SEMINARI TECNICI DEL SABATO DI ESEB ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA SABATO 2 APRILE ore C/O AUDITORIUM ENTE SISTEMA EDILIZIA BRESCIA Via della Garzetta, 51 - Brescia “ AMIANTO: CORRETTA GESTIONE DEI CANTIERI IN CUI SI SVOLGONO OPERE DI SMALTIMENTO E RIMOZIONE» Il punto di vista del cittadino Dott.ssa Lucia Leonardi Responsabile della UO Medicina Ambientale del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Amianto in greco ha il significato di immacolato, incorruttibile Asbesto, equiparato ad amianto, significa perpetuo e inestinguibile L’amianto o asbesto è un minerale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Sotto il nome di amianto sono compresi 2 gruppi di silicati: ANFIBOLI (silicati di calcio e magnesio) Crocidolite, Amosite, Antofillite Actinolite, Tremolite. SERPENTINO(silicati di magnesio) Crisotilo
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Gruppo di appartenenza Denominazio ne dell’amianto Area di estrazioneComposizione chimica % estrazione mondiale SERPENTINOCrisotilo (amianto bianco) Canada, ex URSS, Rhodesia, Italia Silicato di Mg80% ANFIBOLICrocidolite (amianto blu) Amosite (amianto bruno) Sudafrica, Australia Transval Silicato di Na e Fe Silicato di Fe e Mg 4% 12%
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO L’amianto ha numerose proprietà : non è infiammabile, è resistente agli agenti chimici ed al calore, è filabile, resiste alle sollecitazioni meccaniche per la sua flessibilità, è resistente all’usura, può essere tessuto e mescolato con materiali da costruzione, è fonoassorbente e fonoisolante
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Le sue molteplici proprietà ne hanno favorito l’utilizzo fin dall’antichità: in Egitto veniva già utilizzato nei tessuti per imbalsamazione. L’utilizzo industriale è iniziato con la coibentazione delle macchine a vapore della marina Inglese alla fine dell’800. La scoperta di giacimenti in Canada, Sud Africa, URSS e stati Uniti ne intensificò l’utilizzo. In Italia fino al 1990 è stata attiva la miniera di Balangero in Piemonte con la produzione di tonnellate annue di amianto.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Grandezze a confronto: Fibre d’amianto vicino ad un capello umano 1 capello Diametro 40 µ 4 milioni di fibre d’amianto bianco
AMIANTO:IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Perché una fibra possa essere respirabile deve avere: Lunghezza ≥ 5 µm Diametro ≤ 3µm Rapporto Lunghezza/Diametro ≥ 3
AMIANTO:IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il meccanismo patogenetico d’azione è legato alla capacità delle fibre di penetrare nel polmone, e dipende dal loro diametro: Le fibre grandi non sono respirabili Le fibre medie sono respirabili e possono arrivare agli alveoli polmonari Le fibre fini fluttuano nell’aria per tempi lunghi e quindi possono spostarsi dal punto di emissione e respirate possono raggiungere la pleura.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO ANFIBOLI (silicati di calcio e magnesio) Crocidolite, Amosite, Antofillite Actinolite, Tremolite. Sono le forme più nocive di amianto e fra questi la crocidolite è quella con maggior potenziale neoplastico. Hanno una vita media molto lunga e rimangono nei tessuti in cui si sono accumulati tutta la vita. Sono i cancerogeni più potenti per la pleura. Per le dimensioni del diametro delle fibre, 0.2µm, riescono a passare dal polmone alla pleura. SERPENTINO(silicati di magnesio) Crisotilo: ha una vita media più breve degli anfiboli ed una minore possibilità di provocare il mesotelioma poiché le fibre hanno un diametro ricompreso tra 0.75 e 1.5 µm ed, essendo ricurve, hanno minore capacità penetrazione nella pleura rispetto agli anfiboli.
