GLI ACQUISTI VERDI NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Trevi, 19 aprile 2007.

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GLI ACQUISTI VERDI NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Trevi, 19 aprile 2007

- Acquisti verdi - il decreto 203/03 - Gestione delle convenzioni - Marchi e certificazioni ambientali di prodotto - Esempi pratici APPROFONDIMENTI:

CONTROLLO OPERATIVO (4.4.6) – Requisiti L'organizzazione deve identificare e pianificare quali sono le operazioni e le attività associate agli aspetti ambientali significativi in linea con la sua politica, i suoi obiettivi e i suoi traguardi (…) c) stabilendo, attuando e mantenendo attive le procedure concernenti gli aspetti ambientali significativi identificati dei beni e servizi utilizzati dall’organizzazione e comunicando ai fornitori, compresi gli appaltatori, le procedure e i requisiti ad essi applicabili. I PUNTI DELLA NORMA ISO 14001

Acquisti verdi, ovvero: Pensare globalmente … agire localmente Acquistare bene, ma usare meglio Il modo più efficace di non produrre rifiuti è quello di non comprarli

Cosa sono: Revisione delle procedure di acquisto di beni/servizi e realizzazione di opere, valutando non solo il prezzo pagato per il loro acquisto, ma anche gli impatti ambientali e sociali che essi possono avere nell’intero loro ciclo di vita Acquisti verdi (Green Public Procurement) Ciclo di vita: Tutte le fasi del processo produttivo, dall’estrazione e lavorazione delle materie prime, alla produzione, trasporto e distribuzione del prodotto, al suo uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo e alla collocazione finale dopo l’uso

Acquisti verdi (Green Public Procurement) Come tale, sono una leva di livello strategico per l’Ente, ed uno degli strumenti di politica per lo sviluppo sostenibile: Compreso nei requisiti della normativa ISO /EMAS Affiancabile ai progetti di Agenda 21 locale Comunicabile all’esterno con il Bilancio sociale/ambientale o di sostenibilità In grado di determinare una domanda diffusa e stimolare un’offerta adeguata di beni e servizi realizzati secondo i principi di responsabilità sociale

Acquisti verdi (Green Public Procurement) La P.A. ha a disposizione diverse leve e diverse attività: informative per aiutare ad identificare gli stili di vita che producono i più forti impatti sull’ambiente e le modalità operative con le quali ridurre i suddetti impatti; oppure per favorire l’acquisto di prodotti con marchio ecolabel, il mercato equo solidale o il ricorso alla finanza etica e all’utilizzo di bilanci di giustizia; di accompagnamento per supportare la cittadinanza nelle scelte idonee a ridurre gli impatti ambientali e sociali del proprio stile di vita; di formazione e scambio di buone pratiche mettendo a disposizione dei cittadini gli spazi per apprendere queste soluzioni

Vantaggi diretti per il Comune: Acquisti verdi (Green Public Procurement) Migliore gestione e risparmio delle risorse; Minori costi nel lungo periodo; Ritorno di immagine; Ambiente di lavoro più sano; Adeguamento alla normativa europea e nazionale; Opportunità di ingresso nelle reti europee all’avanguardia nel campo delle politiche di sostenibilità

Vantaggi indiretti per il Comune: Acquisti verdi (Green Public Procurement ) Economici: Promozione delle politiche integrate di prodotto; Spinta alle imprese ad introdurre innovazioni di processi/prodotti con migliori prestazioni ambientali; Sociali: Incentivazione della domanda di prodotti eco-efficienti e solidali; Maggiore consapevolezza sulla gestione dei rifiuti; Co-responsabilità nei consumi sostenibili (personale); Ambientali: Riduzione degli impatti ambientali lungo tutta la filiera

Esaminare per ogni prodotto/servizio gli aspetti ambientali connessi al suo ciclo di vita: realizzazione, utilizzo, smaltimento, recupero, riciclaggio e disassemblaggio Qualità dell’aria e del suolo Produzione di rifiuti Consumo di risorse ed energia Sicurezza e salute dei lavoratori e consumatori Inquinamento acustico Tutela della biodiversità In pratica: 1)

