VALUTAZIONE INTELLIGENZA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Advertisements

I profili di apprendimento
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
Ritardo mentale e abilità cognitive

Le competenze professionali
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Lo sviluppo Cognitivo.
La scuola Epistemologico-genetica
LETTURA e PROCESSI COGNITIVI
Promuovere i metodi di studio Anno Accademico
Discalculia e difficoltà di calcolo
Disturbi dell’Apprendimento: Intelligenza e Apprendimento
L’indagine OCSE-PISA: il framework e i risultati per la matematica
Dipartimento di psicologia, Università di Parma
Strategie di ricerca e intervento nei contesti educativi La valutazione scolastica: storia, modelli, interventi Mettere i voti a scuola, mettere i voti.
Valutazione dei disturbi dell’intelligenza
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
Impulsività e autocontrollo Interventi e tecniche metacognitive
Discalculia e apprendimento
STILI COGNITIVI Stili cognitivi
teoria delle intelligenze multiple:
Prof. Sebastiano Maurizio Alaimo
La mia autostima.
TECNICHE DI ASSESSMENT COGNITIVO
STRATEGIE EFFICACI DI STUDIO
LE MAPPE PER INSEGNARE.
Lo sviluppo delle emozioni
Che cos’è Il Quadro comune europeo di riferimento?
WISC-III: LA DESCRIZIONE DEI SUBTEST
WISC-III: il calcolo dei punteggi
Indicatori di rischio dei
LA DISCALCULIA La discalculia è una difficolt à specifica nell apprendimento del calcolo, che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei.
Ricerca Internazionale IEA-PIRLS
Che cosa è l’ICF? Acronimo di “International classification of functionning , disability and health” Si tratta della classificazione internazionale del.
Iniziamo a lavorare sui concetti Concetto Regolarità percepita in eventi o oggetti, o in testimonianze/simboli/rappresentazioni di eventi o di oggetti,
Il Gruppo di Lavoro.
The development of a diagnostic instrument to measure social
dalle abilità alle competenze
Istituzioni di linguistica a.a
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
Insegnamanto: Modelli integrati di intervento psicoeducativi per la disabilità intellettiva e per i disturbi pervasivi dello sviluppo Docente: Angiolo.
LA DISLESSIA EVOLUTIVA. Normalmente l’apprendimento è un processo abbastanza facile con tempi di maturazione sufficientemente definiti e conosciuti che.
DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO A.A. 2010/11 - I SEMESTRE Dott.ssa.
Organizzazione Aziendale
Disturbo dello sviluppo della coordinazione motoria (DCD)
intelligenza PSYCHOLOGY Schacter Gilbert Wegner Slides prepared by
Perché alcuni bambini non funzionano come gli altri?
Armento Flavia matr parlando di memorie non si può non parlare di chi ha dato un apporto rilevante allo studio della mente: HOWARD GARDNER.
LA SCUOLA E’ UNO SPAZIO PRIVILEGIATO
La metacognizione : una “strategia” per la didattica ?
Incontro di informazione sulla malattia di Alzheimer.
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
Sviluppo dei bambini ciechi (linguistico) 4
Disabilità intellettiva
DSA DISLESSIE DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISCALCULIE DISTURBI DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE.
I disturbi specifici di apprendimento. Disturbi di apprendimento Disturbo “non specifico” di apprendimento (learning difficulties) Disturbo “ specifico.
Dislessia: Valutazione delle competenze metafonologiche eprevenzione.
DISTRUBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO (DSM IV) SINFROME DA ALTERAZIONE GLOBALE DELLO SVILUPPO PSICOLOGICO (ICD 10) Chiarimenti diagnostici.
Figura da copiare su foglio bianco senza strumenti (righello)
Valutazione neuropsicologica nella diagnosi di DSA
ESEMPIO ASSESSMENT. Matteo  14 anni.  Prima superiore, non va bene a scuola, non ricorda le cose anche se dice di studiare.  Insegnanti riferiscono.
APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO VALUTAZIONE VALUTAZIONE AUTENTICA E APPRENDERE PER COMPETENZE.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
La scuola Epistemologico-genetica A cura di Eleonora Bilotta.
COSA E’ IL DSM ?  MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI  Ha risposto ad un bisogno internazionale di disporre di una classificazione.
Transcript della presentazione:

VALUTAZIONE INTELLIGENZA

Cos’è l’Intelligenza? “L’aggregato o la capacità globale dell’individuo di agire con uno scopo, di pensare razionalmente e di confrontarsi in maniera efficace con il proprio ambiente…” (Wechsler, 1944, pag.3)‏ Globale: perché caratterizza il comportamento dell’individuo in senso globale. Aggregato: perché è costituita da elementi o abilità che si differenziano a livello qualitativo.

