Banca d'Italia - Sede di Genova La situazione economica nelle analisi della Banca d’Italia la finanza pubblica, l’economia reale, la domanda e l’offerta.

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Transcript della presentazione:

Banca d'Italia - Sede di Genova La situazione economica nelle analisi della Banca d’Italia la finanza pubblica, l’economia reale, la domanda e l’offerta di credito Genova, 3 aprile 2012

Banca d'Italia - Sede di Genova A che punto siamo in Italia? Nell’economia reale………….. già in recessione …  -0,7% e -2,6% : PIL var. congiunturali in ragione di anno III e IV trim  - 2,6% e - 9,1%: Investimenti var. congiunturali III e IV trim  - 1,4% e -2,8%: Spesa per consumi var. congiunturali III e IV trim  + 8,3% e + 0,1% Esportazioni a valori costanti PIL - 5 pp rispetto al 2007 Reddito disponibile reale pro-capite delle famiglie -7 pp rispetto al 2007 Produzione industriale – 1/5 rispetto al 2007 Inflazione 3,4% (UE 2,7%) Disoccupazione 9,3% - Giovani (15-24 anni) 31,9%

Banca d'Italia - Sede di Genova A che punto siamo in Italia? Nel credito………….. in decelerazione prestiti al settore privato + 2,3% a dicembre / +1,6% genn  Ma con differenze…..  Per le imprese +2,6% dic. +1,3% a genn.  Per le piccole imprese dinamica inferiore  Famiglie +3,4% dic. e +3,1% genn.  E con maggior rischio………  Posizione anomale = 10,8% totale (192 mld)  Per le imprese m/g 14,9% e piccole 15,8%  Nel biennio 2009 – 2010 perdite e acc. = 26 mld

Banca d'Italia - Sede di Genova Nel mondo: crescita più lenta e diseguale

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei Per alcuni tra i principali paesi europei, gli spread sono cresciuti in misura significativa, specie a partire dalla metà del 2011 …

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei … riportandosi a livelli prossimi a quelli che prevalevano prima dell’avvio dell’Unione monetaria …  … ma, all’epoca, c’era il rischio di cambio!

Banca d'Italia - Sede di Genova I mercati finanziari europei

Banca d'Italia - Sede di Genova E le prospettive per l’Italia? Prospettive: il Bollettino economico di gennaio 2012 contempla due scenari …  … il primo ipotizza il persistere della situazione di mercato prevalente a gennaio (con spread a 500 punti),  … il secondo prevede una parziale normalizzazione delle condizioni sui mercati finanziari e del credito.  Attenzione: nessuno dei due incorpora l’effetto di manovre strutturali per il rilancio dell’economia (quindi potrebbe andar meglio rispetto al secondo …  … ma non sono incorporate neppure ipotesi di ulteriori deterioramenti delle condizioni dei mercati (quindi potrebbe andar peggio rispetto al primo!)

Banca d'Italia - Sede di Genova Gli scenari previsivi per l’Italia

Banca d'Italia - Sede di Genova Produzione industriale: “double dip” Inferiore di oltre 20 punti percentuali rispetto al livello pre-crisi …  … Area euro: ca. 10 p.p.  … Stati Uniti: meno di 10 p.p.

Banca d'Italia - Sede di Genova Conseguenze per le famiglie …

Banca d'Italia - Sede di Genova … e in particolare per i giovani

Banca d'Italia - Sede di Genova Finanza pubblica: le manovre 2011…

Banca d'Italia - Sede di Genova … e i saldi previsti Indebitamento netto / PIL ante-manovra di dicembre:  4,6% (2010)  3,8% (2011)  2,5% (2012)  1,3% (2013) Indebitamento netto / PIL post-correzione di dicembre:  4,6% (2010)  3,8% (2011)  1,2% (2012)  0,0% (2013) P.m.: nel 2011 debito pubblico pari al 119,9% del PIL (+1,5 p.p.) …  … dovrebbe iniziare a ridursi dal 2013.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’evoluzione del credito in Italia Nell’ultima parte del 2011 i prestiti a imprese e famiglie italiane hanno preso a rallentare, in misura più decisa per le imprese. Tra giugno 2011 e gennaio 2012 la crescita del credito alle società non finanziarie si è ridotta dal 5,2% all’1,3%; per le famiglie è passata dal 5% al 3,1%. Per entrambi i settori la dinamica del credito si mantiene comunque superiore alla media dell’Euroarea.