Per individuare prodotti/servizi a basso impatto ambientale si possono utilizzare anche i criteri ecologici elaborati in campo comunitario per l’assegnazione del marchio Ecolabel: Prestazionali (efficienza, durata, ecc.); Di composizione (materiali usati e contenuto di determinate sostanze; Di processo produttivo (efficienza ambientale del processo, impiego di determinate sostanze); Di fine di vita del prodotto (recuperabilità, riciclabilità e disassemblaggio) In pratica: 1)

Verificare l’esistenza di fornitori in grado di soddisfare le richieste. N.B. Se non si vogliono mettere in difficoltà i fornitori locali, è bene prendere contatto con loro e verificare la loro capacità di adempiere alle richieste In pratica: 2)

Inserire criteri ecologici all’interno dei bandi di gara, applicando la vigente normativa sugli appalti. -COM(2001) 274 “Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti” - esamina l’inserimento dei criteri ambientali nelle diverse fasi dell’appalto, ovvero: a)Al momento di determinazione dell’oggetto b)Nella descrizione tecnica, attraverso le specifiche tecniche c)Al momento della selezione dei candidati d)Nella descrizione delle modalità di aggiudicazione e)Nella descrizione delle condizioni di esecuzione In pratica: 3)

Determinazione dell’oggetto Per le considerazioni di carattere ambientale, sembra preferibile una definizione basata sulle prestazioni, infatti non è essenziale indicare minuziosamente tutte le caratteristiche che il prodotto/servizio deve avere, ma solo l’effetto auspicato che dovrebbe produrre. È caratterizzato dall’ampia libertà di scelta, tanto da poter includere anche le considerazioni ambientali. Unico accorgimento è non creare forme di discriminazioni sul mercato, limitandone o ostacolandone l’accesso a scapito, ad esempio, di altri operatori dell’Unione europea.

Determinazione dell’oggetto Nel dettaglio le caratteristiche ambientali possono riguardare: - per gli appalti di lavori sia la fase di progettazione sia quella di esecuzione; - per gli appalti di servizi le modalità di esecuzione; -per gli appalti di forniture il bene stesso oggetto della fornitura. L’indicazione chiara dei criteri ecologici nel titolo dell’oggetto oltre a rendere più immediata la richiesta fa intuire che le prestazioni ambientali hanno una valenza rilevante nell’esecuzione del contratto.

Descrizione tecnica (specifiche tecniche) 1.Materiali da utilizzare L’ente pubblico può imporre l’utilizzo di determinati materiali - chiaramente a ridotto impatto sull’ambiente - nella fase di produzione in modo da garantirsi una maggiore idoneità del prodotto all’uso per il quale viene scelto o, in alternativa, può specificare che i materiali o le sostanze chimiche non devono essere dannose per l'ambiente. N.B. Il diritto di specificare i materiali o il contenuto di un prodotto include anche il diritto di richiedere una percentuale minima di materiale riciclato o riutilizzato.

Descrizione tecnica (specifiche tecniche) 2. Procedimento di produzione E’ ammesso considerare i criteri ambientali relativi al procedimento di produzione se questo è tale da differenziare e caratterizzare l’oggetto dell’appalto, sia esso prodotto o servizio. Infatti, un prodotto può differire da altri apparentemente identici perché per produrlo è stato impiegato un procedimento a basso impatto ambientale.

Descrizione tecnica (specifiche tecniche) 3. Criteri connessi ai marchi ecologici Nel descrivere le caratteristiche di un prodotto si può far riferimento a marchi ecologici, ossia alle credenziali ambientali di un prodotto o servizio e quindi richiamare i criteri normalmente impiegati per la loro assegnazione o specificare che essi vengono ritenuti conformi alle prescrizioni tecniche del capitolato d’oneri. N.B. Non è possibile però che il marchio ecologico sia l’unico riferimento nella definizione delle specifiche tecniche perché non è consentito richiedere, ai partecipanti ad un bando di appalto, la registrazione obbligatoria a sistemi di ecoetichettatura.

Selezione dei candidati : esclusione della partecipazione L’esclusione della partecipazione è limitata ai casi in cui la normativa configuri il reato ambientale come reato che incide sulla moralità professionale.