Mentre le abilità intellettive rappresentate nella scala possono essere essenziali come precursori del comportamento intelligente anche altri determinanti dell'intelligenza, di natura non intellettiva, possono aiutare a determinare come si esprimono le abilità di un soggetto. Questi fattori che non sono tanto abilità quanto piuttosto tratti e attitudini, comprendono attributi quali la pianificazione e la consapevolezza dell'obiettivo, l'entusiasmo, la dipendenza-indipendenza, l'impulsività, l'ansia, la perseveranza. Questi tratti non vengono valutati direttamente nelle misure standardizzate delle abilità intellettive, tuttavia influenzano la performance del bambino in queste misure così come la sua efficacia nel vivere quotidiano e nelle più grandi sfide della vita.

“L’intelligenza è una funzione dell’intera personalità ed è sensibile ad altri fattori oltre quelli inclusi nel concetto di abilità cognitive. I test di intelligenza misurano inevitabilmente anche questi fattori”. (Wechsler, 1981)‏

Intelligenza come Funzione dell'Io Memoria Esame realtà Capacità sintesi Motricità Livello cognitivo

“…I test di intelligenza dovrebbero essere utilizzati ed interpretati da chi è sufficientemente consapevole di interpretarli in maniera intelligente…” (Kaufmann, 1994 pg.6)‏

Come scrivono Kaufman e Lichtenberger (2002, p. 415): La persona cui vengono somministrati i test chiede a chi esamina il suo protocollo di non sintetizzare la sua intelligenza in un unico numero “freddo”. La finalità dell’interpretazione del profilo, infatti, dovrebbe essere quella di rispondere a questa domanda identificando ipotetici punti di forza e di debolezza, che vanno ben oltre l’informazione circoscritta dal QI Totale e che porteranno presumibilmente a indicazioni pratiche, che aiutano a rispondere ai quesiti dell’invio.

Uno dei metodi più noti e più utilizzati per valutare l’intelligenza è sicuramente rappresentato dalle scale Wechsler (prima versione 1939)‏ Le scale Wechsler comprendono un insieme di strumenti per la valutazione delle abilità cognitive in diversi gruppi di soggetti: WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale) per soggetti adulti, WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) per bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni e mezzo, WPPSI (Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence)per bambini dai 4 ai 6 anni e mezzo

QUANDO UTILIZZARE LA WISC? La scala WISC è la misura di intelligenza psicometrica più ampiamente utilizzata per i bambini Si tratta di una scala con specifiche e assodate caratteristiche psicometriche, che è stata oggetto di numerose ricerche - RILEVAZIONE DEL RITARDO MENTALE (ORA DISABILITA’ INTELLETTIVA) - MISUARARE IL POTENZIALE COGNITIVO - RILEVARE LA COERENZA INETERNA DELLO SVILUPPO INTELLETTUALE INDIVIDUARE FORZE E DEBOLEZZE DEL FUNZIONAMENTO COGNITIVO DEL BAMBINO EVIDENZIARE RISORSE DEL FUNZIONAMENTO DEL BAMBINO

PIANIFICAZIONE SCOLASTICA. VALUTAZIONE DELLE RISORSE. RICERCA CLINICA E NEUROPSICOLOGICA.

DSM 5 NEURODEVELOPMENTAL DISORDER DISABILITA’ INTELLETTUALE (INTELLECTUAL DEVELOPMENTAL DISORDER) Deficit nelle abilità mentali generali come: ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, giudizio, apprendimento scolastico, apprendimento dall’esperienza. Il deficit risulta il difficoltà nel funzionamento adattivo, ad esempio vi è un fallimento nell’acquisire gli standard di indipendenza personale e responsabilità sociale.

Disabilità intellettiva Possono includere aspetti di comunicazione, partecipazione sociale, scolastica o lavorativa e indipendenza personale a casa o nei contesti sociali. DISTURBO CON ESORDIO IN ETA’ EVOLUTIVA che include sia un deficit intellettivo che difficoltà in campo concettuale, sociale e pratico.

