L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA SUL MERCATO Prof. Fabio Asaro
IL POTERE CONTRATTUALE DELL’IMPRESA Dipende dalle caratteristiche delle varie forme di mercato Consiste nella possibilità di imporre il prezzo della merce venduta
COSTI COSTO TOTALE (Ct) INSIEME DEI SACRIFICI SOSTENUTI PER REALIZZARE L’INTERA PRODUZIONE COSTO MARGINALE (Cmg) VARIAZIONE DEL COSTO TOTALE DERIVANTE DALLA PRODUZIONE DI UN’UNITA’ AGGIUNTIVA COSTO UNITARIO MEDIO (Cum) RAPPORTO TRA COSTO TOTALE E QUANTITA’ PRODOTTA
RICAVI RICAVO TOTALE (Rt) PREZZO UNITARIO DEL BENE PER LA QUANTITA’ PRODOTTA RICAVO MARGINALE (Rmg) INCREMENTO DEL RICAVO TOTALE DERIVANTE DALLA VENDITA DI UN’UNITA’ AGGIUNTIVA RICAVO UNITARIO MEDIO (Rum) RAPPORTO TRA RICAVO TOTALE E QUANTITA’ PRODOTTA
CIASCUNA IMPRESA RICERCA L’EQUILIBRIO ECONOMICO, CIOE’ IL MASSIMO PROFITTO POSSIBILE PER RAGGIUNGERE QUESTO RISULTATO DEVE OPERARE SCELTE E STRATEGIE CHE DIPENDONO DALLA FORMA DI MERCATO IN CUI OPERA DALL’EQUILIBRIO ECONOMICO SI DISTINGUE L’EQUILIBRIO TECNICO, CIOE’ IL RIUSCIRE A PRODURRE A COSTI PIU’ BASSI IL PROFITTO NORMALE E’ LA REMUNERAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA DALL’IMPRENDITORE. E’ UN COSTO DI PRODUZIONE L’ EXTRAPROFITTO E’ CIO’ CHE RISULTA DALLA DIFFERENZA TRA RICAVO TOTALE E COSTO TOTALE
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NELLA CONCORRENZA PERFETTA IL PREZZO DI VENDITA DEL BENE DIPENDE DAL GIOCO DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA E NON DALL’IMPRENDITORE CHE DEVE PRENDERSI IL PREZZO CHE TROVA SUL MERCATO «PRICE TAKER» NEL BREVE PERIODO, CIOE’ QUANDO SI PUO’ VARIARE LA QUANTITA’ PRODOTTA SENZA MODIFICARE GLI IMPIANTI, SI HA IL MASSIMO PROFITTO QUANDO IL COSTO MARGINALE E’ UGUALE AL RICAVO MARGINALE ED AL PREZZO Rmg=Cmg=P IN BASE ALLA CAPACITA’ DI CIASCUNA IMPRESA DI PRODURRE A COSTI PIU’ BASSI SI DISTINGUONO IMPRESE MARGINALI: PRODUCONO AD UN COSTO MEDIO MINIMO (PUNTO DI FUGA) UGUALE AL PREZZO DI MERCATO. REALIZZANO SOLO IL PROFITTO NORMALE IMPRESE EXTRAMARGINALI: PRODUCONO AD UN COSTO MEDIO MINIMO (PUNTO DI FUGA) SUPERIORE AL PREZZO DI MERCATO. NON REALIZZANO ALCUN PROFITTO IMPRESE INFRAMARGINALI: PRODUCONO AD UN COSTO MEDIO MINIMO (PUNTO DI FUGA) INFERIORE AL PREZZO DI MERCATO. REALIZZANO ANCHE L’ EXTRAPROFITTO