Selezione dei candidati : capacità tecnica E’ possibile introdurre requisiti relativi alla capacità tecnica dei candidati in relazione a fattori ambientali qualora essi abbiano un rapporto diretto con l’oggetto dell’appalto e riguardino: - la dichiarazione degli strumenti, delle attrezzature e delle apparecchiature tecniche di cui l’imprenditore dispone per garantire la protezione ambientale; - la descrizione delle apparecchiature tecniche e della qualità dei mezzi di studio e di ricerca che adotta per affrontare in modo adeguato gli aspetti ambientali dell’appalto; - la dichiarazione in cui vengono indicati i tecnici o gli organi tecnici di cui l’imprenditore dispone per affrontare le questioni ambientali relative all’appalto;

Dovrebbe avvenire sempre secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa, prendendo in considerazione tutti i costi durante l’intera esistenza del prodotto. Della convenienza economica fanno parte: costi di gestione: acqua, energia, altre risorse utilizzate; costi di gestione, di riciclaggio e smaltimento del prodotto; spese per realizzare risparmi futuri Si propone l’acquisto della soluzione per la quale il costo di acquisto sommato alle spese di gestione, manutenzione e smaltimento nel ciclo di vita sia il più conveniente. Descrizione delle modalità di aggiudicazione

Descrizione delle condizioni di esecuzione Gli enti possono definire clausole contrattuali aventi ad oggetto la protezione dell’ambiente. Per esempio: consegna/imballaggio all’ingrosso anziché per singola unità; recupero o riutilizzo di materiali di imballaggio o materiali usati da parte del fornitore; consegna di merci in contenitori riutilizzabili; raccolta, ritiro, riciclaggio, riutilizzo, da parte del fornitore dei rifiuti prodotti durante o dopo l’uso e il consumo del prodotto; trasporto e consegna di prodotti chimici e loro diluizione sul luogo di impiego consegna non su gomma o non nelle ore di punta

Il ricorso a varianti Per ottenere una maggiore flessibilità, gli enti possono definire specifiche standard per il contratto costituite dai requisiti minimi richiesti e una o più varianti contenenti un livello più alto di protezione ambientale o l’uso di uno specifico procedimento di produzione, che darebbero diritto ad un punteggio aggiuntivo. In questo modo il rispetto dei criteri ambientali non diventa elemento di esclusione, assicurando all’ente la copertura del prodotto/servizio richiesto.

Per acquistare più verde è necessario: 1.Conoscere la normativa e la materia (aggiornamento continuo); 2.Sensibilizzare il personale, ad iniziare dall’Ufficio Acquisti; 3.Consultare i fornitori; 4.Valutare di volta in volta la qualità ambientale inserendola – quando possibile – nei criteri di valutazione dell’offerta 5.Consultare il sito del Ministero dell’Ambiente 6.Entrare in rete con altri enti ed effettuare benchmarking

Per stilare un bando verde bisogna: inserire sempre nell’oggetto che si tratta di un bando verde (es. fotocopiatrici a basso consumo energetico) così da poter introdurre criteri ecologici nei requisiti tecnici; inserire criteri ambientali nelle specifiche tecniche tenendo in considerazione che, per esempio, per un bene gli aspetti ambientali sono presenti nella sua produzione, nel suo utilizzo e a fine vita cioè nelle modalità di smaltimento. Per la fornitura di un servizio, invece, gli aspetti ambientali sono presenti nella fornitura dei beni necessari per l’espletamento del servizio stesso, nell’esecuzione del servizio e nello smaltimento dei rifiuti provenienti dal servizio. In sintesi gli aspetti ambientali riguardano: il consumo di risorse naturali, l’utilizzo di sostanze chimiche, il consumo di energia, il consumo d’acqua, la produzione di rifiuti;

inoltre: la selezione dei candidati può essere fatta tenendo in considerazione le capacità tecniche che possono essere dimostrate con le certificazioni in possesso degli stessi candidati o con la dimostrazione di possedere esperienze precedenti. È importante rilevare che sono i fornitori a dover dimostrare con analisi o con qualsiasi altro strumento da utilizzare come prova, che i prodotti e/o i servizi da loro forniti rispettino le caratteristiche tecniche richieste (cioè i criteri ambientali richiesti). Questa è un’annotazione importante che è essenziale inserire nel bando;