Disabilità intellettiva Criteri: A. deficit nelle funzioni intellettive come ragionamento, problem solving, pianificazione, giudizio, apprendimento scolastico, apprendimento dall’ambiente  confermato sia da un assessment clinico e individualizzato che da test di intelligenza standardizzati. B. deficit nel funzionamento adattivo che risulta dal fallimento di ottenimento degli standard evolutivi e socio-culturali di indipendenza personale e responsabilità sociale.

B. senza supporto esterno il deficit del soggetto limita il funzionamento in una o più attività nella vita di tutti i giorni ( comunicazione, partecipazione sociale, scuola, lavoro, e vita in comunità) C. esordio del deficit intellettivo e e adattivo durante il periodo infantile. SOSTITUZIONE DEL TERMINE RITARDO MENTALE

Attenzione: i vari livelli si severità della DISABILITA’ INTELLETTIVA sono assegnati in base al funzionamento adattivo e non al punteggio di QI, poiché è il grado di adattamento che determina il livello di supporto richiesto. I punteggi di QI molto bassi sono empiricamente meno validi MILD MODERATE SEVERE PROFOUND

CONCEPTUAL-ACADEMIC DOMAIN: memoria, linguaggio, lettura, ragionamento, acquisizione conoscenze, problem solving, capacità di giudizio. SOCIAL: consapevolezza propri stati e altrui, emozioni, empatia, comunicazione interpersonale, amicizie PRACTICAL: imparare e gestire attività giornaliere di cura personale, gestione soldi, responsabilità scuola, lavoro, attività ricreative

MILD CONCEPTUAL: età prescolare non differenze conclamate. Poi difficoltà lettura, aritmetica, denaro. Negli adulti compromesse funzioni esecutive, memoria a breve termine. Pensiero concreto nell’approccio a problemi. SOCIAL: interazioni sociali immature. Difficoltà regolazione emotiva. Comprensione limitata del senso di rischio, giudizio sociale immaturo, spesso facilmente manipolabili e plagiabili. PRACTICAL: cura personale a volte mantenuta. Supporto per attività complesse in negozi, trasporto, gestione denaro. Supporto per lavoro e famiglia.

Moderate Conceptual: sviluppo lento linguaggio e prerequisiti. Livello elementare acquisizioni scolastiche. Assistenza continuativa per i compiti giornalieri. SOCIALE: lingaggio sociale povero, giudizio sociale e capacità decisionale limitata. Supporto necessario. PRATICAL: possibile “addestramento” all’indipendenza e cura personale nei bisogni di base. Lavoro con semplici mansioni e supporto costante. In pochi casi comportamenti disadattivi

Severo Conceptual: poca comprensione concetti riguardanti numeri, quantità, tempo. Persone di riferimento supportano e hanno funzione di gestione nelle azioni che implicano pianificazione o scelta di soluzioni. Sociale: linguaggio povero, parole frase. Focus su qui e ora. Utilizzo più sociale che esplicativo. Relazioni procurano stato benessere. Pratico: supporto richiesto per ogni attività. Supervisione continua. Incapace di scegliere responsabilmente. Possibili acquisizioni con training costante

Profondo Conceptual: assenza processo simbolico. Uso oggetti per cura, lavoro. Difficoltà coordinazione visuo motoria. Sociale: estremamente limitata comprensione del linguaggio . Espressione non verbale. Relazioni con persone conosciute con contenimento e gestione fisica ed emotiva. Pratical: dipendente dagli altri per tutto. Se non vi sono difficoltà visive e motorie semplici lavoretti possono essere eseguiti. Attività ricreative semplici.