AMIANTO:IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Principali patologie amianto correlate : Asbestosi alterazione fibrotica dei polmoni periodo di latenza di dalla esposizione. è importante l’intensità della esposizione può essere determinata da tutti i tipi di amianto Carcinoma polmonare : è importante l’intensità della esposizione, può essere determinata da tutti i tipi di amianto, l’associazione esposizione-fumo di sigaretta incrementa il rischio di insorgenza del cancro di 55 volte.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Principali patologie amianto correlate Mesotelioma Tumore delle cellule del mesotelio che costituisce pleura, peritoneo, pericardio, vaginale del testicolo. Nei suscettibili anche a seguito di basse dosi di esposizione Periodo di latenza > 20 anni. Crocidolite e amosite sembrerebbero le più coinvolte nel determinare il quadro patologico: la crocidolite è quella con maggior potenziale neoplastico.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il rischio di contrarre il mesotelioma ed il tumore polmonare è dose dipendente (durata x intensità) Per i tumori da amianto non esiste soglia di non effetto Il mesotelioma maligno può insorgere anche per esposizioni modeste non professionali
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO OMS : una esposizione per tutta la vita a 1 fibra/litro in una popolazione con il 30% di fumatori può provocare: Un eccesso di rischio per la popolazione di sviluppare un carcinoma polmonare pari a Eccesso di rischio per mesotelioma pari a
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La sorveglianza epidemiologica dei casi di mesotelioma è affidata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n.308/2002 al Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL), che si struttura come un network ad articolazione regionale. Presso ogni Regione è istituito un Centro Operativo (COR) con compiti di identificazione di tutti i casi di mesotelioma incidenti nel proprio territorio e di ana- lisi della storia professionale, residenziale e ambientale dei soggetti ammalati. I COR sono oggi istituiti in tutte le Regioni Province Autonome del Paese ad eccezione del Molise e della Provincia Autonoma di Bolzano.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il Terzo Rapporto del Registro Nazionale riferisce di un archivio che a gennaio 2009 contiene informazioni relative a casi di mesotelioma maligno, rilevati in ragione di un sistema di ricerca attiva e di analisi standardizzata delle storie professionali, residenziali e familiari dei soggetti ammalati. Fino a 45 anni la malattia è rarissima (solo il 2,7% del totale dei casi registrati). L’età media alla diagnosi è di 68,3 an ni. Il tasso standardizzato per mesotelioma maligno della pleura (certo, probabile e possibile) risulta pari a 3,42 (per residenti) negli uomini e 1,09 nelle donne. In media la malattia si presenta generalmente dopo più di 40 anni dall’inizio dell’esposizione, tuttavia il range di variabilità della latenza è estremamente ampio.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il Registro Nazionale Mesoteliomi, edizione maggio 2010, terzo rapporto riporta: 9166 casi osservati dal 1993 al dicembre ,8% esposizione professionale 4.7% esposizione ambientale 4.5%esposizione familiare 1,4% per un’attività extralavorativa di svago o hobby 19,5% dei casi l’esposizione è improbabile o ignota. Sufficienti evidenze di aumento di rischio di Mesotelioma in rapporto alla distanza tra industrie del cemento amianto e residenza Per la presenza di manufatti in cemento amianto non sono disponibili evidenze scientifiche che suggeriscano un rischio per la salute umana
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Registro Mesoteliomi Maligni Provincia di Brescia, sesto rapporto Nel biennio sono stati rilevati 55 nuovi casi di MM, 37 uomini e 18 donne. 46 con esposizione professionale certa 3 con esposizione professionale probabile 6 con esposizione professionale possibile Classificati secondo le linee guida del ReNaM ISPESL 2003
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Frequenza annua dei casi totali in Provincia di Brescia dal Dal 1984 l’incidenza è risultata in costante incremento per la pleura ma non per il peritoneo