inoltre: la modalità di aggiudicazione, che tiene conto anche dei costi ambientali che l’Ente sopporta in fase di utilizzo e che quindi incidono sul costo complessivo, è quella contraddistinta dal criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. In pratica, gli aspetti ambientali, in quanto caratteristiche funzionali o estetiche di un prodotto o servizio, possono rappresentare per l’Ente aggiudicatore una convenienza economica all’acquisto di quel determinato prodotto che le possiede; alla modalità di esecuzione di solito non viene attribuito un punteggio ma possono essere definite delle clausole contrattuali aventi come oggetto la protezione dell’ambiente.

FASE DELL’APPALTOPOSSIBILI CRITERI ECOLOGICI DEF. DELL’OGGETTO: 1) Appalti di lavori 2) Appalti di servizi 3) Appalti di forniture 1) Progettazione di un edificio con bassi consumi energetici (isolamento, materiali di costruzione, celle solari, ridotto uso dell’ascensore e illuminazione artificiale) 2) Pulizia degli edifici con prodotti ecologici, uso di autobus elettrici per il trasporto pubblico 3) Ricorso a varianti DEF. DELLE SPECIFICHE TECNICHE DELL’OGGETTO Telai in legno per finestre di edifici pubblici, uso di materiali riciclati o vetro, uso di alimenti biologici, energia verde, criteri di riferimento dei marchi ecologici SELEZIONE DEI CANDIDATI: - - esclusione dalla partecipazione - - capacità ec. e fin. - - capacità tecnica Capacità tecnica: esperienza specifica in materia ambientale da parte di un candidato per la costruzione di un impianto di trattamento rifiuti, l’adesione ad un sistema di gestione ambientale

FASE DELL’APPALTOPOSSIBILI CRITERI ECOLOGICI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO: - - Prezzo più basso - - Offerta ec. Più vantaggiosa Assegnazione di un punteggio solo in presenza di precise caratteristiche ambientali per permettere la partecipazione anche ad altre imprese ma premiare quelle ambientalmente eccellenti, e riequilibrare gli aspetti tecnico-economici con quelle ambientali ESECUZIONE DELL’APPALTO- Consegna/imballaggio delle merci all’ingrosso anziché per singola unità; recupero/riutilizzo dei materiali di imballaggio da parte del fornitore - Consegna di merci in contenitori riutilizzabili - Raccolta, ritiro, riciclaggio o riutilizzo da parte del fornitore dei rifiuti prodotti prima, durante o dopo l’utilizzo del prodotto (o l’esecuzione del servizio) - Consegna di prodotti chimici concentrati e diluizione sul posto di utilizzo

GREEN CLEANING (PULIZIA) GREEN POWER (ENERGIA) GREEN FLEETS (VEICOLI) GREEN CANTEEN (MENSE) GREEN DESK (UFFICIO) GREEN HOUSE (EDIFICI) Acquisti verdi (Green Public Procurement) ~ 12% sul PIL UE

Ufficio Carta per stampa e fotoriproduzione Fotocopiatrici Toner ricostruiti/rigenerati Raccolta differenziata per materiale informatico Raccolta differenziata carta Caffè equo e solidale Cancelleria ottenuta da materiale riciclato Qualche merceologia per cui esistono esperienze precedenti: Pulizia Carta igienica e salviette Prodotti di pulizia e igiene

Qualche merceologia per cui esistono esperienze precedenti: Mense Derrate biologiche Servizi di refezione biologica Trasporti Velocipedi a pedalata assistita Auto a basso impatto di inquinamento e dispositivi antiinquinamento Auto GPL, metano, bipower Pneumatici ricostituiti Oli lubrificanti, carburanti, accumulatori

Qualche merceologia per cui esistono esperienze precedenti: Altro: Arredi Acqua destinata al consumo umano Sistema di gestione ed informazione dei Centri per l’impiego (elimina code) Manutenzione del verde pubblico Elettricità da fonti rinnovabili Edifici ad alto standard di efficienza relativamente a condizionamento e riscaldamento