Criteri 2 deviazioni standard sotto la media con 5 pt di margine di errore (70+-5 punti). Singolo QI non basta batteria neuropsicologica Importanza della valutazione da parte di altri informants per le aree dell’adattamento GLOBAL DEVELOPMENTAL DELAY

Descrizione QI QI 130 e > 130 Eccezionalmente alto 120<QI>129 Alto 110<QI>119 Medio Alto 90<QI>109 Medio 80<QI>89 Medio Basso 70<QI>79 Basso 69 e al di sotto Eccezionalmente basso

Gradi di gravità del Ritardo Mentale Possono essere specificati 4 gradi di gravità del Ritardo Mentale, che riflettono il livello della compromissione intellettiva: Ritardo Borderline (livello del QI da 71 a 84)‏ Ritardo Mentale Lieve (livello del QI da 50-55 a circa 70)‏ Ritardo Mentale Moderato (livello del QI da 35-40 a 50-55)‏ Ritardo Mentale Grave (livello del QI da 20-25 a 35- 40)‏ Ritardo Mentale Gravissimo (livello del QI sotto 20 o 25)‏ Ritardo Mentale, Gravità Non Specificata

Borderline Intellectual Functioning Criteri DSM-IV 1 o 2 Ds sotto la media (QI 71-84)‏ Emotività controllata accresce le possibilità cognitive perchè rende più fluidi gli schemi cognitivi

Output Immagazzinam ento Integrazione Input Un modello di interpretazione (IP) della WISC Espressione dell’informazine (linguaggio o comportamento fisico)‏ Sistemazione dell’informazione per il suo successivo utilizzo Interpretazione e processamento dell’informazione Modo in cui l’informazione arriva agli organi di senso ed entra nella mente Output Immagazzinam ento Integrazione Input

SUBTEST WISC IV (Media=100; DS=15)‏ 1. DISEGNO CUBI 2.SOMIGLIANZE 3.MEMORIA CIFRE 4.CONCETTI ILLUSTRATI 5.CIFRARIO 6.VOCABOLARIO 7.RIORDINAMENTO LETTERE E NUMERI 8.RAGIONAMENTO CON MATRICI 9.COMPRENSIONE 10.RICERCA SIMBOLI (SUPPLEMENTARI: COMPLETAMENTO FIGURE, CANCELLAZIONE, INFORMAZIONE, RAGIONAMENTO ARITMETICO, RAGIONAMENTO CON PAROLE).

7. Disegno con i cubi DC Una serie di modelli geometrici bidimensionali che il bambino riproduce usando cubetti colorati, accostando le superfici bianche e rosse entro un limite stabilito.

Principali variabili cognitive implicate 7. DISEGNO CON CUBI Capacità di analisi visiva come capacità di scomposizione di un insieme nelle sue parti componenti; Capacità di sintesi visiva, intesa come capacità di organizzazione delle parti per costruire un tutto; Capacità di organizzazione visuo- percettiva; capacità di ragionamento su dati visivi; coordinazione visuo- motoria; Passare dal modello bidimensionale al materiale tridimensionale; analizzare mentalmente il modello; identificare la relazione tra il singolo cubetto e la figura completa; rappresentarsi la relazione tra i singoli cubetti. Problem solving Valutare la capacità di concettualizzazione, pianificazione e ridefinizione delle strategie di soluzione dei problemi attraverso la capacità di percepire, analizzare e sintetizzare secondo la modalità visiva di pensiero. Riprodurre disegni geometrici di difficoltà crescente accostando fra loro le superfici colorate in bianco e in rosso di alcuni cubetti . Analizzare un tutto percettivamente strutturato separandolo concettualmente nei suoi elementi componenti. Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

7. Disegno con i cubi Figura sfondo, capacità di scanning visivo. Velocità psico-motoria. Sistematicità, continuità metodo. Flessibilità mentale. Impulsività vs riflessività. Ansia tratto eccessiva fretta. Aspetti ossessivi. Lesioni lobo frontale (visuo-percettive) o lobo occipitale (inverte bianco e rosso).

4. Somiglianze SO Una serie di coppie di parole presentate oralmente per le quali il bambino deve spiegare la somiglianza con gli oggetti quotidiani o i concetti che esse rappresentano.

Principali variabili cognitive implicate 4. SOMIGLIANZE Capacità linguistiche sia espressive che recettive. Capacità di astrazione. Capacità di concettualizzazione. Capacità di generalizzazione. Capacità di individuazione e di scelta delle relazioni più significative fra entità. Flessibilità di pensiero. Valutare la capacità di individuare relazioni significative tra concetti, utilizzando appropriatamente i processi di astrazione e di generalizzazione. Organizzare i dati in base a sistemi di tipo classificatorio. Spiegare in che cosa sono simili due cose. Legato a conoscenze verbali e ambiente culturale. Capacità di percepire gli elementi comuni e significativi dei dati, confrontarli e riconoscerli in un’ottita di entità concettuale. Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

4. Somiglianze Capacità di giudizio formale. Distinzione dei dati essenziali da quelli non essenziali. Fluidità e flessibilità del pensiero. Originalità e interessi. Può risultare come richiesta insolita quindi attività poco familiare, valutare reazione e resistenza.