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO L’Italia è stata fino alla fine degli anni ’80 il secondo maggiore produttore europeo di amianto in fibra dopo l’unione Sovietica e il maggiore della Comunità Europea. Dal dopoguerra al bando del 1992 sono state prodotte tonnellate di amianto grezzo. Il periodo tra il 1976 ed il 1980 è quello di picco nei livelli di produzione con più di tonnellate/anno prodotte. Fino al 1987 la produzione non è mai scesa sotto le tonnellate/anno per poi decrescere rapidamente fino al bando. Le importazioni italiane di amianto grezzo si mantengono superiori alle tonnellate/anno fino al 1991.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La Legge 257/1992 bandisce l’Amianto in Italia Il DM Sanità norma la cessazione dell’impiego A distanza di anni è ancora rilevante e diffusa la presenza di materiali contenenti amianto sul territorio della Regione Lombardia
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La Legge 257/1992, art.10 prevede l’adozione da parte delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano di piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’Amianto. La L.R n.17 : Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto, all’art.3 prevede la redazione del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL)
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.8/1526 obiettivi: salvaguardia del benessere delle persone rispetto all’inquinamento da fibre di amianto; la prescrizione di norme di prevenzione per la bonifica amianto; La promozione di iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre la presenza di amianto
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il PRAL, nel rispetto delle norme nazionali, conferma provvedimenti già adottati ed attività in essere in Regione Lombardia : Il registro regionale dei Mesoteliomi; L’obbligo di trasmissione della relazione annuale all’ASL (art.9 L.257/92) per le imprese che utilizzano indirettamente amianto nei processi produttivi, eseguono bonifiche a manufatti e strutture contenenti amianto, svolgono attività di smaltimento dello stesso materiale; Obbligo per le imprese che svolgono attività di bonifica di beni contenenti amianto di iscrizione all’albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti;
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO L’obbligo da parte delle imprese che debbono effettuare lavori di bonifica o rimozione amianto di predisporre preventivamente un piano di lavoro e di trasmetterlo all’ASL Obbligo da parte dei proprietari degli immobili di comunicare all’ASL i dati relativi alla presenza di Amianto ai sensi dell’art.12 L257/92 art.1. Tale obbligo è esteso anche all’amianto in matrice compatta, ai sensi della LR17/2003 Obbligo, in presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, per il proprietario dello stesso o del responsabile dell’attività che vi si svolge, di adottare il programma di controllo, prescritto dall’art.4 DM , inclusa la designazione di una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali in amianto. Delega ai Direttori Generali delle ASL di rilasciate il titolo abilitante di addetto o coordinatore alle attività di bonifica.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Obiettivi strategici del PRAL: Censimento e mappatura dei siti con amianto entro 3 anni (2008) Eliminazione dell’amianto dal territorio lombardo entro 10 anni (2015) (scadenza superata dal momento che sono stati stimati altri 10 anni per l’eliminazione, resta invece l’obbligo di verifica periodica dello stato di usura per stabilire la necessità di bonifica nel caso di amianto compatto) Ogni anno la Regione indice una conferenza regionale sull’amianto al fine di valutare lo stato di avanzamento del PRAL e prendere provvedimenti se vi fossero ritardi nell’attuazione
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso: in questi casi è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale è danneggiato o se è altamente friabile, sono sufficienti vibrazioni, correnti d’aria o movimenti di macchine a causare il distacco di fibre legate debolmente al resto del materiale. In questi casi si deve intervenire con la bonifica.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Il PRAL si articola nei seguenti punti: Piano regionale di smaltimento dell’amianto Mappatura dell’amianto presente sul territorio Monitoraggio dei livelli di concentrazione di fibre Criteri per la valutazione del livello di rischio e priorità di bonifica Tutela sanitaria dei lavoratori esposti o ex esposti Aggiornamento degli operatori delle imprese che effettuano bonifiche e smaltimenti e del personale ASL ed ARPA Linee di indirizzo e coordinamento per le attività di ASL ed ARPA Informazione e coinvolgimento della popolazione sui problemi causati dall’amianto Risorse finanziarie
