Alcune leggi di riferimento Legge Nazionale 142/90 art 6 Capo III. ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE Art. 6. (Partecipazione popolare) 1.I comuni valorizzano.

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Alcune leggi di riferimento Legge Nazionale 142/90 art 6 Capo III. ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE Art. 6. (Partecipazione popolare) 1.I comuni valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale, anche su base di quartiere o di frazione. I rapporti di tali forme associative con il comune sono disciplinati dallo statuto. 2. Nel procedimento relativo all'adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalita' stabilite dallo statuto. 3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonche' procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere altresi' determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Legge Nazionale 53/2000 Legge Regione Lombardia 23/99 e 28/2004 Leggi Sull'associazionismo Legge Sulla Privacy 196/2003

Legge 53/2000 Art.1 (Finalità). 1. La presente legge promuove un equilibrio tra tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione, mediante: a) l'istituzione dei congedi dei genitori e l'estensione del sostegno ai genitori di soggetti portatori di handicap; b) l'istituzione del congedo per la formazione continua e l'estensione dei congedi per la formazione; c) il coordinamento dei tempi di funzionamento delle città e la promozione dell'uso del tempo per fini di solidarietà sociale. Art Gli enti locali, per favorire e sostenere le banche dei tempi, possono disporre a loro favore l'utilizzo di locali e di servizi e organizzare attività di promozione, formazione e informazione. Possono altresì aderire alle banche dei tempi e stipulare con esse accordi che prevedano scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto a favore di singoli cittadini o della comunità locale. Tali prestazioni devono essere compatibili con gli scopi statutari delle banche dei tempi e non devono costituire modalità di esercizio delle attività istituzionali degli enti locali.

Una legge del 2000 che raccoglie molte delle richieste delle donne Abbiamo visto nella diapositiva precedente il richiamo all’equilibrio tra tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione Sappiamo che generalmente il lavoro di cura nella famiglia è destinato alle donne e non valutato economicamente, in quegli anni si trattava essenzialmente di cura verso i figli, oggi si è aggiunta la cura verso gli anziani e le donne spesso devono abbandonare il lavoro o non avere alcun tempo per sé La banca del tempo può essere un’occasione di conciliazione dei tempi all’interno della famiglia oggi come e forse più di allora

Che dire oggi che i tempi di lavoro sono cambiati, aumentano la precarietà e l’insicurezza? Si lavora spesso saltuariamente (a chiamata) I servizi rivolti all’infanzia diminuiscono o sono destinati solo alle famiglie in cui le donne hanno un lavoro fisso L’età media si allunga e la cura degli anziani grava sulle donne Aumentano i casi di depressione nelle famiglie in cui si verificano separazioni, perdita del lavoro, disabilità La popolazione è mutata con un forte inserimento di nuclei familiari provenienti da paesi esteri

Le banche del tempo come possibile risorsa Le banche del tempo si definiscono welfare leggero Nelle banche del tempo si parla sempre di piccole idee, piccoli progetti, piccole risorse che hanno coinvolto altre associazioni, enti pubblici, scuole, famiglie Grazie al lavoro e alla nostro storia potremmo essere una risorsa Nostro obiettivo in un’ottica di rete è moltiplicare le buone prassi per ottenere da piccole risorse grandi risultati aiutando a sostenere le persone e le famiglie anche in considerazione del momento di crisi economica e sociale che stiamo vivendo

La nostra storia in Lombardia: Nel 2000 nasce il Coordinamento Banche del tempo di Milano e provincia Nel …nasce il Coordinamento di Bergamo Grazie a un progetto della Provincia di Milano vengono attuati dei corsi di formazione per persone che apriranno banche del tempo Nascono le prime banche del tempo in città e in provincia Nasce il Coordinamento come associazione con soci che hanno già costituito banche del tempo e che da statuto ha il compito di sostenere la nascita e la formazione iniziale e continua per le banche del tempo oltre a sviluppare attività di promozione e informazione In molti comuni della provincia si offrono spazi e piccoli aiuti per aprire e far crescere banche del tempo, spesso anche in accordo con associazioni già esistenti

2004 Banche del tempo in rete Grazie a un progetto della Regione Lombardia, le Banche del tempo aderenti al coordinamento vengono organizzate in una rete per cui gli scambi possono avvenire anche fra iscritti a banche diverse I numeri delle banche, degli iscritti e degli scambi continuano a crescere Criticità: difficoltà di colloquio con l’Ente Pubblico e mancanza di un progetto organico sul territorio regionale Punti di forza: il collegamento fra le banche del tempo anche grazie all’attività del coordinamento

2007 Nasce l’associazione nazionale banche del tempo Le banche del tempo aderenti acquistano maggiore visibilità e maggiore forza, sui media appaiono spesso articoli o servizi televisivi e radiofonici, quindi l’idea dell’esistenza di questo tipo di associazioni comincia a entrare nella mentalità comune. L’associazione nazionale si pone fra gli altri l’obiettivo di mettere in rete le esperienze e le idee che nascono nelle banche del tempo migliorando l’efficacia della loro azione.

2011, progetto europeo di formazione sulle banche del tempo L’associazione nazionale banche del tempo italiane è entrata in un progetto di formazione europeo con Spagna e Portogallo Nascerà da questo progetto un documento sulla formazione da diffondere fra le banche del tempo dei paesi coinvolti e altri paesi della comunità europea Si ritiene infatti indispensabile che per fare banca del tempo si abbia una adeguata formazione e si condividano modalità e valori Obiettivo della banca del tempo è il ben-essere della persona attraverso lo scambio del tempo in un’ottica di reciprocità

Banche del tempo in Lombardia Censite dall’Associazione Nazionale dal 2007 n. 83 bdt n. 47 iscritte NEL 2013 (vedi sito associazionenazionalebdt) Delle 83 censite a noi ne risultano alcune non funzionanti??? Perché: -Non mandano loro notizie -Non si sono reiscritti al coordinamento o all’associazione nazionale -Altro….

Altre invece… Sono cresciute di numero Aumentano le ore e gli orari di apertura Fanno sempre più iniziative Stipulano convenzioni Integrano le attività di bdt con volontariato sociale Hanno difficoltà Diminuiscono i soci o gli orari di apertura Altro

Province coinvolte Milano (32 Bdt iscritte all’ ANBDT) Varese (6) Bergamo Lecco Como Cremona Brescia Pavia? Monza ?

Progetti in corso Como…………………………………………. Milano…………………………………………

Richieste di nuove banche del tempo Da parte dei comuni Da parte di gruppi di cittadini Altro Cosa facciamo come coordinamenti o banche del tempo attive e conosciute: - incontri con i comuni - incontri con i gruppi - sostegno telefonico e consigli per l’apertura, la stesura degli statuti, la presentazione pubblica, l’avvio

Cosa ci viene chiesto di fare di più Tutoraggio Monitoraggio delle attività Sostegno nei momenti di crisi Formazione iniziale e in itinere Suggerimenti e consigli per sviluppare nuovi percorsi e rendere più incisiva la propria presenza anche in considerazione dei cambiamenti sociali Altro… Questo potrebbe essere il ruolo di un coordinamento regionale efficace che svolga una funzione di rete leggera mantenendo le relazioni e sostenendo le bdt nei passaggi difficili

Come farlo? Tappe del percorso possibili: Almeno altri 2/3 incontri presso province diverse Stesura di un documento/regolamento/carta d’intenti Risorse: Personali ed economiche da proporre e cercare negli incontri Strategie e modalità di comunicazione