4. Somiglianze Capacità di Adattamento personale. Oppositività. Eccessiva elaborazione. Bisogno di dipendenza (Chiede più volte se è giusto). Ritardo e autismo hanno cadute gravi in questo subtest.

12. Memoria di Cifre MC Una serie di sequenze di numeri presentate oralmente che il bambino ripete nello stesso ordine per la ripetizione diretta e nell’ordine inverso per la ripetizione inversa.

Principali variabili cognitive implicate 12. MEMORIA DI CIFRE Attenzione; Capacità di rappresentazione mentale verbale o uditiva; Discriminazione uditiva; Memoria uditiva a breve termine; Span di attenzione uditiva; Capacità di operare mentalmente partendo da una sequenza predefinita; Capacità di reversibilità cognitiva (ripetizione inversa).   ripetizione diretta: ripetere oralmente delle cifre nello stesso ordine in cui sono state pronunciate dal clinico; ripetizione inversa: ripetere oralmente delle cifre in ordine contrario rispetto a quello pronunciato dal clinico Principali variabili cognitive implicate Richiesta del subtest

12. Memoria di Cifre Udito Memoria di Lavoro: discriminazione, riorganizzazione e sintetizzazione. Emotivamente: irrigiditi, ansia e preoccupazione. Comportamenti non verbali e para linguistici. Particolari tecniche di memorizzazione. ADHD riescono comunque ad impegnarsi.

Concetti illustrati Il soggetto a cui vengono mostrate due o tre file di figure deve scegliere una figura da ciascuna fila per formare un gruppo con caratteristiche simili.

Principali variabili cognitive implicate Concetti illustrati Capacità di analisi visiva come capacità di scomposizione di un insieme nelle sue parti componenti; Capacità di sintesi visiva, intesa come capacità di organizzazione delle parti per costruire un tutto; Capacità di organizzazione visuo- percettiva; capacità di ragionamento su dati visivi; MEMORIA DI LAVORO, analizzare mentalmente il modello; identificare la relazione tra i singoli e gerarchizzzare le relazioni Problem solving Valutare la capacità di concettualizzazione, pianificazione e attraverso la capacità di percepire, analizzare e sintetizzare secondo la modalità visiva di pensiero. SCEGLIERE DA DIFFERENTI INSIEMI LE FIGURE CHE SI ACCOMUNANO Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

3. Cifrario CR Una serie di semplici forme (A) o numeri (B), ciascuna associata ad un semplice simbolo. Il bambino disegna il simbolo dentro la forma corrispondente (A) o sotto il numero ad esso corrispondente (B) secondo una chiave. I cifrari A e B sono stampati su un foglio a parte del protocollo di notazione.

Principali variabili cognitive implicate 3. CIFRARIO Acuità visiva Attenzione e concentrazione Memoria visiva a breve termine Memoria di sequenze Capacità di analisi e associazione Capacità esecutiva visuo- grafo-motoria Valutare la capacità di adattarsi a nuove situazioni di apprendimento, di imparare schemi visuo-motori da esperienze ripetitive e di operare rapidamente con materiale insolito Associare ad un determinato numero uno specifico simbolo grafico copiandolo in un apposito spazio Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

3. Cifrario Capacità di analisi e associazione degli stimoli. Flessibilità. Motivazione. Ansia. Con Sintomi compulsivi risultati mediocri. Con Sintomi depressivi circa 2 punti in meno rispetto alla media.

8. Vocabolario VC Il bambino deve definire una serie di parole presentate oralmente, spiegandone il significato.

Principali variabili cognitive implicate 8. VOCABOLARIO Capacità di astrazione su base verbale; Capacità di concettualizzazione e astrazione; Capacità di riorganizzazione semantica; Capacità di recupero delle informazioni dalla MLT; Capacità linguistiche sia recettive sia espressive. Valutare, attraverso la conoscenza di parole, l’estensione e la profondità della capacità di concettualizzazione verbale, il grado di padronanza e di accuratezza delle funzioni espressive del linguaggio Spiegare il significato di una lista di parole. Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

8. Vocabolario Parole emotivamente attive. Influenza prime esperienze e ambiente familiare e scolastico. Risposte con parole-stimolo ripescate dalla memoria. Discriminazione parole-stimolo o confusione uditiva. Ritardo e autismo <7. Disfasie gravi cadute. Psicosi: punteggi bassi per particolarità, bizzarrie e perseverazioni.