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Piano regionale di smaltimento dell’amianto Per predisporlo sono necessarie la stima dei quantitativi di amianto presenti sul territorio con il censimento ed la stima dei quantitativi annualmente smaltiti attraverso : Mappatura dell’amianto presente sul territorio Notifiche NA/1 relative alla presenza di Amianto Ricerca attiva rivolta con priorità agli edifici e luoghi pubblici e privati utilizzati ad uso pubblico con presenza di amianto Piani di lavoro per smaltimento trasmesso alle ASL Relazione annuale degli esercenti impianti di discarica per amianto.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Mappatura dell'Amianto presente sul territorio Rilevamento della presenza del cemento amianto (L.R.17/2003) Nel 2007 ARPA Lombardia ha realizzato la mappatura georeferenziata delle coperture di cemento amianto su 4 aree della Lombardia ad alta industrializzazione: Bacino dell'Olona con chiusura a nord di Milano Corridoio autostradale A4 nella tratta Milano-Bergamo-Brescia(esclusa la città di Milano perché già mappata dal Comune di Milano nel 2000) Valcamonica Val Trompia
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Mappatura dell'Amianto presente sul territorio Rilevamento della presenza del cemento amianto (L.R.17/2003) Il rilevamento è stato realizzato tramite aerofotogrammetria con tecnologia MIVIS che permette il riconoscimento delle coperture in cemento amianto da altri tipi di materiali, con una accuratezza superiore al 90%. Nel 2012 ARPA ha aggiornato la mappatura
PRAL Mappatura delle coperture in cemento amianto nel comune di Brescia realizzata da ARPA nel 2007
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La stima del volume di cemento amianto presente in tutto il territorio regionale nel 2007 è stata di Mc Di questi sono in provincia di Brescia mc. Tra il 2007 ed il 2011, l’11,6% del volume totale è stato smaltito. Nell’aggiornamento del 2012 risulta modificata l’area mappata nel 2% per demolizione edificio, nell’8% per sostituzione della copertura con installazione di fotovoltaico e nel 17% sostituzione della copertura C.A. con altro materiale Parametri di conversione da applicare per stimare pesi e volumi da smaltire: 1mq di cemento amianto =13,5Kg di peso 1mc = 1mq x 30
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO La mappatura georeferenziata ha consentito: 1)alle Amministrazioni locali ed alle ASL di acquisire una informazione dettagliata sulla localizzazione delle coperture in cemento amianto utili alla pianificazione delle operazioni di rimozione 2) stima del quantitativo di coperture presenti sul territorio regionale
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Piani di lavoro per smaltimento trasmesso alle ASL Criticità All’ASL di Brescia nel 2012 sono giunte: 130 Notifiche con mod. NA1 Dal 2005, approvazione PRAL, al n. 837 NA1 Piani di smaltimento amianto ricevuti da ASL nel 2012 n.1442
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Legge Regionale 31 luglio 2012, n.14 Modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 29 settembre 2003, n.17 tra le modifiche introdotte viene inserito l’art.8 bis (sanzioni e controlli): La mancata comunicazione di cui al punto 6, comma1, comporta, a carico dei soggetti proprietari pubblici e privati inadempienti l’applicazione della sanzione amministrativa da euro 100 a La Giunta Regionale detta i criteri per l’applicazione della sanzione in base ai quantitativi presenti ed alla loro pericolosità Il Comune in presenza di amianto non censito ingiunge al proprietario di provvedere alla stima dello stato di conservazione dell’amianto o del materiale contenente amianto entro trenta e di trasmettere il risultato al Comune e all’ASL. In caso di inadempimento, l’ASL competente provvede ad effettuare la stima rivalendosi sul proprietario per le spese sostenute.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Legge Regionale 31 luglio 2012, n.14 Le sanzioni sono operative da febbraio 2013 I criteri per l’applicazione delle sanzioni sono definite dalla DGR n. IX/4777 del All’ASL di Brescia sono giunte Comunicazioni NA1 dal 2005, approvazione PRAL, al : 837 Comunicazioni NA1 al :
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Dal in Regione Lombardia è stato introdotto Il SERVIZIO TELEMATICO REGIONALE Ge.M.A., Gestione Manufatti in Amianto per la trasmissione alle ASL di notifiche, piani di lavoro e relazioni annuali delle imprese esercenti bonifica da amianto.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Fonte ARPA I dati di conferimento 2014: Volume conferito in Regione alla sola ECOETERNIT(inizio conferimento 2012): tonnellate, di cui da operatori lombardi Volume conferito all’estero (Germania) tonnellate Con una diminuzione del conferimento all’estero negli anni. Nel 2014 la capacità delle discariche autorizzate in Regione copre il 58% del fabbisogno di smaltimento delle sole coperture.