Esempio: Settore edilizia/costruzioni Richiedere la progettazione degli edifici secondo criteri di compatibilità ambientale quali: sfruttamento ottimale dell’illuminazione naturale buona capacità di isolamento termico (muri, vetri…) e sfruttamento del calore passivo (grandi vetrate esposte a sud) possibilità di regolare separatamente la temperatura dei diversi ambienti installazione di dispositivi per ridurre gli sprechi idrici (rubinetti, sciacquoni etc…) installazione di dispositivi per lo spegnimento automatico delle luci negli ambienti di passaggio, utilizzo di lampadine a basso assorbimento o di luci al neon minimizzare la necessità di servirsi degli ascensori attenzione ad evitare materiali dannosi per la salute umana o il cui smaltimento comporta problemi armonizzare l’edificio con l’ambiente circostante, minimizzandone l’impatto in termini visivi (soprattutto per edifici situati in aree rurali) e di rumorosità (utilizzare siepi e filari di alberi per limitare la diffusione dei rumori)

Esempio: Settore legno/arredo Richiedere l’uso di legname certificato come proveniente da foreste correttamente gestite e i documenti che comprovano la certificazione Accertarsi che i requisiti in base a cui è rilasciata la certificazione siano sufficientemente vincolanti (richiedere l’adozione di standard almeno equivalenti a quelli proposti da FSC) Richiedere l’uso di vernici a base acquosa o ad indurimento a raggi UV. Le vernici e le colle utilizzate sul prodotto non devono contenere solventi organici. Laddove non sia evitabile l’uso di solventi organici il produttore deve dimostrare di avere in funzione un piano di riciclaggio delle vernici e delle colle Requisiti dei conservanti del legno: i prodotti impregnanti per il legno non devono essere classificati come cancerogeni, teratogenici (= dannosi per il feto), allergenici o dannosi per il sistema riproduttivo secondo la direttiva comunitaria 67/548/EEC

Richiedere garanzie sulla durata del mobile e sulla facilità di riparazione/ sostituzione delle componenti Richiedere garanzie sullo smaltimento del prodotto (possibilità di separare le diverse componenti per smaltirle/riciclarle) Dare la preferenza a prodotti e materie prime originari della regione, al fine di ridurre l’energia impiegata per il trasporto Richiedere l’uso di tecnologie produttive efficienti, che limitano l’impiego di acqua, energia, materie prime e minimizzano la produzione di rifiuti Valutare la possibilità di servirsi completamente o solo in parte di materiale usato Esempio: Settore legno/arredo

Esempio: Settore edilizia/costruzioni Se possibile dotare gli edifici di impianti per l’approvvigionamento autonomo di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari per la produzione di acqua calda, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, turbine idroelettriche, caldaie a biomassa etc.) Richiedere l’uso di materiali riciclati o contenenti una quota proveniente dal riutilizzo di materie prime (per esempio cemento e calcestruzzo prodotti utilizzando ceneri derivanti dalla combustione del carbone nelle centrali elettriche e scorie derivanti dalle fornaci di lavorazione del ferro) Adeguare la progettazione alla durata di vita degli edifici e fare in modo che i costi di manutenzione siano contenuti

Esempio: Settore carta Richiedere la fornitura di carta per la quale non siano stati utilizzati sbiancanti clorurati Per quanto riguarda la carta riciclata: accertare la quantità di fibre post- consumo sul totale Per quanto riguarda la carta a fibra mista: richiedere una quota minima di carta riciclata (es: 75 % di carta riciclata, di cui almeno il 65% post- consumo, richiedere certificazione per quanto riguarda la provenienza del 25% di fibre vergini, proibire l’uso di sbiancanti a base di cloro) Per quanto riguarda la carta proveniente da fibre vergini: richiedere certificazione che attesti la provenienza del legno da foreste gestite correttamente (secondo parametri almeno equivalenti a quelli FSC) L’imballaggio delle risme di carta deve essere preferibilmente monomateriale e facile da riciclare