Principali variabili cognitive implicate RIORDINAMENTO LETTERE-NUMERI Attenzione e concentrazione; Capacità di rappresentazione mentale verbale o uditiva; Discriminazione uditiva; Memoria uditiva a breve termine; Span di attenzione uditiva; Capacità di operare mentalmente partendo da una sequenza predefinita e di riorganizzare le sequenze; Capacità di reversibilità cognitiva (ripetizione inversa).   Data una serie di lettere e numeri il bambino deve ripeterli mettendo in ordine prima i numeri cominciando dal più piccolo e poi le lettere in ordine alfabetico Principali variabili cognitive implicate Richiesta del subtest

Principali variabili cognitive implicate RAGIONAMENTO CON LE MATRICI Acuità visiva Attenzione e concentrazione Memoria visiva a breve termine Memoria di sequenze Capacità di analisi e associazione Astrazione, gerarchizzazione Valutare la capacità di adattarsi a nuove situazioni di apprendimento, di imparare schemi visuo-percettivi e capacità astrazione Il bambino osserva una matrice incompleta e deve selezionare il tassello mancante scegliendo tra possibili alternativve Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

10. Comprensione CO Una serie di domande presentate oralmente che richiedono la soluzione di problemi quotidiani o la comprensione di regole sociali e concetti da parte del bambino.

Principali variabili cognitive implicate 10. COMPRENSIONE Pensiero astratto; Capacità di generalizzazione; Capacità di ragionamento pratico (relazione causa- effetto); Capacità di valutazione e recupero di esperienze passate; Capacità di prestare attenzione alle domande; Capacità linguistiche sia recettive sia espressive. Valutare la capacità di giudizio sociale e di applicare le conoscenze apprese sia secondo criteri di appropriatezza formale sia di effettivo buon senso Descrivere come comportarsi in determinate circostanze, indicare il motivo di certe prassi sociali e spiegare il significato di alcuni proverbi. Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

10. Comprensione Giudizio sociale e morale, appropriatezza formale e buon senso. Comuni esperienze di vita, ragionamento pratico. Prospettarsi gamma possibilità e facoltà di scelta. Tendenza autocontrollo Disponibilità e Flessibilità: mette insieme regole implicite del somministratore.

10. Comprensione Risposte inconsuete ed inappropriate tratti antisociali. Risposte bizzarre possibili indici psicosi. “Cosa devi fare se trovi un portafoglio?” vs “Cosa si deve fare?”

11. Ricerca di Simboli RS Una serie di gruppi accoppiati di simboli ognuno dei quali consiste in un gruppo target e di un gruppo di ricerca. Il bambino analizza i due gruppi ed indica se un simbolo target appare o meno nel gruppo di ricerca. Entrambi i livelli del subtest sono riportati in un unico protocollo.

Principali variabili cognitive implicate 11. Ricerca di Simboli Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest Intelligenza generale. Funzionamento dei due emisferi e loro integrazione. Memoria visiva. Memoria di lavoro con emi sn. Emi ds per simboli e richiesta. Decisione interazione tra sn e ds. Valutare la capacità e la velocità di analisi visuopercettiva . Verificare se nei due gruppi di simboli astratti siano presenti o meno elementi comuni.

11. Ricerca di Simboli Velocità della Memoria visiva. Motivazione: compito impegnativo e monotono. Problemi di Attenzione e Concentrazione. Ansia stato e depressi pt bassi;

1. Completamento figure CF Una serie di figure colorate di scene e oggetti comuni dove manca un particolare importante che il bambino deve identificare entro 20 secondi.