Censimento amianto, registri e sistema informativo Modulo NA/1 – NOTIFICA DI PRESENZA DI AMIANTO IN STRUTTURE O LUOGHI NOTE ESPLICATIVE PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO REGIONALE DI AUTONOTIFICA OBBLIGATORIA DELLA PRESENZA DI AMIANTO IN EDIFICI, STRUTTURE O LUOGHI E DELLA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DI COPERTURE IN CEMENTOAMIANTO(“ETERNIT”) ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DELL’INDICE DI DEGRADO Come da indicazioni Regionali, si forniscono di seguito alcuni chiarimenti per : 1. la compilazione della modulistica inerente la presenza di amianto in fabbricati; 2. la valutazione dello stato di conservazione di coperture in cemento-amianto
Censimento amianto, registri e sistema informativo Modulo NA/1 – NOTIFICA DI PRESENZA DI AMIANTO IN STRUTTURE O LUOGHI 1.Il Modulo di Autonotifica Regionale NA/1, che il proprietario, il gestore dell'attività, l’amministratore di condominio o l’avente titolo del fabbricato ha l’obbligo di compilare ed inviare all'ASL territorialmente competente, deve essere redatto sulla base delle conoscenze in possesso senza necessità né di indagini specifiche né di essere controfirmato da alcun professionista. Si precisa che al modulo NA/1 inviato all’ASL non deve essere allegata alcuna valutazione dello stato di conservazione del materiale contenente amianto. La pratica, adottata in alcuni casi, di incaricare un soggetto esterno per la ricerca dell'amianto e per la successiva compilazione del modulo NA/1 non ha fondamento normativo.
Censimento amianto, registri e sistema informativo Modulo NA/1 – NOTIFICA DI PRESENZA DI AMIANTO IN STRUTTURE O LUOGHI Il Comune potrà richiedere all’avente titolo dell’immobile di fornire la valutazione dello stato di conservazione del materiale contenente amianto attraverso la compilazione dell'Indice di Degrado; in questo caso, questa valutazione non potrà essere fatta dal proprietario ma dovrà essere prodotta, a sue spese, affidandola a un soggetto terzo qualificato che la sottoscriverà. Si ricorda, infine, che il proprietario, il gestore dell'attività, l’amministratore di condominio o l’avente titolo di un fabbricato in cui sono presenti manufatti contenenti amianto, in conformità a quanto indicato dalla normativa vigente in materia (D.M. 06/09/1994 punto 4, PRAL e D.d.g del 18 novembre 2008), ha specifici obblighi di custodia e manutenzione.
Censimento amianto, registri e sistema informativo Modulo NA/1 – NOTIFICA DI PRESENZA DI AMIANTO IN STRUTTURE O LUOGHI Al dipartimento di Prevenzione Medico della ASL di __________________________________ Il/la sottoscritto Cognome _________________________ Nome___________________________ nato a _____________________ prov. _________ il ____/____/____ residente in Via/Piazza ______________________ n. ___ Frazione/Località _________________ CAP ___________ Comune ____________________________________ Provincia ___________ Codice Fiscale _________________________________________ Telefono __________________________ Fax ____________________________ Indirizzo di posta elettronica ______________________________________________ in qualità di: proprietario amministratore condominio rappresentante legale dichiara 1. Indirizzo dell’edificio o del luogo con presenza di amianto Via/Piazza __________________________ n. ___ Frazione/Località _______________________ CAP ___________ Comune ____________________________________ Provincia ___________ In caso di ditta/società/struttura aperta al pubblico [ vedi (*) punto 2], indicare la denominazione: ____________________________________________________________________________ __
Censimento amianto, registri e sistema informativo Modulo NA/1 – NOTIFICA DI PRESENZA DI AMIANTO IN STRUTTURE O LUOGHI
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO I titolari di impianti di smaltimento di amianto o materiali contenenti amianto devono comunicare i quantitativi smaltiti sia all'ASL competente sia alla Provincia annualmente. Il PRAL prevede la realizzazione di discariche autorizzate a ricevere soltanto rifiuti provenienti dalla Regione Lombardia che dovrebbero garantire l'autosufficienza regionale per quanto riguarda lo smaltimento del cemento amianto Essendo i RCA rifiuti speciali, non è attualmente possibile imporre alle discariche lombarde alcun vincolo di provenienza dei rifiuti conferiti
