Agenzia Regionale di Protezione Civile Centro Multirischio Verso una procedura di allerta per il rischio marino-costiero Bologna, 9 febbraio 2010.

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Agenzia Regionale di Protezione Civile Centro Multirischio Verso una procedura di allerta per il rischio marino-costiero Bologna, 9 febbraio 2010

Centro Operativo Regionale (COR) Sala Operativa (SO) Centro Multirischio (CMR) Struttura di supporto tecnico specialistico per l’ analisi dei rischi, la valutazione dei dati su pericolosità e danno e l’emissione di scenari previsionali utili ai fini della pianificazione d’emergenza e dell’intervento in emergenza +

Il Centro MultiRischio di Protezione Civile (CMR) DD 50/2009 Organizzato in 8 sezioni specialistiche : –per tipologia di rischio: 1. Idraulica ed idrogeologica 2. Sismica e crisi delle grandi infrastrutture 3. Antincendio boschivo 4. Incidenti industriali e trasporto sostanze pericolose. Crisi meteorologiche ed ambientali acute. Sanità –per attività trasversali: 1. Risorse umane e materiali e logistica 2. Sistema informativo di protezione civile 3. Comunicazione e Telecomunicazioni 4. Pianificazione dell’emergenza Elabora scenari previsionali di rischio con il concorso di altre strutture (ARPA, Servizio Difesa del Suolo, Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, INGV, CFSS, Autorità di Bacino, ecc.) in un’ottica di SISTEMA

RISCHIO MARINO-COSTIERO Sversamenti dolosi in mare di acque di zavorra/sentina Sversamenti dolosi in mare di acque di zavorra/sentina Sversamenti accidentali in mare di sostanze pericolose Sversamenti accidentali in mare di sostanze pericolose Inquinamento e contaminazione derivante da: Inquinamento e contaminazione derivante da: –carichi inquinanti veicolati a mare tramite la rete idrografica –carichi inquinanti provenienti dalle attività antropiche costiere –corrosione di ordigni bellici e contenitori di sostanze chimiche aggressive (depositati sui fondali) Eutrofizzazione Eutrofizzazione Mucillagine Mucillagine Erosione costiera Erosione costiera Mareggiate Mareggiate

Obiettivo dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile COORDINAMENTO INTERORGANIZZATIVO : ARPA (Centro Funzionale, Ingegneria Ambientale, Daphne) ARPA (Centro Funzionale, Ingegneria Ambientale, Daphne) Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Servizio Difesa del Suolo e Bonifica Servizio Difesa del Suolo e Bonifica Direzione Generale Ambiente Difesa del Suolo e della Costa Direzione Generale Ambiente Difesa del Suolo e della Costa Centro Multirischio Policentrico INTEGRAZIONE delle conoscenze per la valutazione dei rischi INTEGRAZIONE delle conoscenze per la valutazione dei rischi POTENZIAMENTO delle competenze tecnico-scientifiche POTENZIAMENTO delle competenze tecnico-scientifiche SPECIALIZZAZIONE nella predisposizione di scenari di rischio SPECIALIZZAZIONE nella predisposizione di scenari di rischio

Guardia Costiera - Capitaneria di Porto di Ravenna IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE PER RISCHIO MARINO-COSTIERO ARPASGSSSTB Regioni/Nazioni Adriatiche ARPC Ministero dell’AmbienteReparto Ambientale Marino (RAM) del Corpo delle Capitanerie di Porto Ministero dell’Ambiente - Reparto Ambientale Marino (RAM) del Corpo delle Capitanerie di Porto Università Istituti ricerca Prefetture volontariatoVolontariato

PIL dell’attività turistica = €/annoPIL dell’attività turistica = €/anno PIL dell’economia ittica = €/annoPIL dell’economia ittica = €/anno giro d’affari dei 14 porti compreso Ravenna = €/annogiro d’affari dei 14 porti compreso Ravenna = €/anno Incremento del territorio urbanizzato dal dopoguerra ad oggi 500%Incremento del territorio urbanizzato dal dopoguerra ad oggi 500% 64 piattaforme a mare per lo sfruttamento di idrocarburi64 piattaforme a mare per lo sfruttamento di idrocarburi 32 km di costa in erosione nel periodo km di costa in erosione nel periodo di m³ di deficit di sabbia nei fondali in 7 anni (Ravenna provincia più critica) di m³ di deficit di sabbia nei fondali in 7 anni (Ravenna provincia più critica) mm/anno i tassi di subsidenza più elevati15-20 mm/anno i tassi di subsidenza più elevati 80 km di costa protetta artificialmente80 km di costa protetta artificialmente € spesi in 8 anni per la difesa della costa € spesi in 8 anni per la difesa della costa €/anno necessari per la manutenzione della costa €/anno necessari per la manutenzione della costa

