi a livello provinciale nel corso del tempo in base alle effettive esigenze riscontrate sul territorio e in base alle reali capacità organizzative dell’associazione. OBIETTIVI Il progetto intende portare aiuto e conforto ai genitori di bambini con “esigenze speciali” offrendo la collaborazione dei propri volontari a domicilio, allo scopo di dare sollievo alla famiglia e di supportare la figura genitoriale nella gestione, nelle cure quotidiane, soprattutto nell’immediato periodo successivo alla dimissione dall’ospedale. Numerose sono infatti le testimonianze che raccontano di genitori che dopo lunghi e stressanti ricoveri dei loro bambini in reparti pediatrici, una volta dimessi dall’ospedale e giunti a casa, non si sentono preparati ad affrontare le molteplici e spesso complesse necessità dei loro figli. L'associazione vuole anche promuovere il ruolo che possono svolgere i genitori che hanno acquisito competenze nell’assistenza a bambini con patologie croniche per esperienze dirette. Questi genitori sono infatti “esperti per esperienza” e di conseguenza possono attivarsi in qualità di consulenti alla pari, "peer counselor", all'interno di un contesto in cui tutti i soggetti che vengono a contatto con la famiglia (medici ospedalieri, pediatri di famiglia, operatori dei servizi socio-sanitari territoriali, etc.) dovrebbero concorrere a fornire un sostegno articolato alle molteplici e complesse necessità dei bambini con esigenze speciali. Gli interventi che si propongono sono i seguenti: SOSTEGNO NELL’ASSISTENZA DOMICILIARE Volontari adeguatamente formati che affianchino la famiglia per alcune ore la settimana nelle cure del bambino a domicilio. Volontari di supporto alla famiglia nella routine quotidiana, come ad esempio nella gestione di pratiche burocratiche/organizzative o nell'aiuto per la cura degli altri figli o nel portare un farmaco a casa.

Nota: Questa brochure è pronta per la stampa. Prima di stampare su cartoncino, è consigliabile effettuare una prova di stampa su carta normale per assicurarsi che la posizione sia corretta. Potrebbe essere necessario deselezionare la casella Adatta alla pagina nella finestra di dialogo della Stampa (nel menu a discesa delle Diapositive a pagina intera). Verificare le istruzioni della stampante per la stampa fronte retro. Per cambiare le immagini sulla diapositiva, è necessario selezionare un'immagine ed eliminarla. Fare quindi clic sull'icona Inserisci immagine nel segnaposto per inserire l'immagine personalizzata. Per sostituire il logo con un logo personalizzato, fare clic su "sostituisci con LOGO" e selezionare Modifica immagine. REALIZZAZIONE DI UNO SPORTELLO INFORMATIVO Per sportello informativo s’intende un servizio che mira a fornire informazioni e chiarimenti sui temi della disabilità. Si prevede pertanto di attivare in fasce orarie settimanali un ufficio in cui le famiglie possano fare riferimento per ricevere informazioni sulle associazioni di categoria delle malattie rare, e cui possano rivolgersi per chiedere suggerimenti in merito ai diritti dei disabili ed all’espletamento di pratiche burocratiche, con la possibilità di creare dei gruppi di auto-mutuo-aiuto che mettano in rete le famiglie colpite dalle stesse problematiche. MODALITA’ D’INTERVENTO DOMICILIARE Il progetto è rivolto alle famiglie di bambini affetti da patologie croniche e disabilità gravi che vogliano usufruire dei servizi offerti dall'associazione. L’Associazione sarà attivata esclusivamente dai pediatri ospedalieri o di famiglia e/o dai servizi territoriali. Prima di intraprendere l’intervento un responsabile dell’associazione svolgerà un colloquio con i familiari per concordarne tempi e modalità di esecuzione. I volontari che si recheranno a domicilio verranno presentati ai genitori e svolgeranno il loro servizio in compresenza di almeno un familiare. I turni giornalieri saranno concordati con i familiari ed orientativamente saranno di circa 2 ore, con cadenza bisettimanale, per un periodo di tempo indicativo di 6 mesi, perché la finalità resta quella di fornire un sollievo alle problematiche assistenziali del bambino durante un periodo di particolare stress emotivo. L’eventuale prosecuzione dell’intervento per periodi più lunghi sarà valutato in base alle esigenze familiari ed alle disponibilità dell’associazione. I compiti del volontario saranno indirizzati prevalentemente ad intrattenere il bambino con esigenze speciali, ma all’occorrenza il volontario si potrà rendere disponibile ad aiutare i familiari nelle manovre di assistenza, con l’accortezza però di rispondere ad una esplicita richiesta dei genitori e di limitarsi ad un contributo manuale, senza che questo si trasformi in prestazione infermieristica. Qualora richiesto il volontario potrà rendersi utile fornendo anche un supporto nella gestione della routine quotidiana, come ad esempio accudire altri bambini del nucleo familiare, eseguire spese o piccole commissioni. I volontari prima di essere iscritti all’associazione devono aver svolto un corso di formazione tenuto da esperti per esperienza, psicologi, medici pediatri e personale medico infermieristico su tematiche di patologia pediatrica. La necessità di formazione specifica deriva dal fatto che il volontario deve essere in grado di gestire situazioni delicate sia dal punto di vista tecnico che umano/relazionale, quindi è indispensabile un’adeguata preparazione e professionalità. RISULTATI ATTESI Il progetto, finalizzato a migliorare la qualità di vita dell'intero nucleo familiare, vuole fare da ponte fra la condizione di disagio vissuta dalla famiglia quando deve affrontare la complessità assistenziale di un bambino con esigenze speciali e le risorse ospedaliere e dei servizi territoriali, in modo da garantire un sostegno morale, psicologico ed emotivo. Il progetto vuole inoltre creare una rete tra i servizi ospedalieri e territoriali atta a promuovere la cultura del donare il proprio tempo e la propria professionalità, affinché ne tragga vantaggio l'intera comunità. Annualmente saranno disponibili relazioni sui singoli interventi ma anche report sul numero di prestazioni eseguite, sulle ore di assistenza fornite dai volontari e sul gradimento da parte delle famiglie coinvolte nel progetto. Presidente: Ferraresi Federico Consulenti medici per la ricerca scientifica sulle malattie rare: Somaschini Marco e Carrera Paola Consulenti medici sostegno domiciliare: Mordini Bruno e Guaraldi Nicola Responsabile Volontari provincia di Modena: Cigarini Camilla e Rebecchi Francesca Mamme per Esperienza: Cigarini Camilla, Tassi Elena, Giugni Linda, Rovatti Alessia Responsabile Relazioni con il Pubblico: Giugni Linda Responsabile Comunicazione e Marketing: Gibertini Elisa COSTO Servizio totalmente gratuito perché si avvale di volontari.