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Fonte ARPA I dati di conferimento 2014: Volume conferito in Regione alla sola ECOETERNIT(inizio conferimento 2012): tonnellate, di cui da operatori lombardi Volume conferito all’estero (Germania) tonnellate. Si è registrata una diminuzione del conferimento all’estero negli anni. Nel 2014 la capacità delle discariche autorizzate in Regione copre il 58% del fabbisogno di smaltimento delle sole coperture Lo scenario di eliminazione delle coperture cemento-amianto basato sul trend individua nel 2025 la possibile data di Eliminazione dell’amianto dal territorio lombardo.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Smaltimento da utenze domestiche (DGR 3494 del ) Fonte normativa art.30 L.R.19/14 Nell’ambito dei contratti di servizio stipulati per i rifiuti i Comuni attivano appositi servizi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto proveniente da utenze domestiche anche eventualmente prodotto da autorimozione, in caso di limitate metrature, da parte dell’utente e con costi a carico del soggetto servito. Il servizio si applica solo all’amianto in matrice compatta Per superfici ≤ 30 m2 Manufatti che possono essere smontati senza frantumazioni o non in operacon peso ≤ 450 Kg Altri materiali con amianto in matrice compatta( guanti, guarnizioni, sottopentole, teli da stiro ecc.) con un peso non superiore a 10 Kg Il servizio affidato alla società che effettua la gestione rifiuti a livello locale o aggiudicato ad azienda specializzata con gara pubblica. Il Comune attiva soltanto il servizio, ma non ha ruolo di intermediazione
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Smaltimento da utenze domestiche (DGR 3494 del ) La durata minima del contratto con la società aggiudicataria è di tre anni Prezzi offerti fissi ed invariabili È consentita l’estensione dello smaltimento a quantitativi superiori a quelli definiti piccoli Il servizio prevede un sopralluogo e la redazione di preventivo entrambi gratuiti Il servizio prevede l’istituzione di un numero verde al quale il cittadino si può rivolgere, attivo e presidiato almeno 3 giorni la settimana per 8 ore diurne L’intervento deve essere effettuato entro 60 giorni dall’affidamento da parte del privato.
AMIANTO: IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO Monitoraggio dei livelli di concentrazione di fibre La concentrazione ammissibile di fibre di amianto nell’aria per la popolazione non professionalmente esposta è pari a 2 fibre litro. ( D.M. Sanità «criteri per la certificazione di restituibilità») Numerosi campionamenti ambientali di fibre di amianto nell’aria effettuati in Regiona Lombardia hanno evidenziato concentrazioni sempre inferiori a 1 fibra /litro. La stazione di misurazione di Brescia delle concentrazione delle fibre di amianto nell’aria anni : Valori medi di fondo fibre /litro
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO Valutazione del degrado delle coperture in cemento amianto
AMIANTO:IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO l'amianto è un minerale praticamente indistruttibile, non infiammabile, molto resistente all'attacco degli acidi, flessibile, resistente alla trazione, dotato di buone capacità assorbenti, facilmente friabile.
Censimento amianto, registri e sistema informativo INDICE DI DEGRADO Per le sole coperture in cemento amianto (eternit), la Regione Lombardia ha predisposto un“documento tecnico” (Indice di Degrado – D.d.g. 18 novembre 2008 n ) che consente la valutazione dello stato di conservazione del materiale. La valutazione ha un significato operativo ed è utile al fine di indirizzare le conseguenti azioni di monitoraggio e/o di bonifica che sono a carico del proprietario dell’immobile e/o del responsabile dell’attività. Tale documento, che non deve implicare alcun onere economico aggiuntivo per il soggetto,deve essere conservato presso la sede dell’interessato e non deve essere controfirmato da alcun professionista.
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO Il protocollo ha lo scopo di fornire uno strumento operativo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento- amianto ed è utile al fine di indirizzare le conseguenti azioni di monitoraggio e/o di bonifica che sono a carico del proprietario dell’immobile e/o del responsabile dell’attività che vi svolge. La valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento- amianto è effettuata tramite l’applicazione dell’Indice di Degrado (I.D.) ed è condotta attraverso l’ ispezione del manufatto.
