Università degli Studi di Roma ‘Sapienza’ Cattedra di Numismatica Antica AA ( ) Prof.ssa Patrizia Calabria Dr. Ric. Francesco di Jorio Dr. Ric. Ughetta Iaculli U. Iaculli
La più antica monetazione di Roma divisa in due serie, quella fusa di rame/bronzo, prodotta in centro Italia e quella coniata in vari metalli (argento) affidata inizialmente ad un zecca della Magna Grecia, probabilmente Neapolis. HP bronzo e l’argento aree di circolazione e scopi diversi: uso interno, rapporti con i Greci (Burnett) rame/bronzo avrebbe fatto la sua comparsa a Roma nel corso del V secolo a.C., sotto forma di aes rude (Plinio, Nat. hist., XXXIII, 13; Isid., Orig., XVI, 18, 13), pani di forma irregolare, ottenuti per fusione, che venivano accettati a peso e che non recavano alcuna impronta; sistema ponderale della libbra italica pesante (= 340 grammi circa) ma aes rude laziale di solito inferiore ai 300 grammi, mentre quello etrusco, che conteneva anche ferro, superava quasi sempre i 400 grammi; V sec. a C. lingotti a ramo secco 250 a.C. aes signatum, lingotto bronzeo quadrilatero prepesato, pur se irregolarmente, intorno alle I libbre romane (circa 1500 grammi) e stampigliato con vari disegni (aquila, pegaso, ramo, ancora, tridente per Milazzo C. Duilio, 260 caduceo, elefanti per Pirro ) HP tipologia militare per la divisione del bottino (Crawford)
fra il 289 e il 275 a.C. prima moneta statale di bronzo fuso, aes grave, da Roma vincitrice delle guerre sannitiche e padrona di tutta l'Italia centrale (289 proposta da Thomsen per tresviri monetales) tra 300 scrupoli (1 scrupolo 1/24 oncia) e i 288 della libbra romana (circa gr. 327), contrassegnato e forma rotonda; l'unità monetaria si adegua quella pondometrica, costituito da sei nominali (asse semisse triente quadrante sestante oncia) stabilizzato definitivamente al peso di 240 scrupoli intorno al 225 a.C. con l’inaugurazione della serie Giano/prua, destinata a resistere, come tipologia, per almeno un secolo.
La serie ‘della prua’ D/ testa di divinità (in questo caso Giano bifronte); I R/ prua di nave; I Roma a.C. Asse AE gr. 47,4, mm 34 RRC 35,1 La scelta di questa immagine come tipo monetale ricorda la vittoria navale nei pressi di Anzio (338 a.C.) La dissoluzione della Lega Latina
nominali coniati in oro, argento e bronzo produzione affidata primamente ad una zecca Neapolis HP per affrontare le spese militan e costruzione delle infrastrutture (Crawford) prime emissioni bronzo con tipo | Apollo/toro androcefalo di standard campano e con leggenda in greco POMAION, poi Minerva/toro etc ultime con leg ROMA tra nominali argento su standard magnogreco didrammi ca 7,3 g con Marte/testa cavallo (spiga per Metaponto?) legenda ROMANO sarebbe il G alla greca dopo seconda serie con peso calante produzione trasferita a Roma testa di Ercole/lupa con gemelli; HP 269/268 a.C. cfr Plinio (XXXIII, 44) e Livio (Epit. XV) ancora di standard greco, si aggirava intorno ai 7 grammi Il successivo didrammo, ormai romano per produzione e tipologia (Roma/Vittoria) anche per il piede ponderale (tarato sul peso di 6 scrup) esmplari successivi Marte/cavallo e Apollo/cavallo con leg ROMA didrammi, iniziate presumibilmente intorno a.C. per via Appia e necessità di pagare maestranze, continuarono fino al 225, quando introdotto il quadrigato R/ quadriga di Giove e D/testa Giano o gianiforme Dioscuri Non solo un cambio tipologico ma una radicale riforma quantitativa: i coni usati nelle sue varie serie (contraddistinte dalle diverse leggende ROMA all'esergo, ora incuse) sono migliaia