Esempio: Settore carta Applicare la legislazione regionale (presente in ogni Regione italiana a seguito del DM , n. 203) in materia di utilizzo di carta riciclata nella Pubblica Amministrazione: per gli enti pubblici vige l’obbligo di acquistare almeno il 30% di prodotti ottenuti da materiale riciclato per ogni categoria merceologica Impostare negli uffici dei programmi per la riduzione dell’uso di carta: servirsi, laddove possibile, della posta elettronica anziché di lettere e fax, archiviare il materiale su supporto informatico anziché cartaceo, stampare in caratteri più piccoli laddove possibile, sensibilizzare il personale sui temi del risparmio energetico e sull’uso razionale delle risorse (in questo caso, la carta) Richiedere la fornitura di fotocopiatrici adatte per la stampa fronte-retro dei documenti Applicare la raccolta differenziata dei rifiuti, in particolare dotare gli uffici di contenitori separati per la carta da avviare al riciclo

Esempio: Settore stampati Richiedere l’uso di carta riciclata (o stabilire una quota minima di utilizzo di carta riciclata) per la stampa di volantini, brochures, pubblicazioni Nella carta riciclata richiedere la presenza di almeno il 75% di fibre post-consumo I coloranti dell’inchiostro e della grafite non devono essere a base di antimonio, arsenico, bario, cadmio, mercurio, selenio, piombo, cromo esavalente e non devono contenere solventi aromatici o alogenati Limitare l’uso dei colori se non necessario Suggerire l’uso di inchiostri naturali

Infine… Predisporre i bandi per le forniture in modo tale da acquistare prodotti a minore impatto ambientale è un passo importante, considerato il peso che hanno sul mercato gli acquisti effettuati da amministrazioni pubbliche, ma tutto questo dovrebbe andare di pari passo con l’adozione di un programma più ampio e sistematico, volto ad evitare gli sprechi e ad utilizzare le risorse in modo efficiente. Bisogna quindi capire quali sono, all’interno di un ufficio o pubblica amministrazione, gli sprechi e le situazioni che possono essere migliorate, quindi programmare gli interventi ed infine monitorare i risultati.

Infine Si possono stabilire obiettivi progressivi, per esempio ridurre del 30% in 3 anni il consumo di carta: è necessario informare accuratamente gli interessati, quindi attuare delle strategie volte ad un sempre minore utilizzo della carta (es: uso di documenti in formato elettronico anziché cartaceo, stampa in caratteri più piccoli, recupero dei fogli parzialmente utilizzati, stampa fronte- retro etc…), infine è importante quantificare i progressi ottenuti e incentivare i comportamenti responsabili. E’ inoltre opportuno diffondere consapevolezza ad ogni livello: condividere con i fornitori ed il personale la propria politica d’acquisto, in modo da instaurare circoli virtuosi a tutti i livelli della catena produttiva.

Carta da copia e carta per scrivere, per stampanti fotocopiatrici e fogli per la scrittura. CriteriMaterie prime Almeno il 15% delle materie prime deve provenire da foreste che abbiano ottenuto la certificazione per la sostenibilità della gestione, oppure almeno il 50% deve provenire da materiale di scarto o riciclato (scarti della lavorazione del legno), oppure un mix dei due requisiti Sostanze chimiche pericolose Gli agenti usati per lo sbiancamento delle fibre riciclate devono essere facilmente biodegradabili. La carta non può essere sbiancata con cloro gassoso o composti contenenti cloro. Rifiuti Devono essere recapitati nel luogo adeguato di recupero e smaltimento e quelli possibili devono essere riciclati

Raccoglitori ad anelli. CriteriMaterie prime Qualora possibile il prodotto (escluso il meccanismo) deve essere prodotto utilizzando anche materie prime secondarie riciclate. Se i raccoglitori sono ricoperti in plastica il contenuto totale di materiale riciclato deve essere pari al %. Se i raccoglitori sono ricoperti in carta il contenuto totale di materiale riciclato deve essere pari al %. Sostanze chimiche pericolose Rifiuti