Banca d'Italia - Sede di Genova Il costo del credito in Italia A partire da gennaio 2011 il costo dei prestiti a breve termine alle imprese è salito significativamente. L’aumento per le imprese italiane è stato maggiore della media dell’Area: il differenziale sfavorevole era pari a gennaio 2012 a 72 pb, contro i 10 pb. della fine del Sul differenziale influiscono anche la composizione settoriale e dimensionale delle strutture produttive nazionali e il diverso costo del funding per gli intermediari.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle imprese Secondo i recenti risultati della Bank Lending Survey, per tutto il 2011 la domanda di credito delle imprese si è mantenuta debole, senza differenze sostanziali per classe dimensionale.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle imprese: IV trim La stagnazione della domanda di credito è stata il risultato di tendenze contrapposte. Al calo del fabbisogno generato da investimenti e operazioni straordinarie si sono contrapposte le richieste connesse al finanziamento del capitale circolante (allungamento dei tempi di riscossione del portafoglio commerciale) e alla ristrutturazione del debito. Di una certa rilevanza sono state pure le richieste indotte dall’agire delle banche concorrenti.

Banca d'Italia - Sede di Genova Restrizione offerta di credito alle imprese Le condizioni per l’accesso al credito da parte delle imprese hanno registrato nel corso dell’anno una continua e accentuata restrizione, più intensa per quelle di grandi dimensioni.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di credito alle imprese: IV trim Nell’ultimo trimestre dell’anno le cause principali della restrizione all’accesso sono state connesse al funding: posizione di liquidità dell’intermediario e sua capacità di ricorso al mercato. Come ovvio, data l’evoluzione congiunturale, mantengono la loro importanza considerazioni sulla rischiosità dei richiedenti credito. Scarso il ruolo della posizione patrimoniale.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di credito alle imprese: IV trim La restrizione dal lato dell’offerta si sostanzia principalmente in un inasprimento di spread e oneri, ma assume una certa importanza anche la restrizione quantitativa. In ogni caso nel quarto trimestre tutte le tipologie di condizioni segnalano un peggioramento.

Banca d'Italia - Sede di Genova La domanda di credito delle famiglie Nel secondo semestre del 2011 la domanda di credito da parte delle famiglie si è sensibilmente ridotta, in particolare nell’ultima porzione dell’anno e per la componente mutui.

Banca d'Italia - Sede di Genova Restrizioni nell’offerta di credito alle famiglie Per le famiglie la restrizione all’accesso al credito si è concentrata nell’ultimo trimestre dell’anno ed è stata più intensa nel settore mutui.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di mutui alle famiglie: IV trim 2011 Come per le imprese, la restrizione per i mutui alle famiglie è stata dettata dal costo e disponibilità di funding, oltre che da timori sull’evoluzione del mercato del lavoro.

Banca d'Italia - Sede di Genova L’offerta di mutui alle famiglie: IV trim 2011 L’inasprimento si è tradotto soprattutto in un maggiore spread richiesto, in secondo luogo in un minore rapporto tra prestito concesso e garanzie. Gli altri termini non mostrano apprezzabili segnali di peggioramento, in linea con i trimestri precedenti.

Banca d'Italia - Sede di Genova COSA FARE / QUALI LE PRIORITA’ Incertezza previsiva straordinariamente elevata L’azione di risanamento non ha alternative: ha ricostituito la fiducia Inciderà negativamente sulla economia (- 0,5% Pil ) Deve associarsi ad una politica di rilancio dello sviluppo: ci vuole un disegno complessivo, organico chiaro e credibile, ben comunicato,con obiettivi quali-quantitativi, tempi e strumenti, Si deve agire su: concorrenza; pubblica amministrazione; conoscenza; giustizia civile; dualismi; infrastrutture.

Banca d'Italia - Sede di Genova Grazie dell’attenzione!