Principali variabili cognitive implicate 1. COMPLETAMENTO DI FIGURE Capacità visuo-percettive Acuità visiva Esaminare la figura Esplorazione visiva Attenzione ai dettagli; Confrontare il disegno con l’immagine mentale e individuare le differenze; Concentrazione; Memoria visiva Memoria a Lungo Termine Valutare quali sono le parti essenziali e quelle non essenziali di una figura. Gerarchizzare le differenze, individuando il particolare mancante essenziale; Valutare la capacità di richiamo visuo- percettivo, di distinguere fra dettagli essenziali e non essenziali e di completamento cognitivo su base visiva Indicare che cosa manca in una serie di 30 figure incomplete Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

SUBTEST OPZIONALI

1. Completamento figure CF Il subtest non sembra creare un particolare coinvolgimento emotivo. Emerge Motivazione, spirito di iniziativa, Collaborazione (gira le pagine), Adattamento al Compito. Valutare coordinazione mani. Valutare impulsività, oppositività, capacità di autocontrollo. Risposte bizzarre e confabulate. Risposte fuori tema o fuori figura. Aspetti depressivi.

Principali variabili cognitive implicate CANCELLAZIONE Acuità visiva Attenzione e concentrazione Memoria visiva a breve termine Memoria di sequenze Capacità di analisi e associazione Capacità esecutiva visuo- grafo-motoria Valutare la capacità di adattarsi a nuove situazioni di apprendimento, di imparare schemi visuo-motori da esperienze ripetitive e di operare rapidamente Il bambino deve esaminare una sequenza di figure bersaglio e rintracciarle poi in una sequenza piu’ o meno strutturata Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

2. Informazioni IN Una serie di domande presentate oralmente che saggiano la conoscenza del bambino circa eventi comuni, oggetti, luoghi e popoli.

Principali variabili cognitive implicate 2. INFORMAZIONI Comprensione verbale Capacità di acquisire informazioni Capacità di recupero della informazioni dalla MLT Valutare le capacità del soggetto di recepire conoscenza dal suo ambiente, trattenerla per un lungo periodo e di richiamarle poi istantaneamente Rispondere ad una serie di domande. Le risposte sono connesse alla cultura di appartenenza e sono sensibili al grado di istruzione Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

2. Informazioni Attenzione all’ambiente circostante. Livello curiosità mentale, gamma interessi, ambizione intellettuale. A livello emotivo: può rievocare situazioni di difficoltà in cui si è trovato. PAURA della brutta figura, RITIRO alle prime difficoltà vs DETERMINAZIONE. Fiducia in sé: sicurezza, rapidità risposte, disponibilità a tentare, dipendenza dall’esaminatore.

2. Informazioni Reazioni di incapacità espresse. Negazioni “non l’ho mai sentito”. Razionalizzazione “non è importante”. “Non l’abbiamo ancora fatto a scuola” Impulsività; eccessiva specificazione, tratti ossessivi. Risposte ideosincratiche:contatto incerto con la realtà. Disfasia: incapacità ad elicitare la risposta giusta unita alla verbalizzare di incapacità “Ce l’ho sulla punta della lingua”

6. Ragionamento Aritmetico RA Una serie di problemi aritmetici che il bambino risolve mentalmente dandone la soluzione oralmente. Alcuni presentati oralmente altri per iscritto. Tempo definito.

Principali variabili cognitive implicate 6. RAGIONAMENTO ARITMETICO Ragionamento Attenzione e concentrazione; Memoria di lavoro; Memoria a lungo termine; Capacità di operare con i numeri ed i concetti numerici di base. Restrizione cosciente dell’area di attenzione. Valutare la capacità di usare i numeri, i concetti numerici di base ed il ragionamento per risolvere i problemi di tipo aritmetico che si presentano nella vita quotidiana Risolvere a mente, entro un limite di tempo prestabilito, dei problemi di tipo aritmetico presentati oralmente dal clinico o scritti. Svolgere un ragionamento usando numeri e concetti numerici Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

6. Ragionamento Aritmetico Influenze insegnamento scolastico. A livello emotivo preoccupazione di fare brutta figura. Ansia: vuoto mentale-blocco da prestazione. Tempi latenza lunghi, disagio mimico. Chiedono carta e matita, uso dita, ripetono testo, autoincoraggiamento.

6. Ragionamento Aritmetico Caduta d’interesse Si sentono traditi dall’esaminatore perché il compito è difficile. Per Ritardo è uno dei subtest più difficili. Con disturbi sfera emotiva c’è difficoltà a mantenere l’interesse. Con Ansia di Stato punteggi ridotti.