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NELLA CONCORRENZA PERFETTA IL PREZZO DI VENDITA DEL BENE DIPENDE DAL GIOCO DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA E NON DALL’IMPRENDITORE CHE DEVE PRENDERSI IL PREZZO CHE TROVA SUL MERCATO «PRICE TAKER» NEL LUNGO PERIODO, CIOE’ QUANDO NON SI PUO’ VARIARE LA QUANTITA’ PRODOTTA SENZA MODIFICARE GLI IMPIANTI L’ESISTENZA DI UN EXTRAPROFITTO ATTIRA ALTRE IMPRESE SUL MERCATO L’INCREMENTO DELL’OFFERTA FA DIMINUIRE IL PREZZO FINO AL LIVELLO DEL PUNTO DI FUGA, CIOE’ DEL COSTO MEDIO MINIMO GLI EXTRAPROFITTI TENDONO A SCOMPARIRE E TUTTE LE IMPRESE DIVENTANO MARGINALI. QUELLE CON I COSTI PIU’ ALTI ESCONO DAL MERCATO
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA MONOPOLISTICA L’IMPRESA MONOPOLISTICA STABILISCE IL PREZZO «PRICE MAKER» IN ALTERNATIVA PUO’ DETERMINARE LA QUANTITA’ DA PRODURRE ACCETTANDO IL PREZZO CHE GLI ACQUIRENTI SONO DISPOSTI A PAGARE SIA NEL BREVE CHE NEL LUNGO PERIODO IL RICAVO MEDIO CORRISPONDE AL PREZZO SI RAGGIUNGE IL MASSIMO PROFITTO (EQUILIBRIO ECONOMICO) NEL PUNTO IN CUI COSTO MARGINALE E RICAVO MARGINALE SI EGUAGLIANO (PUNTO DI COURNOT) IL MONOPOLIO E’ SVANTAGGIOSO PER I CONSUMATORI PERCHE’, RISPETTO ALLA CONCORRENZA PERFETTA, LA QUANTITA’ VENDUTA E’ INFERIORE ED IL PREZZO SUPERIORE
LA DISCRIMINAZIONE DEI PREZZI NEL MONOPOLIO L’IMPRESA MONOPOLISTICA STABILISCE IL PREZZO «PRICE MAKER» IN ALTERNATIVA PUO’ DETERMINARE LA QUANTITA’ DA PRODURRE ACCETTANDO IL PREZZO CHE GLI ACQUIRENTI SONO DISPOSTI A PAGARE IL MONOPOLISTA, PER INCREMENTARE ULTERIORMENTE IL PROPRIO PROFITTO ADOTTA LA POLITICA DEI PREZZI MULTIPLI DIVERSIFICA IL PRODOTTO O IL SERVIZIO OFFRENDOLO A PREZZI DIVERSI A DIFFERENTI CATEGORIE DI CONSUMATORI ES: BIGLIETTI AEREI, BIGLIETTI TEATRALI, EDIZIONI DIVERSIFICATE DELLO STESSO LIBRO, VENDUTI A PREZZI DIVERSI NEL CASO DEL MONOPOLIO PUBBLICO LA POLITICA DEI PREZZI MULTIPLI HA UNA FUNZIONE SOCIALE PERCHE’ CON I MAGGIORI GUADAGNI DERIVANTI DAL PREZZO PIU’ ALTO PAGATO DAI PIU’ RICCHI, SI ASSICURA IL SERVIZIO ANCHE AI MENO RICCHI
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NELLA CONCORRENZA IMPERFETTA GRAZIE ALLA DIFFERENZIAZIONE DEI PRODOTTI CIASCUNA IMPRESA HA UNA CERTA DISCREZIONALITA’, ENTRO CERTI LIMITI, NELLO STABILIRE IL PREZZO DEL PRODOTTO O LA QUANTITA’ DA VENDERE COME NELLA CONCORRENZA PERFETTA: NEL BREVE PERIODO SI HA IL MASSIMO PROFITTO QUANDO IL COSTO MARGINALE E’ UGUALE AL RICAVO MARGINALE; NEL LUNGO PERIODO LA POSSIBILITA’ DI REALIZZARE EXTRAPROFITTI ATTRAE NUOVE IMPRESE, L’OFFERTA AUMENTA, I PREZZI DIMUNUISCONO, LE IMPRESE DIVENTANO TUTTE MARGINALI NEL MERCATO DI CONCORRENZA IMPERFETTA O MONOPOLISTICA LE IMPRESE SI FANNO CONCORRENZA RIDUCENDO IL PREZZO (PRICE COMPETITION) COMPIENDO ALTRE AZIONI DIRETTE AD INCREMENTARE LA DOMANDA SENZA RIDURRE IL PREZZO (NO PRICE COMPETITION) ES: CONDIZIONI MIGLIORI, SERVIZI AGGIUNTIVI, PUBBLICITA’, UBICAZIONE STRATEGICA DEI PUNTI VENDITA