Intervento di ripascimento del litorale: OPCM 3477/ 2005

EROSIONE COSTIERA - MAREGGIATE elevata vulnerabilità alle condizioni meteo-marine  mareggiate e rischi di inondazioni locali elevata vulnerabilità alle condizioni meteo-marine  mareggiate e rischi di inondazioni locali bassa profondità (media 35 m, max 65) + conformazione del territorio del delta del Po (4300 km² di terre basse)  marcata sensibilità alle variazioni di livello del mare e della morfologia costiera bassa profondità (media 35 m, max 65) + conformazione del territorio del delta del Po (4300 km² di terre basse)  marcata sensibilità alle variazioni di livello del mare e della morfologia costiera criticità delle variazioni mareali: criticità delle variazioni mareali: –alta marea ostacola il deflusso delle acque fluviali –alta marea  linea di riva su sabbia non compattata  erosione –bassa marea  risalita del cuneo salino

Procedure del Centro Funzionale Emette un avviso meteo quando le previsioni dello stato del mare indicano condizioni di mare mosso o molto mosso (altezza prevista delle onde: > metri) L’avviso meteo viene integrato con un bollettino sperimentale di monitoraggio meteo-marino con informazioni su: Venti Venti Stato del mare Stato del mare Livello del mare Livello del mare Criticità specifiche (es. piene fluviali in concomitanza con condizioni avverse). Criticità specifiche (es. piene fluviali in concomitanza con condizioni avverse). Evoluzione stimata fenomeni Evoluzione stimata fenomeni

Le attuali procedure non prevedono la attivazione della criticità per il rischio costiero Necessità di una classificazione in fasce costiere di allertamento e definizione dei relativi valori di soglia

Località colpite da mareggiata ( ) Segnalazioni suddivise per tipo di impatto: 1=min 4=max

Competenza Guardia Costiera 07 febbraio 2008 La nave turca «Und Adriyatic», in fiamme al largo di Pola da mercoledì mattina. Inutili i tentativi di spegnere l'incendio. In caso di esplosione o di affondamento si riverserebbero in mare 850 tonnellate di idrocarburi, oltre al gasolio nei serbatoi dei 200 Tir che si trovano a bordo. Se ciò avvenisse, in pochi giorni la marea nera raggiungerebbe anche le coste del Ravennate (Reuters) SVERSAMENTO IDROCARBURI

Correnti di AdriaROMS Vento di COSMO-I7 GNOME Oil Spill Model Ogni giorno previsione a +72 ore per:   oil spill … ma anche …   search and rescue   trasporto Inquinanti   trasporto alghe (mucillagini)

situazione 8/2/ :00GMT

situazione 9/2/ :00GMT

Nell’alto e medio Adriatico sono presenti i due maggiori terminali petroliferi italiani, Trieste e Venezia-Porto Marghera, nonché Ravenna e il terminale di Falconara (AN). Trieste è il primo porto italiano per traffico di petroli (circa 32 milioni di tonnellate anno), mentre Falconara è lo scalo più piccolo, pur movimentando quasi 5 milioni di tonnellate l'anno di petrolio, con un traffico di oltre 670 petroliere PERICOLOSITÀ TRAFFICO PETROLIERE

Obiettivo generale: coordinamento e rafforzamento della capacità di risposta del sistema nella prevenzione dei rischi e nella gestione dell’emergenza Progetto CRISE: Common management of sea risks and sea safety in the Adriatic Euroregion Obiettivi specifici Obiettivi specifici: definire un comune set di indicatori per la valutazione della presenza di rischio potenziale definire piani di intervento condivisi istituire una comune task-force incrementare il livello di collaborazione e scambio di informazioni tramite l’implementazione di una rete di monitoraggio e preannuncio incrementare il livello di qualificazione delle risorse umane

3 realizzazione del monitoraggio degli effetti delle mareggiate sul litorale con stazioni di misura posizionate in siti adeguatamente rappresentativi dell’assetto morfodinamico della costa, utile anche per analisi di bilancio dei sedimenti a scala di bacino 2 Messa a punto di procedure operative per la redazione di avvisi di criticità, monitoraggio e gestione degli eventi di mareggiata intensa che producono rischi di erosione e allagamento costiero: individuazione delle soglie e delle fasce costiere di allertamentoindividuazione delle soglie e delle fasce costiere di allertamento simulazione tramite strumenti modellistici dell’impatto morfodinamico degli eventi di mareggiata prevista e valutazione dei rischi connessi al superamento delle sogliesimulazione tramite strumenti modellistici dell’impatto morfodinamico degli eventi di mareggiata prevista e valutazione dei rischi connessi al superamento delle soglie formalizzazione dell’avviso di rischio costiero con inclusione di acque alte e altri fattori aggravantiformalizzazione dell’avviso di rischio costiero con inclusione di acque alte e altri fattori aggravanti aggiornamento delle procedure per l’emissione di avvisi, il monitoraggio e la gestione delle mareggiateaggiornamento delle procedure per l’emissione di avvisi, il monitoraggio e la gestione delle mareggiate 1 Implementazione e sistematizzazione della rete di monitoraggio meteo- marino con acquisizione dati NRT Azioni operative di prossima attuazione

Grazie per l’attenzione …. Formazione volontariato Accordi collaborazione con altre Regioni Potenziamento mezzi Modello intervento condiviso a scala di bacino Work in progress….