Strumenti di scrittura: penna stilografica, penna a sfera, evidenziatore, pennarelli, matite, pastelli, carboncini, pennarelli per scrivere su lavagne luminose. CriteriMaterie prime Il legno delle matite non deve provenire da foreste protette per ragioni ambientali o sociali. Deve essere possibile ricaricare il prodotto senza l’uso di attrezzi speciali. Il produttore deve rendere disponibile le ricariche. L’inchiostro contenuto nella ricarica non deve essere inferiore a quello contenuto originale. Sostanze chimiche pericolose I coloranti dell’inchiostro e della grafite non devono essere a base di antimonio, arsenico, bario, cadmio, mercurio, selenio, piombo, cromo(VI) e non devono contenere solventi aromatici o alogenati. Rifiuti

Arredamento per uffici e scuole: sedie, scrivanie, tavoli, poltrone CriteriMaterie prime Deve essere richiesta la certificazione dell’origine del legno utilizzato. I materiali costituenti il prodotto devono provenire, almeno per una certa percentuale in peso, da riutilizzazione o da riciclo. Sostanze chimiche pericolose Le vernici e le colle utilizzate sul prodotto non devono contenere solventi organici. Laddove non sia evitabile l’uso di solventi organici il produttore deve dimostrare di avere in funzione un piano di riciclaggio delle vernici e delle colle. RifiutiDovrebbe essere possibile poter riparare il prodotto e poter trovare i necessari pezzi di ricambio. Devono essere fornite le informazioni ai consumatori sulle modalità di smaltimento e riciclaggio. Dovrebbe essere inoltre possibile separare i diversi materiali per poterli destinare a riciclo e adeguato smaltimento.

Postazioni costituite da unità centrale, tastiera e monitor. Sono esclusi i computer portatili. CriteriMaterie prime Il 5% in peso della plastica utilizzata deve essere plastica riciclata Sostanze chimiche pericolose Schede di circuito: non devono contenere sostanze a base di bromo o cloro. Batterie: non devono contenere piombo, cadmio e mercurio; quando esauste devono essere ritirate gratis dal fornitore. Caratteristi- che del prodotto I computer devono avere la capacità di entrare automaticamente in modalità “sleep”. Inoltre - se collegati ad una rete - devono poter rispondere ai comandi provenienti da altri computer anche se sono in modalità “sleep”; se tale comando richiede di abbandonare tale modalità i computer devono essere in grado di ritornarvi dopo un periodo di inattività successivo allo svolgimento del comando.

Postazioni costituite da unità centrale, tastiera e monitor. Sono esclusi i computer portatili. Caratteristi- che del prodotto Il fabbricante deve fornire un certificato di garanzia di funzionamento dell'unità di sistema per almeno tre anni. La validità della garanzia decorre dalla data di consegna del prodotto all'acquirente. Il computer deve essere costruito in modo tale da consentire la sostituzione della memoria. Il computer deve essere costruito in modo tale da consentire la sostituzione del disco rigido e, se presente, anche del drive per CD o DVD. Il computer deve avere almeno due prese che consentano una connessione diretta ad altre periferiche, quali scanner e dispositivi di back-up. Il fabbricante deve fornire un certificato di garanzia di funzionamento del monitor per almeno tre anni. La validità della garanzia decorre dalla data di consegna del prodotto all'acquirente. I componenti devono essere facilmente separabili.

Postazioni costituite da unità centrale, tastiera e monitor. Sono esclusi i computer portatili. RifiutiIl fornitore si impegna a ritirare il prodotto a fine vita per procedere al suo riciclaggio e allo smaltimento adeguato. Il costruttore garantisce a titolo gratuito il ritiro del prodotto per aggiornarlo o riciclarlo, così come di tutte le componenti da sostituire. Il 90 % dei materiali plastici e metallici della custodia e del telaio deve essere riciclabile.

Fotocopiatrici CriteriMaterie prime Devono essere verniciate in modo da poter essere comunque riciclate. Non deve essere usata plastica contenente cloro se non per le parti elettriche. Almeno il 90% delle parti metalliche deve essere riciclabile. Il processo di produzione non deve usare CFC in alcuna fase Caratteristi- che del prodotto Devono poter essere smontate senza strumenti particolari. Devono poter utilizzare cartucce per l’inchiostro riciclate. Il prodotto deve essere compatibile con l’uso di carta riciclata, con un contenuto di materiale riciclato di almeno il 50%. Devono essere fornite di strumenti di risparmio energetico quale lo spegnimento automatico.