INDICE DI DEGRADO A) GRADO DI CONSISTENZA DEL MATERIALE (da valutare con tempo asciutto, utilizzando una pinza da meccanici o attrezzo simile) si dà valore: 1 se un angolo flesso con una pinza si rompe nettamente con suono secco 2 se la rottura è facile, sfrangiata, con un suono sordo B) PRESENZA DI FESSURAZIONI /SFALDAMENTI/ CREPE, si dà valore: 0 se assenti 2 se rare 3 se numerose C) PRESENZA DI STALATTITI AI PUNTI DI GOCCIOLAMENTO, si dà valore: 0 se assenti 3 se presenti D) FRIABILITÀ / SGRETOLAMENTO, si dà valore: 1 se i fasci di fibre sono inglobati completamente 2 se i fasci di fibre sono inglobati solo parzialmente 3 se i fasci di fibre sono facilmente asportabili DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO
E) VENTILAZIONE, si dà valore 1 la copertura non si trova in prossimità di bocchette di ventilazione o flussi d’aria 2 la copertura si trova in prossimità di bocchette di ventilazione o flussi d’aria F) LUOGO DI VITA / LAVORO, si dà valore 1 copertura non visibile dal sotto (presenza di controsoffitto e/o soletta) 2 copertura a vista dall’interno G) DISTANZA DA FINESTRE/BALCONI/TERRAZZE, si dà valore 1 se la copertura è distante più di 5 m. da finestre/terrazze/balconi 2 se vi sono finestre/terrazze/balconi prospicenti ed attigue H) AREE SENSIBILI, si dà valore 1 assenza, nel raggio di 300 m, di aree scolastiche/luoghi di cura 3 vicinanza ad aree scolastiche/luoghi di cura I) VETUSTA’ (in anni) fattore moltiplicatore, si dà valore 2 se la copertura è stata installata dopo il se la copertura è stata installata tra il 1980 e il se la copertura è installata prima del 1980 Nel caso sia difficoltoso risalire alla vetustà della copertura in cemento amianto si farà riferimento alla data di realizzazione dell’edificio. DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO
I.D. = (A+B+C+D+E+F+G+H ) x I (vetustà) RISULTATO: 1) I.D INFERIORE O UGUALE A 25: Nessun intervento di bonifica. E’ prevista la rivalutazione dell’indice di degrado con frequenza biennale; 2) I.D. COMPRESO TRA 25 e 44: Esecuzione della bonifica* entro 3 anni ; 3) I.D. UGUALE O MAGGIORE A 45 : Rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi ; DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 18/11/2008 Identificativo Atto n PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO
*I metodi di bonifica previsti dalla normativa sono: sovracopertura, Incapsulamento, rimozione La sopracopertura consiste in un intervento di confinamento che si ottiene installando una nuova copertura al di sopra di quella in amianto-cemento che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico permanente aggiuntivo. Per ricorrere a tale tipo di bonifica, il costruttore o il committente devono fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti dalla nuova struttura. L’incapsulamento prevede l’utilizzo di prodotti ricoprenti la copertura in cemento-amianto; preliminarmente all’applicazione di tali prodotti si rende necessario un trattamento della superficie del materiale, al fine di pulirla e garantire l’adesione del prodotto incapsulante. Il trattamento finale dovrà essere certificato dall’ impresa esecutrice. Tale intervento non esime il committente dall’obbligo di verificarne lo stato di conservazione. La rimozione prevede un intervento di asportazione totale della copertura in cemento amianto e sua sostituzione con altra copertura.
Tutela sanitaria dei lavoratori esposti all’amianto La sorveglianza sanitaria dei lavoratori potenzialmente esposti al rischio amianto è a carico del datore di lavoro che la esplica tramite il medico competente. Sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti all’amianto Ex esposti tutt’ora dipendenti la sorveglianza è a carico del datore di lavoro Ex esposti ancora in attività ma non più dipendenti della ditta in cui è avvenuta l’esposizione: compartecipazione al 50% dell’impresa Ex esposti non più in attività lavorativa: oneri a carico del SSR Per esposizioni non documentate ma plausibili le ASL attivano il counseling sanitario E’ stabilito un protocollo degli accertamenti sanitari distinto per ex esposti ala alta esposizione e a bassa esposizione AMIANTO : IL PUNTO DI VISTA DEL CITTADINO
Aggiornamento degli operatori delle imprese che effettuano bonifiche e smaltimenti Attraverso iniziative regionali o di Enti accreditati Aggiornamento e del personale ASL e ARPA Attraverso iniziative regionali o di Enti accreditati Linee di indirizzo e coordinamento per le attività di ASL e ARPA I rapporti tra i due Enti sono regolamentati dalla L.R.17/2003: ad ASL è affidato il censimento e ad ARPA il monitoraggio ambientale Informazione e coinvolgimento della popolazione sui problemi causati dall’amianto Sviluppo di un portale internet per l’informazione al cittadino e agli operatori del settore sul PRAL Predisposizione di incontri per informare e creare la consapevolezza nella popolazione dei problemi relativi all’amianto AMIANTO: il punto di vista del cittadino
ADEMPIMENTI NORMATIVI E PROCEDURALI SUL TEMA DEL CEMENTO – AMIANTO Grazie per l’attenzione