La dislessia evolutiva ed il Medico di Famiglia Un progetto sul territorio Della Medicina Generale In collaborazione con Ordine Medici prov. Viterbo e.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
RITARDO NELL’APPRENDIMENTO
Advertisements

U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
PORTFOLIO Grumo Nevano C.D. "Pascoli" Profilo
RELAZIONE CLINICA sui DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA
LINEE GUIDA SUI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
“Dalla Competenza Linguistica all’ Abilità di Scrittura”
Il decreto di legge per i DSA
LA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE
ITAS “EINAUDI” BADIA POLESINE
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia e Disortografia
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un soggetto-persona in grado di operare.
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un ALUNNO in grado di operare SCELTE.
Servizi psico-educativi
U.O.A. di NPI I disturbi di apprendimento Dott.ssa Paola Cavallo
GIOCHIAMO A PARLARE. PREMESSA la tutela della salute in ambito materno- infantile costituisce un impegno di valenza strategica dei sistemi socio-sanitari.
PROGETTO DISLESSIA Anno scolastico 2011/2012
La continuità tra i diversi ordini e gradi scolastici Presentazione di una proposta elaborata dal CTI di Asolo e Castelfranco 15 dicembre 2004.
L’esperienza scolastica dei bambini con del22: una proposta di lavoro
PENSARE PEDAGOGICO in I. C. F. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
Dalla Competenza Linguistica all Abilità di Scrittura Struttura del linguaggio orale e acquisizione della scrittura Guendalina Gigliotti Logopedista U.O.S.
Osservatorio Locale Distretto 4 Bagheria Formazione G.O.S.P. a.s. 2011/2012 Piano Didattico Personalizzato.
La prevenzione degli incidenti domestici nei primi quattro anni di vita Baby Bum! La vita cambia, cambia la casa L’Aquila aprile 2007.
Il processo di APPRENDIMENTO si compone principalmente di 3 fasi:
Istituto Comprensivo Statale di Bedizzole (BS) Via Mons. A
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
OSSERVARE … PER VALUTARE
PEDAGOGICO-DIDATTICI
SCUOLA CAPOFILA IC “B. LORENZI” FUMANE
I disturbi specifici dell’apprendimento
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
inquadramento generale
Lapprendimento personalizzato offre una via duscita alla questione dello svantaggio e pone ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale.
PROGETTO DYSLEXIA DDS 1° CIRCOLO ARCHIMEDE Rozzano a.s. 2011/2012.
Un progetto di intervento in rete per l’uso efficace degli strumenti compensativi da parte dei bambini con D.S.A. M.Massini, M.Calanca, M.P.Ciancaglioni,
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
PROGETTO CCQS 2004/2005 “STAR BENE A SCUOLA”
Dislessia e disturbi specifici dell’apprendimento
PROGETTO DI RICERCA/AZIONE E DI FORMAZIONE/INTERVENTO PER LA PREVENZIONE ED IL RECUPERO DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Verifica Giugno 2008 O.Dulcini,N.
Bisogni educativi speciali dell’Istituto Comprensivo del Mare
CAMPAGNE DI PREVENZIONE PRIMARIA ANNO 2002/2003 ASL DI VALLECAMONICA SEBINO DIPARTIMENTO ASSI.
ISTITUTO COMPRENSIVO ADRIA UNO
LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) di cui all’art. 7, c.1,
STRATEGIE DI AIUTO PER I BAMBINI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Sermide, 16 ottobre 2003.
Legge 170/2010 "Nuove norme in materia di disturbi specifici dell'apprendimento in ambito scolastico"; recepimento dell'accordo Stato/Regioni del 25 luglio.
Corso di aggiornamento BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana” Distretto N. 1 Sud – Est U.O. Materno-Infantile,Età Evolutiva e Famiglia Presentazione del Progetto «LAVORARE INSIEME.
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
Un pomeriggio UTILE Biagio Di Liberto.
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO A.A. 2010/11 - I SEMESTRE Dott.ssa.
ALUNNI BES PROTOCOLLO SEGNALAZIONE
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
L’art. 3 L. 170/2010 attribuisce alla Scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti di Disturbo specifico dell’
D.S.A. LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scelta del percorso scolastico in alunni con BES
Corso di Laurea in Educazione Professionale Scuola di Medicina e Chirurgia.
TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Dislessia: Valutazione delle competenze metafonologiche eprevenzione.
IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI AOSTA E IL PROGETTO SPERIMENTALE DI POLO UNICO DI VALUTAZIONE PSICO LOGOPEDICO.
FS AREA 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di DSA Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
Progetto di Screening dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento Anno scolastico Istituto Comprensivo di Luzzara 19 maggio 2016.
Corso di Perfezionamento in DIFFICOLTÀ E DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO Il Polo “M. T. Bozzo” Per informazioni Polo M.T. Bozzo Vico s. Antonio, 5/7 Genova.
COSA E’ IL DSM ?  MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI  Ha risposto ad un bisogno internazionale di disporre di una classificazione.
Transcript della presentazione:

La dislessia evolutiva ed il Medico di Famiglia Un progetto sul territorio Della Medicina Generale In collaborazione con Ordine Medici prov. Viterbo e Università G.Conti-A.Chiovelli-T.Natili Fimmg Viterbo Scuola di Formazione in Medicina di Famiglia Regione Lazio Polo didattico ASL VT

Progetto: Indagine conoscitiva nelle classi seconda e terza della scuola primaria nel distretto Socio Sanitario Viterbo 2 Comuni di : Tarquinia – Tuscania - Canino Montalto di Castro – Arlena di Castro Tessennano – Monteromano – Cellere

Premessa: L’età pediatrica è ritenuta dal SSN fino al compimento del 18° anno. Pertanto il medico assegnato è il Pediatra. Lo stesso SSN prevede la possibilità di presa in carico del soggetto pediatrico,al compimento del 6° anno di età,da parte del Medico di Medicina Generale- Questa possibilità è ben osservabile nei piccoli comuni in cui il medico pediatra risulta assente O presente per poche ore al giorno o settimanalmente La dislessia evolutiva è un problema sociale e sanitario che interessa anche la Medicina Generale

La Dislessia Evolutiva (D.E.) è una difficoltà selettiva nella lettura, che si verifica in presenza di: - adeguate capacità cognitive; - adeguate opportunità sociali e relazionali solo in assenza di: - deficit sensoriali e neurologici; - disturbi psicologici primari. In Italia colpisce circa il 4% dei bambini in età scolare. Le difficoltà del bambino interferiscono nella vita quotidiana e nel proseguimento degli studi, e persistono, nonostante un'istruzione scolastica normale. Spesso le difficoltà di lettura si associano alla difficoltà nella scrittura (disortografia) e nell'aritmetica, perché le tre abilità -lettura, scrittura e aritmetica- presentano delle basi comuni. Si parla, di sindrome dislessica.

Che le segnalano ai genitore …. Che le segnalano al medico di famiglia e al pediatra Le cause del disturbo ed epidemiologia 'origine costituzionale.: una base genetica e biologica dà la predisposizione al disturbo contribuisce in modo significativo l'ambiente (inteso anche come ambiente socio-culturale della famiglia presente in più membri di una stessa famiglia, nelle coppie di gemelli omozigoti la tendenza della D.E. a persistere nel tempo Di solito i bambini dislessici hanno difficoltà a mantenere a lungo l'attenzione a scuola. Sono proprio queste difficoltà ad essere rilevate dagli insegnanti ….. Che le segnalano all’equipe scolastica psico-pedagogica ……

E’ chiaro che il medico di famiglia ed il Pediatra hanno in mano le informazioni non solo culturali ma anche etniche della famiglia e del bambino. Oltretutto sono in grado di definire eventuali comorbosità che possono interferire con l’evoluzione del disturbo di lettura che molte volte si accompagna anche a difficoltà del linguaggio a disturbi uditivi e visivi che si possono essere modificati nel tempo per insulti patologici,anche di piccole dimensioni e brevi durate La Dislessia ed il Medico di famiglia : Contributo anamnestico