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NELL’OLIGOPOLIO CI SONO POCHI GRANDI PRODUTTORI E MOLTISSIMI ACQUIRENTI I BENI OFFERTI POSSONO ESSERE SIMILI (OLIGOPOLIO INDIFFERENZIATO) ES: PETROLIO GREGGIO O DIVERSIFICATI (OLIGOPOLIO DIFFERENZIATO) ES: CELLULARI, AUTOMOBILI L’OLIGOPOLIO PRESUPPONE L’ESISTENZA DI BARRIERE ALL’INGRESSO: ECONOMIE DI SCALA CHE SOLO POCHE IMPRESE RIESCONO A REALIZZARE BARRIERE DI TIPO LEGALE (AUTORIZZAZIONI IN NUMERO LIMITATO) REPUTAZIONE DELLE IMPRESE CHE COSTRINGE CHI VUOLE ENTRARE NEL MERCATO A COSTOSISSIME PUBBLICITA’ NELL’OLIGOPOLIO C’E’ UNA RECIPROCA INFLUENZA DELLE IMPRESE FRA DI LORO NEL PRENDERE LE DECISIONI, SIA RIGUARDO AL PREZZO SIA RIGUARDO ALLA QUANTITA’ DA PRODURRE, BISOGNA PREVEDERE LE REAZIONI DELLE IMPRESE AVVERSARIE LA TEORIA ECONOMICA CHE MEGLIO DI OGNI ALTRA SPIEGA IL FUNZIONAMENTO DI QUESTO MERCATO E’ LA TEORIA DEI GIOCHI OGNI IMPRESA AGISCE COME UN GIOCATORE DI SCACCHI CHE ADOTTA DETERMINATE STRATEGIE, PREVEDENDO LE MOSSE DEGLI AVVERSARI, PER VINCERE LA PARTITA
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NELL’OLIGOPOLIO LE IMPRESE OLIGOPOLISTE, PER MIGLIORARE LA PROPRIA POSIZIONE SUL MERCATO: RIDUCONO I PREZZI DIVERSIFICANO I PRODOTTI NELL’OLIGOPOLIO, IL RAGGIUNGIMENTO DEL MASSIMO PROFITTO E’ UN OBIETTIVO DI LUNGO PERIODO NEL BREVE PERIODO SI TENDE A MIGLIORARE LA PROPRIA POSIZIONE SUL MERCATO CON VARIE STRATEGIE ES: LA TELEFONIA MOBILE TALVOLTA LE IMPRESE OLIGOPOLISTE POSSONO AVERE CONVENIENZA AD ACCORDARSI PER LIMITARE O ESCLUDERE LA CONCORRENZA TALI PRATICHE COLLUSIVE SONO IN CONTRASTO CON LA NORMATIVA ANTITRUST PERCHE’ DANNEGGIANO I CONSUMATORI UN SISTEMA DIFFUSO PER STABILIRE IL PREZZO DI VENDITA NELL’OLIGOPOLIO E’ QUELLO DEL MARK UP IL PREZZO E’ DATO DAL COSTO UNITARIO DIRETTO DI PRODUZIONE, PIU’ UNA PERCENTUALE PER COPRIRE I COSTI FISSI, PIU’ UNA PERCENTUALE DI PROFITTO
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA NEL DUOPOLIO CI SONO DUE SOLE GRANDI IMPRESE POSSONO DECIDERE DI COMPETERE O DI NON COMPETERE DANDO VITA AD UNA SORTA DI MONOPOLIO IN CUI UN’IMPRESA E’ LEADER E L’ALTRA SATELLITE