Principali variabili cognitive implicate RAGIONAMENTO CON LE PAROLE Acuità uditiva Capacità di pianificazione cognitiva; Capacità di elaborazione sequenziale; Capacità di pensiero logico finalizzato; Velocità pensiero sequenziale. Valutare la capacità di analizzare dettagliatamente i concetti e recuperare nella memoria a lungo termine le conoscenze, discriminare concettualmente attraverso il linguaggio Il bambino deve identificare un concetto comune che viene descritto con una serie di indizi Principali variabili cognitive implicate Obiettivo generale Richiesta del subtest

PUNTEGGI DI SIGLATURA: QI TOTALE: Ci fornisce il livello globale di funzionamento del soggetto (disabilità, norma, buone dotazioni) FATTORI: COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): valuta la capacità di astrazione, Generalizzazione, ragionamento pratico, recupero memoria a lungo termine, utilizzo Del medium linguistico. RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBI-CONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI): Coordinazione visuo percettiva, ragionamento astratto su immagini, gerarchizzazione Non verbale. MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE): capacità di operare menta Lmente, utilizzare pensiero flessibile e reversibile, sequenze operative VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA SIMBOLI): buon utilizzo del Tempo a disposizione per operare scelte, utilizzo memoria di lavoro

ATTENZIONE ALLA DOMANDA CON CUI ARRIVA IL SOGGETTO: VALUTAZIONE DELL’INTELLIGENZA PUNTO DI PARTENZA PER VALUTARE LE FUNZIONI DI BASE DEL SOGGETTO ESAME DI REALTA’ GESTIONE DEL TEMPO ADATTAMENTO A SITUAZIONI DI STRESS PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA

UNA VALUTAZIONE DELL’INTELLIGENZA DA SOLA NON BASTA IL PUNTEGGIO DI QI DA SOLO NON CI DICE CHI E’ LA PERSONA EVITARE LETTURA STATICA DEL PUNTEGGIO QUANDO E’ STATO SOMMINISTRATA LA PROVA STATO PSICO-FISICO DEL SOGGETTO MOTIVAZIONE

ESEMPI 1) DALLE ANDE AGLI APPENNINI: QUANDO LA VALUTAZIONE COGNITIVA DA SOLA NON CI DICE NULLA 2) MI HANNO CHIAMATO COSì MA NON E’ IL MIO VERO NOME: VALUTAZIONE COGNITIVA COME BASE PER LA PRESA IN CARICO

DALLE ANDE AGLI APPENNINI QI TOTALE: 60 (DSM-IV Ritardo mentale Lieve) COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): 66 RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBI- CONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI): 68 MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE): 67 VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA SIMBOLI): 62

Dalle Ande agli Appennini Il soggetto ha una Disabilità intellettiva? LIVELLO QI OK sotto range CONCETTUALE: difficoltà 2media, ma apprendimenti buoni e buona capacità linguistica SOCIALE: interazioni sociali mutate. Alcune difficoltà regolazione emotiva. PRACTICAL: buon funzionamento

Dalle Ande agli Appennini Motivo Segnalazione Adeguatezza Assessment Testistico scelto Lettura Quantitativa Integrazione Informazioni Anamnesi, crescita, relazioni, investimenti, momento storico, cos’è cambiato.

Es. 2) Mi hanno chiamato così… QI TOT 70 (DSM-IV Ritardo Lieve) COMPRENSIONE VERBALE: (SOM-VOC-COMP): 62 RAGIONAMENTO VISUO-PERCETTIVO: (CUBI- CONCETTI ILLUSTRATI-MATRICI): 60 MEMORIA DI LAVORO: (MEMO CIFRE-RIORD LETTERE): 63 VELOCITA’ DI ELABORAZIONE: (CIFRARIO-RICERCA SIMBOLI): 62

Es. 2) Mi hanno chiamato così Il soggetto ha una Disabilità intellettiva? LIVELLO QI OK sotto range CONCETTUALE: lettura e scrittura e apprendimento elementare. SOCIALE: interazioni sociali nulle. Difficoltà regolazione emotiva. Problemi plagio. PRACTICO: sostegno giornaliero necessario per cura personale. Non uso denaro e tempo.

Dalle Ande agli Appennini Motivo Segnalazione Adeguatezza Assessment Testistico scelto Lettura Quantitativa Integrazione Informazioni Anamnesi, crescita, relazioni, investimenti, momento storico, cos’è cambiato.