Fotocopiatrici CriteriCaratteristi- che del prodotto Ci deve essere la possibilità di aggiungere la funzione fronte/retro; Se produce più di 44 copie per minuto deve essere equipaggiata con la funzione duplex automatica e deve essere programmabile dall’utilizzatore in modo che la modalità duplex sia l’impostazione di default. RifiutiIl fornitore deve ritirare i prodotti a fine vita a titolo gratuito; anche le parti sostituite e consumate durante il normale uso dei beni devono essere riutilizzate e riciclate.

Nastri riutilizzabili per inchiostro per macchina da scrivere e stampanti, moduli di plastica riutilizzabili del toner. CriteriMaterie prime Cartucce riutilizzate: almeno il 75% del materiale deve provenire dal riutilizzo e/o riciclo Cartucce nuove: almeno il 60% dell’intera produzione deve essere riconsegnato al produttore; e almeno il 90% di quelle ritirate devono essere avviate a riutilizzo o riciclo. Nastri e moduli per il toner devono poter essere riutilizzati almeno 5 volte. Sostanze chimiche pericolose Il toner non deve contenere più del 2% di sostanze dichiarate pericolose per l’ambiente. RifiutiIl produttore deve assicurare il ritiro delle cartucce utilizzate.

Sorgenti luminose utilizzate per illuminazione generale compresi tubi fluorescenti e lampadine con attacco singolo e a doppio attacco. Non sono incluse nel gruppo lampade per l’illuminazione delle strade e lampadine per le automobili. CriteriCaratteristi- che del prodotto Durata: oltre ore per lampade con attacco singolo; oltre ore per lampade con attacco doppio Sostanze chimiche pericolose Il contenuto di mercurio non deve superare i seguenti valori: 10mg in lampade fluorescenti a doppio attacco e 6mg in lampade fluorescenti ad attacco singolo. RifiutiSe la lampada contiene mercurio deve essere adeguatamente smaltita.

Asciugamani di carta: carta tessuto specifica per asciugare le mani, in diversi formati quali rotoli o fogli ripiegati. Carta igienica a strato singolo o multipli. CriteriMaterie Prime Contenuto min di carta riciclata nel prodotto finale almeno 90%. Sostanze chimiche pericolose Vietato l’uso di sbiancanti clorurati Nella produzione non devono essere usati composti tossici Rifiuti

Detergenti multiuso: prodotti detergenti destinati alle pulizie regolari di pavimenti, pareti, soffitti ed altre superfici fisse e che devono essere dissolti o diluiti in acqua prima dell'uso, detergenti per servizi sanitari CriteriMaterie Prime Le sostanze, non diluite, non devono essere classificate come tossiche o altamente tossiche Sostanze chimiche pericolose Non devono risultare tossici per la vita acquatica Caratteristi- che del prodotto Non devono essere corrosivi per la pelle Devono essere facilmente biodegradabili

Strofinacci lavabili in microfibra per la pulizia dei mobili e dei pavimenti. CriteriMaterie Prime Lo strofinaccio può essere costituito per il 30% del peso anche da altri tessuti oltre la microfibra. I Coloranti contenenti complessi metallici non sono consentiti. Sostanze chimiche pericolose Il contenuto di formaldeide nel prodotto finito non deve essere superiore a 30 ppm. Caratteristi- che del prodotto Le istruzioni devono indicare per quali superfici è consigliato l’uso. L’uso del prodotto non deve portare ad una perdita di lucentezza, o qualunque altro tipo di danno, delle superfici.

Strofinacci lavabili in microfibra per la pulizia dei mobili e dei pavimenti. Caratteristi- che del prodotto Durata: Prodotti di largo consumo: 200 lavaggi a 60°C Prodotti per uso professionale: 300 lavaggi a 60°C Prodotti per settori con necessità di alto grado di igiene: 100 lavaggi a 90°C. Deve essere facilmente comprensibile ai consumatori che lo strofinaccio è costituito da microfibre. Con il prodotto devono inoltre essere indicate le istruzioni per la manutenzione ed il lavaggio.