Emissioni romano-campane ‘didrammi’ ‘quadrigati’ D/ testa di Roma con elmo frigio, filo di perle; dietro simbolo R/ Vittoria che attacca una corona su ramo di palma; dietro ROMANO, davanti PP, simbolo Zecca di Roma, a.C. (RRC) a.C. (BMCRR) Didracma AR mm 19 gr. 6,2 RRC 22/1; BMCRR Romano- Campanian 34; Catalli 2001, 9 D/ testa laureata gianiforme dei Dioscuri R/ Giove con scettro e fulmine in quadriga verso d. condotta dalla Vittoria; sotto ROMA in titulus Zecca di Roma, a.C. (RRC) (BMCRR) a.C. AR mm 19 gr RRC (29/3-4); Catalli 2001,21. Roma alla conquista dell’ Italia
211 denario moneta Ag corrente e unità di conto denarius argenteus perchè valore iniziale 10 assi 1/72 libbra poi 1/84; divisionali quinario e sesterzio marche X V IIS due raffigurazioni fìsse: testa elmata di Roma/Dioscuri al galoppo verso destra con lancia, tipica monetazione militare per elmo e gemelli con pilleus stellina risposta finanziaria alla invasione annibalica (crisi approvvigionamento che obbliga a chiedere prestito a Ierone di Siracusa nel 216 (Livio, XXIII, 21, 5), ad esigere un tributum duplex nel 215 (Livio, XXIII, 31, 1-2) un’inversione di rotta dal 212 al 206 più zecche poi Roma tipo fisso anonimi, con lettere o monogrammi sul rovescio, con simboli peso pieno sul piede 1/96| di libbra romana, cioè di 3 scrupoli (3/4 del denario anche quando il denano decurtato di peso da 1/72 a 1/84 di libbra) sospeso nel 120 e ripreso nel 101 con peso mezzo denario (Plin XXXII,13,46) no fnz commerciale perché deprezzata, HP militare
La moneta romana d’argento: il denario D/ testa elmata di Roma a d.; dietro X R/ Dioscuri al galoppo verso d.; sotto entro cornice in rilievo ROMA Roma (BMCRR) 207 (RRC) a.C. Denario AR 16,69 mm 3,8 g RRC 58/2; BMCRR Rome 419; Catalli 2001,49 Roma si affaccia sul Mediterraneo Introduzione dell’ argento
La moneta del trionfo: il ‘vittoriato’ D/ testa laureata di Giove a destra, bordo perlinato. R/ Vittoria stante, drappeggiata, a destra, incorona un trofeo; in ex. ROMA, bordo liscio. zecca di Roma (post 211 a.C.) Vittoriato AR gr. 3,3 mm 15,35 RRC 44/1; BMCRR Rome 295; Catalli 2001, 37.1 ‘Hic nummus ex Illyrico advectus mercis loco habebatur; est autem signatus Victoria et inde nomen’ (Plin., Nat.Hist., XXXIII,3,13). Roma si affaccia sul Mediterraneo Introduzione dell’ argento Victoriatus con Vittoria che incorona un trofeo
Roma padrona del Mediterraneo Cn. Blasio Cn.f. D/ testa elmata di Marte a d. (Scipio); dietro marca di controllo; sopra X, davanti CN BLASIO CN F R/ la Triade capitolina stante, al centro Giove incoronato da Minerva a d., Giunone a s., nel campo lettera; in ex. ROMA Zecca di Roma a.C. Denario AR 3.87g, 17.8mm RRC 296/1e; BMCRR Italy 629; B. Cornelia 19-23; Bf. I, 91; ii, 37; iii, 42;S b;Catalli 2001, 404. Moneta e potere a Roma
III viri monetales ed i tipi ‘gentillizi’ D/ Testa di Roma a d.; dietro ROMA, davanti X R/ Scudo macedone con episema a testa di elfante; intorno M METELLVS Q F Zecca di Roma 127 (RRC) 94 (BMCRR) a. C. Denario RRC 263/1a; BMCRR Rome 1145; B. Caecilia and ; Catalli 2001, 354 D/ testa diademata di Apollo a dx., con boccoli trattenuti da sottile tenia; ROMA dietro, in basso a dx. contromarca R/ M METELLVS. Q. F. nel giro scudo macedone decorato con episema a spoglie di elefante; tutto in bordo perlinato; bordo laureato Zecca di Roma a.C. Denario AR 3.94 g. mm. 17 RRC 369/1; BMCRR Rome 1148; B. Caecilia 30 Syd 719 D/ testa diademata della Pietas a d., davanti cicogna R/ elefante al passo a s.; in ex. Q C M P I Zecca di Roma 81 a.C. Denario RRC 374/1; BMCRR 43; B. Caecilia. 43; Syd. 750 Tipologia della monetazione a nome dei magistrati: propaganda familiare ed ideologia politica M. Caecilius Metellus Q. Caecilius Metellus Pius M. Caecilius Metellus Q. f.