Il Medico di famiglia e PLS devono altresì svolgere un ruolo di mediatore tra la famiglia, bambino ed equipe psicopedagogica L’approccio multi professionale caratteristico nella clinica quotidiana è garanzia di un costante rimodellamento della prassi La Dislessia ed il Medico di famiglia : Ruolo di mediatore  L’EQUIPE SPECIALISTICA CHE EFFETTUA LA DIAGNOSI E PROPONE UNA TERAPIA ABILITATIVA-Riabilitativa agisce sul:  Il bambino con il suo profilo funzionale  La scuola col suo programma didattico  La famiglia (aspettative/ansie)  L’apprendimento (al centro)

Come diventa il dislessico da adulto? Nel 20% dei casi recupera (risoluzione) Nel 45% dei casi compensa (segni sfumati solo ai test: affaticabilità, errori nelle non parole, difficoltà di comprensione) Nel 35% dei casi persiste ed emergono La Dislessia ed il Medico di famiglia : controllo evolutivo nell’adulto -vissuti depressivi - inadeguatezza sociale -profonde perturbazioni del livello di autostima, -difficoltà nel lavoro o nell’adattamento comunicativo

Medico di famiglia Bambino dislessico insegnanti Famiglia Sociologo o assistente sociale Equipe Psico- pedagogica Logopedista Neuropsichiatra infantile Pediatra Bambino dislessico: le figure professionali interessate

Scopo del Progetto:  Indagare le funzioni neuro cognitive deficitarie nei bambini che svilupperanno la dislessia  individuare gli strumenti che possano risultare adatti per lo sviluppo delle funzioni cognitive deficitarie  aiutare quei soggetti che in fase prescolare, risultino a rischio di sviluppo di dislessia evolutiva ;ovvero costruire un intervento abilitativo, piuttosto che riabilitativo, delle funzioni necessarie alla lettura,

Materiali e Metodi: 1-step: Comunicazione -Informazione  Coinvolgimento delle direzioni didattiche del distretto in base alla legge 170/2010  Coinvolgimento del personale insegnante  Coinvolgimento delle famiglie  Coinvolgimento dei MMG e altre figure a. lettera di presentazione b. Accettazione e autorizzazione dei genitori allo screening

2-step : censimento delle classi per singolo comune del numero dei bambini/e dei nuclei familiari interessati 3- step : preparazione allo screening 1.Questionario anagrafico informativo 2.Somministrazione di prove specifiche 3.Test di valutazione 4.Indirizzo del trattamento abilitativo

4-Step : tempistica 1- entro 16 gennaio 2016 informazione e censimento 2- entro il 30 gennaio 2016 raccolta del consenso informato 3- entro il 20 febbraio 2016 incontro preliminare con le singole scuole e illustrazione del programma anche in presenza delle famiglie 4-Entro il 28 febbraio 2016 definizione delle date di screening nelle scuole

Segue tempistica: 5- entro 30 aprile 2016 conclusione dello screening 6- entro il 15 maggio 2016 valutazione dei risultati dei test 7- entro il 30 maggio 2016,presentazione dei risultati nei singoli istituti comunali 8-entro il 15 maggio 2016 presentazione alla classe medica di MG e altre figure professionali coinvolte di un corso formativo ad hoc ECM Ordine Medici VT

MODALITA’ di ESECUZIONE: a.Le prove saranno eseguite sugli alunni dai psicologi universitari e del distretto e equipe ASL b.Ogni classe sarà sottoposta a prove comuni per la durata massima di 20 minuti e ad un approfondimento individuale per la durata di 10 minuti. c.La valutazione del test e le indagini statistiche sono tutte appannaggio dell’istituto di Psicologia d.I MMG saranno esclusivamente di supporto nei casi di rapporto con le famiglie

L’indagine conoscitiva per la parte competente il medico di famiglia sarà coordinata dalla Scuola di Formazione in Medicina di Famiglia Regione Lazio-ASL VT In collaborazione con OOMM di Viterbo La parte sperimentale sarà coordinata dall’istituto di Psicologia diretto dal prof Stella eventuale collaborazione con l’equipe psicopedagogica del Distretto A

PROSPETTIVE E CONCLUSIONI I bambini giudicati a rischio di dislessia evolutiva saranno guidati,in tempi successivi e monitorati dall’equipe PP- alla correzione dei difetti riscontrati per raggiungere una abilitazione legata al progredire delle capacità cognitive intellettive della propria età. Il medico di famiglia funzionerà da tramite tra gli specialisti e la famiglia del bambino.