La moneta come manifesto di identità D/ busto drappeggiato e diademato di Roma a dx, ROMA dietro;, M. CATO in ex. R/Vittoria seduta a dx, con ramo di palma inella sin., patera nella dx. ST sotto il trono, VICTRIX in ex. 89 a.C., Zecca di Roma Denario AR 3.68g 9 mm RRC 343/1c; Syd 596a D/testa laureata di Italia a sin.,dietroVITELIV (= Italia) in alfabeto osco. R/guerriero italico,stante,con lancia nella dx., spada nella sin.; getta la Lupa romana tra le fiamme ai suoi piedi; sulla sin. la toro retrospiciente, in ex. monogramma. Bordo perlinato 89 B.C.; Zecca Bovianum Denario AR.4.01 g. 9 mm Syd La guerra sociale: lotta per immagini sui denari della Repubblica Denario di M. Porcius Cato Denario della Confederazione italica
La propaganda dei ‘partiti pubblici’ P. Licinius Nerva D/ testa elmata di Roma a s.,sormontata da crescente, davanti X, dietro ROMA R/ scena di votazione; sopra P NERVA Roma 113/2 (RRC) (BMCRR) a.C. Denario 3,9 g. 17,50 mm RRC 292/1; BMCRR Italy 526; B. Licinia 7-10; Bf. 166; ii, 57; iii, 66;S c; Catalli 2001,398 La propaganda delle factiones
I ‘tipi personali’ D/ busto di Diana drappeggiato, con il capo diademato e sormontato da un crescente lunare, verso destra, con indosso orecchini a forma di croce ed una collana a duplice filo di perle e pendenti; la capigliatura è raccolta in un nodo impreziosito da gioielli presenti anche nella parte posteriore dell’ acconciatura, dove un filo di perle segue il profilo del capo; un lituus nella parte retrostante del campo monetale, davanti la legenda FAUSTUS dal basso. Bordo perlinato. R/ Silla togato, siede su sedia ‘imperatoria’ a sinistra, dove riceve un ramo d’ ulivo dalla mano destra di Bocco di Mauretania inginocchiato davanti al dittatore; dietro Giugurta, sovrano della Numidia, dalla lunga barba,inginocchiato con le mani legate dietro la schiena; sulla destra la legenda FELIX verso il basso. Bordo perlinato. Zecca di Roma (62-54 a.C. BMCRR/ 56 a.C. RRC) Denario AR, g.5,97; mm 75 RRC 426/1;BMCRR Rome 3824 La propaganda delle factiones Denario di Faustus Sulla raffigurante L. Cornelius Sulla in trono tra Bocco e Giugurta (Vell.Paterc., Hist.rom.,II,25) (Val.Max.,VIII,14,4; Plutarch., Sulla,3)
l a monetazione dei generali prende il sopravvento su quella urbana (Pompeo,Cesare etc Cesare, non molto prima di essere ucciso, ottiene dal Senato il diritto di apporre il suo ritratto su denari battuti dai “quattuorviri monetales” con la menzione della dittatura perpetua e al rovescio Venere, la sua divinità tutelare (monete emesse da Cesare a suo nome,da monetari a nome di Cesare,post 15 marzo 44 da uno dei monetari almeno e poi da Cestius e Norbanus ex SC
Guerre civili: Cesare e le campagne in Gallia L. Hostilius Saserna D/testa maschile barbata a dx, (Vercingetorige?) ; dietro scudo gallico. Bordo perlinato. R/ Biga a dx, con auriga che tiene le redini nella dx; dietro un soldato tiene scudo con la dx e asta con la sin;sopra L·HOSTILIVS; sotto, SASERN. Bordo perlinato. 48 a.C. Denario AR 3.83 gm. RRC 448/2 I protagonisti della fine della Repubblica (50-27)
Cesare AR 17,49 mm 3,7 g Zecca al seguito a.C. (RRC) a.C. (BMCRR) D/ emblemi pontificali: culullus, aspergillum, ascia e apex R/ elefante a d. che schiaccia un dragone; in ex. CAESAR RRC 443/1; BMCRR Gallia 27; Babelon, Iulia 9; Catalli 2001,631.
Guerre civili: Cesare e le campagne in Spagna D/ testa diademata di Venere, a sinistra, indossa degli orecchini a goccia singola; la capigliatura è raccolta in una crocchia bassa sulla nuca e trattenuta in un nodo, impreziosita da una stella; Cupido appoggiato sulla spalla, dietro uno scettro e davanti il lituus; R/ trofeo composto da armi galliche ed ispaniche con prigionieri in ginocchio ai suoi piedi, uno maschile e l’altra feminile; in esergo CAESAR. Bordo perlinato. zecca militare al seguito di Cesare in Spagna (46-45 a.C.) AR, g.6,23; mm 80 RRC 468/2; RCV 1998: p.41, n.59; Syd 1015; BMCRR Spain 86; RSC 14 I protagonisti della fine della Repubblica (50-27) Denario di Cesare con trofeo e prigionieri
Guerre civili: Sesto pompeo Sex. Pompeius D/ testa di Pompeo Magno laureato a dx; capis dietro, lituus avanti R / Nettuno avanza a sin, nudo con ramo di palma e piede dx su prua di galea tra Anapias e Amphinomus, i due pii fratres; in alto la Vittoria Zecca incerta della Sicilia, Catania? a.C. Denario AR g 16 mm. RRC 511/3a; HCRI 334; Syd 1344; RSC 17 D/ testa barbata di Nettuno a d.; con tridente sulla spalla; nel campo intorno MAG PIVS IMP ITER R/ trofeo marino con tridente sopra e ancora sotto, prora a s. ed aplustre a d., due teste di Scylla alla base; nel campo intorno PRAEF CLAS ET ORAE MARIT EX SC Zecca incerta della Sicilia,43-40 a.C. (RRC) a. C. (BMCRR) Denario AR 3.9 gr 17,40 mm RRC 511/2b; BMCRR Sicilia 15-16; Catalli 2001, 823 I protagonisti della fine della Repubblica (50-27)
Cesaricidi D/L. PLAET. CEST BRVT IMP testa di Bruto barbata a dx R/ pileus tra due pugnali,sotto legenda EID. MAR bordo perlinato Tarda estate/autunno 42 a.C., zecca al seguito di Bruto in Grecia, L. Plaetorius Cestianus magistrato monetiere Ag 3.32g 20mm, RRC 508/3; Cahn 23/21° CRI 216; Syd 1301; BMCRR East 68 La fine della Repubblica Denario di L. Plaetorius Cestianus
Bruto D/ testa di Libertas a d.; dietro LIBERTAS R/ L. Giunio Bruto in processione tra due littori e preceduto da un accensus; in ex. BRVTVS Zecca di Roma, 54 (RRC) 59 (BMCRR) a.C. AR Denario 3,8 g 19,27 mm RRC 433/1; BMCRR Rome 3861; B. Iunia 30-32; Bf. i, 163;iii, 63;S ; Catalli 2001, 618 D/ testa di L. Giunio Bruto a d.; dietro BRVTVS R/ testa di C. Servilio Ahala a d.; dietro AHALA Roma 54 (RRC) 59 (BMCRR) a.C. AR 3,9 g 18,25 mm RRC 433/2; BMCRR Rome 3864; B. Iunia 30-32; Bf. i, 163;iii, 63;S ; Catalli 2001,619 La fine della Repubblica
C. Ottavio diventa Ottaviano D/ C CAESAR COS PONT AVG, testa barbata di Ottaviano a dx R/ C CAESAR D[ICT P]ERP PONT MAX, testa laureata di Cesare a dx. 43 aC. Au (8.07 gm). Zecca militare Gallia RRC 490/2; Sear, CRI 132 Syd L’ eredità di Cesare Aureus di Ottaviano con raffigurazione di Cesare
P. Licinius Nerva